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La prima volta ... in panne


di Membro VIP di Annunci69.it Baciami_Ancora
31.08.2017    |    1.706    |    3 9.0
""Sicurezza un cazzo!" mi dico da solo..."
Anche a quaranta e passa anni arrivano le prime volte!
Mai l'automobile mi aveva lasciato a piedi.
Incidenti si, l'ho già raccontato; qualche problemino sì, tipo il tergicristallo fermo, il condizionatore rotto che costringe a viaggiare col finestrino aperto d'estate, e lo stesso finestrino che non vuole salire d'inverno.
Anche qualche furto, con vetro rotto o serratura scassinata.
Ma la classica auto in panne, quella mai!
E quando mi va a capitare?
Ovviamente quando me ne sto andando a trovare la mia amica di Annunci69
In un momento ed in un luogo dove io non dovrei essere ...
Lavoro in macchina e faccio 50.0000 chilometri all'anno, ma ovviamente l'inghippo mi capita quando sarebbe proprio impossibile spiegare che cosa ci facessi in quel posto.
L'ho sempre pensato, e l'ho sempre detto anche a lei: quando ci vediamo rischio tutto, e questo è il motivo dell'ansia latente che provo ogni volta che ci vediamo, che forse per qualcuno potrebbe essere anche eccitante, ma non per me.
Ebbene, viaggiavo tranquillo sui 120 all'ora in autostrada, rispettando rigorosamente i limiti (non lo faccio mai), in perfetto orario per il nostro appuntamento, quando sento un piccolo sobbalzo del posteriore, che al momento scambio per una irregolarità dell'asfalto, ma non faccio in tempo a pensare ad altro che subito la velocità cala, nonostante io tenga premuto l'acceleratore.
Pochi secondi e sul cruscotto si accende una scritta gialla "service" ed un avviso inizia a lampeggiare: "anomalia sistema antinquinamento" .
Sto già bestemmiando mentalmente (altra cosa che non faccio mai) e la paura mi prende all'istante: non posso fermarmi assolutamente in autostrada, e mentre l'auto scende a 90 all'ora e poi a 70 vedo scorrere il cartello con la distanza della prima uscita: otto chilometri.
A questo punto non bestemmio più: prego, e speriamo che Dio non se la sia presa troppo per poco prima ...
Prego che l'auto resista ancora un po',
Con quei 70 all'ora borbottanti che diventano via via 60, poi 50.
Cinque chilometri, c'è un autogrill: mi fermo, sperando che magari raffreddandosi l'auto si sistemi da sola, un po' come Pippo che aggiusta la sua con un calcio nel cofano ...
Vado in bagno e subito dopo chiamo lei, spiegandole subito che non le sto raccontando una balla per non farmi vivo, e d'altronde perché dovrei?
"Forse - le dico - può darsi che tu mi debba venire a prendere in qualche modo" ma mentre lo dico mi sto già rendendo conto che non ha senso: mica posso lasciare lì la macchina!
Risalgo e provo ad accenderla, ma la situazione non è cambiata, anzi è forse anche peggiorata.
Riesco a muovermi sobbalzando, riparto a fatica ma la velocità non riesce a superare i cinquanta, e capisco anche il perché: l'auto innesta automaticamente il freno a mano, dev'essere un qualche ulteriore sistema di sicurezza ...
"Sicurezza un cazzo!" mi dico da solo.
Proseguo sulla corsia d'emergenza con le quattro frecce, sempre più a fatica, con qualche Tir che strombazza mentre mi supera ... E ci credo, dagli specchietti vedo anche del fumo bianco sottile, sono i freni che bruciano.
Siamo ormai a quaranta all'ora, ma intravedo la salvezza: un chilometro al casello; e piano piano riesco ad uscire, giusto per arrivare nel primo piazzale disponibile sulla destra ...
Quello del cimitero! Lo giuro, non me lo sto inventando.
Mi fermo lì, esco per tirare il fiato e la puzza dei freni, o di quel che ne rimane, mi chiude la gola.
A duecento metri c'è un distributore di benzina, ma l'auto non ne vuole più sapere di accendersi, ci vado a piedi.
Per fortuna il gestore è un tipo della mia età, che appena mi vede arrivare a piedi, io e la mia cravatta rosso-fucsia-violetto cangiante, intuisce la situazione, si capisce dal sorriso (non sarà mica capitato anche a lui?).
"Senta, avrei bisogno di un carro-attrezzi, però non mi deve portare in officina qui, mi deve portare a Verona, poi chiamo l'assistenza dell'ACI ". Forse ero arrossito, ma non credo, in fondo ormai avevo avuto tutto il tempo per pensare al da farsi .
"Sei fuori zona, eh?"
"Già, lo sapevo che prima o poi mi sarebbe capitato, me la sono chiamata da solo".
Dopo un paio d'ore ero sul carro che mi faceva da tassista fino alla mia zona di lavoro, e nel pomeriggio in officina, scarrozzato dal soccorso ufficiale ACI .
Alla fine me la sono cavata, però altro che incontro clandestino e calda giornata di sesso: l'adrenalina se n'è andata tutta con i fantasmi del futuro ed i brividi nella schiena.
Mah, dicono che fa parte del gioco ...
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