tradimenti
Cena con Andrea
di MarioManuela
02.08.2022 |
16.352 |
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"Ci scambiamo un caloroso saluto, impossibile non vedere gli sguardi tra loro e il ragazzo con noi a tavola e come guardano mia moglie, due lupi famelici, ..."
I giorni scorrevano tranquilli, le mie fantasie, i miei desideri, presumo anche quelli di Manuela, come ho detto i nostri giochi extra-coppia erano confinati in una zona delimitata, la vita normale scorreva nella nostra, rassicurante, comfort zone. Una mattina ero in ufficio in facoltà e sentii bussare alla porta, a luglio non c’era movimento, dissi “Avanti” pensando fosse la donna delle pulizie, invece era Andrea, un misto di sorpresa, eccitazione, contentezza, mi avvolse. “Buongiorno prof!”, mi disse con voce squillante e un sorriso radioso.
“Ehi, ciao, che sorpresa! Non sei giù al mare a lavorare?”
“Anche noi abbiamo un giorno di riposo settimanale… Come sta? La sua deliziosa moglie?”
“Anche io lavoro, fino a fine mese. Manuela sta bene, è in gran forma… ma tu già lo sai no?”, risposi con un sorriso complice.
“Ah certo, sua moglie è fantastica, unica”, rise forte.
Mi appoggia indietro sullo schienale della mia sedia da lavoro, c’era un argomento che avrei dovuto affrontare con Andrea, ma non mi decidevo, lo fissai pensieroso.
Andrea mi guardò a sua volta perplesso vedendo la mia espressione, “Cosa c’è prof? Qualcosa non va?”
“Ascolta, tutto quello che è successo, è stato molto bello, divertente, non me lo sarei mai aspettato, ma comprendi che noi abbiamo una posizione sociale che comporta il fatto che nulla e meno di nulla debba mai trapelare. Vorrei che fosse chiaro che tutto deve restare tra di noi, altrimenti è meglio non vedersi più fuori dal nostro rapporto di facoltà, e magari nemmeno quello”
“Prof, guardi, io adoro sua moglie, mi fa impazzire, è tutta un’altra cosa rispetto le ragazze della mia età cui ero abituato. So che è un gioco bellissimo e che un giorno finirà, ma le posso giurare che sarò discreto e non andrò mai a raccontare in giro le nostre cose, si fida?”
Mi rilassai, “Ok, volevo solo fosse tutto chiaro… Dimmi, cosa ti porta qui oggi?”
“Se non aveste impegni mi piacerebbe uscire a cena assieme stasera, che ne dice?”
“D’accordo, sento da mia moglie, ma non penso ci siano problemi, ci vediamo stasera allora?”
“Prenoto da un mio amico che ha un ristorante molto carino, questo è l’indirizzo, ci vediamo lì”
Manuela accoglie l’idea con un sorriso, senza commenti, la sera ci prepariamo, io mi vesto e scendo ad aspettarla in sala, quando lei mi raggiunge è da togliere il fiato, con una minigonna cortissima che lascia scoperte le sue gambe abbronzate e un top che fa parte della mise. I capelli sono lasciati lunghi sulle spalle con morbide onde selvagge. Arriviamo al ristorante dove ci aspetta Andrea parlando del più e del meno, parcheggio ed entriamo nel locale, impossibile non notare le teste degli uomini che si girano verso di noi, e la cosa mi eccita. Andrea è già seduto e si alza per accoglierci, ci fa accomodare dando la mano a me e due casti baci sulle guance a Manuela.
Cominciamo a raccontarci le novità dall’ultima volta che ci eravamo visti, la vita da bagnino, mia moglie gli chiede come va con tutte le ragazze in spiaggia, lo stuzzica, lui risponde che le migliori sono sempre le signore della città, mentre si china verso di lei e le appoggia, con noncuranza, una mano sulla coscia. Arrivano a prendere le ordinazioni ed ecco la sorpresa, i camerieri sono Mirko ed Enrico, i due amici e compagni di Andrea, che già avevano avuto occasione di ammirare mia moglie. Ci scambiamo un caloroso saluto, impossibile non vedere gli sguardi tra loro e il ragazzo con noi a tavola e come guardano mia moglie, due lupi famelici, per quanto educati e professionali.
La cena scorre deliziosa, Manuela è raggiante, Andrea si dedica completamente a lei, ma senza esagerare e dare spettacolo, alla fine mi allontano per andare in bagno e pagare il conto. Uscendo dalla toilette mi fermo a guardare il nostro tavolo, Andrea è chinato verso mia moglie e le parla all’orecchio, lei ride, ha le gambe accavallate e la gonna, già di per sé cortissima, è salita ancora lasciandole scoperte le bellissime cosce. Mi accorgo che la mano del ragazzo si appoggia, come se niente fosse, sulla sua gamba, la accarezza, risale verso il bordo della minigonna, per poi intrufolarsi tra le gambe di lei. Manuela alza leggermente la coscia superiore per lasciare che Andrea riesca a intromettersi tra le sue gambe, poco dopo gli dà un buffetto ridendo e cambia posizione, ma la vedo arrossata in faccia. Mi dirigo alla cassa, di sottecchi scopro anche Mirko ed Enrico che si erano gustati la scena e ridevano fra di loro dicendosi qualche cosa.
Usciamo tenendoci sottobraccio tutti e tre, Manuela in mezzo, arriviamo dove avevo parcheggiato l’auto, apro la chiusura centralizzata e mi siedo al posto di guida, Andrea apre la porta posteriore invitando Manuela ad accomodarsi con un modo di fare da maggiordomo, lei ride mentre si siede. Mi aspetto che ora lui venga a sedersi davanti con me, invece, a sorpresa, si accomoda sul divanetto a fianco di mia moglie e chiude la porta.
“Autista, parta pure, grazie”, mi dice Andrea ridendo.
“Che scemo che sei!”, commenta Manuela, “tesoro non te la prendere, è giovane, non sa come ci si comporta”
“Non ti preoccupare amore, ho tanta pazienza, poi mi piace fare lo chauffeur per una sera”, rispondo ridendo.
Inserisco la marcia e partiamo, metto della musica di sottofondo, gli occhi ne tengo uno sulla strada e uno spiando cosa succede alle mie spalle. Andrea e Manuela continuano a giocare e scherzare tra di loro, lui allungo le mani sulle cosce di mia moglie, lei fa la stizzosa tirandosi giù quel poco di stoffa che la copre e dandogli dei buffetti sulle mani, mi chiedo fino a quando andrà avanti questo gioco delle parti.
“Tesoro, il tuo amico non si sta comportando bene, dovresti dargli un brutto voto la prossima volta”, mi dice Manuela, mentre respinge l’ennesimo assalto del ragazzo.
“Prof, lei che voto mi darebbe?”, chiede Andrea.
“Io? Vi darei un bel 69, a entrambi!”, chioso ridendo.
“Se lo dice lei prof”, mi risponde, e vedo che con la bocca si tuffa sulle spalle nude di mia moglie, che stavolta non oppone resistenza alla sua lingua. Andrea la lecca sulle spalle, mentre mia moglie inizia a gemere, risale lungo il collo, si sofferma dietro le orecchie, le butta la testa indietro con un gemito, vedo che il ragazzo la bacia in bocca mentre con la mano sinistra le abbassa il top scoprendole i capezzoli e contemporaneamente la destra si infila sotto la gonna di Manuela che nel frattempo gli ha, gentilmente, allargato le gambe. La bocca del ragazzo scendo sui capezzoli irti di mia moglie succhiandoli, io sono eccitatissimo, voglio godermi lo spettacolo per bene, cerco un posto tranquillo dove fermarmi, è una sera di poco traffico, solo qualche auto qua e là. Individuo un parcheggio usato di giorno, ma che la sera è enorme, fuori luogo e quindi praticamente deserto, solo qualche auto parcheggiata qua e là. Da dietro provengono mugolii sempre più forti.
“Il prof ha detto voto 69 signora Manuela”, dice Andrea, “facciamogli vedere che lo meritiamo”, e con qualche acrobazia si gira di schiena mentre mia moglie si pone sopra di lui nel più classico dei 69. Mi parcheggio velocemente e spengo l’auto, mi giro a guardare lo spettacolo. Lui le sta leccando la figa mentre con una mano le strizza i seni e l’altra la masturba, un dito le stuzzica anche il buco che lei non mi ha praticamente mai donato. Mia moglie gli ha preso l’asta in mano e mentre lo sega glielo succhia con passione, vedo la sua lingua giocare con il glande del giovane. Sono come in trance, ho il cazzo durissimo che pare scoppiare, mi rendo conto di quanto mi piaccia guardare mia moglie fare sesso con un altro, è come vedere un film porno in cui la tua donna è protagonista, non so perché, ma il fatto che lui sia giovane mi attizza ancora di più.
E’ difficile descrivere le emozioni di quei momenti che ho vissuto, una vita ordinata e tranquilla trasformata, almeno in parte, in un gioco di sensazioni nuove e incredibili. I gemiti sono sempre più forti,
“Ti voglio”, dice improvvisamente mia moglie al ragazzo, “scopami”, ero incredulo a sentirla dire così.
Lui non si fa pregare, si mette seduto, ha il membro enorme e durissimo grazie al lavoro di bocca di Manuela, lei si alza la minigonna salendogli sopra. Io scendo dall’auto e vado al finestrino lato guidatore, voglio ammirarli come un guardone qualunque. Mi apro i pantaloni, estraggo il cazzo e lo prendo in mano, mi masturbo guardando mia moglie che si è calata sopra l’asta di Andrea, lui è bloccato sotto di lei e ansima come un mantice, “Dio quanto è brava, signora Manuela mi sta facendo morire”
“Ti piace?”, gli chiede con un gemito mia moglie, “sono brava?”, poi mi guarda e aggiunge, “e a te amore, piace guardarci?”
“Da morire, sei fantastica, Dio quanto ti amo”, le rispondo continuando a toccarmi.
“Sua moglie è fantastica prof”, gorgoglia il ragazzo.
Lei inizia a muoversi sempre più velocemente, capisco che sta venendo, pare una furia, faccio caso a un rumore, un’ombra, che fino a quel momento era rimasta in secondo piano, guardo meglio attraverso i finestrini e dall’altra parte dell’auto, sul finestrino opposto, ci sono due persone, li riconosco, sono Mirko ed Enrico, i due amici studenti di Andrea. Stanno ammirando lo spettacolo anche loro e hanno entrambi il proprio cazzo in mano, si segano guardando mia moglie che si scopa il loro amico, mi chiedo se ci abbiano seguito e se fossero d’accordo, visto che pare me ne sia accorto solo io non mi preoccupo più di tanto.
Guardo mia moglie che si alza fino sulla punta del glande di Andrea, si ferma un attimo e poi scende lentamente, è qualcosa che le riesce benissimo, lo so bene, potrebbe resuscitare un morto.
“Mi fa impazzire, non vale…”, geme il ragazzo.
A queste parole lei si lascia andare del tutto e mentre io vengo guardano il membro di lui che entra ed esce dalla figa di mia moglie, i due amanti vengono assieme con una sorta di ruggito. Poi lei si accascia su di lui sfinita, mentre lui la bacia sulle spalle.
Mi ricompongo, i due ospiti inattesi sono spariti in silenzio, mi sono accorto solo io della loro presenza? Ci risistemiamo senza tante parole, solo dei sorrisi, ora c’è solo il quieto silenzio che segue il sesso in auto, riaccompagniamo Andrea a casa sua, si salutano con un bacio a fior di labbra. Mi abbraccia con forza, “Prof, le è un uomo davvero fortunato”
“Lo so Andrea”, gli rispondo con una pacca sulle spalle.
Tornati a casa, giusto il tempo di chiudere la porta, poi salto addosso alla mia donna e facciamo l’amore con dolcezza, la prendo con ancora l’odore del sesso che porta su di sé.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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