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incesto

il figlio adorabile


di Membro VIP di Annunci69.it alfredCA
29.09.2023    |    54.532    |    13 8.6
"Mi inchino e gli lecco la sborra che fuori esce poi con una salvietta umida finisco di pulirlo..."
UN FIGLIO ADORABILE
Ciao a tutti, mi presento, sono Carlo e sono abbastanza avanti con gli anni. Sono sposato con due figli, uno Massimo di 21 anni e Alessia di 18. Nella vita faccio il rappresentante di prodotti per l’industria e per questo motivo sono fuori casa per diversi giorni la settimana. Mia moglie più giovane di me di 5 anni, insegna lingue in un istituto privato.
Durante una festa di compleanno a casa di un mio carissimo amico, ci siamo ubriacati al punto di terminare la festa facendo sesso a manetta. Era per me la prima volta e quando mi sono ripreso, pensando a quello che era successo anziché provare ribrezzo e vergogna , ho trovato la cosa molto interessante e piacevolissima. Dal giorno ho avuto alcune altre esperienze, non moltissime anche perché essendo sposato con figli dovevo stare ben attento a quello che facevo e nessuno in alcun modo doveva venire a scoprire la mia doppia vita.
Ero diverso tempo che non incontravo nessuno, diciamo oltre tre anni e una sera, solo in casa, decido di entrare col pc in un sito di incontri presentandomi come Matteo maturo in cerca di giovani con una età tra i 25 e i 30 anni massimo.
La prima serata chattando, non ha dato risultati soddisfacenti. I giovani che mi contattavano cercavano maturi non oltre 50 anni mentre io ne avevo qualcuno in più. Ma ovviamente, la cosa mi interessava relativamente anche perché non potevo in alcun modo concludere con nessuno in quanto non potevo ospitare e l’idea di farlo in giro non mi piaceva per niente. Era solo un passatempo e la paura di essere scoperto mi bloccava.
Passarono diverse settimane e non sempre mi potevo connettere. Una sera è capitato di aver terminato prima a lavoro e rientrato a casa mi trovo con solo mio figlio nella sua camera a studiare e mia moglie con mia figlia al cinema.
Dopo una doccia rilassante vado nel mio studio e acceso il pc nella chat di ricerca, vedo che vi erano tantissimi messaggi, cosi inizio a leggerli con calma uno per uno. Quasi tutti chiedevano subito cosa ti piace fare e se ospiti. Ovviamente a questi messaggi non ho risposto, non mi interessavano in partenza.
Ve ne era uno che ho trovato molto interessante. Un ragazzo sui 24 anni, che abitava in un paese vicino e che stava finendo gli studi universitari. La chatt parlava inizialmente delle sue abitudini, di cosa faceva e avrebbe voluto fare nella vita poi mi poneva diverse domande su cosa facessi io, quali fossero i miei hobby ed altre domande ma neppure una che riguardasse il sesso. Questa conversazione era quasi unica, non aveva fatto cenno al sesso e parlava di cose della vita di tutti i giorni dando anche una impronta di come fosse il suo carattere e il suo modo di fare.
Ovviamente ho risposto in modo molto vago tale da non far capire eventualmente chi fossi, solo pochissime cose erano vere, ma immaginavo ovviamente che anche il mio interlocutore avesse fatto lo stesso. Scoprirsi dall’inizio non era proprio il caso.
Il mio interlocutore è parso subito molto simpatico e interessante già dalle prime battute e da come si è presentato. Peccato che fosse off line quindi non potevo instaurare un dialogo come mi sarebbe piaciuto.
Mentre stavo per spegnere il pc, Massimo apre la porta del mio studio per avvertirmi che stava uscendo e non sarebbe rientrato per cena. Ok va bene risposi io, un po’ triste perché purtroppo sarei stato tutta la sera da solo per cui a quel punto decisi di non spegnare il pc e rimanere connesso.
Non passarono 5 minuti che vidi il mio interlocutore on line. Un saluto, si presenta,
- ciao sono Franco, ho letto la tua risposta e la trovo molto interessante.
- Ciao Franco piacere mio, io mi chiamo Matteo e ho quasi 59 anni, troppi per te?
- No Matteo, vanno benissimo, mi piacciono i maturi.
- Come mai sei attratto dai maturi? C’è un motivo particolare?
- Si si devo confessarti che diversi anni fa ho visto mio padre nudo girare per casa dopo la doccia, convinto di essere solo e quell’immagine è rimasta stampata nella mia mente e il desiderio di frequentare un maturo dell’età di mio padre mi affascina tantissimo.
- Mi fa piacere, anche io sono attratto da giovani non al di sotto dei 25.
- Ah cavolo allora non sono adatto per te perché io ne ho ancora 24. Mi dispiace.
- Ma no dai Franco, facciamo una eccezione, vanno benissimo i tuoi 24.
- Bene, senti Matteo, ti va scambiarci qualche foto?
- Franco, mi metti in difficoltà, come ti dicevo sono sposato e preferirei non scambiare, ci incontriamo e se proprio non ci si piace ci salutiamo con un abbraccio e finisce li, sei d’accordo?
- Va bene Matteo, concordo con te e non voglio insistere ma penso sia una bellissima persona anche perché a me non interessa l’aspetto fisico ma cosa il mio interlocutore ha per la testa.
La discussione prosegue per oltre un ora parlando del più e del meno. A un certo punto mi chiede se ho qualche problema a scambiare i numeri di tel cosi possiamo messaggiare su WhatsApp. Li ovviamente ho avuto un attimo di perplessità dicendogli che avrei dovuto organizzarmi per prendere una nuova scheda telefonica per non usare quella che uso normalmente per lavoro. Franco concorda dicendomi che anche per lui il problema è simile e che si sarebbe procurato una nuova scheda.
Ormai avevamo fatto le ore piccole così decidemmo di salutarci e darci appuntamento all’indomani verso le 18.
Vado in cucina. E visto che vi erano degli avanzi del pranzo e decido di accomodarmi per la cena, prima che facciano rientro tutti.
La mattina successiva, tra un cliente ed un altro mi procuro una nuova scheda telefonica che sarebbe stata attiva dopo poche ore e la sistemo nel mio telefono per fortuna era un dual sim. Non vedevo l’ora arrivasse la sera per interfacciarmi col mio nuovo amico. All’ora di pranzo entro nella chatt e lascio a Franco il mio numero così gli davo il tempo per organizzarsi.
La sera a casa mentre stavo per accendere il pc mi vedo arrivare un messaggio WhatsApp,
- Ciao sono Franco, adesso siamo più vicini
Leggo il messaggio e contentissimo che avevamo stabilito il contatto gli rispondo immediatamente, scrivendo diverse cose tra cui, se aveva finito di studiare e cosa stesse facendo di bello. Dopo diversi messaggi mi chiede se possiamo sentirci per tel, gli dico di si ma chiedendogli di pazientare perché dovevo controllare ed essere sicuro che in casa fossi solo e libero di parlare, lo ero per cui gli dico di chiamarmi. Squilla il telefono e dalla contentezza mi sento tremare. Pronto, ciao, inizia la chiacchierata parlando del più e del meno, tempo compreso ecc.
Mentre parlavo ogni tanto mi venivano i brividi perché Franco aveva la voce identica a quella di mio figlio Massimo al punto che mi sembrava di parlare con lui. Bruttissima sensazione ma mitigata dal fatto che il mio interlocutore si chiamasse Franco e abitava in un paese vicino. Terminiamo la conversazione dandoci appuntamento per l’indomani.
La giornata trascorse con molta ansia, non vedevo l’ora di risentirlo e a dire il vero anche di conoscerlo e stare un po’ con lui.
Arrivata la sera, all’ora prestabilita, mi arriva il messaggio WhatsApp,
- Ciao sono Franco, ci connettiamo con la chatt, puoi?
- Si si certo dammi due secondi e accendo il pc
Dopo i primi scambi di battute, mi chiede subito di incontrarci, magari la sera stessa. Subito il panico perché non avevo idea dove vederci per non essere osservati così gli ho subito detto quale era la mia paura e cioè trovare un posto dove nessuno avrebbe potuto vederci.
Lui mi è parso molto tranquillo, dicendomi che ci saremmo potuti vedere nel piazzale del supermercato, ultima fila verso la sera appena buio e che poi saremo andati a mangiare qualcosa insieme.
Gli dico colore e tipo di macchina e fissiamo l’appuntamento.
Mentre stavo in cucina, avvertivo mia moglie che sarei stato fuori a cena con dei colleghi e subito anche Massimo avvertiva la mamma che avrebbe mangiato una pizza con amici e sarebbe rientrato tardi.
Allora stabilita, a dire il vero decisamente prima, mi sistemo nel parcheggio e gli mando le coordinate per capire dove mi avrebbe trovato, dicendogli anche come ero vestito per riconoscermi più facilmente.
Passò diverso tempo che mi pareva una eternità che sentii bussare al finestrino e la portiera aprirsi e sedersi immediatamente.
- Ciao papi, che ci fai qui?
- Aspetto un collega e tu come mai qui?
- Aspetto un mio amico Matteo ma mi pare di capire che sei tu Matteo.
Arrosisco chiedendogli subito se era Franco, mi rispose di si dandomi una carezza sulla guancia. Mi propone di lasciare la mia macchina li nel parcheggio e di usare la sua che mi avrebbe accompagnato in una trattoria bellissima dove si mangia da dio.
Accetto, sediamo nella sua macchina parcheggiata vicino e partiamo. Nel tragitto non una parola, eravamo zitti, l’imbarazzo di entrambi era palpabile. Guardo la strada senza capire dove stiamo andando, a un certo punto, si ferma e spegne il motore. Non eravamo davanti alla trattoria ma in un sentiero in campagna.
Senza dire una parola inizia ad accarezzarmi il viso, il petto e le gambe, poi mi gira il viso e inizia a baciarmi in bocca. La lascio chiusa, sono confuso ma poi la apro e iniziamo ad intrecciare le nostre lingue in un bacio interminabile. Mi dice di scendere dalla macchina e di accomodarmi nel sedile posteriore, obbedisco e faccio quello che mi dice. Riprendiamo a baciarci con vigore e nel frattempo inizio ad eccitarmi, lui lo capisce, mi accarezza il cazzo e lo libera dai calzoni e dalle mutande, lui è già nudo, lo sono anche io e iniziamo ad accarezzarci ovunque. Prende la mia testa e la porta verso il suo cazzo chiedendomi di succhiarlo. Lo faccio è bellissimo, mi accarezza i capelli e io con una mano cerco il suo buchetto e con l’altra gli accarezzo il petto stringendoli i capezzoli. Sono in estasi, non capisco più niente. Mi fa girare, mi lubrifica con un po’ di sputo e gel e inizia a penetrarmi. Da un colpo secco procurandomi parecchio dolore. Stringo i denti e non dico niente. Inizia a muoversi su e giù, è bellissimo. Gli dico di rompermi tutto, di mettermi incinta. Continua ad incularmi alla grande mentre con le mani mi accarezza il petto e ogni tanto mi masturba. Una sensazione bellissima, sto godendo come una troia. Si ferma, lo sfila, lo pulisce con una salvietta e con del gel si lubrifica il buchetto. Lo blocco, non farlo te lo lubrifico io. Gli sollevo il sedere e inizio ad infilarci la lingua e a leccarlo. Sento i suoi mugolii che mi eccitano maggiormente. Mi prega di incularlo, lo faccio, sto godendo. Vado su e giù prima lentamente e poi molto più veloce, godo godo tanto e il mio godere è tanto che inizio a venirgli dentro. Uno due quattro, non so quanti ma tantissimi schizzi lo riempiono. Mi chiede di pulirlo per non sporcare il sedile. Mi inchino e gli lecco la sborra che fuori esce poi con una salvietta umida finisco di pulirlo. Si gira mi chiede di succhiarlo, ok lo prendo in bocca e con immenso piacere inizio a succhiarlo. Non mi dice niente ma sento che mi è venuto in bocca. Deglutisco tutto, è tutto fantastico, incredibile, bellissimo. Ci fermiamo un attimo e riprendiamo a baciarci accarezzandoci ovunque.
- Papi, è stato bellissimo, ho tanto desiderato questo memento, ho saputo aspettare e sono contentissimo, sto toccando il cielo con le dita. Grazie ti amo.
- Mio tesoro, sei stato fantastico, sei riuscito a coinvolgermi alla grande senza farmi riflettere ma grazie sei stato fantastico.
Scendiamo dalla macchina e ci sistemiamo per bene per poi partire e questa volta direzione trattoria. Mentre aspettiamo di essere serviti, parliamo, mi racconta le sue emozioni e io gli racconto le mie. Mi dice che dal giorno che mi ha visto nudo uscire dalla doccia, ha fantasticato su di me desiderandomi tantissimo senza mai trovare il coraggio per prendere una iniziativa. Io mi apro a lui con tanta sincerità, raccontandogli quando al compleanno di Riccardo ci siamo ubriacati e poi abbiamo terminato la cena facendo un orgia tutti insieme. Per me li è stata la prima penetrazione dubita e fatta, Non so quanti mi sono entrati dentro ma ho goduto e mi è piaciuto. Dal giorno il mio desiderio era incontrare un ragazzo con cui fare del sano sesso e divertirmi, volevo sfogarmi e tirare fuori quella parte di omosessualità che era nascosta dentro di me.
Al termine della cena mi riaccompagna al parcheggio e facciamo rientro a casa. Sono già a letto, quindi ci abbracciamo nuovamente baciandoci alla grande e decidendo di entrare in doccia insieme. Prima di andare a letto ci siamo ripromessi di divertirci ogni volta che ne avevamo voglia ed eravamo soli in casa e così è successo. Non conto ormai quante volte abbiamo fatto sesso insieme, tantissime e ogni volta con il desiderio della prima volta. Ormai Massimo oltre che essere mio figlio è il mio migliore amico e il mio amante segreto.

Scusate tantissimo per aver scritto con un italiano non corretto, ma era grande il desiderio di raccontarvi questa storia e farvi partecipi, storia vissuta da un mio amico e non da me, ma mi è piaciuta così tanto che la ho fatta mia e vi ho voluto rendere partecipi, spero vi sia piaciuta.
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