incesto
Enrico e la sua cara mamma
di alfredCA
24.10.2017 |
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"Unica difficoltà e non da poco, era che con lei non riuscivo mai a farmi succhiare il cazzo o a mettergliela nel culo..."
Ciao a tutti, sono Enrico e ho 21 anni. Sono alto 1,83 e peso 75 kg. Ho un fisico molto curato frutto della palestra e della corsa. Ma veniamo al racconto.Da sempre amo le donne e il loro corpo in modo pazzesco, già da piccolo cercavo di sbirciare dal buco della chiave, mia madre e mia zia quando erano in bagno, mi piaceva vederle nude e in tutte le posizioni. La mia mano poi correva lungo la mia asta e le seghe non si contavano. In casa la porta del bagno non veniva mai chiusa a chiave per vecchi problemi di sicurezza, infatti una volta si sentì male mia nonna mentre era in bagno e avevamo dovuto sfondare la porta perché lei non era in grado di aprirla. Da quel di la porta non si chiude mai a chiave, rimane sempre aperta però vendendola chiusa sappiamo che il bagno è occupato. Tante volte quando vedevo mia madre entrare in bagno ero tentato di entrare all’improvviso simulando un errore ma per il momento sono sempre riuscito a controllarmi pensando che poi alla fine era sempre mia mamma e nonostante desiderassi ammirare il suo corpo era sempre un off limits. Passarono gli anni e mi fidanzai con Isabella, ragazza fantastica e con un fisico stupendo. Ormai erano passati i tempi delle masturbazioni perché con Isabella riuscivo a fare sesso ogni volta che lo desideravo. Unica difficoltà e non da poco, era che con lei non riuscivo mai a farmi succhiare il cazzo o a mettergliela nel culo. Lei detestava queste cose, le chiamava “porcherie” mentre io andavo matto per avere un culo e una bocca disponibile. Quando capitava qualche occasione con qualche amica riuscivo a sfogare questi miei desideri, ma ovvio le occasioni erano veramente poche, quindi mi dovevo accontentare di quello che passava il convento anche se non era niente male. Un pomeriggio mentre ero seduto in salotto a sfogliare una rivista di quelle che compra e legge mia madre, si avvicina mio padre e comincia a parlarmi del più e del meno per poi arrivare al dunque:
" Enrico, volevo chiederti, non hai notato nulla di strano nei comportamenti di tua madre? Sai perché ormai è da moltissimi mesi che mi rifiuta, ogni notte c’è una scusa buona per voltarmi le spalle, alla sera esce sempre con le amiche e per me è diventata solo una figura femminile in casa e non più una moglie"
Io non volevo entrare nei problemi tra mio padre e mia madre per cui gli dissi
"Ma hai fatto una analisi del perché mamma ha cambiato atteggiamento nei tuoi confronti anche se io non ho notato niente di strano. Magari hai commesso qualche torto oppure e sopraggiunto in lei qualcosa per cui non la soddisfi più, pensaci"
Lui stette in un po’ in silenzio e poi
"si in effetti io non ho mai avuto un pene grande, purtroppo lo ho piccolo e questo potrebbe essere un motivo, "ma!!! feci io" l’altro problema potrebbe essere che essendo quasi tutte le settimane fuori casa per lavoro, non sempre al rientro devo trovarla disponibile solo per il fatto che rientrando ho molto desiderio di lei"
"Forse si papà, i due motivi che mi hai detto potrebbero essere validi però io ti consiglio di non arrenderti e appena ne hai l’occasione, affronta il problema con mamma, è la cosa migliore"
Mia madre era una bellissima donna di 45 anni, ne dimostrava molto meno, ben curata con occhi verdi, capelli castani molto chiari e lunghi, delle mammelle belle sode e totale assenza di cellulite nelle cosce, un sedere rotondo e ben sagomato ed in oltre era 1,80 e slanciata da far sbavare moltissimi uomini. In effetti era da un bel po’ di tempo che avevo notato un cambiamento di mia madre nei confronti di mio padre e poi notavo come in sua assenza lei circolasse dentro casa con spesso in dosso solo una vestaglia trasparente, dove io potevo notare sia le mutandine molto ristrette e qualche volta il tanga, che il reggiseno, una cosa questa che non aveva mai fatto. . Questo suo nuovo look in casa non mi dispiaceva affatto, anzi era graditissimo ma non si era mai presentata in questo modo. Era sempre ben curata ma questo era normale. Quando la vedevo girare per casa con la sola vestaglia, io mi eccitavo tantissimo e spesso mi ritiravo in camera per evitare la tentazione di saltarle addosso. Una sera dopo cena, io e mia madre stavamo vedendo la tv ma sicuramente un programma che non interessava ne a me e neppure a lei. Aveva le gambe accavallate e quelle cosce vicino a me mi stavano facendo sbavare, era bellissima, così iniziai il discorso
"Mamma non ti offendi se ti dico che sei stupenda, ogni volta che ti guardo sei sempre più bella e bada, non è un uomo qualsiasi o papà che te lo dice, ma tuo figlio a cui piaci tantissimo e molte volte vorrei non essere tuo figlio per essere libero di andare oltre con te ma sei la mia mamma adorabile. Mi piaci tantissimo"
Mi accarezzò il viso dandomi un bacio sulla guancia
"vedi tesoro mio, sei l’unico ad avermi fatto un complimento del genere e mi piace tantissimo sentire i complimenti, mi stai dando tanta gioia di essere per te una mamma che ci tiene al suo corpo e vuole sempre apparire bella per quanto gli anni stiano passando. Tuo padre è anni che non mi fa un complimento, una carezza, passo inosservata. E’ quasi sempre fuori e quando arriva vuole solo il fiorellino e basta, ma lo vuole per soddisfare le sue voglie e non perché sono adorabile e non perché io mi tenga in forma per lui"
A quel punto conoscendo quanto mi aveva raccontato mio padre ho potuto aggiungere
"E’ per quello che non fai più all’amore con papà e lo rifiuti? Perché non se lo merita?" e lei
"ti ha raccontato che non facciamo più l’amore insieme da oltre un anno? si è vero e non lo faremo mai più, lo detesto come uomo, vuole solo il sesso e mai una parola dolce, una carezza, sono per lui un oggetto."
"Povera mamma, così bella, io ti riempirei di parole dolci d’affetto e d’amore" Poi mi permisi di andare oltre:
"ma mamma come fai a soddisfare le tue necessità sessuali, io se rimango una settimana senza far sesso con Isabella, sembra che muoio e penso che sia così anche per le donne, giusto?
"certo figlio mio hai ragione, quello che prova un maschio lo prova anche una donna, ma io ormai mi sono rassegnata, stringo i denti e vado avanti. Ho avuto diverse occasioni per tradire tuo padre ma mi sono sempre tirata indietro all’ultimo momento ma non lo ho fatto per rispetto di tuo padre, ma per il rispetto che ho verso di te, tu per me sei l’unica cosa che ho di bello nella mia vita"
Questa frase di mia madre mi aveva commosso ma
"mamma non devi preoccuparti per me, se tu ritieni sia giusto incontrare un uomo, incontralo tranquillamente, io ti capisco e ti sostengo" e lei "Molte volte figlio mio ho avuto questa tentazione soprattutto perché io non sono mai stata posseduta veramente come sarebbe stato giusto, ma tuo padre sessualmente ha un handicap, ha un pisellino abbastanza ridotto e"
non riuscì a finire la frase perché squillò il telefono e dovette rispondere, era la sorella che spesso dopo cena la chiamava per raccontargli la giornata e le cose loro. La Sorella era quella donna molto simile fisicamente a mia madre, che spesso quando ero più piccolo spiavo, quando capitava a casa nostra ed entrava in bagno. Era molto bella e mi piaceva e mi piace ancora oggi.
La sera il nostro discorso si interruppe in quel modo ma mi ripromettevo di riprenderlo, infatti mia madre si stava aprendo e mi stava raccontando delle cose che difficilmente una madre dice al proprio figlio. Mentre parlava avrei voluto metterle una mano sulla coscia e con l’altra mano accarezzarla. Il mio desiderio nei suoi confronti era decisamente aumentato, la desideravo ma sapevo e mi rendevo conto che non potevo andare oltre per cui quella sera riuscii a sfogarmi facendomi una bellissima sega.
Il giorno dopo mia madre al rientro dalle compere giornaliere, sapendo di essere sola, entrò in bagno per farsi una doccia lasciando la porta aperta. Rientrato a casa, passai davanti al bagno per andare in cucina e vidi mia madre completamente nuda mentre era sotto la doccia completamente ricoperta di schiuma. Non si accorse della mia presenza e neppure del rumore che feci nell’entrare in casa. Quella visione era stupenda, vedere mia madre in tutto il suo splendore. Cercai un punto nascosto dove non poteva notarmi e rimasi fermo li ad ammirarla. Mi piaceva tantissimo vedere le sue mani che accarezzavano tutto il corpo, si fermavano nella passera per lavarla e poi nel culo, aprendo un po’ le gambe per allargarlo e permettere una lavaggio migliore. Ero in estasi col cazzo durissimo che premeva nelle mutande e nei calzoni. Certo in quel momento non pensavo fosse mia madre ma una donna che desideravo possedere. Misi in libertà il mio cazzo e lentamente lo menavo, volevo che quell’immagine non finisse. Credo che mia madre a un certo punto si accorse della mia presenza tanto che io mi allontanai subito per andare nella mia camera e far finta di nulla. Mia madre si asciugò e con l’accappatoio si avvicinò alla mia camera. Eccoci, aspettavo la giusta romanza e il rimprovero invece mi chiese come mai ero rientrato così presto.
"Perché c’è Isabella che sta preparando un altro esame ed è giusto che la lasci sola a studiare, avremmo modo di stare insieme quando avrà finito" detto questo lei si allontanò andando nella sua camera per vestirsi. Venne fuori con una vestaglia bianca trasparente e delle mutandine nere ben evidenti e un reggiseno nero che metteva in luce le sue meraviglie. L’immagine in doccia e quella vestaglia trasparente mi creavano tanta confusione, volevo quel corpo, non pensavo più al proibito, ma la desideravo e dovevo trovare il sistema per riuscire almeno ad accarezzarla. Dopo cena poi il desiderio aumentava tantissimo perché si sedeva al mio fianco sul divano con quelle gambe meravigliose in bellissima mostra. Io cercavo di far di tutto per farle notare quanto fossi eccitato, mi toccavo la patta, mi strusciavo ma senza alcun risultato, lei ignorava i miei movimenti o forse faceva finta di non vedermi anche se io ero perfettamente convinto che nulla delle mie azioni era passata inosservata. Passarono un paio di giorni, rientrò mio padre e fece in tempo anche a ripartire che io guardavo sempre più intensamente mia madre, perché avevo grande desiderio di ammirarla. Le seghe che mi facevo pensando a lei ormai non si contavano, ero ritornato come ai vecchi tempi da ragazzino. Una sera prima di cena lei entro in doccia e chiuse la porta ma come sempre non a chiave, ebbi la tentazione di entrare ma riuscii a bloccarmi, ma il desiderio era tanto così mi misi nel buco della serratura a cercare di sbirciare qualcosa. Improvvisamente lei aprì la porta e mi colse in flagrante. Non so descrivervi il mio stato d’animo in quel momento e l’espressione del mio viso ma se mi avessero cercato del sangue in corpo non ne avrebbero trovato. Corsi in camera mia e mi sdraiai nel letto. Mia madre mi segui con ancora l’accappatoio e mi disse:
"Ma cosa fai tesoro mio, non ti è bastato avermi visto l’altro giorno senza veli che ancora continui a spiarmi per cercare di vedermi nuda. Se vuoi vedermi nuda basta chiederlo e io ti accontento visto che ci tieni tanto e ti piaccio, mi fa piacere e mi mostro volentieri ma devi promettermi che la cosa si ferma li, potrai darmi qualche carezza ma non potrai andare oltre. Se stai a questi patti mi mostro volentieri"
"Certo mamma, sicuro che rispetto la tua volontà, mi limito a guardarti ammirandoti in ogni tua parte, sei troppo bella per non desiderarti"
"Grazie tesoro, ma non dimenticarti mai che sono la tua mamma, a me fanno piacere le tue attenzioni ma sappi sempre e comunque che sono la tua mamma".
Andò in camera sua e io rimasi sdraiato sul mio letto con la pressione che riprendeva i valori normali, ero contento che non mi aveva rimproverato e che si sarebbe mostrata. Dalla camera da letto sento che mi chiama
"tesoro vieni, sono qui per te"
Io corsi subito e vidi mia madre con le sole mutandine e il reggiseno, una meraviglia per i miei occhi. Accesi la luce per ammirarla ancora di più. Lentamente e provocatoriamente iniziò a togliersi il reggiseno e in tutto il loro splendore quelle tette ancora molto rigide svettavano alla mia presenza. Uno spettacolo incredibile, il mio cazzo era ormai incontenibile, duro al massimo che voleva solo essere tolto dalla prigione delle mutande e calzoni, ma era talmente grosso che era visibile anche dai calzoni. Io ovvio cercavo di toccarmi e mi uscivano dalla bocca frasi come
"Mamma sei una meraviglia, sei stupenda, vorrei ammirarti sempre, ti vorrei sempre davanti ai miei occhi"
Lei gradiva i miei complimenti, potevo notarlo senza alcun dubbio, si muoveva in maniera sexi, e lentamente si accarezzava il corpo toccandosi ovunque. Per me era una sofferenza. Poi prese con due dita l’elastico delle mutandine e con una mossa bellissima le fece scendere a terra e se le sfilò. Una immagine stupenda, un piccolo ciuffetto di peli sopra la figa e tutto il resto depilato, che bello, fantastico.
"Avvicinati se desideri accarezzarmi ma ricorda che non potrai andare oltre" "Certo mamma te lo giuro, senti posso togliermi i calzoni e le mutande, non resisto più" "certo che puoi ma se ti togli i calzoni non puoi accarezzarmi, decidi tu".
La risposta mi aveva fatto venire il sospetto che mia madre vedendo le condizioni in cui ero voleva giocare con me per farsi desiderare ancora di più. Decisi per le carezze e rimanere vestito. Mi avvicinai e inizia ad accarezzarla ovunque, le gambe, le cosce, il sedere favoloso, le tette cercando di stringere un po’ i capezzoli che erano rigidissimi. Poi mi sono fatto coraggio e ho iniziato ad accarezzarli la figa, una sensazione splendida, pensavo mi rimproverasse invece ha divaricato un po’ le gambe per permettermi di andare oltre. Notai subito che era bagnatissima dei suoi umori, cavolo stava godendo cercando di nasconderlo.
"Mamma sei tutta bagnata, è fantastica, posso leccarti?"
"Caro Enrico non puoi, almeno per adesso. Certo che sono bagnata, mai nessuno mi ha accarezzata come stai facendo tu. Mi sto accorgendo di avere un figlio fantastico che mi vuole bene e mi apprezza per quello che sono come donna, ma come mamma figlio mio non possiamo andare oltre"
"Va bene mamma, mi fermo così, sto impazzendo dal desiderio e tu blocchi ogni mia iniziativa, ora vado in bagno a farmi una sega pensando a te, non riesco più a contenermi"
La mia voleva essere una provocazione per vedere la sua reazione ma non si scompose e mi disse che potevo andare se ne sentivo la necessità. Andai in bagno in un baleno mi tolsi calzoni e mutande e rimasi nudo con un cazzo che svettava e chiudendo gli occhi iniziai la mia masturbazione. Ero seduto sulla vasca e continuavo a menare, mia madre si avvicinò, mi mise una mano sulla spalla e
"Enrico, hai un arnese stupendo, meno male che non hai assomigliato a tuo padre" lo prese in mano scappellandolo e menandolo lentamente. Facevo sempre sesso con Isabella ma una sensazione simile non la avevo mai provata. La lasciai fare e iniziai a palpargli il sedere, a mettere le mani nel solco, a toccare l’orifizio a scendere ancora e a toccare ed accarezzare quella figa ormai fradicia di umori. Cercai anche di infilarci un dito e iniziare un ditalino. Lei si contorceva e aumentava il movimento della mano sul mio cazzo che non impiego molto ad esplodere. Uno, due, e tantissimi altri schizzi andarono sulla sua mano e nella sua coscia e alcune per terra. Prese la sua mano e la avvicinò alla bocca per leccare le gocce della mia sborra. Ormai avevo capito che mia madre stava cedendo ma non volevo forzare, volevo farle crescere il desiderio che aveva ed ero sicuro che lo aveva, di riuscire finalmente a fare l’amore a prescindere che io fossi suo figlio come mi ripeteva fino alla nausea. Ci lavammo e andammo in salotto, ci sedemmo uno di fianco all’altro. Io nonostante fossi appena venuto avevo un cazzo in perfetta erezione e questa volta ero completamente nudo che accarezzavo mia madre ovunque e strusciavo il mio cazzo sulle sue cosce. Si chinò e mi diede un bacio sul glande, lo leccò un po’ con la lingua e poi mi diede un bacio sulla fronte.
"Figlio mio, ora ti ho accontentato, ma meglio fermarci qui. Ho veramente grande desiderio di te, di fare l’amore con te, ma forse non mi sento ancora pronta. Scusami dammi un po’ di tempo per trovare la forza e il coraggio di amarti. Vorrei che fossi tu a sostituire tuo padre ma ancora non sono pronta"
"Ok mamma, pensaci e non porti scrupoli, io ti amo e ti voglio e se ci vogliamo non vedo perché dobbiamo rinunciare"
"Certo Enrico lo faremo appena mi sento pronta, ora andiamo a dormire, si è fatto tardi".
Andammo a dormire, io nella mia camera mi buttai sul letto pensando alla fantastica serata con il cazzo che non voleva sentirne di afflosciarsi. Ovvio non riuscii a chiudere occhio. Non ho idea del tempo trascorso che sentii mia madre che mi chiamava per andare da lei. Col cuore che batteva a mille, corsi subito e mi disse che da quella notte, quando mio padre era fuori casa io potevo dormire sempre nel suo lettone. Iniziai a baciarla ovunque e lei mi prese la testa e mi diede un bacio in bocca. Era quello che volevo, la baciavo e la toccavo ovunque, le infilavo le dita nella vagina e le muovevo ritmicamente, abbassai la testa per leccargliela ma la spostò e mi impedì ma per contro mi disse di leccarli l’orifizio, si girò e mi diede a disposizione il culo dicendomi di farne quello che desideravo. Iniziai a leccarlo, ad infilarci un dito e leccavo ancora e ci infilai due dita. Non appena mi accorsi che poteva essere pronta, iniziai ad avvicinare la cappella, prima la punta poi piano piano bagnando sempre con tanta saliva facevo entrare sempre di più il mio cazzo quando alla fine era tutto dentro mi fermai per farla riposare un po’. Poi iniziai leggeri movimenti, entravo e uscivo da quel splendido buco che mi aveva accolto. Con una mano la tenevo per i fianchi e con l’altra le accarezzavo la passera e ci infilavo le dita e gliela stimolavo con un bel ditalino. Passò pochissimo tempo che scaricai la mia ulteriore sborra dentro il suo culo. Lei mi pregò di non toglierlo.
"amore sei fantastico, mai avevo provato a godere così tanto, sei fantastico figlio miao, finalmente sono riuscita a fare l’amore e tu sei il mio amore". Rimanemmo così per un po’ fino a quando il mio cazzo venne fuori perché ormai aveva perso consistenza. Continuammo a baciarci, la stringevo forte a me. Poi lei si alzò ed andò in bagno per farsi un bidet perché la mia sborra le stava colando sulle chiappe, al rientro mi disse
"Vedi figlio mio, è stata la prima volta che la ho presa dietro, tuo padre ci ha tentato una volta e glielo ho impedito, certo mi hai fatto un po’ male all’inizio ma non ti ho detto niente, dovevi sverginarmi il buchetto e poi mi sei venuto dentro in piena libertà, se ti avessi permesso di chiavarmi mi sarei fatta venire dentro e il rischio era enorme perché sono allergica agli anti concezionali, per cui se devi scaricarti e decisamente più sicuro inondarmi il culo"
"Mamma anche io desideravo tanto possedere il tuo culo, per me va benissimo, lo avrai tutte le volte che ne sentirai la necessità, io sono sempre a tua disposizione, ti amo da morire e sei mia"
Abbracciati ci addormentammo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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