tradimenti

Fabiola


di Membro VIP di Annunci69.it pordenonese69
10.10.2024    |    274    |    2 9.3
"Che stiamo facendo?” “È colpa di tua moglie che mi racconta quello che fate..."
Sono passati tanti anni e ho voluto raccontare quanto successo un caldo pomeriggio di estate.

Fabiola era una amica di Francesca, potrei dire una amica di famiglia considerato che spesso al sabato facevo da baby sitter per la sua piccola. 22 anni come Francesca io ne avevo 10 di più. Sposata con un ragazzo poco più grande di lei ma da quanto raccontava poco attento alle necessità sessuali di lei. So che Francesca spesso parlava del mio/nostro modo libertino di vivere il sesso arrivando addirittura a proporle di fare sesso a tre con lei incuriosita anche dai racconti bisex di Fra.
Primi di agosto, molta gente in ferie e corridoio quasi vuoto, prima metà del pomeriggio stavo un pc nella postazione dietro la porta perciò quando sento bussare neanche il tempo di dire amanti che a sorpresa Fabiola si materializza davanti a me. La ricordo ancora come fosse ieri…. 165 circa, magra, pelle scura da pugliese verace, occhi scuri e capelli neri lunghi con un vestito chiaro, senza maniche, lungo ai piedi abbottonato sul davanti.
Sono sorpreso ma piacevolmente contento di quella visita inaspettata, con lei mi ero sempre divertito a stuzzicarla sul sesso facendola imbarazzare.
Tempo dei saluti di rito, “sono passata da tua moglie a bere il caffè e prima di prendere la piccola al nido volevo salutarti” e mi dice “posso chiudere la porta?”
Senza neanche rispondere si gira chiude la porta, ma a chiave però.
Rimango sorpreso ma prima ancora di poter dire qualcosa lei è davanti a me, dietro la scrivania, che si sta aprendo uno alla volta i bottoni del vestito fina ad aprirlo e mostrarsi vestita solo di un triangolo di pelo nero sul pube.
“Ti piaccio?”
Sono imbarazzato lo ammetto.
L’amica di mia moglie, nuda davanti a me, la pelle abbronzata con i segni bianchi del due pezzi che fanno risaltare le tettine bianche con i capezzoli notevoli e scuri, il triangolo di peli neri che non ero abituato a vedere perché già 30 anni fa io e Fra eravamo completamente depilati.
Seppur libertini nel sesso io ero innamorato di mia moglie, la sua amica nuda che mi si offre davanti, in un posto così eccitante con la porta chiusa a chiave e qualcuno che avrebbe potuto bussare.
Io così spigliato in quel momento non so cosa fare ma lei è molto decisa.
Mi prende un polso e mi porta la mano sulla terza scarsa del suo seno dicendomi
“stringila forte che mi piace” nel mentre ha messo le mani nella cintura dei miei pantaloni e inizia ad aprirli.
Quasi meccanicamente preso dalla emozione io stringo forte il seno fino a vederla sobbalzare con un “aaah” misto di dolore e piacere, forse più piacere considerato che si morde il labbro inferiore in modo molto intrigante.
Pochi secondi e mi ritrovo con pantaloni e boxer a metà coscia, il cazzo che si sta gonfiando e la sua tetta stretta in mano…
“Se non ti piace smetto” guardandomi negli occhi
Io balbetto qualcosa tipo
“ma Francesca, ma Tony (suo marito)” ma lei mi tappa la bocca con la sua lingua.
Io a quel punto parto, mani sulle guance per tenerle ferma la testa e ci scambiamo un profondo bacio, di quelli che ti mandano il sangue in testa, poi un altro e un altro mentre la sua mano cerca il mio cazzo e io con la mano libera la stringo a me per provare quella sensazione di pelle calda su pelle calda.
Ci stacchiamo il tempo per lei di buttare il vestito sulla mia sedia e io di sfilare dall’alto la camicia, togliere i mocassini e sfilare in qualche modo pantaloni e boxer…
Siamo nudi uno davanti all’altro, nel mio ufficio, io con il cazzo adesso duro con la punta bene in alto lei che lo afferra forte e dice “cristu ce dura sta nerchia” con un accento dialettale che accende i desideri.
“Fabi. Che stiamo facendo?”
“È colpa di tua moglie che mi racconta quello che fate. In bocca, cambiate posizioni, in cucina, in camera, in bagno, Tony mi sale sopra e due minuti è finito tutto.”
“Si ma sai che lei è gelosa, se succede qualcosa”
“Mi ha raccontato di ieri sera che ha goduto due volte, che le hai schizzato la faccia, mi fa invidia”
“Lo sai che mi ha proposto di farlo con voi per farmi scopare e godere, non ho mai avuto un orgasmo da Tony”
Eh si, Francesca me lo aveva detto che la stava tentando ma che lei era ritrosa a farlo, sapevo anche che lei con un uomo non era mai arrivata all’orgasmo, che il suo unico uomo e marito non era attento, niente orgasmi, niente leccate di figa perché gli faceva schifo, niente pompini perché era da donnaccia.
A quel punto fanculo i pensieri mi sono buttato, Tony non la scopa come dovrebbe, mia moglie la provoca al punto che lei si spoglia nel mio ufficio, quando ricapita!
Di nuovo la lingua in bocca e la stringo a me, la sento sciogliere mentre mi abbraccia, pelle su pelle è sempre emozionante.
“Fammi godere” sembra una preghiera più che un ordine.
Ancora stretti le infilo una mano tre le cosce che si schiudono facilmente, una poi due dita dentro a sentire il lago di desidero che già si era creato, muovo le dita in modo ritmico lento, dentro a fuori mentre il palmo della mano le strofina il clitoride. Nel mentre i baci caldi continuano.
Le piace lo sento ma si toglie
“così vengo da sola”
“voglio che mi fai provare con la lingua, Tony non me lo ha mai fatto”
Accontentata.
Sposto le carte dalla scrivania, la faccio appoggiate con il culo sul bordo e mi abbasso tra le sue gambe. Lei si siede un po’ più comoda per aprire le gambe e poggiarle sulle mie spalle.
Ha un profumo deciso, i peli zuppi di desiderio, le labbra gonfie e di colore rosa carico, appena metto la lingua tra le labbra della sua fighetta ha un sobbalzo poi si lascia andare, si affida a me per cercare emozioni mai provate.
Noi ci vuole molto, credo che in meno di due minuti di leccate e succhiate di clitoride, senza nemmeno infilarle un dito dentro le sue gambe iniziano a vibrare, con le mano mi tiene ferma la testa in quella posizione, ansima e un liquido densò mi arriva sulla lingua.
Respira in modo affannoso mentre le ripulisco la figa dal piacere, ogni volta che le sfioro il clitoride salta, è troppo sensibile e io mi diverto.
Mi alzo, mi guarda e con un viso dolcissimo mi dice
“grazie, che bello”
Si alza, mi spinge indietro con la schiena sul muro e mentre si abbassa davanti a mi dice “insegnami”
Afferrò il cazzo e lo tengo fermo a pochi centimetri dal suo viso “leccalo come fosse un gelato” lei chiede gli occhi e inizia timidamente a leccarlo prima lungo l’asta poi fermandosi sulla cappella. Si ferma a leccare il mio desidero che inizia a gocciolare “che buono….” E si lascia andare iniziando a prendermi tutto in bocca.
Quando dice di non averlo mai fatto capisco che ha ragione ma la lascio a quello che è il primo cazzo entratole in bocca e al suo istinto di donna giovane sessualmente repressa..
Per qualche minuto prosegue afferrandomi lei il cazzo per meglio guidarlo nella sua bocca e facendoselo entrare più che può.
Si alza e timidamente guardandomi mi dice “scusa è la prima volta”
la bacio teneramente
“sei sta brava”.
Ormai è chiaro ad entrambi che il tradimento dei nostri coniugi non finisce lì, lei un orgasmo lo ha avuto, per me non sarebbe un problema fermarmi, il suo orgasmo è anche il mio piacere ma quel momento deve andare oltre.
“Fammi giocare, Tony mi mette sempre sotto e poi fa tutto lui mentre Fra mi racconta di voi”
La prendo per una mano, ci muoviamo nudi nel caldo della stanza, la sua pelle sudata sembra illuminata, prendo una sedia mi siedo, stringo le gambe per far svettare il cazzo bello duro e dritto.
“Vieni, siediti sopra”
In pugliese mi dice che è grosso non sa se riesce, mi piace quando parla in dialetto, fa molto più intrigante la ragazza che rimane ancora un po’ impacciata.
Si mette a cavallo delle mie gambe e si abbassa fino a sfiorarmi la cappella con i peli neri e ricci, io le strofino la cappella gonfia tra le labbra per lubrificarla bene e poi un leggero movimento per entrarle dentro.
Ho dato il via a quella sua prima penetrazione che non fosse il marito, lei ha capito ed ha iniziato lentamente a farmi entrare, la punta del mio cazzo le stava allargando quel bocciolo fradicio e bollente. Qualche secondo che sono dentro di lei e all’improvviso Fabiola con le mani intorno al mio collo, buttata sul mio petto si lascia andare di peso! Un respiro profondo, un rantolio che non so se fosse solo piacere o anche un piacevole dolore.
In quella posizione le afferro le natiche mentre lei cerca la mia bocca per baciarmi ancora, le faccio alzare ed abbassare il culo facendo uscire e rientrare buona parte del mio cazzo che scivola in modo meraviglioso.
Il volume del rantolio che cresce, la stacco da quell’abbraccio di fatto mettendola dritta con il mio cazzo piantato dentro completamente. La posizione deve averle provocato ulteriore piacere con il rantolio che diventa un gridolino, la mia mano sulla sua bocca a zittirla
“Non gridare che si sente fuori”
il respiro diventa più pesante, parte un suo movimento del bacino e in pochi secondi la sento lasciarsi andare godendo nuovamente dell’orgasmo mentre la mano premuta sulla bocca le soffoca un grido di piacere.
Ci fermiamo qualche secondo ma ho aperto la parte che forse lei si è sempre tenuta repressa.
Si alza facendomi uscire, si gira offrendomi la schiena si mette di nuovo a cavalcioni su di me.
Magra, una bella schiena dorata dal sole, il culetto bianco con il segno del costume direi abbastanza casto, i peli neri che fanno capolino da sotto a salire al buchetto del culo, il profumo del sesso…
Da sotto mi afferra il cazzo duro e lucido del suo piacere, lo mette tra le labbra della fighetta bollente, se lo strofina fino al clitoride e si lascia andare per infilarselo dentro fino in fondo, senza esitazione alcuna vuole sentirsi riempita.
Si muove scomposta, le afferrò i fianchi e detto io il movimento. La obbligo a un sù e giù impalandosi su di me, lei risponde mettendo le sue mani sulle mie gambe per tenersi e assecondare il movimento mentre biascica parole incomprensibili.
Oh cazzo inizia a piacere troppo anche a me, dopo qualche minuto di quella cavalcata la faccio togliere lei mi guarda estasiata si mette nella classica posizione della pecorina a terra gira la testa verso di me
“anche così come nelle foto”
Oh cazzo Francesca le ha anche fatto vedere delle foto fatte dal nostro amico Sandro in una delle nostre serate (vedi il racconto).
La prendo per qualche minuto in quella posizione, inginocchiato sul freddo pavimento con il rumore sordo dei colpi del mio pube sulle sue natiche.
Mi devo fermare di nuovo, cazzo mi fa venire così.
Non so se lei ha avuto altri orgasmi ma i suoi rantolii continuano a cambiare di intensità.
Ci alziamo baciandoci, uno, due, tre, poi ancora, le nostre lingue si cercano, si intrecciano con passione. Non è solo sesso ma un desiderio di averci che è un po’ più forte delle voglie fisiche.
Mi riporta per mano dalla parte della scrivania, si siede sul bordo poi si stende alzando le gambe aperte mettendo in mostra il suo bocciolo gonfio per il desiderio, da rosa adesso è rosso fuoco, il segnale è chiaro.
Mi piazzo davanti a lei e senza tanti preamboli le infilo il cazzo tutto fino in fondo tenendole le gambe aperte.
Si morde il labbro, con le mani si prende le tette che sbattono al ritmo della scopata stringendole con decisione fino a prendersi i capezzoli stringendoli forte.
Il sangue mi va alla testa, lascio le sue cosce che lei stringe intorno alla mia vita è le prendo io i capezzoli duri e grossi e li stringo con decisione, forte fino a farla saltare, lei si è portata le mani sulla bocca per soffocare i gridolini di piacere.
Adesso si ho la certezza che in quella posizione un paio di orgasmi sono arrivati e anche il mio è vicino
“Fabi…” rantolo sotto voce
“Dammela dentro non uscire” mi chiede è così mi lascio andare bloccandomi completamente dentro di lei quando partono gli schizzi del mio orgasmo.
Siamo rimasti in quella posizione per degli attimi che sembravano lunghissimi anche se in realtà si è trattato forse di una ventina di secondi. Mi sono sfilato da lei prendendo dei fazzolettini per pulirla dal mio piacere che le colava, ci siamo ricomposti, lei ha preso le mutandine dalla borsa dove evidentemente le aveva riposte prima di arrivare da me.
“Devo scappare stasera con Tony e la bambina siamo a cena da amici.”
Con gli occhi bassi mi ha detto
“grazie”
baciandomi sulla guancia ed è uscita.
Sono rimasto lì sorpreso per quello che era successo è quello che avevamo fatto, tanti giochi di sesso con altre persone ma era la prima volta che tradivo mia moglie, con la sua amica soprattutto. Stasera sarei dovuto rientrare chissà come avrei fatto….
Alla solita ora esco entro in casa mi accoglie un profumo invitante per la cena.
“Fatti la doccia immediatamente che sei tardi che stasera abbiamo ospiti a cena.”
Un brivido mi è corso lungo la schiena mentre entravo in doccia non mi ricordavo che avevamo ospiti.
Francesca della cucina “è passata Fabiola a bere il caffè oggi e li ho invitati a cena stasera”
“Figurati” la mia risposta mentre sotto la doccia mi tiravo via l’odore di quel tradimento e smaltivo il mio imbarazzo.
È stata una serata difficile mentre negli occhi di Fabiola si leggeva una leggerezza mai vista.
Non credo Francesca abbia mai saputo nulla di quel tradimento….
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