Gay & Bisex
duri allenamenti 2°parte "la festa"
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10.11.2024 |
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"Fuori in terrazza la festa continuava, arrivavano nel salone le risate e i cori di incitamento come se qualcuno in terrazza stesse intrattenendo gli ospiti..."
Sotto il getto d'acqua della doccia, con ancora in bocca il sapore del cazzo di Erik e con nella mente le immagini dello scozzese che mi scopava in bocca e Frank che mi montava sul tavolo della cucina, mi menai il cazzo fino a una sborrata che mi fece tremare anche le gambe.Uscito dalla doccia mi misi sul balcone a fumare una sigaretta approfittando del sole ancora forte per abbronzarmi un pò. Iniziai a ripensare e a riflettere su come stavo gestendo quei giorni di vacanza allenamento, tutto il mio programma era andato a farsi benedire o vista la situazione, a farsi inculare, ma pensai anche che mi stavo divertendo e che le esperienze vissute mi creavano una forte eccitazione.
Erano sole le 18 ma decisi di prepararmi e aspettare le 21 facendomi un giro nei dintorni.
Infilai dei jeans elasticizzati molto aderenti e una canottiera, decisi di non indossare le mutande e nemmeno il perizoma volevo essere sexy per Steven.
l'hotel era praticamente in centro, era il classico paese di mare, con un piccolo porticciolo, una via principale con negozietti di abbigliamento, souvenir e un via vai di turisti. Il locale dove lavorava Steven distava dall'hotel 10 minuti a piedi, avrei aspettato le 21 passeggiando e mangiando qualcosa in un baretto del centro da cui si poteva vedere l'ingresso del locale.
Mentre ero ancora dentro al bar vidi passare Frank, era con un gruppetto di 4 o 5 uomini tutti sulla 50ina , dall'atteggiamento sembravano un gruppo di amici molto affiatati e a giudicare dalle risate si stavano anche molto divertendo.
Erano quasi le 21 e decisi di avviarmi verso il locale, l'idea di conoscere Steven mi eccitava molto. Il locale era quasi vuoto tranne per un paio di uomini seduti ai tavolini vicino al balcone, purtroppo Steven non c'era, forse doveva ancora arrivare, mi sedetti sugli sgabelli e ordinai una birra.
Mentre stavo pensando che forse la serata era destinata a finire presto, senti inconfondibile la voce di Frank, accompagnata dalle risate dei suoi amici che stavano entrando nel locale, mi passarono tutti accanto andandosi a sedere sui divanetti lungo la parete alla sinistra del bancone, girando appena la testa riuscivo a vederli tutti, erano in 6 contando anche Frank, erano tutti su di giri ma non ubriachi e pensai che erano anche dei gran bei manzi tedeschi. Dopo una decina di minuti vidi Frank alzarsi e venirmi in contro con un sorriso a 64 denti, " hey ciao! come và? sono proprio contento di vederti, tutto ok?" disse a voce alta , tra me e me pensai: " e ci mancherebbe, dopo che mi hai sfondato il culo" ma risposi che andava tutto ok e che ero contento anche io di vederlo. Si avvicinò fino ad appoggiarsi e sentii la sua mano sul culo, non appoggiata, ma proprio una palpata di culo, mi ritrassi sullo sgabello e in quel momento realizzai cosa mi piacesse di Frank , doveva essere proprio quel modo che aveva così naturale di trattarmi da troia.
Mi spiegò che erano arrivati dei suoi amici dalla germania e avrebbe passato la serata con loro, rivolgendosi verso di loro mi indicò, parlando in tedesco, non capii cosa avesse detto ma il gruppetto mi salutò calorosamente.
Frank mi chiese se volevo unirmi a loro ma risposi che non mi sarei fermato molto e sarei andato a letto presto, disse che ci saremmo potuti divertire e la mano torno sul culo, questa volta però la tolsi portandogliela sui fianchi, lui rise e mi invitò alla festa che stava organizzando per la sera successiva, si fece dare un foglietto e una penna dal barista e scrisse l'indirizzo dicendo che era una cena aperitivo in terrazza e che iniziava alle 18, poi mi salutò e torno dai suoi amici le cui risate e voci stavano rallegrando il locale.
Quando Frank si sedette ebbi l'impressione che alcuni di loro mi stessero indicando per poi scoppiare in una risata, probabilmente non riguardava me, ma con sorpresa il pensiero che frank avesse loro raccontato come mi aveva scopato quella mattina mi fece eccitare .
aspettai un pò, pagai il conto e poi mi diressi verso il gruppo di tedeschi, salutai Frank affettuosamente, salutai i suoi amici e mi diressi verso l'uscita, Steven non si era visto, quindi decisi che nonostante fossero solo le 22 e 30 sarei andato a dormire.
Arrivato al Hotel mi diressi direttamente in camera anche se, l'idea di poter incontrare Erik mi eccitò nuovamente.
Mi svegliai a mezzogiorno, avevo dormito per ben 12 ore e mi sentivo in gran forma, alzai le tapparelle del balcone e fuori c'era una giornata splendida.
Uscii sul balcone per vedere la piscina che in quel momento sembrava essere abbastanza affollata, vidi Erik occupato a servire i clienti al balcone del chiosco, mi chiesi se servisse anche dei panini, mi era venuta fame e decisi di rimanere in hotel e di andare a provare a mangiare al chiosco della piscina.
Rientrando in camera vidi i miei jeans appoggiati sulla sedia e mi ricordai dell'invito di Frank. Frugando in tasca ritrovai il biglietto su cui aveva scritto l'indirizzo con l'appunto "al citofono di che sei ospite di Frank".
L'indirizzo indicava una zona che conoscevo, subito fuori dal paese , raggiungibile anche a piedi, decisi di passare la giornata in piscina e poi raggiungere Frank e i suoi amici già a inizio serata verso le 18. Infilai i pantaloncini da bagno presi un asciugamano e scesi in piscina.
Arrivato al chiosco salutai Erik che ricambio in modo sbrigativo occupato nel servire i clienti, presi il mio panino e una coca e mi piazzai su un lettino sul lato opposto della piscina. La piscina era insolitamente affollata , sembrava che tutti gli ospiti avessero deciso di fermarsi in Hotel e devo dire che era un gran bel vedere di maschi di diverse nazionalità.
Vicino a me era sdraiato un bell' uomo di colore, non giovanissimo ma con un fisico ben definito, credo di averlo fissato per un pò perchè mi sorrise e salutò, ricambiai il saluto ma feci finta di niente, infilai gli occhiali da sole e mi sdraiai a prendere il sole.
Iniziai a pensare al invito di Frank e a che tipo di serata avrei dovuto aspettarmi. Conoscendo il personaggio ero abbastanza sicuro di come sarebbe finita.
Il mio vicino intanto si era seduto sul bordo del lettino e con la coda dell'occhio vedevo le sue ginocchia molto vicine alle mie spalle, "sorry" sentii rivolto verso di me, mi chiese se avevo una sigaretta e così conobbi Gabriel , aveva 45 anni, veniva dal Camerun e lavorava a Madrid, conversammo per una mezz'oretta poi mi disse che aveva un impegno e mi diede appuntamento per il giorno dopo li in piscina, mi aveva raccontato anche di essere un atleta e mentre se ne andava potei verificare che aveva un gran bel fisico scolpito e un gran bel culo.
Arrivate le 17 decisi di andare a prepararmi per la serata, pensai che doveva essere una serata abbastanza informale e non serviva mi mettessi particolarmente in tiro quindi optai per jeans attillati senza sotto niente e una maglietta.
Mi feci una doccia , il solito lavaggio anale per evitare spiacevoli imbarazzi, mi vestii e usci verso l'indirizzo della festa che avrei raggiunto a piedi in 20 minuti.
Arrivato all'indirizzo indicato trovai un alto palazzo , si poteva intravedere all'ultimo piano un grande attico con una terrazza che ne occupava la metà.Seguii le istruzioni di Frank e al citofono una voce maschile mi disse di entrare e salire con l'ascensore al 6°piano dove si trovava proprio l'attico con terrazza.
L'ascensore portava direttamente all'interno dove trovai Frank in compagnia di uno dei tedeschi che avevo conosciuto al locale, mi accolsero entrambi baciandomi e abbracciandomi, Frank mi diede la solita palpata al culo, stavolta reagii con un gran sorriso e li seguii all'interno.
Entrammo in un corridoio e passammo davanti a una fila di porte che probabilmente erano camere da letto poi passammo a fianco ad un salone con dei grandi divani appoggiati alle pareti e alcuni disposti in centro alla sala, subito dopo, attraverso una porta finestra uscimmo sulla terrazza. Erano stati preparati dei lunghi tavoli con tartine, frutta e parecchia altra roba, e non mancava sicuramente da bere, Moët & Chandon ma anche super alcolici.
intorno ai tavoli c'erano già parecchi uomini, Frank mi presentò il gruppo di suoi amici tedeschi, poi si scusò perchè lo stavano cercando all'interno e mi lasciò dicendomi di fare come a casa mia.
Presi un calice e iniziai a girare per la terrazza guardandomi intorno, c'erano una decina di persone e notai 3 ragazzi molto giovani e carini 3 o 4 anni più giovani di me, erano intorno ai 20 o 21, uno di loro sembrava anche più giovane. si notavano molto, oltre che per la bellezza anche perchè il resto degli ospiti andavano dai 45 ai 60 anni.
L'ambiente era molto allegro, conobbi Claudio, Sergio e Marco italiani di Rimini e Bologna e due signori del camerun, erano tutti amici di Frank da parecchi anni.
Dopo qualche calice e convenevoli mi appartai con Claudio a conversare seduti sulle poltrone di vimini parlando di Rimini, dove avevo vissuto per un periodo e della passione in comune per il triathtlon.
Ad un certo punto ricomparsero in terrazza i 3 ragazzi che erano spariti per un pò, ora indossavano un grembiule e portavano dei vassoi pieni di calici di Moët & Chandon.
L'ambiente si stava scaldando molto e si sentiva un gran vociare, uno dei ragazzi venne verso di me, coprendomi la vista della terrazza, presi il calice e il ragazzo si girò mostrando un bellissimo culo glabro, sotto il grembiule erano completamente nudi ! Mi girai verso Claudio per commentare ma non lo trovai particolarmente sorpreso, teneva la mano stretta sul pacco tra le gambe e alzandosi mi infilò la lingua in bocca, poi mi disse in modo abbastanza perentorio " vieni entriamo dentro, vieni a succhiarmelo" lo seguii nel salone, mentre erano tutti ancora in terrazza.
Si sedette su uno dei divani lungo la parete con le gambe aperte e tirò fuori il cazzo, mi inginocchiai e iniziai a pompare spinto dalla sua mano sulla nuca, ora capii che tipo di feste organizzava Frank con i suoi amici.
Claudio era perfettamente a proprio agio mentre si faceva spompinare a pochi metri dalla porta finestra che dava sulla terrazza, probabilmente anzi, sicuramente era un abituale frequentatore delle feste di Frank.
Solo una bassa libreria, che creava un angolo con il divano, impediva a chi era fuori di vedermi inginocchiato con la faccia tra le sue gambe, all' esterno sembravano tutti presi in qualche gioco di gruppo.
Alzando per un attimo lo sguardo, notai che Claudio stava fissando un punto alla mia destra.
Sfuggendo per un attimo alla sua presa riuscii a girarmi quel che bastava per vedere lo splendido culo del più giovane dei 3 ragazzi che, inginocchiato a pecorina, stava succhiando il cazzo a uno dei due africani, riuscii a vederne solo le gambe prima che Claudio afferrandomi la testa con entrambe le mani mi costrinse a prendere il cazzo in bocca fino alle palle per poi spingermi indietro facendomi cadere con il culo per terra.
Mi sentivo stordito dall'eccitazione e dai calici di vino, quando Claudio si tolse i pantaloni e le mutande mi alzai un pò barcollando, feci per dirigermi verso la zona delle camere da letto, ma una spinta da dietro mi fece finire sdraiato su uno dei grandi divani centrali del salone, quello con la seduta rivolta verso il corridoio che portava in terrazza.
Senza dire niente mi tolse le scarpe e mi sfilò i pantaloni, con ingenuità e con la poca lucidità rimasta riuscii a dire a Claudio che qualcuno sarebbe potuto entrare, non ebbi risposta mentre sentivo la sua lingua nel solco tra le chiappe, ero ormai completamente suo.
Fuori in terrazza la festa continuava, arrivavano nel salone le risate e i cori di incitamento come se qualcuno in terrazza stesse intrattenendo gli ospiti con qualche gioco.
Nella posizione in cui mi aveva obbligato Claudio, in piedi piegato in avanti con le mani appoggiate allo schienale del divano, potevo vedere l'Africano ma il suo cazzo era coperto dal corpo del ragazzo, due dita coperte di gel lubrificante stavano entrando e uscendo roteando dal mio buco del culo.
Appoggiai le ginocchia sulla seduta del divano e appoggiai le spalle allo schienale, subito mi arrivarono due schiaffi sul culo e tirandomi per i fianchi mi riporto in piedi facendomi allargare le gambe, sentii la cappella entrare lentamente e strinsi i denti. Claudio mi prese per le spalle e tirandomi verso di se entrò con tutto il cazzo ,mi prese poi per i fianchi e inizio a martellarmi, davanti a me vedevo il culo del ragazzo salire e scendere su un enorme cazzo nero, in quel momento iniziarono a tremarmi le gambe e venni. Claudio mollo la presa dai miei fianchi e usci dal culo, mi accasciai inginocchiato sulla seduta con le spalle appoggiate allo schienale, la testa e le braccia ciondolanti dietro il divano.
Improvvisamente sentii dei corpi nudi appoggiarsi ad entrambi i fianchi voltai la faccia alla mia sinistra e vidi uno degli altri due ragazzi schiacciato nella mia stessa posizione, lo vidi stringere i denti mentre si iniziarono a sentire i colpi nello schienale.
Non riuscìvo a girarmi verso destra ,qualcuno era salito sul divano e con due mani mi afferrò la testa , era sicuramente Marco, riconobbi la voce che ansimando in italiano mi gridò in un orecchio " ti piace il cazzo nel culo è troia?" Prima che riuscissi a gridare "siii " avevo già il suo cazzo piantato in culo.
La festa in terrazza si era spostata nel salone, riuscivo a vedere il ragazzo alla mia destra, lo stavano montando con le braccia dietro la schiena mentre tenuto per i capelli veniva scopato in bocca. Mi misi con le gambe chiuse e la schiena inarcata , ero eccitatissimo e lo volevo nel culo.
Marco mi teneva per i fianchi e mi scopava forte, sentivo la sua pancia appoggiata alla schiena e il suo respiro nell'orecchio.
Davanti a me vedevo passare solo gambe e cazzi. Nella mia posizione non riuscivo a vedere sopra l'ombelico, riuscii però a riconoscere Frank dritto davanti a me, mentre dietro dopo che Marco era uscito, non capivo più quanti e chi mi stava inculando.
Avevo i capelli rasati a zero quindi per sollevarmi la testa chi mi stava dietro mi prese per il mento con una mano mentre l'altra mano era appoggiata sulla nuca, capii subito le intenzioni e aprii la bocca ma mi trovai la faccia schiacciata tra due chiappe e avrei scommesso fossero di quel porco di Frank, con un cazzo piantato nel culo sborrai per la seconda volta.
Oltre che i cazzi dietro, si alternavano culi e cazzi anche davanti. I due ragazzi non erano più sul divano, riuscivo a intravederli tra le gambe che mi stavano davanti, erano tutti e 3 inginocchiati al centro del salone circondati da una decina di uomini . Qualcuno cerco di sollevarmi con l'intenzione di portare anche me al centro del salone ma mi divincolai finendo seduto accasciato sullo schienale, uno del gruppo di tedeschi era in piedi sopra di me, la sborrata mi raggiunse in pieno viso. Appena rimasi solo riuscii a fatica ad alzarmi ,cercai di raggiungere una delle stanze all'ingresso sperando di trovare un bagno.
Entrai nella prima stanza e fortunatamente trovai immediatamente una splendida doccia in cui mi infilai aprendo al massimo il getto d'acqua, era fredda ma fu una sensazione stupenda, ancora le gambe mi tremavano mi sedetti su uno scalino di marmo per smaltire l'adrenalina.
Dopo qualche minuto mi asciugai con uno degli asciugamani ripiegati su un mobile e uscii da bagno. sentivo ancora chiaccherare a voce alta e le risate.
Con una camminata ancora incerta tornai verso il salone, erano ancora tutti li, sdravaccati sui divani, raccolsi da terra i miei vestiti, rifiutai con un gran sorriso alle richieste di sedermi in mezzo a loro e camminando a gambe strette mi diressi verso la terrazza. Controllai il grande orologio appeso in corridoio, erano le 22 e 30, erano passate 2 ore e mezza da quando ero entrato nel salone con Claudio....
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