Prime Esperienze
La mamma di Giulio
di oib
01.12.2024 |
7 |
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"Doccia veloce e subito in auto..."
Finita la partita di allenamento di calcio si fa notare a bordo campo la mamma di Giulio , ( amici e più che amici come fratelli) che ci era venuta a prendere. Doccia veloce e subito in auto. Strada facendo facemmo molte tappe, la prima è la tintoria, dai Giulio scendi tu è tutto pagato , stiamo in doppia fila……. In quei minuti di attesa mi sento dire: ti devo parlare da solo. Seconda tappa il calzolaio……… come mai Giulio non ha una ragazza? C’è qualche problema? Ma no signora che dice, ……… tutti della squadra avete la ragazza tranne lui,………. Ma tra di voi non c’è quacuna un po' leggerina che avrebbe voglia di svezzarlo? Sono disposta a tutto. Il discorso anche se interrotto dal rientro in auto di Giulio era sempre più imbarazzante x ambedue. Ora l’ultima tappa era il forno, che ci diede solo il tempo di scambiarci il numero dei cellulari. Intorno a mezzanotte mi arriva un messaggio dalla mamma di Giulio che mi chiedeva se poteva telefonarmi, acconsentii. Mi chiese subito se Giulio si sentiva con il padre visto che erano separati da circa 2 anni e pensa che sia parte del trauma che Giulio sta passando. Il tradimento del papà. Per telefono era molto più facile affrontare certi discorsi, mi disse che guardando il pc e cell di Giulio non ha trovato neanche un filmino hard, e mi richiese se c’era qualche amica libertina ,ma risposi no e mi venne in mente la storiella che invidiavamo a Marco che ebbe una avventura con la zia quarantenne di una nostra amica. Ma dai che dici, una quarantenne con un ventenne!!!!!! qui mi sentii un pochino risentito tanto è vero che gli risposi……. Perché noi ventenni che abbiamo di meno? Ma no dai non te la prendere, è solo il fattore esperienza, io ribattei….. ecco perché noi fantastichiamo su di voi, …… non mi dire che…….. chiese………...era sceso un po' di imbarazzo per la mamma di Giulio che senza aggiungere nulla chiuse la telefonata. Io me la immaginavo in sottoveste distesa sul divano che con una mano si masturbava al pensiero di noi giovani che ci masturbavamo per lei. 2 anni senza sesso son tanti specialmente per una fica come lei. Ex pallavolista a livello regionale, 1,80 , capelli neri a metà schiena, una terza di seno, e un fondo schiena da urlo. Il nostro sogno era quello di vederla con un paio di fuson attillatissimi, sogno mai avverato. Qualche volta incontrati al mare ed era un bellissimo spettacolo. Anche se il più delle volte sempre con costume intero. Occupava un posto di lavoro statale e i suoi giorni erano lavoro casa, casa lavoro, riceveva spesso visite da amiche e una tamtum qualche pizza insieme. Passò più di una settimana e non ci furono telefonate, ma una mattina mi squilla. Ciao, ho appena incontrato tua madre al mercato e mi ha detto che non sei andato all’università, come stai? Un po' influenzato e raffreddore, guarisci presto che dobbiamo parlare, veramente … dissi… ho tutta la mattinata libera, ma lei rispose che era meglio di persona e no al cell, così si congedò. Passarono 2 giorni e bussarono alla porta. Era lei, la mamma di Giulio. Rimasi pietrificato, vedo che stai proprio male, sembri di pietra………. O mi scusi, si accomodi. Ci sedemmo lei sul divano ed io davanti a lei in poltrona, hai altre notizie nuove di Giulio? No signora, so solo che ieri sera un gruppetto è andato al cinema e c’era anche Giulio ma non so nulla in merito. E a Giulio quale mamma piace? Qui mi sprofondo, so dove vuole arrivare, poi chiederà quali sono le più desiderate e poi………. E così nel mio più totale imbarazzo facemmo una graduatoria per poi salutarmi con un consiglio……… cerca di non farlo lavorare troppo , così guarisci prima. Le nostre telefonate si riducono ad una al mese ed è passato qualche mese, manca una settimana al mio 21esimo compleanno, non gioco più al calcio mentre Giulio si , io mi son dato alla musica, suono in un gruppo la chitarra e Giulio ha trovato la ragazza per la gioia della mamma. Passò un’altro mese e con il gruppo musicale facemmo una serata in un locale, a fine serata smontati gli strumenti si avvicinano gli amici x i complimenti e noto Giulio con 2 ragazze uauuuuuu, e come si avvicinarono mi resi conto che una era la mamma. Giulio ricevette una chiamata dalla sorella della ragazza che era rimasta in panne con l’auto x un lieve incidente, così mi chiese se andavo a casa così potevo accompagnare la madre, certo non c’è problema risposi. Loro partirono a razzo, io caricata l’auto accompagnavo la mamma di Giulio a casa. Arrivati a destinazione dissi, eccoci qua, che fai non spegni il motore? Dai vieni su che ci facciamo una birretta, ero molto impacciato, le disse che erano già le due e mezza della notte ed era molto tardi e che l’indomani alle 5 dovevo accompagnare mio padre, ok no problem vorrà dire che il regalo te lo do qui, e così dicendo mi ritrovai le sue mani sul mio pisello che fuoriuscito dal pantalone trovò rifugio nella sua bocca. Non credevo ne ai miei sensi e ne ai miei occhi. Erano anni che mi masturbavo pensando a questo sogno per me irrealizzabile. Due tre minuti e vengo, non si tira indietro anzi, dopo aver deglutito dice siiiiiii erano anni che non ricordavo il gusto, bravo gran bella venuta, ma peccato che è tardi ci avrei saltellato sopra un po'………….. mi lasciò a bocca aperta, non seppi dire A , aprì lo sportello e dandomi un bacio a stampo scese e svanì. Passarono due giorni e il mio cell era muto, non riuscivo a concentrarmi alla chitarra, ero in saletta con il gruppo quando il batterista chiede una pausa sigaretta. Esco anche io a fargli compagnia quando mi squilla il cell. Rimango imbambolato a guardare lo skermo, intanto squilla 1, 2, 3 volte quando vengo scosso dal batterista che con un weeeee non rispondi? Mi scuote. Pronto, ciao no non disturbi anzi……….. sto in saletta con il gruppo e tra 20 minuti finiamo, si ok ti aspetto qui fuori tra 30 minuti. Il tempo scorre lento sembra una eternità, ma arriva anche quella. Si sono fatte le 22 e eccola arrivare, scende dalla sua smart e sale sulla mia. Ciao, non mi saluti? Mi dice, come mai così freddo? Ero imbambolato per non dire un’altra cosa. Mi abbraccia e bacio a stampo sulle mie labbra……….. vediamo se così ti sciogli. E si scusa è la sorpresa inaspettata, si lo so, mi dice , mi hanno cacciato di casa, come mai chiesi, quei due stanno sempre a fare un’arte, perlomeno lo facessero a voce bassa, dai spostiamoci, andiamo a bere qualcosa, hanno aperto da poco un bel bar qui vicino. Così iniziamo a sorseggiarci il nostro prosecco. Ridendo e scherzando le dissi……. Così ti hanno fatto scappare, certo disse lei, se ne potevano andare in camera di Giulio, ma erano lì sul divano mentre io lavavo i piatti, lui seduto e lei a cavalcioni e fingevano di giocare a lotta, intanto la gonna a campana copriva tutto, ma come non si sentivano guardati, la lei faceva altri movimenti sussultori. Mi posso immaginare come stavi le dissi. Non mi ci far pensare,……… dopo il prosecchino dove mi porti? Dai che lo andiamo a smaltire con una passeggiata sul lungo mare. ok. Da come mi teneva il braccio mentre si passeggiava sembravamo 2 fidanzatini, ci scambiammo qualche bacetto e preso coraggio la portai giù in spiaggia dicendole che avevamo un discorso in sospeso, quale mi chiese……….. quello sul saltellamento sul mio pisello. Scoppiò a ridere e ci sdraiammo. Come mi toccò lo trovò già duro e come allungai io la mano sotto la gonna la trovai senza slip, uauuuuuuu. Con un guizzo mi salì sopra prendendoselo tutto di un colpo da come era bagnata, e mentre saltellava le uscì una frase che ci fece ridere, era ora che riaprissero i lavori………. Era bellissima nei suoi movimenti, con quei capelli nero inchiostro al vento, come la sentii venire, stando attenti con la sabbia, la misi a pecorina, ora avevo quel culo che ho sempre immaginato, qui davanti a me e la presi con forza. La sentii rivenire e toltasi se lo prese subito in bocca per gustarselo tutto. Si erano fatte le una, questa volta fu lei a dire andiamo che è tardi , mio figlio mi darà per dispersa. ( continua )
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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