trio
in tre a Viterbo 4 ultimo capitolo
di trikeko0
19.01.2021 |
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", , , , , , ci addormentammo tutti di colpo
eravamo stanchi morti ma appagati..."
,,,,,, ci addormentammo tutti di colpoeravamo stanchi morti ma appagati .
mi svegliai al mattino con la testa sulla pancia di Gianna , Avevo il suo seno a pochi cm da me allungai una mano e le strinsi leggermente un capezzolo
Emise un gemito seguito da una leccata di labbra
mi misi su un gomito e notai l'assenza di Eva mi svegliai del tutto e sentivo lo scroscio della doccia scesi dal letto dondolante e andai in bagno soprattutto per svuotarmi la vescica.
Avevo la cappella arrossata a seguito delle performance di tutto il giorno prima ma da giovani si sa si recupera velocemente. Avevo una fame da lupi e cosi' decisi di andare in cucina.
Passando davanti la camera vidi Gianna che si era alzata e stava sistemando delle cose sul letto canticchiando "RIMMEL " di Francesco de Gregori, e nel farlo ,era messa a 90 gradi le andai di dietro senza fare rumore e le posai le mano sulle natiche , subito si voltò si mise dritta e mi stampò un bacio in bocca con annessi molti centimetri di lingua.
Spesso la fame ha il sopravvento sulle altre cose e quella fu una di queste volte .
Nel frattempo Eva aveva finito la doccia così andammo a rifocillarci, divorammo tutto al punto che Gianna disse che doveva andare in paese a comprare qualcosa da mangiare mi offrii di accompagnarla e così partimmo con la sua due cavalli mezza scassata alla volta di un paesino di cui non ricordo il nome.
In paese ci guardavano tutti, vuoi perchè forestieri ,vuoi perchè l'abbigliamento di Gianna destava interesse e lo destava non solo sugli uomini ma anche sulle donne , ma ,lei se ne fregava e camminava imperterrita con mezzo culo di fuori dai pantaloncini.
Finimmo di fare compere e tornammo al casolare .
Chiamammo a voce alta Eva la quale accorse da dietro la casa completamente nuda, il mio fratellino si mise in movimento , entrati nel casale Gianna in un battito di ciglia si spogliò e a questo punto io feci lo stesso.
Eva mi guardò e mi disse : Sei proprio un maialetto non fai a tempo a vedere due donne nude che ti si sveglia l'uccello.
Le andai vicino e cominciai a baciarle il collo tutto intorno dopo un attimo le infilai una mano in mezzo alle chiappe da dietro e la trovai un lago .
Aveva la fica calda e gocciolante così le sussurrai in un orecchio: Io sarò pure un maialino ma tu non sei da meno, lei mi risponde che prima di arrivare noi, per passare il tempo, aveva cominciato a masturbarsi, la girai e la misi seduta sul grande tavolo di legno e, mettendomi seduto su una sedia, cominciai a leccarle le cosce per risalire sempre più su e quando arrivai alla fica Eva emise un mezzo rantolo seguito da un lungo gemito si sdraiò con la schiena sul tavolo mise i piedi sulle mie cosce e mi INTIMO' di leccargliela fino a farla godere e mi disse che se smettevo prima mi avrebbe ucciso.
Cominciai a leccare tutto quello che mi veniva davanti agli occhi la sua fichetta aveva un ottimo sapore di pulito e di sapone di Marsiglia gli umori erano sempre più abbondanti e viscosi e io leccavo e ingoiavo mi stavo abbeverando alla fonte del piacere quando ad un tratto la sentii quasi irrigidirsi alzai un attimo gli occhi e vidi Gianna che aveva preso a leccarle i capezzoli mordicchiandoli
cominciò a leccarla tutta , le tette, la pancia , le spalle poi scese verso la fica ma c'ero io e pensò bene di staccarsi da noi, si inginocchiò, e si infilò sotto il tavolo davanti alla sedia sulla quale ero seduto io .Cominciò a leccarmi le gambe partendo dai ginocchi e continuò su tutt'edue le cosce fino ad arrivare al mio cazzo che non vedeva l'ora di entrare in qualche buco. La sua bocca avvolse tutta la cappella e cominciò un lento lavorio di succhiamenti vari e leccate tutte a giro e lungo l'asta.
Per un attimo smisi di leccare la fichetta di Eva diventata ormai una ficona ma due mani mi presero la testa e me la spinsero contro il pube e sentii Eva che con una voce cavernosa diceva: Continua a leccare porco che sto venendo.
Appena le infilai la lingua nella fica incominciò a tremare tutta così decisi di darle il colpo finale le misi l'indice e il medio della mano destra in fica e il pollice glielo infilai nel buco del culo diventato morbido per via degli umori che vi colavano
. A questo punto incominciò a sbattere la fica contro la mia faccia e dopo tre o quattro sussulti uno più forte dell'altro emise un grugnito lungo e liberatorio e un vero e proprio TZUNAMI usci dalla sua fica venendo a riempire la mia faccia .
Eva si rilassò tutta era completamente sudata, di tanto in tanto, dava piccole scosse che le scuotevano tutto il corpo. Io da parte mia avevo la mascella indolenzita .
Intanto Gianna continuava il suo lavoro di bocca ma io non volevo ancora venire così feci alzare Gianna e la feci sdraiare a fianco di Eva le alzai le gambe e , per prendere tempo, la cominciai a masturbare sul clitoride che era gonfio e lungo come un cazzetto. Mi portai davanti a lei e cominciai a leccarle la pancia facendo dei giri con la lingua intorno all'ombellico .
A questo punto appoggiai la punta del cazzo all'entrata della sua pelosa fica e spinsi leggermente, fui risucchiato dentro come se avesse avuto al suo interno una aspirapolvere, era una sensazione bellissima .
Gianna cominciò a dirmi di scoparla come si scopa una vera troia e mi dava dello stronzo perchè secondo lei non la sbattevo a dovere . Ferito nell'orgoglio di maschio cominciai a sbatterle il cazzo con forza fino in fondo, le alzai le gambe, e la scopavo con una forza che non credevo di avere .
Nel frattempo Eva si era ripresa e si era messa di fianco a noi e accarezzava i nostri corpi e ci diceva che era bello vederci scopare in quel modo.
A questo punto tirai fuori il cazzo e lo appoggiai al buco del culo di Gianna afferrai le sue cosce e mentre tiravo il suo corpo verso di me spinsi tutto il randello nel suo culo fino in fondo . Gianna lanciò un urlo disumano subito soffocato dalla bocca di Eva .
Ormai ero arrivato al limite e mentre la inculavo le cominciai a titillare il clitoride .
Gianna se ne venne con il suo solito rantolo bagnandomi copiosamente il cazzo che era conficcato nel suo SPLENDIDO culo .
A questo punto tirai fuori il cazzo e cominciai a segarmi e con un paio di colpi di polso me ne venni sulla sua pancia. Eva scese con la bocca a leccare il tutto poi si portò con la bocca su quella di Gianna e cominciarono a baciarsi e a dividersi il mio latte.
Ero stanco morto presi una sedia e mi sedetti con le braccia penzoloni.
Dopo un poco ci sistemammo alla meglio e mangiammo come se non avessimo avuto un domani .
Dopo una veloce doccia ci vestimmo e salutammo la nostra ospite, la domenica stava finendo, e ce ne tornammo a casa non prima di avere assicurato Gianna che ci saremmo rivisti, lei, dal canto suo, ci disse che quando volevamo andare a trovarla saremmo stati i benvenuti e che aveva passato il WE più bello della sua vita .
Strada facendo Eva mi disse che la sua amica ( ora anche mia ) le aveva detto che le era piaciuto un mondo fare l'amore con noi e che le sarebbe piaciuto rifarlo.
ma questa è un'altra storia.
volevo ricordarvi che tutti i miei racconti sono stati da me vissuti in prima persona .
sono graditi commenti e consigli
un bacio a tutte le donne e una pacca sulle spalle agli uomini
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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