Al Privè con Serena

"La settimana successiva avevano individuato il pomeriggio giusto. "Sei proprio sicuro che ci vuoi andare con me? Io non ho certo il fisico da modella, mi vergogno un po' ..." chiese Serena al telefono.
"Ma figurati, non ti devi proprio preoccupare ... al Privè ci vanno persone di ogni tipo: giovani e meno giovani, belli e brutti, magri e grassi. Ci si rispetta a vicenda, e tutti vanno con l'idea di star bene, senza pretendere nulla dagli altri, nè tantomeno giudicare. Tu sei bellissima, e poi a me interessa solo quella che hai in mezzo alle gambe!" la battuta di Gianluca, detta in tono del tutto scherzoso, servì giusto a sdrammatizzare, Serena rise a voce alta e accantonò gli ultimi dubbi.
Era un martedì, si trovarono poco lontano, lei lasciò la sua auto ed insieme si avviarono al Club ... che però era chiuso ! Al momento rimasero delusi, ma fu meglio così: il pomeriggio proseguì in una più comoda ed intima camera di Motel, e servì per completare quanto era rimasto in sospeso dal parcheggio del ristorante ... qualcosa per quanto riguarda i corpi, molto di più per le loro anime.
La sintonia era perfetta, l'attrazione e la voglia di sentirsi apprezzati uno dall'altro li saldò fortissimamente, e quando si ritrovarono il mercoledì della settimana successiva per entrare finalmente al Privè, ogni piccolo dubbio aveva lasciato il posto alla curiosità di condividere quell'esperienza.
Arrivarono presto, nel parcheggio c'erano solo altre due macchine. Un po' li prese l'imbarazzo di registrarsi; nello spogliatoio Serena chiese "devo proprio togliere anche gli slip?" "Ovviamente sì ... ed in ogni caso tanto te li toglierei subito io!" "Mah, mi vergogno un po', mio marito dice che ho un culone ... " "Cosa? Dev'essere pazzo! Hai un culo da favola, non te ne rendi conto, se vuoi quando siamo dentro chiediamo in giro e facciamo un sondaggio" rise Gianluca.
"Non la sai la storia della bottiglia della Coca Cola? Dicono che la forma sia stata scelta apposta per avere un sex appeal speciale, per ricordare il corpo femminile. Larga sopra, poi stretta al centro come il giro vita, poi ancora allargata più in basso, sui fianchi ... tu sei uguale, sexy da impazzire"
"Secondo me tu sei di parte, ma è bello sentirselo dire" concluse Serena.
Il giardino era aperto, ma la temperatura ancora freschina li spinse a rientrare ed a optare per la vasca idromassaggio al coperto, dove già erano immersi una coppia molto rilassata, più o meno della loro età, ed un uomo da solo.


Si sedettero di fronte alla coppia, con l'uomo a metà strada fra loro, e lasciarono spazio alla voglia di baciarsi coccolati dal getto caldo dei bocchettoni.
La coppia iniziò a osservarli con un po' di curiosità ed un sorrisino , mentre l'uomo apparentemente rimase tranquillo. Già le loro mani però avevano iniziato a frugarsi a vicenda, approfittando delle bolle che impedivano di vedere bene cosa succedeva sotto il pelo dell'acqua.
Dopo pochi minuti, Gianluca le sussurrò "non ce la faccio a resistere, ho una voglia pazzesca di assaggiarti" togliendole la mano dall'uccello, già durissimo e sul punto di esplodere.
"Te l'ho detto che ho questo problema, se non ci vai piano per me il gioco finisce subito ..."
Lei per fortuna non era da meno, come sentivano bene le dita di lui, che non trovavano la minima resistenza, non certo per merito dell'acqua.
Si trasferirono nei camerini, chiusero la porta ... non era il momento per avere altra compagnia, se non quella di loro stessi. Lei era dolce e succosa, lui sensibile come un diapason. Gianluca dovette più volte rallentarle la lingua per prolungare almeno un po' il piacere di stringersi la faccia tra le chiappe tenendola stretta per i fianchi, e sentendole vibrare la schiena e le cosce.
Si concedettero ancora un pò di quell'abbraccio, ma fu presto il momento di passare ad altro ...
Serena si sdraiò invitandolo tra le gambe, lui si avvicinò e si accorsero che l'uomo dell ' idromassaggio li stava osservando dalla finestrino del camerino ... Gianluca le aveva raccontato che per lui era una sensazione di onnipotenza, sentirsi invidiato dagli altri uomini, sapere che avrebbero voluto essere al suo posto, con la sua donna ... gli sussurrò all'orecchio "ci stanno spiando ... ti piace vero?" "Si mi piace ... ma sinceramente non me ne frega niente adesso ... baciami" lei non lo lasciò finire la frase, le loro lingue si sciolsero ansimando, mentre il calore riempì i loro corpi.
Quando uscirono dal camerino l'uomo non c'era più ... tornarono nella vasca, e lo trovarono intento a dedicarsi a massaggiare la schiena di una donna più giovane, mentre lei succhiava con gusto il cazzo del compagno, seduto sul bordo. Stavolta fu il loro turno di osservare con curiosità ... il lui della coppia fissava Serena con interesse, e si capiva molto bene che non gli sarebbe spiaciuto invitarla a condividere il gioco, ma lei non se ne accorse, o non ne diede l'impressione, intenta com'era a gustarsi i baci e le carezze che Gianluca non smetteva di riservarle. dopo qualche minuto arrivò una nuova coppia più anziana: lei sembrava la loro zia, acconciatura anni cinquanta e fisico che mostrava i propri anni; lui un uomo simpatico, con un bel paio di baffoni neri, ma con una pancia tonda e gonfia da birraiolo incallito ... li guardarono per un bel po' coccolarsi e baciarsi, poi il baffone si avvicinò a Serena, senza che la zia facesse una piega, e le chiese con gentilezza: "posso accarezzarti anch'io?" "No grazie" rispose Serena, che non se l'aspettava ... e poi, rivolta a Gianluca, che rideva sotto i baffi "Eh no tigrotto ... con questo proprio no eh! " Ne avevano già parlato, lui sapeva che gli uomini panzuti non le andavano a genio ... Per quella prima volta decisero di rinviare altre esperienze, e preferirono limitare i brividi a quel poco di sano esibizionismo ... Quando stavano per andarsene, negli spogliatoi li raggiunsero il baffo e la zia, lui si avvicinò e con grande galanteria disse a Serena: "siete bellissimi , è bello vedere come vi baciate, si vede che vi volete bene".