Barcellona 3°parte

Era una domenica di sole stupenda e mi alzai presto, a differenza di Marco la sera prima avevo evitato molti dei drink che i suoi amici continuavano ad ordinare, avevamo un tavolo in una sala di una discoteca e a fine serata eravamo rimasti in 12, i suoi amici erano tutti intorno ai 45 50 anni, girava molto testosterone, io avevo i jeans aderenti e ancora mi sembrava di avere un palo nel culo, e credo si vedesse quando camminavo e mi sedevo.
Gli amici di Marco credo fossero quasi tutti etero e la serata trascorse tra bevute, discussioni e ogni tanto qualcuno usciva a ballare, feci amicizia con quelli più vicini a me ma nessun tentativo di approccio .
Quando uscimmo dal locale Marco era visibilmente ubriaco e lo riaccompagnai a casa, il palazzo dove abitava era a poche centinaia di metri.
Arrivati in camera Marco si spogliò nudo, si sdraiò sul letto e si addormentò, io mi trattenni dalla voglia di prendere in bocca quello splendido uccellone, mi spogliai e presto mi addormentai.

Passai la domenica in spiaggia felice e appagato, il cielo era completamente senza nuvole e sdraiato sull asciugamano mi godevo il sole, ormai sembravo Nord africano o sud americano, avevo preso il sole nudo l'ultima volta sull'isola e ora il segno del costume era abbastanza evidente quindi decisi di toglierlo, avrei passato la giornata a leggere e ad abbronzarmi il culo.

Iniziava una nuova settimana con la solita routine, ero molto allegro e in forma, frequentavo la palestra sperando di incontrare Marco. Finalmente il giovedì, mentre stavo per andarmene ci incrociammo sulle scale, mi convinse a fargli compagnia durante l'allenamento e rientrai con lui in palestra, era un orario molto poco frequentato e vicino alla chiusura.
A fine allenamento lo stronzo mi convinse a spogliarmi e a seguirlo sotto la doccia , dovetti rannichiarmi nello stretto box con la schiena appoggiata alle piastrelle. Mentre gli stavo leccando le palle e il culo, qualcuno entrò nello spogliatoio, fortunatamente non entrò nella zona docce ma dovetti continuare il pompino nel solito parcheggio. Rimanemmo per un pò seduti sui sedili dietro a fumare , in quel momento se me lo avesse chiesto gli avrei dato anche il culo, mi disse che la sera dopo aveva una serata tra amici a casa e che voleva che lo raggiungessi, naturalmente accettai.
Tornai al hotel a piedi, già eccitato al pensiero di passare la notte di venerdì da Marco, speravo che non finisse come la notte del sabato precedente.

Tornai dal lavoro verso le 18, salutai Manuel alla reception senza fermarmi come facevo di solito per sentire le novità del giorno, dopo una doccia rigenerante mi preparai per la serata da Marco, pensai che dovevano esserci gli stessi amici della sera di sabato quindi mi vestii con dei pantaloni più comodi e meno attillati, indossai però un perizoma molto mini acquistato con un lubrificante in un sexy shop.
Mentre aspettavo il taxi stavo pensando a quanto mi ero ambientato bene e a quanto mi sarebbe piaciuto fermarmi più a lungo per conoscere meglio la città, di certo Barcellona era molto più libera e viva della provincia italiana e anche il lavoro mi stava dando delle soddisfazioni.
Il taxi si fermò proprio davanti al portone di ingresso, pagai la corsa scesi sul marciapiede e mi accesi una sigaretta, mi agitava un pò l'idea di passare la serata con gente che non conoscevo, suonai e il portone si aprii, entrai e salii al 4° piano in ascensore.
Attraverso la porta dell'appartamento di Marco si sentiva della musica latina a volume molto alto. Stavo per suonare ma la porta si spalancò "Ciao, stavamo aspettando te, aveva ragione Marco, sei un gran bel ragazzo" avrà avuto 18 19 anni parlava italiano perfettamente ma doveva essere cubano, un bellissimo ragazzo mulatto, balbettai un ciao, lui si girò e mi invitò ad entrare aveva solo un paio di pantaloncini molto aderenti , era magro con un culetto tondo e sodo, lo seguii nel soggiorno.

Marco mi venne incontro "Ciao, ti presento Antonio e Daniel e hai già conosciuto Matias " i due uomini si alzarono dal divano posando le birre sul tavolo, Antonio era un omone di 1.85 molto ben piazzato ma non grasso, con un bel viso e i capelli brizzolati , Daniel frequentava la palestra e lo avevo incrociato un paio di volte, un gran bel fisico addominali da paura ma bruttino in viso, anche lui aveva superato i 50, furono entrambi molto contenti nel vedermi e pieni di complimenti, ero un pò imbarazzato, ricambia i saluti e le strette di mano. Ormai riuscivo a cavarmela con lo spagnolo ma entrambi parlavano inglese e un pò di italiano.

Cercai di incrociare lo sguardo di Marco anche se era abbastanza chiaro il tipo di serata che aveva organizzato a sorpresa lo stronzo, mi ignorò completamente e con la scusa di dover preparare uno spuntino sparì in cucina seguito sculettando da Matias in evidente adorazione per il siciliano.

Rimasi solo con i due spagnoli, seduto in mezzo a loro cercai di sciogliermi un pò scambiando due chiacchiere mentre bevevo una birra in bottiglia.
Era chiaro che i due non erano li per passare una serata in compagnia, dal divano riuscivo a vedere Marco in piedi appoggiato al piano della cucina e Matias di schiena inginocchiato mentre Antonio e Daniel mi toglievano maglietta e pantaloni.
Rimasto in perizoma seduto sul divano iniziai a darmi da fare, i due erano in ginocchio sul divano, avevo i loro cazzi davanti alla faccia, girando la testa a destra e a sinistra li spompinavo entrambi, con la mano spingevo il loro culo fino a ingoiare tutto il cazzo.
All improvviso riapparve Marco che andò a sdravaccarsi sulla poltrona difronte con il suo cazzone in mano dritto come un palo. Riconobbi subito quello sguardo, era eccitatissimo, Matias gli sali sopra a cavalcioni, la scena del cazzone che entra allargando il buco del culo aumentò l'eccitazione di tutti, sentivo i cazzi diventare duri come il marmo e un attimo dopo mi ritrovai inginocchiato con la faccia schiacciata sullo schienale del divano con Antonio che mi inculava, con Daniel si diedero il cambio diverse volte, nell' appartamento si sentivano solo i gemiti miei e di Matias e dei corpi che sbattevano.
Entrambi vennero sborrandomi sul culo, ancora eccitato mi girai per cercare Marco e lo vidi uscire con Matias dalla zona notte che si asciugavano dopo la doccia, senza dire niente andai in bagno a lavarmi.

Quando uscii dalla doccia erano tutti già vestiti pronti per andarsene, Matias mi venne incontro per salutarmi con un bacio in bocca, Antonio e Daniel mi salutarono con un ciao e uscirono.
Marco era sdravaccato sul divano con una birra " Mi sembra ti sia divertito, Antonio e Daniel vorrebbero rivederti già domani ti è piaciuto?" Risposi che non era la serata che mi aspettavo ma che mi ero divertito molto poi uscii nudo sul balcone a fumare una sigaretta, era già quasi mezzanotte .

Quando rientrai dissi a Marco che sarei andato a letto, stava ancora bevendo e mi rispose che mi avrebbe raggiunto.
Mi infilai nudo sotto le lenzuola, Marco entrò dopo più di mezz'ora, armeggiò in un cassetto , ero sdraiato su un fianco e lo sentii salire sul letto e avvicinarsi , montandomi sopra blocco le mie braccia sotto le sue ginocchia "Adesso ti faccio sentire il sapore del culo di Matias, dai leccalo puttana!" Schifato girai la faccia mentre mi sbatteva il cazzo sulla guancia, lo stronzo era lavato e profumato, prima che riuscissi a prenderlo in bocca mi costrinse a girarmi a pancia sotto.
Sentii il freddo del lubrificante scorrermi in mezzo al culo, lentamente mi entrò tutto e sdraiato su di me inizio a scoparmi, ero fuori di me dall'eccitazione, a bocca aperta e stringendo le lenzuola cercavo di non gridare, Marco mi infilò la lingua in gola, fu una notte che non avrei più dimenticato.