incesto
Uno scambio non proprio equo 2
di Rennym
16.10.2024 |
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"Non aveva mai provato nessuna attrazione sessuale per le donne, che solitamente le giravano intorno, ma non sapeva come spiegare la profonda connessione..."
Stella aveva fatto redarre un documento che vietava la fraternizzazione in ufficio, documento che tutti i dipendendenti dell'azienda dovettero sottoscrivere, i sindacati cercarono di bloccarlo ma essendo una azienda con sede legale negli Stati Uniti e producendo materiali per conto del governo Americano i contratti erano soggetti alla sede. I due fedigrafi non si resero mai conto che dall'istante che entrarono in azienda Stella era già 100 passi davanti a loro monitorando ogni movimento che facevano sia fuori che dentro l'azienda. Mia moglie perchè era la sorella di Valeria e Luca perchè era suo marito.
Entrambi ci avevano coperti di insulti e bugie, in molti modi, che spaziavano, dal dare a Stella della frigida e dire che io ero impotente fino a dire che entrambi avevano un matrimonio aperto.
Quello che però incuriosì Stella da intercettazioni telefoniche, fù sentirmi denigrare ampliamente da mia moglie con il suo occasionale amante e subito dopo lodare le mie doti in camera da letto e nella vita, con sua sorella.
Questa sua curiosità la spronò ad interagire molto di più con mia figlia, chiaramente Stella capì che Melissa era affetta da una palese "Sindrome di Elettra".
Non aveva mai provato nessuna attrazione sessuale per le donne, che solitamente le giravano intorno, ma non sapeva come spiegare la profonda connessione empatica che provava con Melissa, che ben presto si trasformò in attrazione ed innamoramento.
Finchè un giorno, finirono a letto insieme, Melissa e Stella a quel punto scoprirono di essere attratte l'una dall'altra e divennero amanti.
Stella capì immediatamente l'attrazione che mia figlia aveva nei miei confronti quando mi incontrò, ai colloqui genitori-insegnanti, perchè provò per la prima volta in tutta la sua vita, uno sconvolgimento totale in tutto il suo essere, ogni cellula, ogni fibra del suo corpo voleva avermi.
Ne parlò con Melissa mostrandole tutto il materiale che gli investigatori avevano su mia moglie compresi alcuni file audio, mia figlia sbottò.
- Lurida puttana, mio padre non è ne impotente, ne soffre di ejaculazione precoce, ne tanto meno lo ha piccolo, se così fosse allora anche Siffredi e Trentalance non sarebbero reputati pornostar superdotati... Ti faccio sentire la verità e ti garantisco che non stà fingendo...- Così Melissa fece ascoltare alcuni audio degli amplessi tra me e Lucia a Stella, non passò molto tempo prima che lei e mia figlia si masturbassero come forsennate.
Mentre Stella mi raccontava la storia intera, mia figlia Melissa mi accarezzava il cazzo eretto con uno sguardo a metà tra l'amore incondizionato e la lussuria più sfrenata lo stesso che aleggiava negli occhi di Stella.
Melissa è sempre stata "la figlia di papà" dormiva solo se le mettevo una mia maglietta nella culla, quando incominciò a camminare mi seguiva ovunque, guai a chiuderla fuori dal bagno, avrebbe scatenato l'inferno.
Dovemmo portarla da uno psicologo che gli diagnosticò il "Complesso di Elettra" (Versione femminile del complesso di Edipo) e parve migliorare, per diversi anni dall'asilo alle medie si comportò normalmente, ebbe alcuni episodi dopo l'arrivo del suo primo ciclo mestruale, generalmente si svolsero quando sua madre non era presente, consistenti in tre o quattro baci sulle labbra, dove la sentii forzare le mie labbra con la lingua.
Deve essere stato dopo aver scoperto il tradimento di sua madre che le cose precipitarono, aveva circa 16 anni e mezzo, tornò a casa e mi trovò seduto sul divano corse da me e si sedette sulle mie gambe accoccolandosi e baciandomi le guance, sussurrando che mi amava si girò e si mise a cavalcioni su di me strusciando la sua fighetta racchiusa nelle sue mutandine contro il mio cazzo anch'esso al sicuro dai pantaloni e dai boxer, ormai duro, la parte razionale diceva che ero un pervertito incestuoso, ma quello che mi spaventò di più era che una parte di me la desiderava ardentemente.
Venimmo interrotti dall'arrivo di Lucia, quello che sò di sicuro fù che mia figlia venne almeno due volte, vista la macchia umida sulla patta dei miei pantaloni, ebbi l'accortezza di fingermi spaventato da un tonfo in cucina rovesciandomi un goccio d'acqua sui pantaloni all'altezza della patta.
Melissa nei due anni successivi fece di tutto per sedurmi e farmi capitolare, ma l'unica cosa che feci fù masturbarmi pensando a lei per poi sentirmi in colpa.
- Ancora non lo sai ma presto io sarò tua, papà...-
Ricordo che mi disse Melissa guardandomi dritta in faccia con quegli occhi color smeraldo come i miei, la sera prima che scoppiasse quel casino.
Mentre la mia mente vagava nei ricordi sentii la mano di Stella appuntare il mio cazzo all'apertura vaginale di Melissa e si impalò lentamente fino in fondo.
Stella mi fece distendere scavalcò la mia testa ed appoggiò la sua figa rasata sulla mia bocca, le sentii mugulare di piacere mentre le due donne si baciavano appassionatamente raggiunsero insieme un primo orgasmo.
C'era una connessione spaventosa tra le due, vennero insieme nello stesso momento anche nei seguenti 3/4 orgasmi, prima di scambiarsi di posto lo ripeterono per altri 2 prima che il ritmo di Stella accelerasse ed iniziasse a urlare come una pazza:
- SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII MIOOOOOOOOOOOO DIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO... LORENZOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO TIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII AMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO... SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII OHHHHHHHHHHH SIIIIIIIIIIIIIII OHHHHHHHH HAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII UN CAZZOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO STUPENDOOOOOOOOOOOOOOOOOOO... METTIMIIIIIIIIIIIIIIIIII INCINTAAAAAAAAAAAA LORENZOOOOOOOOOOOOOO... SPOSAMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII....-
Anche Melissa stava urlando di piacere mentre le leccavo la figa semi rasata con un ciuffetto di peli ben curato a forma di triangolino capovolto quasi a voler indicare il suo clitoride e la valle del piacere sottostante.
Non sò cosa pensasse di ottenere Lucia dalla relazione con Luca, visto che a letto non era quello stallone che Valeria diceva che fosse, oltretutto era appena appena vicino ai 18 cm x 4 di diametro, nulla in confronto ai 23x 6 miei.
Forse la voce che fosse ricco, o forse la parvenza che lui aveva conoscenze ai piani alti dell'azienda lo avrebbero reso intoccabile non sò e non mi interessa, di fatto non oso immaginare lo shock che ricevette Luca, quando rientrarono dalla crociera, non solo si ritrovò con una petizione di separazione con colpa e un ordine restrittivo che gli ordinava di stare lontano da Stella dalla casa e da tutti i suoi averi per 500 m, si ritrovò anche convocato presso le risorse umane per grave negligenza da parte di un direttore per aver violato la clausola di non fraternizzazione imposta a tutti i dirigenti.
Luca venne licenziato per giusta causa
Lucia venne retrocessa in attesa di un indagine interna per stabilire se il suo superiore l'avesse obbligata in qualche modo.
Trovai entrambi fuori dalla porta di casa mia, dove consegnai a mia moglie la petizione del tribunale di separazione con colpa. Lucia cadde in ginocchio ed in lacrime, cercando di giocare con la mia compassione, ma non ci cascai, cercò di farmi credere che erano solo amici che avevano fatto quella crociera per lavoro, dimenticandosi di avermi chiaramente detto che Luca era il suo amante da un anno e mezzo. Quando le feci ascoltare la sua confessione della sera prima che partissero si rese conto che non poteva più inventare scuse.
Oh certo Luca era palestrato ma io ero cresciuto in un quartiere periferico dove la Polizia e i carabinieri non entravano se non con una marea di rinforzi, in più i miei muscoli erano dovuti dal duro lavoro e non dai pesi.
Potete quindi immaginare cosa successe quando Luca tentò di irrompere in casa mia, con la puttana, mi bastò un solo colpo allo sterno per vederlo afflosciarsi privo di sensi ai miei piedi, vidi gli occhi pieni di terrore da parte di entrambi quando si riprese.
- ANDATEVENE PRIMA CHE CHIAMI LA POLIZIA... TU PUTTANA!!! NON VIVI PIU' QUI!!! TUTTE LE TUE COSE SONO DAI TUOI GENITORI... - E chiusi la porta mettendo per sempre alle mie spalle il mio passato, non ero preoccupato che Lucia aprisse la porta, visto che le serrature erano già state cambiate mentre erano in crociera.
EPILOGO:
Quando il divorzio di entrambi fù definito sposai Stella.
Io, lei e Melissa visitammo l'America passando dalle montagne rocciose, dal parco di Yellowstone e al gran canyon, visitammo il Messico, la piramide Maya di Chichen Itza e la città Atzeca di Teotihuacan poi fù la volta del Perù dove salimmo a visitare le rovine di Machu Picchu, prima di volare alle Hawaii.
Al ritorno entrambe erano incinta, seppi dai miei ex suoceri che Lucia viveva con sua sorella Valeria. Di Luca perdemmo le tracce c'era chi diceva che aveva pestato i piedi ad un personaggio losco calabrese, ma di lui non c'era traccia.
Tre anni dopo:
Susanna e Cecilia rispettivamente la figlia avuta da Melissa e quella avuta da Stella stavano facendo il bagnetto quando una felice Meli fece il suo ingresso.
Stella alzò lo sguardo raggiante verso Meli e chiese:
- Allora?????? -
- 30 con lode!!!! La tesi è piaciuta moltissimo grazie Mamma!!!!...-
- Tuo padre sarà al settimo cielo, peccato che non potrò brindare con voi...-
- Vorrà dire che papà brinderà da solo a meno che non brindiamo con analcolici...-
- Quindi anche tu sei..?????...- Meli annuì.
Mentre le due donne si abbracciavano, a parecchi km di distanza stavo facendo un preventivo per l'installazione di telecamere di sorveglianza nella enorme villa di un noto cantante gli feci uno sconto in cambio di due foto autografate da portare alle mie donne che impazzivano per le canzoni di quell'artista.
Contratto alla mano partii per tornare a casa. Il morso della fame mi prese, quindi decisi di fermarmi ad una trattoria dove erano fermi diversi Camion, scesi dalla mia Aston Martin ed entrai, ero come una lucciola nel buio più totale, tutti si voltarono a guardarmi nel mio completo di Versace grigio argento.
Ero seduto al tavolo quando una voce che pensavo di non sentire più mi chiese:
- Lorenzo????... -
Alzai lo sguardo per vedere una donna trasandata che sembrava invecchiata, l'ombra sfumata di quella donna stupenda che era stata.
- Lucia??????...-
Dopo i soliti convenevoli, mi chiese di nostra figlia le mostrai una foto di Susanna, in braccio a Meli, a quel punto vidi le lacrime negli occhi della mia ex moglie.
- Sono stata una vera idiota, Lorenzo, ho perso tutto per la mia stupidità ed il mio egoismo, quando ti ho tradito con Vittorio in parte stavo vendicando Valeria che pensava fosse stato lui a dire al mio ex cognato che mia sorella lo tradiva, ma a quanto pare era innocente. Avevo un mare di sensi di colpa ma tu non te ne sei mai accorto, così mi è sembrato più facile continuare a tradirti... Mi dispiace veramente molto...- Disse mentre le lacrime ora scorrevano copiose dai suoi occhi.
- E Luca?????...- Chiesi
- Antonella vuoi dire... Quando gli amici del "Calabrese" lo presero gli asportarono i testicoli, lo seviziarono per giorni e giorni lo drogarono e poi lo misero a lavorare sulla strada, è morto di AIDS circa 1 anno fà...Ha provato a sedurre la moglie sbagliata e ne ha pagato le conseguenze...-
Poi mi spiegò di come Luca l'avesse sedotta con la sua falsa opulenza ed il falso potere che aveva in azienda. Mi disse di lui perchè lo avrei scoperto comunque la settimana in crociera era difficile da nascondere magari una notte poteva passare ma addirittura 7 notti senza il segnale del cellulare. No effettivamente mi sarei preoccupato. Quando infine venne licenziato si accanì su di lei così il mio ex suocero li buttò fuori entrambi.
Con i soldi della liquidazione, dall'azienda, i risparmi raccimolati da un secondo lavoro, uniti a quelli della sorella e a un aiuto da parte dei suoi genitori, avevano permesso loro di acquistare il locale.
Mi alzai dopo aver bevuto un ottimo caffè, mi accinsi a pagare, ma Lucia con occhi supplichevoli mi disse:
- Il pranzo è a spese mie, il mio psicologo mi ha detto che avevo bisogno del tuo perdono...-
- Lucia ti ho perdonata da molto tempo ormai...- Dissi sentendomi molto più leggero.
- Ah, Lorenzo, potresti per favore mettere una buona parola per me con nostra figlia???? Mi uccide lentamente non poterlo fare...-
- Ok, le parlerò ma non prometto nulla...- Mentre me ne andavo.
Era meraviglioso tornare a casa e vedere le mie due donne eccitate dalle novità dell'arrivo di due nuove creature e della laurea di Melissa.
Mia figlia si incupì brevemente quando le parlai di Lucia e le porsi il numero di telefono che mi aveva dato, le dissi che l'avevo perdonata, che sua madre era veramente pentita di quello che aveva fatto.
Vidi Meli scambiare uno sguardo di assenso con Stella.
Prese il telefono e disse:
- Ciao mamma sono Melissa..............-
Fine
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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