incesto
Il mio caro zio
di alfredCA
26.11.2017 |
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"Ci raccontavamo un po’ tutto quello che succedeva a scuola e come cercavamo di avvicinare le prime ragazze..."
Ancora oggi nonostante i miei 24 anni vivo con mamma e papà e un fratello di 25 anni. Mia madre è una bellissima donna di 43 anni, tiene tantissimo a tenersi sempre in perfetta forma per apparire sempre più giovane e credetemi lo è veramente. Quando ci vedono insieme dicono che siamo fratello e sorella, mia madre corregge l’errore ma noto come le fa veramente piacere considerarla ancora molto giovane.Mio padre ha 48 anni, anche lui portati veramente bene, spero che anche io alla loro età possa essere così in forma e giovane come loro.
Con mio fratello Giuseppe già dall’età di 5 anni dormiamo nella stessa camera. Abbiamo due scrivanie per lo studio e ciascuno ha un pc portatile con la sola stampante in comune.
I miei genitori sono stati sempre molto riservati, non gli ho mai sentiti dire “parolacce” o parole poco ortodosse tipo “vai a fare in culo oppure che cazzo dici ecc” anche io e mio fratello siamo cresciuti con quella educazione ma dopo le elementari il nostro linguaggio è cambiato ma solo quando eravamo soli, mai una parola fuori luogo in presenza dei nostri genitori.
Con mio fratello andavamo perfettamente d’accordo, mai che io ricordi un litigio. Ci raccontavamo un po’ tutto quello che succedeva a scuola e come cercavamo di avvicinare le prime ragazze. Sia lui che io ci capitava di circolare in camera nudi senza problemi. Ricordo che mio fratello già a 16 anni portava a casa riviste porno e col pc si connetteva in certi siti dove si potevano vedere delle bellissime donne far sesso con bei maschi. Lui non esitava a farsi le seghe davanti a me e io alla fine facevo come lui. Guardavamo i porno insieme e poi ci segavamo stando attenti a non farci scoprire dai miei e avendo cura di nascondere i fazzolettini con la sborra per poi buttarli nel cassonetto lontano da casa. Per fortuna avevamo il bagno in camera per cui potevamo lavarci senza farci accorgere. Non ci siamo mai toccati il cazzo l’un l’altro, solo una volta per misurare chi lo aveva più grosso e lungo. Una volta mio fratello mi aveva toccato il culo e lo aveva accarezzato alla grande ma la cosa non ebbe seguito. Il cazzo di mio fratello era molto bello, lungo sui 18 cm e largo a sufficienza, il mio era quasi identico solo più fine ma non molto. Ognuno si sparava la propria sega stando ciascuno nel proprio letto. Spesso ci capitava che dopo cena, quando non uscivamo con gli amici, di entrare in siti di chat gay dove ci divertivamo a cercare maschietti col solo intento di prenderli per il culo e ovviamente di steccare eventuali appuntamenti. Ricordo che avevamo un desiderio enorme di vedere nostra madre nuda, ne parlavamo spesso e insieme si escogitava sempre qualcosa per riuscire nell’intento ma le precauzioni che prendeva mia madre erano tali da non riuscire nell’intento, forse se ne era anche accorta e quindi stava decisamente attenta. Una volta con mio fratello avevamo origliato nella camera da letto mentre mio padre e mia madre facevano sesso, sentivamo delle frasi e grandi sospiri, senza riuscire a capire cosa dicessero, unico risultato fu una grande sega con sborrata simultanea. Io nel segreto, senza dire niente a mio fratello, cercavo anche di sbirciare mio padre. Nei filmini porno vedevo tanti uomini con dei culi fantastici e con dei cazzi molto più lunghi e grossi dei nostri ed ero curioso di vedere come lo aveva mio padre. Quando in estate si andava nella casa al mare, lo potevo osservare meglio ma sempre sopra il costume. Ero attratto molto di più dal suo culo che era tondeggiante e molto ben fatto per essere un uomo, simile a quello che vedevo nei filmini porno.
Crescendo sia io che mio fratello avevamo preso ragazza e li erano iniziate le grandi discussioni perché per fare sesso le portavamo a casa nella nostra camera, approfittando del fatto che i nostri genitori erano fuori per lavoro tutto il giorno rientrando solo per il pranzo, quindi dovevamo programmare il giorno e l’ora in modo da avere casa e camera libera per me o per mio fratello. Dopo un po’ di tempo eravamo riusciti a fare delle turnazioni per avere a disposizione la camera senza rotture. La sera ci raccontavamo le avventure e cosa si combinava e questo anche quando eravamo abbastanza grandicelli. Quando riuscivamo a metterla nel culo era subito svelato tanta era la gioia di possedere anche il buchetto. La stessa cosa per i bocchini anche se ormai non facevano più notizia perché erano all’ordine del giorno.
Mio padre era il terzo di una famiglia di otto fratelli Maurizio era il fratello minore con soli 6 anni più grande di me. Viveva da solo in una villetta in periferia ma molto spesso era a casa sia a pranzo che a cena. Era fidanzato o meglio frequentava tante ragazze e ogni tanto capitava di farmele conoscere perché le incontravo a casa sua. Era orgoglioso di avere tante ragazze, così diceva e spesso ci raccontava o mi raccontava le sue avventure. Maurizio era abbastanza disinibito, in casa sua circolava spesso in mutande e quando entrava in doccia lasciava tranquillamente la porta aperta. La persona di mio zio mi interessava solo ai fini dell’amicizia dovuta anche al rapporto di parentela, ma mai un pensiero strano su di lui avendo la certezza che era un etero intransigente. Cercavo qualche volta di saperne di più sulle amiche che portava a casa e il pensierino di fare sesso a tre era presente e mi intrigava. Forse mio zio si era accorto di questo mio interesse quindi nei suoi racconti cercava di farmi sbavare dal desiderio ma poi alla fine vi era sempre la frase che non era da escludere che la ragazza in oggetto potesse frequentarla in modo serio.
Un giorno mentre Maurizio era in doccia, mi misi a frugare nelle sue scartoffie e sorpresa delle sorprese trovai una serie di riviste porno gay. Ovvio conoscendolo non potevo crederci, lui un perfetto etero che amava guardare come facevano sesso due maschi insieme e magari leggeva anche i racconti. Rimisi subito tutto in ordine per il timore di essere scoperto e non ci feci più caso visto che non avevo più avuto occasione di frugare e tanto meno di star solo nel suo studio.
Una sabato pomeriggio di fine giugno dopo pranzo a casa mentre si sorseggiava il caffè mi chiese se avevo impegni per l’indomani mattina che avrebbe dovuto tagliare l’erba dal giardino e quindi se potevo dargli una mano di aiuto. Non mi tirai indietro e dissi subito di si anche perché lo stesso lavoro lo dovevamo fare a casa e quale migliore occasione per restituirci il favore e aiutarci?
L’indomani mattina molto presto arrivo a casa sua, lui era ancora in mutande a fare colazione, mi do subito da fare e gli chiedo le chiavi del garage per prendere l’attrezzatura ed iniziare il lavoro. Preso il tagliaerba e caricata la miscela e le fruste, inizio a lavorare e a tagliare l’erba. Lui è arrivato un po’ più tardi mettendosi a sistemare tavole e oggetti vari per creare ordine. Ogni tanto una pausa, ma verso mezza mattinata una pausa più lunga per un buon caffè . Il lavoro riprende fino alle 12, il tempo necessario per farci una doccia e andare entrambi a casa mia per il pranzo. Si era fatto tardi e dovevamo essere veloci, così lui mi chiese se mi creava problemi farci la doccia insieme. Aveva un box doccia realizzato con dei muretti e quindi molto larga e permetteva di poterci lavare senza urtarci più di tanto. Accettai senza problemi e io entrai in doccia con le sole mutande, ma lui si mise completamente nudo invitando anche me a fare altrettanto. Temperatura acqua perfetta, lui aiutò me ad insaponarmi la schiena e così feci anche io. Notai che lui ogni tanto nel girarsi e nel manovrare con la spugna e il boccione del bagnoschiuma, striava con la mano il mio cazzo che non era in erezione ma ci mancava poco. Questo strisciare andava avanti per un po’, io mi scostavo e tutto finì li perché uscimmo dalla doccia per asciugarci. Mentre ci stavamo asciugando mi disse “Eh Marcello, il nipotino mio, ti difendi bene come dimensione di cazzo, le ragazze faranno a gara per averlo, il mio è un po’ più piccolo ma con le ragazze zero problemi. Lo guardo, sorrido e noto che il suo cazzo era in erezione al che gli dissi “si dai anche tu ti difendi bene, vedo che solo al nominare qualche ragazza l’effetto è immediato, lo hai duro” “no è l’effetto di come lo ho insaponato sotto la doccia”. Il mio era in fase di riposo assoluto. Dopo asciugato i capelli e rivestito, di corsa a casa, ormai erano 15 minuti dopo le 13 e sicuramente era tutto pronto già da un bel po’.
La sera in camera con mio fratello gli raccontai come involontariamente o volutamente lui durante la doccia non aveva perso occasione per sfiorarlo con le mani e alcune volte anche col culo. Gli raccontai poi come frugando nel suo studio avessi trovato diverse riviste porno gay. Mio fratello non ci pensò molto e “vedi è probabile e forse anche certo che sia bsx e che gli piaccia anche il cazzo e le donne siano solo un modo per non creare sospetti. Ha un buon lavoro, una bellissima villetta e non vuole sentirne di tirar su famiglia, qualcosa di strano in queste persone c’è sempre. Sai cosa possiamo fare? Concordiamo per tenerlo strettamente sotto controllo e vedrai che riusciremo a capire meglio.” Questa conversazione non ebbe seguito anche perché sia a me che a mio fratello della vita privata di nostro zio non ce ne fregava niente, l’unica cosa era che non ci doveva prendere per il culo raccontandoci di mille avventure con donne bellissime e poi magari le donne che frequentava le contavi sulla punta delle dita di una mano e ne avanzavano e addirittura poi alla fine non combinava niente. Passò diverso tempo e con mio zio ci incontrammo diverse volte sia a casa sua che a casa mia ma conversazioni normali e niente di particolare. Certo lo guardavo con occhi diversi, ricordavo ancora i suoi tentativi di lisciarmi il cazzo sotto la doccia e i suoi giornali porno gay.
Una sera dopo cena ero solo in casa, i miei genitori erano a cena fuori con amici, mio fratello con la ragazza fuori per qualche giorno di relax e quindi ho pensato di accendere il pc e di iscrivermi a una chat gay col nik “cercoculisci” imponendo dei limiti di età ben precisi dai 20 ai 50 anni. Il motivo era chattare con qualcuno senza obiettivi, tanto per trascorrere un po’ di tempo e curiosare, potevo essere interessato al limite a un buon culo da sfondare ma senza impegni. Non ero da tanto connesso che le richieste di conversazione erano diverse e dopo il ciao di risposta doveroso per educazione non rispondevo quasi più perché il proseguo della conversazione era “come lo hai, hai un bel cazzo? Oppure voglio essere sborrato dentro e cose simili” questo genere di conversazione non era di mio gradimento per cui non rispondevo più. Stavo per spegnere che appare una richiesta di conversazione: “ciao, come stai? Sono un ragazzo di 30 anni, poco peloso a cui piace fare nuove conoscenze e amicizie per arrivare a fare del piacevole sesso. Sono bsx passivo e amo baciare ed essere dolce col mio partner. Posso interessarti?” Io: “si certo, mi piace il tuo approccio, di dove sei” Lui: “sono di Bandino, vivo solo e tu? “ Io ovviamente non volevo svelare niente di me, almeno per il momento, e quindi “Cavolo anche io, siamo relativamente vicini” Lui “wow bello, vivi solo” Io “no vivo con i miei genitori” Lui “cosa ne dici se ci scambiamo foto, poi ci incontriamo?” L’idea di mandare in giro delle mie foto non era nelle previsioni per cui rispondo “magari per le foto un po’ più in là, io preferisco incontrarci sempre di persona ed evitare di mettere in giro foto personali” Lui “anche io la penso come te, ma io ti chiedevo non foto viso ma del tuo corpo. Mi sembri una persona abbastanza seria per cui io sono pronto a fidarmi” Io: “Si ok ti ringrazio, ma al momento non ho a disposizione nessuna foto, magari le faccio e poi te le mando, tu ne hai?” Lui: “Si certo, te ne ho inviato due, guardale poi mi dici” Guardo le due foto, una è del suo culo e l’altra è sempre lui ma di spalle. Guardando bene la foto noto una cosa che mi incuriosisce moltissimo, infatti ha un tatuaggio nel collo ben visibile, una strana crocetta a 45 gradi. Anche mio zio Maurizio ha un tatuaggio preciso, uguale, un tatuaggio che non può passare inosservato per come è fatto, poi corrispondono l’età e il quartiere dove abita. Ma sarà un caso, poi pensandoci di tatuaggi simili potrebbero essercene tanti altri. Si era fatto molto tardi per cui gli dico che devo staccare e gli do l’arrivederci a presto. Lui: “dai così presto a letto? Va bene teniamoci in contatto, se lo usi con discrezione e solo al pomeriggio o alla sera ti lascio il mio recapito telefonico, 333 45 xx xxx “ Io: “ ok troppo gentile, lo userò sicuro. Ci sentiamo domani ciao notte” chiudo la conversazione e mi registro il numero pensando che non mi aveva detto il suo nome e io non gli avevo detto il mio. Non era un problema. Spengo il pc e vado in doccia e poi a letto. Mentre mi stavo mettendo sotto le lenzuola, riguardo il numero e scopro che cazzo quel numero corrisponde al cell di Maurizio, è lui, stavo chattando con mio zio. Porca puttana, mio zio che si è sempre presentato come un don Giovanni, pieno di avventure e di donne, e qualcuna molto bella. Non ci potevo credere, dovevo fare qualcosa per arrivare all’incontro ma dovevo anche continuare a chatt senza farmi scoprire. Io ormai sapevo chi era lui ma lui non doveva sapere chi stava dall’atra parte del video. L’indomani mattina, prima di andare in facoltà sono passato in un negozio wind per comprarmi una nuova scheda telefonica così al pomeriggio avrei potuto scriverli magari su whatsapp cercando di evitare di sentirci viva voce perché mi avrebbe riconosciuto. Io e mio zio ci sentiamo molto al telefono per cui riconosciamo la nostra voce da lontano. Con una nuova scheda da montare sul mio telefono dual sim avrei risolto i problema con whatsapp per la voce dovevo riuscire a cambiarla ma avrei dovuto fare delle prove. Ormai la curiosità era tantissima, durante il pomeriggio non trovai il coraggio di inviarli un messaggio ma la sera dopo cena mi ritirai in camera mia connettendomi subito in quella chatt. Lui era già connesso e subito mi ha messaggiato “ciao, come stai? Aspettavo un tuo messaggio” Io: “si hai ragione ma sono stato troppo impegnato e non ho potuto” Lui: “Mi piaci tanto perché con tutte le cose che ci siamo detti non abbiamo parlato di sesso anche se credo sia interessato, giusto?” Io: “certo che lo sono ma ritengo non sia la cosa determinante, io guardo moltissimo la persona e se possibile vedere se magari può nascere anche una amicizia e il sesso è una conseguenza” Lui: “Si si anche a me piace coltivare una amicizia ma piace tantissimo fare anche del sano sesso. Comunque io sono Carlo e tu?” Mi aveva dato un nome di fantasia, sapevo benissimo come si chiamava per cui anche io sono stato al gioco “Piacere Carlo io sono Alberto” Lui: “cavolo un bellissimo nome Alberto, senti sei riuscito a farti delle foto, mi piacerebbe vedere qualcosa di te” La mattina mentre ero in doccia mi sono scattato una foto al cazzo in erezione, una insaponato e una senza, ovviamente si vedeva solo il cazzo e un pezzetto di coscia “Si Carlo ti mando due foto molto belle, spero ti piacciano” Lui: “fantastico, un bellissimo cazzo, mi piacerebbe averlo a mia disposizione e divertirmi un po’, senti organizziamo subito per incontrarci” Io: “Va bene io potrei essere libero domani pomeriggio verso le 18,30, può andar bene?” Io ero libero tutto il pomeriggio e non avevo problemi ma alle 18,30 era già buio e quindi potevo vedere meglio chi incontravo cercando di non farmi vedere. Lui: “per me va benissimo, se vuoi ci incontriamo nel parco affianco al bar e poi andiamo a casa mia” Io: “preferirei farci un giro in macchina e parlare un po’ e magari trovare qualche posto appartato, magari a casa tua possiamo organizzare per un incontro successivo” Lui: “Se devo essere sincero non amo appartarci in macchina, ho troppa paura, scusami ma quali sono i problemi per venire a casa mia. Prima ci conosciamo al bar, ci prendiamo un caffè e poi se ci piacciamo, veniamo a casa mia magari utilizzando una sola macchina” Io: “Va bene mi hai convinto, ci vediamo domani al bar alle 18,30 e poi se ci piacciamo andiamo a casa tua” Lui: “perfetto va bene, spero possa piacerti. Se non sono indiscreto ti fidi di darmi il tuo numero di cell, così domani se non riusciamo a connetterci ci scambiamo i messaggi col cel. ” Io ormai non avevo problemi , avevo la seconda scheda “ok questo è il mio numero, mi raccomando solo whatsapp. Ti lascio a domani ciao” Lui: “ok a domani ciao”. Non erano trascorsi neppure dieci secondi che mi arriva un messaggio al cell. “ciao sono Carlo, abbiamo stabilito il contatto, buonanotte tesoro mio, ti bacio tanto a domani buona notte” Io: “buona notte bello”. La sera pensavo a come dovevo organizzarmi per incontrarlo, ormai stavamo per togliere il velo che vi era fra noi due e tra non molto ci sarebbe stata la sorpresa per entrambi.
Il giorno dopo, ricevo di buon mattino il messaggio del buon giorno e l’arrivederci al pomeriggio con la mia risposta immediata “grazie, ok a dopo”
Al pomeriggio all’ora dell’appuntamento, prendo ma macchina di un mio amico col quale avevamo fatto cambio per quella occasione, e mi avvio. Ero in ritardo ci circa una decina di minuti ma ovvio ritardo voluto. Ricevo un messaggio “Stai arrivando, io sono già qui, mi riconosci perché ho un giornale sotto braccio e un maglione rosso” Io ero dietro dalla parte opposta del bar e già lo avevo notato. Mi avvicino e lui mi vede e mi saluta “ciao Marcello, come mai da queste parti” Io senza fare tanti giri “sono qui perché sto aspettando Carlo, ho un appuntamento” Lui “Carlo e chi è questo Carlo, lo conosco?” Io “Certo che lo conosci, sei tu e io sono Alberto” Ci abbracciamo e ovviamente nessuno dei due poteva negare, così decidiamo di chiarire tutto a casa sua e ci avviamo per un caffè al bar. Arrivati a casa sua ovviamente ciascuno con la sua macchina, mi siedo sul divano e “Maurizio ormai non possiamo più girarci attorno, se ti piaccio sono qua e subito mi sono tolto i pantaloni rimanendo in mutande, anche lui fece la stessa cosa e si sedette al mio fianco “Mai avrei immaginato che Alberto fossi tu, ma mi piaci e credo che ormai i veli non ci siano più. Io ti piaccio sessualmente? Ti va? Allungai le gambe mettendo in evidenza il mio cazzo che si stava svegliando sotto le mutande e Maurizio senza perdere tempo ha iniziato ad accarezzarlo e ad accarezzarmi ovunque cercando di baciarmi in bocca. Non ho opposto resistenza e così abbiamo iniziato a baciarci in bocca intrecciando le nostre lingue mentre lui continuava ad accarezzarmi cosce e cazzo. Era la prima volta che baciavo un maschio ma quel pomeriggio volevo non far più caso a niente e volevo a quel punto far sesso con mio zio che tra le tante cose mi stava iniziando a piacere. Ci siamo spogliati in pochi secondi e lui ha iniziato a baciarmi la cappella e a leccarmi tutta l’asta e i testicoli. Lo ha preso in bocca e ha iniziato a succhiare meravigliosamente bene. Lo infilava tutto dentro la bocca fino alla gola, poi risaliva e andava su e giù. Mi piaceva tantissimo, lo lasciavo fare. Era fantastico, ci sapeva fare. Si è alzato dirigendosi verso la camera da letto invitandomi a seguirlo. Si è buttato sul letto e io sopra di lui. Mi teneva abbracciato e con la lingua succhiava e leccava ovunque, poi cercava la mia bocca, poi leccava nuovamente i capezzoli e li mordicchiava, poi ha iniziato a farmi un bocchino da favola. Era molto più bravo della mia ragazza, lo faceva con maggior passione e ci sapeva fare veramente, stavo per sborrare, mi piaceva tantissimo. Gli ho tenuto la testa “Mauri sto per sborrarti in bocca, vengo” e gli ho scaricato in bocca tutta la sborra accumulata in diversi giorni di astinenza. Ha ingoiato tutto, leccandosi con la lingua e raccogliendo le gocce che gli erano fuori uscite e aveva sulle labbra. Ha tentato di baciarmi ma lo ho allontanato dicendoli che sarebbe stato meglio andare a farci una bella doccia e lavarci la bocca. In doccia ha iniziato ad accarezzarmi ovunque, prima con le mani e poi con la spugna per insaponarmi mentre continuava a baciarmi su tutto il corpo, nel collo, nel petto, sulle braccia, sul viso. IL suo modo di accarezzare mi stava facendo godere e impazzire, il cazzo ha ripreso vigore alla grande “Zietto, ho desiderato il tuo culo, lo voglio” non ho fatto neppure in tempo ad esprimere il desiderio di possederlo che si era già piegato a 90 gradi mettendomi a disposizione un sedere favoloso, rotondo, sodo, un culo proprio come piace a me e che sempre desidero. Prendo un preservativo che avevo poggiato sul muretto, lo infilo con una certa fatica considerando che l’acqua della doccia continuava ad accarezzarci e poi puntando il buco in un solo colpo gli infilo tutto il cazzo nel culo. Sicuramente era lubrificato dal bagnoschiuma ma era anche già abbastanza aperto, almeno questa era stata la mia impressione. Ho cominciato a pompare forte, entravo ed uscivo mentre lui godevo come un dannato. Lui: “Marcello spaccami tutto, dai più forte, mi stai facendo impazzire, sei bravissimo, dai più forte, mmmmm che bravo, non ho mai goduto così tanto” Ho rallentato un po’ la scopata perché stavo per sborrare e invece volevo godere ancora tanto, mi piaceva quel culo, mi piaceva come il mio cazzo entrava ed usciva dandomi una sensazione favolosa, mai goduto così tanto eppure alla mia ragazza glielo ho infilato diverse volte ma mai una goduria simile. Lui con le braccia cercava di afferrarmi le gambe per attaccarmi ancora di più a lui e non farlo uscire. Io pompavo con una certa forza ma la cosa più bella era farlo entrare e uscire tantissime volte poi su sua indicazione sono rimasto fermo mentre era lui a dare il ritmo e a muovere il culo. Senza neppure dargli il tempo del preavviso ho scaricato la mia sborra dentro il preservativo e mentre sborravo lo ho tenuto stretto a me baciandoli il collo e mordendogli l’orecchio. Tolto il preservativo, una ulteriore lavatina e fuori ad asciugarmi e rivestirmi. Maurizio: “Marcello sei veramente fantastico, non sei stato il primo anche se li conto sulle dita di una mano, ma tu sei diverso, mi sai accontentare e mi hai fatto godere tantissimo, mi hai fatto impazzire. Grazie” Seduti sul divano, lo ho abbracciato e gli ho dato un bacio in bocca come mai a nessuno dicendogli che mi era venuta una idea geniale “Fare sesso con un maschio per me è stata la prima volta ma credimi sei stato bravissimo, ho goduto a dismisura e mi piacerebbe poterlo rifare quando lo gradisci ma se ti va vorrei anche organizzare un incontro a tre se riesci a convincere qualcuna delle fighette che porti a casa, sarebbe bellissimo, sarebbe ancora più bello portare due fighette e coinvolgere anche Giuseppe, credo sarebbe d’accordo, se vuoi gliene parlo” Lui: “Se riesco l’idea di organizzare un incontro a tre mi intriga tantissimo, provo a parlarne con Elisabetta ma vorrei che tuo fratello non venisse a conoscenza di questi nostri incontri e dei miei gusti, me lo devi promettere, lui ha una fiducia enorme nel suo Zio e voglio rimanga tale. Me lo devi promettere, poi noi lo faremo sempre, ogni volta che vorrai, basta chiedermelo, tanto a casa vieni spesso ma ti prego i nostri rapporti non devono cambiare, tutto come prima”. Io: “tranquillo promesso, mi piaci troppo”. Non ero assolutamente sicuro della promessa fatta perché sicuramente a Giuseppe gli avrei confidato tutto come sempre, ma dovevo trovare anche un compromesso per farlo , coinvolgendo anche Elisabetta, ma questo sarà oggetto del capitolo 2 in fase di scrittura e che sono sicuro leggerete se questo è stato di vostro gradimento.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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