Gay & Bisex
Duri allenamenti 9°parte "l'ungherese"
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07.12.2024 |
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"A quell'ora c'era una sola barca ormeggiata, uno splendido ed enorme yacht..."
Passai il pomeriggio a prendere il sole in piscina, poi alle 17 tornai in camera a prepararmi per la serata. Sapevo che la "festa elegante " come l'aveva chiamata Frank sarebbe finita con una scopata.
Dopo una lunga doccia ripassai anche la depliazione, provai ad indossare i pantaloncini bermuda che avevo preso ma non mi convincevano, decisi allora di indossare un paio di jeans molto stretti che, anche se più difficili da sfilare , risaltavano molto di più il culo , la camicia invece mi piaceva molto.
Erano già le 18 e 30 infilai un perizoma, i jeans e un paio di scarpe da tennis , indossai la camicia e uscii dall'albergo in direzione del molo 16.
Il 16 era il molo più esterno del porticciolo dove attraccavano le barche più grandi. A quell'ora c'era una sola barca ormeggiata, uno splendido ed enorme yacht. A bordo c'era già parecchia gente, salii dalla passerella e fui bloccato da un bestione palestrato che aveva l'aria di essere un bodyguard, feci il nome di Frank e mi lascio passare.
Sembrava proprio come aveva detto il tedesco, sul ponte inferiore era allestito un buffet con ogni ben di dio e c'erano uomini e donne di mezza età vestiti molto eleganti
Sull' enorme ponte superiore c'erano imolti ragazzi giovani ma anche persone più grandi , anche lì era stato preparato un buffet con un barman che preparava degli splendidi cocktail. Presi un gin tonic e qualche tartina e iniziai a girare per la festa in cerca di Frank .
La nazionalità e l'età degli ospiti era molto varia, la maggior parte erano sui 40 50 anni , notai anche diverse guardie del corpo, dei gran bei manzi sui 30 35 anni , finalmente incontrai Frank, era vestito molto elegante e lo trovai molto sexy, si avvicinò da dietro e parlandomi molto vicino all'orecchio mi disse che alle 23 quello che chiamava "l'evento" sarebbe finito e di non andarmene, mi voltai e sorridendo mi appoggiati a lui con il culo, ricambiò il sorriso e si allontanò.
Mi sentivo stranamente molto a mio agio, giravo alla ricerca di qualcuno con cui fare due chiacchiere, dopo qualche approccio poco interessante e un paio di gin tonic provai a fare conversazione con uno dei bodyguard, un bel uomo inglese di 37 anni di nome Jordan. Era molto alto non enorme ma ben definito,con molta sorpresa lo trovai molto disponibile e iniziammo una simpatica conversazione, eravamo molto vicini e non sembrava dispiacergli, mi venne una gran voglia di infilargli la mano nelle mutande. Dopo una ventina di minuti mi disse però che non poteva continuare ma dopo le 23 ci si poteva rivedere, promisi di cercarlo più tardi.
Erano ormai le 22 e 30 e un pò alla volta lo yacht si stava svuotando, vidi Frank in compagna di un signore sui 60, basso e tarchiato dall'aria molto allegra, mi avvicinai e Frank mi prese con un braccio intorno ai fianchi e mi tirò verso sè.
Parlarono tra di loro un pò in tedesco poi il tarchiato si rivolse a me in un inglese un pò stentato dicendosi contento di avermi rivisto e che fossi suo ospite, Frank intervenne presentandolo come Adrian un suo amico ungherese, capii allora dove mi aveva già visto, un pò imbarazzato ricambiai il saluto e il piacere.
Mi guardai attorno sul ponte
l'atmosfera si era fatta molto più allegra, iniziarono a girare shot di tequila, io mi limitai al primo ero già abbastanza su di giri e intorno a me continuavano brindisi e scambi di battute in una lingua per me incomprensibile. Le allusioni e i gesti erano abbastanza inconfondibili e anche quelle che sembravano guardie del corpo erano molto su di giri, qualcuno era anche già in mutande.
Seguii Jordan giù nel grande soggiorno dove c'erano ancora una decina di ospiti intorno ai 50, un gruppetto stava chiaccherando tranquillamente al centro della sala mentre sui divanetti alcuni stavano spompinando un paio di bodyguard. Jordan si era seduto sul divanetto ad angolo e abbassati i bermuda si stava menando lentamente l'uccello, mi bloccai un attimo a fissare quello splendido cazzo, era grosso più o meno come quello di Frank ma era più lungo, doveva essere almeno 23 cm e con una grossa cappella.
Mi chinai per sfilargli i pantaloni e me lo trovai davanti alla faccia, iniziai a leccarlo, ero ormai fuori di me, lo sentivo duro e caldo mentre lo riempivo di saliva.
Improvvisamente Jordan si alzò, lo seguii in una delle stanze lungo il corridoio di coperta, si fermò in piedi accanto al letto con il cazzo dritto, mi tolsi a fatica le scarpe e i jeans e mi inginocchiai per prenderlo in bocca, non riuscivo a impugnarlo completamente con la mano mentre succhiavo la cappella, non smisi di leccarlo nemmeno quando sentii aprirsi la porta.
Riconobbi la voce di Frank e vidi Adrian sedersi su una sedia in un angolo della stanza, era nudo e si stava segando. Frank mi sollevò le braccia e mi sfilò la camicia poi mi prese per le ascelle e mi trascino sul letto a pancia in su con la testa verso il bordo.
Jordan era salito sopra di me, avevo le sue palle sulla faccia e riuscivo a vedere il suo buco del culo, mentre mi teneva le gambe sollevate aperte, Frank mi tolse il perizoma, sentii il suo cazzo spingere , doveva averlo lubrificato perchè lo sentii scivolare tutto dentro poi lo stronzo inizio a pompare duro,.
Le palle di Jordan sulla bocca soffocavano i miei lamenti, ma passato il dolore e fuori di me dall'eccitazione iniziai a pregarlo di incularmi.
Jordan lasciò le mie gambe a Frank che le teneva sollevate per le caviglie mentre continuava a scoparmi.
Ero completamente sottomesso più gemevo più Frank spingeva, era eccitatissimo e aveva il cazzo duro come il marmo. Avevo la sua faccia vicino alla mia, con le mani stringevo le sue natiche e lo incitavo mentre mi scopava, proprio quando pensavo stesse per sborrarmi in culo uscì, rimasi per un attimo completamente accasciato sul letto in estasi.
Mi sollevai in ginocchio e mi trovai il suo cazzo davanti ero così eccitato che riuscivo a ingoiarlo fino alle palle.
Jordan era sdraiato sul letto, mi misi su di lui a cavalcioni con il culo rivolto verso Adrian, l'ungherese si stava godendo lo spettacolo.
Sentii la cappella spingere e allargarmi il buco, strinsi i denti e lo feci entrare fino in fondo, poi lentamente iniziai a salire e scendere lentamente, Jordan allargandomi il culo con le mani iniziò a scoparmi, mi chinai in avanti per aprirmi il più possibile mentre sobbalzavo per i suoi colpi.
Frank in piedi accanto al letto mi risollevò ricacciandomi il cazzo in gola e in quel momento venni sborrando sulla pancia di Jordan, presi in mano il cazzo di frank e menandolo con forza lo feci venire sulla mia faccia.
Dopo una lunga cavalcata Jordan mi sollevò facendomi cadere sul letto a pancia in giù ormai il suo cazzo entrava senza sforzo e sdraiato su di me riprese a scoparmi selvaggiamente finchè sentii la sua sborrata riempirmi la schiena.
Rimasi sdraiato senza forze con il culo sfondato mentre i tre uomini uscivano dalla stanza.
Dopo una decina di minuti mi diedi una ripulita nel piccolo bagno della stanza e raccolti i miei vestiti uscii nudo nel soggiorno, trovai Frank seduto su un divano parlare con Adrian e sul divano di fronte erano seduti a chiaccherare un gruppetto di ospiti. Nessuno fece più di tanto caso alla mia presenza, presi una bibita dal buffet appoggiai la mia roba su una poltrona e uscii sul ponte a fumare una sigaretta sdraiato su uno dei materassini del ponte superiore.
Stavo li da una decina di minuti quando sentii la mano di Frank appoggiarsi sul culo mentre si sdraiava di fianco a me, "cazzo che scopata, te ne vai con il culo bello sfondato" sorridendo risposi che per un pò non avrei potuto sedermi, mi invitò a dormire da lui ma risposi che sarei partito presto e dovevo tornare in albergo, mi disse anche che se tornavo qui o se capitavo a Berlino e avevo voglia di cazzo avevo i suoi indirizzi o magari potevamo trovarci anche a Barcellona quando sarei stato lì per lavoro.
Dopo aver salutato Frank mi rivestii e mi avviai verso l'albergo.
Il giorno dopo presi il battello per tornare in Spagna dove avrei preso il volo per l'Italia , sarei tornato in Spagna a Barcellona 2 settimane dopo per lavoro.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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Commenti per Duri allenamenti 9°parte "l'ungherese":
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