Gay & Bisex
Tradito ma poi ampiamente ricompensato
di alfredCA
20.07.2018 |
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"Con Renato ci vedevamo molto raramente se non all’allenamento o in occasione delle partite, ma nel dopo partita ognuno andava per i fatti suoi, ormai avevamo..."
Ciao, sono Maurizio e ho deciso di raccontarvi quanto mi è accaduto circa due anni fa. Volevo mantenere segreta questa avventura ma poi ho deciso di farvi partecipi.Io Maurizio ho 22 anni e sono alto 1,88. Tra tutti i miei amici sono il più alto. D'altronde provengo da una famiglia dove in quanto ad altezza, ci difendiamo bene. Mio padre e mia madre superano 1,80 mentre mio fratello Marco supera di poco 1,85 ma è più robusto di me.
La nostra è sempre stata una famiglia abbastanza normale, io e mio fratello siamo cresciti nel rispetto delle regole e dei ruoli. Sia io che mio fratello eravamo abbastanza indipendenti, ognuno aveva la sua camera, i suoi interessi e non vi era tanta interferenza fra noi. Io mi facevo i cavoli miei e mio fratello uguale. Quando i nostri genitori non erano in casa, spesso ci scambiavamo favori particolari, nel senso che mi chiedeva di lasciarli casa libera perché doveva rimorchiare qualche ragazza e qualche volta era un favore ricambiato.
Non è mai capitato di vedere mio fratello nudo, al massimo in mutande come anche io non mi sono mai mostrato nudo ne a mio fratello e tanto meno con i miei genitori. La riservatezza era massima, quando si andava in doccia, era premura portarci l’accappatoio e dove possibile direttamente il cambio.
All’età di 15 anni mi ero iscritto in una società di calcio del paese e quello era diventato il mio passatempo preferito e i miei compagni di squadra erano anche diventati i miei migliori amici. Uno in particolare, Renato, lo frequentavo molto più degli altri, vi era tra noi una ottima intesa e si andava molto d’accordo. Un pomeriggio ero a casa sua per giocare alla playstation e dopo oltre un ora di gioco, Renato si era alzato dicendo che mi avrebbe fatto una gradita sorpresa. Rientra con un dvd che inserisce subito nel pc. Erano spezzoni di film porno e data la curiosità di entrambi eravamo con gli occhi incollati al video. Le scene erano fantastiche, mai visto niente di simile e sia il mio uccello che il suo prendevano consistenza. Io prima di allora avevo iniziato a masturbarmi, fantasticando sulle compagne di classe, ma niente di più. Renato senza porsi grossi problemi si cala le braghe e le mutande e inizia a segarsi il cazzo mentre nello schermo scorrono le immagini di una ragazza intenta a fare un bocchino ai suoi amichetti. Seguo il suo esempio e nel giro di qualche secondo entrambi avevamo i nostri cazzi tra le mani che segavamo con perfetto sincronismo.
Renato: “Maury, dai continua tu a segarmi poi lo faccio anche io a te” Senza proferire parola, prendo il suo cazzo che, data la nostra l’età era ancora di dimensioni ridotte, e così inizio a sparargli una sega. Lui con l’altra mano fa lo stesso con me e nel giro di poco tempo dai nostri pisellini fuoriesce un liquido bianco che ci ha mandato letteralmente in tilt, non perché fosse la prima volta, infatti non lo era ma perché lo avevamo fatto davanti ad immagini belle ed eccitanti e poi perché ci eravamo segati a vicenda. Al termine Renato è andato a nascondere accuratamente il cd in modo che nessuno potesse scovarlo dicendomi che all’indomani lo avrebbe restituito ad un amico che glielo aveva prestato.
Quella era stata la prima volta che avevo preso tra le mani un cazzo diverso dal mio e lo stesso mi aveva confessato Renato. Non era entrato nella normalità quello di segarci a vicenda o comunque di segarci perché l’allenatore ci raccomandava sempre di non farci pugnette perché sarebbe diminuita la resa in campo e lui se ne sarebbe accorto. Però contravvenendo alle raccomandazioni qualche volta, soprattutto quando eravamo sicuri di essere soli, ci segavamo a vicenda e col tempo avevo anche preso piacere a succhiarglielo. Lui ogni volta che gli facevo un bocchino, non finiva mai di ringraziarmi perché era una cosa che gli piaceva tantissimo. Lui non me lo aveva mai fatto perché mi diceva che gli scappava il vomito e non riusciva.
Col tempo siamo cresciuti e tutti abbiamo trovato le nostre amichette con le quali si usciva la sera e spesso si stava tutti insieme. Anche mio fratello, raggiunta l’età adulta si è fidanzato con una ragazza, di nome Erica, veramente fantastica. Ricordo che appena la aveva conosciuta mi aveva fatto partecipe di questa gioia e mi aveva invitato a casa della ragazza per presentarmi, a lei e ai suoi genitori. In casa i nostri genitori erano ancora all’oscuro di questa relazione, ma Marco sosteneva la tesi che per ogni cosa vi era il momento giusto e quello non era di certo il momento per presentarla ai nostri genitori. La mia visita alla casa di Erica mi aveva permesso di conoscere Laura la sorella minore con la quale avevo subito instaurato un bellissimo rapporto e nel giro di qualche mese era diventata la mia ragazza ufficiale. Si ufficiale perché ormai i nostri genitori erano a conoscenza e le due famiglie ormai si frequentavano.
Con Renato ci vedevamo molto raramente se non all’allenamento o in occasione delle partite, ma nel dopo partita ognuno andava per i fatti suoi, ormai avevamo altri interessi e sebbene fossimo ancora molto amici era raro incontrarci per trascorrere qualche oretta insieme.
In uno di questi incontri, a casa mia perché i miei genitori erano a lavoro e Marco erano fuori città per impegni di studio, ci siamo messi in libertà nel senso che dato il caldo entrambi abbiamo deciso di toglierci magliette e pantaloncini e stare in mutande. Eravamo seduti vicini quando Renato mi chiede se mi andava di succhiarglielo come ai vecchi tempi, faccio il prezioso, a dire il vero non mi andava tanto anche se Renato era molto bello e sempre più desiderabile, dicendoli che oramai eravamo andati avanti con gli anni, non eravamo più bambini, infatti avevamo ormai quasi 22 anni.
Non ha dovuto insistere tanto perché mi sono ritrovato col suo cazzo interamente in bocca e gli stavo facendo un bocchino coi fiocchi a sentire come ansimava. Mentre glielo succhiavo, mi ha tolto le mutande e bagnandosi le dita con la saliva aveva iniziato a infilarle dentro il mio buchetto. Era una novità per me ma la cosa non mi dispiaceva affatto. Mi ha fatto girare e con la lingua mi ha lubrificato alla grande il culo e continuamente ci infilava una o due dita. Dopo poco avevo il suo cazzo, che ormai era di dimensioni di tutto rispetto così come lo era il mio, dentro il culo. Pompava alla grande e stavo godendo tantissimo, non ci è voluto tanto che mi riempisse il culo della sua sborra. Per me era stata la prima volta ma veramente una esperienza bellissima. Dentro di me pensavo che avrei dovuto ripeterla non appena se ne fosse presentata l’occasione.
Ovviamente questa nuova esperienza doveva rimanere nel più assoluto segreto, mai e poi mai mio fratello doveva venire a conoscenza delle nostre porcate o anche solo a dubitare qualcosa. Sapevo che non avrebbe accettato una tale situazione, anzi ero super convinto che se avesse saputo una cosa simile mi avrebbe riempito di botte. Con mia fratello Marco ci raccontavamo tutto tranne ovviamente questo genere di esperienze che dovevano rimanere un segreto per tutta la vita.
Con Renato abbiamo fatto sesso completo ben altre due volte ed era ogni volta una esperienza bellissima. Mi chiamava la sua troietta e mi diceva che avevo raggiunto livelli molto avanzati nel far godere il partner. Chiamarmi troietta non mi faceva molto piacere ma detto nei momenti di massimo orgasmo ci poteva stare. Ovviamente Renato manteneva il più assoluto segreto e quando si era negli spogliatoi si comportava come sempre e il suo comportamento con me non era mutato. Ovviamente non avevamo preso questo sfizio come qualcosa di necessario e indispensabile per cui gli incontri a scopo di sesso si contavano sulle dita di una mano e comunque eravamo oltre un anno che non avevamo più parlato e fatto sesso insieme.
Un pomeriggio Marco mio fratello mi aveva comunicato che Davide un suo carissimo amico aveva organizzato una pizzata per festeggiare l’utilitaria che gli aveva regalato il padre. Mi disse che non conosceva chi erano gli invitati ma aveva saputo che al massimo saremo stati in otto. Visto che eravamo invitati entrambi mi disse che come regalo aveva comprato una bottiglia di liquore di mirto e che avremmo dovuto dividere la spesa e poi anche la spesa in pizzeria sarebbe stata divisa fra tutti i presenti.
La sera della piccola festicciola io e Marco andammo insieme con la sua macchina e in pizzeria oltre a Davide vidi che erano stati invitati anche Carlo, Vincenzo e Mauro, amici per la pelle con mio fratello e Davide e poi anche Paolo e Renato. Ovviamente rimasi sorpreso per il fatto che erano stati invitati Paolo e Renato che erano miei compagni di squadra ma seppi essere molto amici con Davide. Io conoscevo tutti, anche gli amici di mio fratello e di Davide e quindi non feci fatica a socializzare e a intavolare discorsi con tutti. Si erano formati tre gruppi, uno parlava esclusivamente di sport, l’altro di problematiche di studio e gli altri ancora di politica. Io mi trovavo vicino a Carlo e a Paolo, due bellissimi ragazzi di un anno più grandi di me, più robusti ma decisamente più bassi, ma comunque bei ragazzi in tutto.
Al termine della pizzata, per finire la serata in bellezza, Paolo ci invita ad andare a casa sua data l’assenza dei suoi genitori, nel suo seminterrato, per bere una birra o un amaro e stare ancora un po’ insieme. La proposta è stata accolta all’unanimità e in pochissimo ci ritrovammo seduti nei divani da Paolo il quale aveva previsto e preparato tutto per l’occasione.
Inutile dire che lontano dalla pizzeria, i freni sono saltati e la birra scorreva a fiumi, quasi tutti eravamo abbastanza allegri al punto che qualcuno proponeva di interrompere bruscamente di bere ma in compenso avevano deciso di assaggiare il mirto che io e mio fratello avevamo portato.
Paolo senza chiedere il parere di nessuno, inserisce un cd porno sul televisore iniziano così a scorrere immagini di alcune belle ragazze che giocavano con dei cazzi di tutto rispetto, era un orgia bella da vedersi e in poco tempo è calato il silenzio perché tutti eravamo intenti a non perdere un attimo delle belle immagini che si presentavano. Io avevo vicino a me Carlo e Paolo e cominciavo a notare che Carlo si accarezzava il cazzo che ormai aveva già abbastanza duro. Renato, Vincenzo e mio fratello erano seduti nel divano adiacente il nostro e tutti ormai si strofinavano i loro cazzi che a fatica erano imprigionati nelle mutande e dai calzoni.
Nel silenzio Renato rivolto verso di me mi dice a voce alta: “Maury, perché non ti dai da fare e ci meni e ci succhi l’uccello a tutti, così godiamo meglio” Tutti iniziarono a dire applaudendo “dai Maury, Maury, dai Maury”. La proposta mi ha fatto diventare rosso come un peperone e alquanto infastidito, rivolto verso Renato l’ho inviato a non fare il cretino e a comportarsi da persona seria. Ma lui insisteva “Dai Maury, tanto lo sappiamo che ti piace, perché ti tiri indietro, dai facci contenti” Io guardavo mio fratello e incrociato lo sguardo gli ho fatto il cenno di andar via. Ma lui avvicinatosi a me mi ha sussurrato all’orecchio di non prendermela che stavano scherzando e di stare al gioco. Ho quindi deciso di far finte di niente e di continuare imperterrito a guardare il film porno che nel frattempo continuava a scorrere sul televisore. Ovvio anche il mio cazzo era in erezione che ormai non era più possibile nascondere come non potevano nasconderla gli altri. Mi sento toccare una spalla e girandomi vedo Renato col cazzo dritto fuori che lo sbatte contro il mio viso. Tutti, “dai prendilo, dai bacialo, dai succhialo, dai facci vedere come fai “ Mi giro e facendo ancora finta di niente mi rimetto a vedere la tv ma lui non molla e sento il suo cazzo che striscia sul mio collo, sulle mie orecchie. Mi giro e questa volta incazzato, gli dico urlando, di finirla che se avesse continuato a fare lo stupido davanti a tutti lo avrei massacrato di botte. Al che lui con una tranquillità incredibile “ Maury, dai non c’è nessun male se oltre alla figa ti piacciono anche i cazzi, facci contenti, nessuno ti giudica, vero? Neppure tu Marco giudichi negativamente tuo fratello se ce lo succhia a tutti, giusto?” Cazzo mi giro verso mio fratello e vedo che asserisce quanto sta dicendo Renato, anzi oltre a dare il consenso con un cenno della testa, dice “ma certo, ovvio che male c’è, stiamo giocando”. Io sicuramente ero di tutti i colori e anche le affermazioni di mio fratello mi avevano disarmato.
Dentro di me pensavo che quella era sicuramente una bellissima occasione per avere tanti bellissimi cazzi insieme e che in effetti erano tutti dei ragazzi che avevo sempre desiderato, poi il consenso di mio fratello mi stava in qualche modo sbloccando e in silenzio mentre tutti gli altri continuavano a incitarmi, riflettevo sul da farsi ma riflettevo anche su quanto si stava dimostrando un grandissimo stronzo Renato.
Io non avevo mai avuto rapporti con maschi se non solo con lui che era stato ed era il mio migliore amico ma ovvio da quel momento tutto stava prendendo una piega diversa, Renato sarebbe stato il mio peggior nemico e mai e poi mai gli avrei nuovamente rivolto la parola. Mentre pensavo a tutte queste cose, Vincenzo senza braghe e senza mutande con un cazzo che svettava dritto, si avvicina a me dal davanti e mantenendomi la testa mi appoggia il suo cazzo sulla bocca “Dai Maury, succhiamelo, dai un pochino solamente” e faceva forza per stare con la testa e la bocca attaccata al suo cazzo. Renato era ancora dietro di me e nel frattempo anche lui si era messo nudo e continuava a strisciarmi il cazzo durissimo sul collo e sulle orecchie. Incazzato decido di arrendermi e aprendo la bocca faccio entrare il cazzo di Vincenzo tutto in bocca e lentamente lui, sempre tenendomi la testa da il ritmo per pomparlo e succhiarlo. A questa immagine tutti si mettono nudi e si avvicinano a me con i loro cazzi belli in tiro. Anche mio fratello seguiva la carovana e messosi al mio fianco mi sbatteva la sua verga sulla guancia. Non avevo mai visto Marco nudo, ma era veramente bello, forse il più bello. Tutti avevano dei cazzi con numerosi difetti del tipo alcuni corto, altri molto grosso, altri ancora lungo e fine ma quello di mio fratello Marco era veramente proporzionato. Fecero spostare Vincenzo e a rotazione mi ritrovavo il cazzo di tutti i presenti in bocca, succhiavo e leccavo per un po’ e subito era il turno di un altro, poi mi sono ritrovato anche il cazzo di Marco in bocca che come se fosse una cosa normalissima, muoveva il suo cazzo dentro la mia bocca per chiavarla alla grande. Poi alcuni, ormai non riuscivo più a tenere il conto visto che erano tutti attorno a me, mi presero di peso e mi spogliarono e subito dopo Davide aveva iniziato a leccarmi il culo e a infilarci la lingua dentro, ci sputava sopra e continuava a leccare, poi ci infila un dito e continuava a leccare, Paolo lo sposta e con un colpo secco mi infila il suo cazzo dentro in culo. Grido, un urlo di dolore tremendo, pensavo di avere sangue che usciva dal sedere, al che ovviamente Marco e Carlo lo hanno rimproverato perché andava bene incularmi ma non lacerarmi. In brevissimo tempo il dolore è scomparso lasciando spazio alla goduria. Stavo veramente godendo, mi mordevo la lingua perché non volevo dimostrare agli altri quanto mi piacesse ma dentro di me ero felicissimo di come mi stavano facendo godere. Non passò tanto tempo che a turno tutti e sette gli amici stavano sborrando dentro il mio culo, peggio di un clistere, mi sentivo la sborra uscire dal culo e scorrere sulle mie gambe, qualcuno con la mano la raccoglieva e la spalmava sui miei glutei e mi infilava il dito nel culo, poi Renato mi ha allargato le chiappe e rivolto a tutti “Ragazzi avete visto che cratere che si ritrova, dai dite la verità che vi è piaciuto, è piaciuto anche a te Maury, dai di la verità, ti ho visto godere più di quanto godevi quando ti inculavo io” Quest’ultima frase mi aveva fatto tornare tremendamente alla realtà e a quanto fosse una merda quel ragazzo di cui mi sono sempre fidato e che era fino a poco tempo prima il mio migliore amico. Mi rendevo conto che per oltre due o tre ore, non so dire con esattezza, sono stato abusato da tutti, ho fatto la troia, la puttana, avevo perso la mia dignità e detto nel segreto mi era piaciuto tantissimo. Cosa sarebbe successo da quel momento in poi, come sarebbero cambiati i rapporti con i miei amici, con la squadra, con mia fratello e soprattutto con la mia ragazza Laura. Pensieri questi che scorrevano nella mia mente mentre in bagno finivo di scaricare la sborra che avevo ancora dentro e mi facevo una doccia per ripulirmi del nettare che alcuni mi avevano scaricato addosso. La festa è finita, tutti mi hanno abbracciato e mi hanno chiesto scusa e quando si è avvicinato Renato, con uno spintone lo ho allontanato pregandolo di non farsi più vedere e di scomparire dalla mia vista.
Con Marco siamo rientrati a casa e durante il tragitto, non una parola, io avevo le lacrime agli occhi e senza farmi accorgere continuavo a piangere quasi nella disperazione. Marco si è accorto che piangevo ed ha avuto solo l’idea di asciugarmi le lacrime con un fazzolettino, sempre senza dire una parola. In casa ognuno nella sua camera.
È facile immaginare che la notte non ho chiuso occhio e che nei giorni seguenti Renato continuava ad assillarmi di telefonate e di messaggi chiedendomi scusa e pregandomi di dimenticare tutto. Ero ancora troppo incazzato per potergli rispondere anzi riflettevo a come dovevo dosare la reazione per fargli capire quanto era stronzo.
Alcuni giorni dopo, al pomeriggio eravamo soli in casa e Marco uscendo dalla sua camera si è avvicinato a me e mi ha stretto forte al suo petto “Carissimo Maurizio, fratellino mio caro, ti chiedo scusa per quello che è successo perché forse è tutta e solo colpa mia. Inizialmente avevo i nervi a fior di pelle, volevo reagire ma poi ho lasciato andare, ma io fratellino mio ti amo sempre e oggi più che mai e più di prima” E’ rimasto abbracciato a me per diverso tempo, mi accarezzava il volto, i capelli, mi baciava sulla fronte e sulle guance e continuava a stringermi forte, poi presomi per mano mi ha portato nella sua camera e invitandomi a sedermi sul suo letto con lui che faceva altrettanto, mi ha detto: “Maury mi è piaciuto tantissimo, non ho mai goduto così, neppure Erica mi ha mai fatto un bocchino come me lo hai fatto tu, ma se sei d’accordo e mantenendo il più assoluto segreto, vorrei che mi accontentassi quando ne ho voglia e così farò anche io con te ma promettimi che non lo farai mai più con nessuno e quella sia stata la prima e l’ultima volta” Io mi sono girato, gli ho dato un bacio “te lo prometto, non farò mai più cose simili con nessuno, le ho fatte solo con Renato e solo con lui ed è per quello che si è sentito autorizzato a fare lo stronzo, ma con te fratellino mio farò tutto quello che vuoi, anzi ti ringrazio perché mi vuoi bene e non mi hai rimproverato e scartato, ne avevi tutti i motivi”. Qualche secondo dopo eravamo entrambi nudi a fare sesso, in bocca, in culo, tutti i buchi venivano tappati, sia i miei che i suoi, una bellissima chiavata liberatoria. Per la prima volta ho infilato il cazzo dentro il suo culo ed è stato fantastico. Ci siamo amati tantissimo e qualche volta capita che lo facciamo nuovamente, sempre con la stessa energia e con tanto amore e desiderio.
Inutile dire che mi sono ritirato dalla squadra e che Renato non lo ho più frequentato, persone simili è meglio perderle che trovarle. Per la sua stupidità abbiamo perso un rapporto che era fantastico ma di contro ho iniziato un nuovo rapporto di amicizia con mio fratello unica persona di cui potevo fidarmi.
Grazie e non fateci caso per la presenza di errori
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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