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La mia prima volta - parte 1


di Membro VIP di Annunci69.it Eloise
30.06.2024    |    13.166    |    32 9.6
"Ancora adesso quando ripenso a loro, quando ripenso a quel giorno è sempre più lei che affolla la mia mente..."
Mentre camminavo in spiaggia, costume rosso e scarpe da tennis bianche, desideravo in realtà esser al fresco, distesa a letto, nuda, di fianco a me lui che si è addormentato, il mio braccio distrattamente sul suo petto, il viso girato verso di lui, lo osservo e sono meravigliata di come uno si possa addormentare dopo aver fatto del sesso occasionale con una perfetta sconosciuta.
Io non lo farei, non abbasserei così tanto la guardia, ma forse per un uomo è una questione diversa, forse è solo dormire, forse è solo stanchezza, forse, come diceva Vasco, è “solo un brivido che vola via, è tutto un equilibrio sopra la follia”.
Resta il fatto che vorrei essere distesa in quel letto, le persiane accostate, la finestra aperta, la luce del giorno che filtra, l’aria fresca perché da poco ha smesso di piovere. Sesso e pioggia, un’accoppiata fantastica soprattutto se è primavera o estate perché stempera l’aria, cambia la luce, è ossigeno.
Il giorno in cui ho incontrato per la prima ed unica volta una coppia da sola, aveva smesso di piovere da poco, l’aria era carica di umidità, si respirava l’odore della terra bagnata, intorno a noi verde a perdita d’occhio, gli alberi, il fruscio delle foglie.

Per me loro sono LA COPPIA.
Loro sono la mia prima volta, loro sono il mio tradimento, loro sono la mia libertà di essere singola con il vezzo di incontrare in coppia, loro sono la complicità che ho quando incontro in coppia.
Desideravo giocare da sola con una coppia un po' sulla scia del “l'hanno fatto tutti e tutte”, un po' per sperimentare qualcosa di nuovo, un po' per il desiderio di avere ancora un rapporto carnale con una donna.
E poi, tutte queste coppie che cercano una singola da inserire nei loro giochi, cosa abbiamo di tanto speciale? Volevo capire questo.
Quando ho definito, chi desiderassi, cosa desiderassi, alla prima occasione utile loro non me li sono fatta sfuggire. Ho addirittura annullato un altro incontro per vederli, senza tanti sotterfugi, ho detto “domani incontro da sola una coppia per la prima volta, non voglio lasciarmela sfuggire, dobbiamo rimandare il nostro incontro”.

La prima volta che li ho visti dal vivo l’effetto è stato “wow” e penso mi si leggesse in viso.
Ero da una parte molto agitata, era una situazione nuova per me, un’agitazione da prima volta, condita con un po’ di ansia da prestazione e se pensate che le donne non ne soffrano, vi sbagliate!
Ho questa immagine di loro avvolti come da fili dorati, il loro legame è visibile, percepibile, affascinante.
Lei di una bellezza sfolgorante, emana luce, emana calore; quel giorno indossava delle scarpe da tennis, dei pantaloni celesti, un top bianco, era vestita in modo informale; eppure, era tremendamente sexy ed ammaliante.
Lui....mi ci è voluto un po’ per accorgermi di lui, per guardarlo, non perché non fosse un bell'uomo ma la mia attenzione era tutta su di lei.
E poi non sapevo quanta attenzione, anche visiva, potessi dedicare a lui, quindi lo spiavo un po’.
Lei l’ho guardata senza pudore, tutte le volte che mi andava, non solo quando lui l’ha fatta girare, le ha tolto il top e mi ha detto “guarda che bel culo che ha” dandole una sculacciata. Avevo gli occhi incollati sul suo sedere anche quando sculettando lo prendeva in giro e poi ha girato il viso verso di me, sorridendo.
Ma ero attenta a capire cosa le piacesse, come desiderava essere toccata e dove, come le piaceva che le stringessi il seno, le piace che le siano stuzzicati i capezzoli, in che modo?
Mi son chiesta quanto potevo spingermi con lei a toccare, potevo metterle un dito dentro? Come voleva essere leccata, solo il clitoride, le piaceva che la penetrassi con la lingua? Quanto potevo spingermi con lui, mi chiedevo se lei fosse gelosa se lo guardavo in maniera troppo insistente? Era infastidita se dedicavo delle attenzioni al suo uomo? quali attenzioni la infastidivano e quali no? Potevo fargli un pompino, a lei eccitava guardarlo mentre mi leccava? Non volevo dedicare più attenzioni a lui rispetto a lei, anche perché ero lì principalmente per le e per la coppia. Una linea sottile che ero attenta a non superare.

Ancora adesso quando ripenso a loro, quando ripenso a quel giorno è sempre più lei che affolla la mia mente.
La sua risata, la sua pelle già leggermente abbronzata, il suo seno simile al mio per certi aspetti, più o meno stessa forma, ma lei ha i capezzoli più grandi e pronunciati, le areole più piccole rispetto alle mie.
Succhiarle e leccarle i capezzoli è qualcosa che mi piace, preferisco di più farlo insieme al suo uomo, lei in piedi, io sul seno destro, lui su quello sinistro, entrambe le nostre bocche sulle sue tette, lei che ci guarda con soddisfazione.
So che a lei è piaciuto quando da sola ho leccato il suo seno, prima intorno all'areola, tracciando con la lingua un cerchio, poi arrivare al capezzolo, piano piano e prenderglielo in bocca.
Una delle immagini che ho stampata in testa di quel giorno è di lei che scende le scale, dopo aver giocato insieme, con indosso una vestaglietta rosa, aperta sul davanti e che mi dice, mentre mi rivesto, che una delle cose belle di questo mondo è proprio questa, poter stare nudi, parlare tranquillamente perché si è a proprio agio. Lei divina, ero completamente rapita da lei, senza tempo, oltre il tempo.
E mentre scrivo penso alla sua reazione nel leggere le mie parole, sorriderebbe, chiudendo gli occhi, piegando un po' il collo, i capelli davanti al viso, la mano davanti la bocca, una risata elegante.

Posso rivelarvi che ho vinto la scommessa che avevo fatto con il suo uomo: avevamo parlato, mentre sorseggiavamo un prosecco, di come fosse divertente, godurioso per l’uomo sentire due bocche e due lingue contemporaneamente sul proprio cazzo ma c’eravamo detti che mentre è semplice per due donne leccare insieme o una succhia il cazzo, l’altra lecca magari le palle, non si può leccare insieme, in due, una donna.
Gli ho dimostrato che non è vero, perché mentre lui le leccava la fica gli ho detto di farmi spazio e gli ho dimostrato che è fattibile e a me diverte farlo.
Che ci posso fare, sono quello che sono.
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