trio
Il contatto

13.12.2017 |
1.274 |
0
"Vorrebbe togliersi la benda, non osa però..."
Era una settimana che sua moglie gli mandava dei chiari segnali, lui ovviamente li aveva percepiti.Cecilia era molto brava a camuffare, a far credere a tutti nella sua forza, si nascondeva dietro l'ironia i sorrisi e gli ammiccamenti. Era cosi brava, nella sua recita, che era riuscita prendersi anche il soprannome di cattiva , cosa di cui lei era molto fiera. Marco la conosceva da molto ormai sua moglie; lei gli stava mandando chiari messaggi non avrebbe mai chiesto, lei. Troppo timida e orgogliosa ,aveva tutto un suo modo per far capire quando tutte le responsabilità e i doveri diventavano troppo ingombranti. Aveva capito cosa voleva la sua piccola fata, lo vedeva nel suo sguardo nel tremolio delle mani mentre discuteva con i loro figli, nel sorriso tirato che non arrivava ai suoi stupendi occhi neri. Avrebbe avuto ciò di cui aveva bisogno, avrebbe organizzato una delle sue fantasie...Marco prese il telefono per trovare il contatto giusto, quello che avrebbe capito e che avrebbe goduto insieme a loro due di ogni singolo istante.
" Ciao, sono Marco , come stai? " chiede
" Ciao Marco , bene grazie! Come mai questa telefonata? " chiede diretto dall'altra parte senza giri di parole..
" Diciamo che ho bisogno di una mano?!"
" Spero che non sia solo di quella! " risponde ancora Andrea
"Assolutamente! "
Sì erano quindi accordati per quel sabato. Marco aveva pensato e preparato tutto, una cena intima con la sua moglie fata e poi a casa.
" Cecilia vai in camera, indossa quello che trovi sul letto. " le dice arrogante. Gli occhi di lei si fanno più grandi, il suo sguardo cambia impercettibilmente. Abbassa leggermente lo sguardo e se ne va silenziosa in camera; sul letto trova solo il suo collare di pelle, si spoglia completamente nuda lasciandosi soltanto le scarpe nere con tacco a spillo, si guarda allo specchio mentre indossa ciò che il suo Padrone vuole. Dallo specchio lo vede entrare e avvicinarsi, le Sue mani percorrono il suo corpo in un'unica carezza lungo la schiena. La pelle setosa di Cecilia è percorsa da un brivido, mentre lo guarda incerta attraverso lo specchio. Lo vede tirate fuori dalla tasca una benda , un sospiro incerto esce dalle sue labbra rosso ciliegia.
" Tesoro, tranquilla, ci sono io " le sussurra all'orecchio mentre la benda e gentilmente le fa capire di inginocchiarsi ai suOi piedi. La accarezza ancora , il collo circondato dal suo collare da schiava, e lei che cerca ancora un contatto.
" Rimani in posizione fata, non muoverti" si allontana e Cecilia trattiene il respiro, il cuore batte feroce nelle orecchie.Vorrebbe togliersi la benda, non osa però. Sente dei passi nella stanza e le Sue mani sulla testa la guidano
"Apri la bocca fata" lei esegue l' ordine senza nessun dubbio o incertezza, sa cosa vuole da lei, sente le mani del marito che la guidano verso la sua virilità. Prende il suo uomo in bocca, in profondità, seguendo la spinta e la guida energica delle mani di lui. Improvvisamente altre due mani le accarezzano i seni procaci. Cecilia di muove nervosa, alza le mani per togliere la benda Marco non la ferma , vuole che scopra da sola chi sta succhiando . Le mani di lei tremano nervose sulla stoffa che sta per togliere, il respiro corto e il cuore che batte furioso. Apre gli occhi e alza lo sguardo ad incontrare gli occhi sereni e fermi di Andrea.
"Sorpresa piccola. È sempre un grandissimo onore essere accolto da te." Le dice mentre le mette ancora una volta il suo uccello in bocca. Si guardano negli occhi, i giochi possono iniziare. La piccola schiava vogliosa non vede l'ora di poter servire
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per Il contatto:
