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Gay & Bisex

Duri allenamenti 1° parte "Frank"


di pietra74
04.11.2024    |    421    |    0 9.6
"Sotto la doccia, masturbandomi rivivevo la scena di poche ore prima, con il tedesco che, quando appena rivestito stò per andarmene, mi prende da dietro mi..."
Decisi di trascorrere tre settimane di allenamento su una nota isola spagnola , avevo previsto lunghe sedute di allenamento la mattina, poi pomeriggio e sera di relax e divertimento non esagerati senza fare troppo tardi la sera.
Avevo trovato alloggio in un hotel esclusivamente frequentato da uomini gay, quindi trovai difficile mantenere l'impegno.
Riuscii a farmi scopare tutti i giorni, conobbi una coppia di tedeschi, passavo il pomeriggio e la sera nella loro stanza con un cazzo in culo e uno in bocca o sul balcone con una sigaretta e una birra. Un giorno invitarono anche uno scozzese sempre ospite dell'albergo.
Dopo quel pomeriggio in ginocchio o a pancia in giù con due cazzi davanti e uno dietro, pensai di dovermi dare una calmata e decisi che la sera l'avrei passata a rilassarmi in centro.
Scelsi di trascorrere la serata in un bar consigliato dal portiere del hotel , era un locale gay molto carino e tranquillo, anche ben frequentato, dopo tutti i cazzi presi nei giorni precedenti avevo deciso di limitarmi a bere qualcosa e poi a letto presto. Raggiunto il locale mi piazzai su uno degli sgabelli del lungo bancone di marmo.
Gli sgabelli erano molto alti, quindi ero costretto ad appoggiarmi sul poggiapiedi, per potermi appoggiare al bancone dovevo piegarmi in avanti e stare con il culo in fuori, indossavo dei mini short di jeans e in quella posizione usciva il perizoma e cercavo di coprirlo con la maglietta.
Il mio culo attirava l'attenzione di qualche frequentatore del locale, ma avevo deciso che avrei accettato solo di fare due chiacchiere.
La mia attenzione fù subito attratta da un maschione alto 1.90 con pettorali e un fisico da paura , era Steven uno dei baristi del locale. Quell'apparizione cambiò completamente il programma per i giorni seguenti....
"Cosa bevi ?" Una voce alla mia destra mi fece distogliere lo sguardo da quel pezzo di figo . Sono Frank, piacere, posso offrirti un drink?
Era un bell' uomo sui 50 un altro tedesco, bel fisico atletico e buona parlantina, accettai il drink.
Dopo qualche birra, con Steven che mi passava davanti in continuazione e la mano di Frank che da un pò di tempo era appoggiata fissa sul mio culo, avevo già perso la testa e quando il tedesco con la scusa di pagare si piazzo in piedi dietro di me facendomi sentire tutta la sua erezione accettai di seguirlo.

Seguii Frank nel vicolo a fianco del locale dove si trovava l'entrata alle scale che portavano nel suo appartamento, proprio sopra il locale gay.
Li nel vicolo mi resi conto che non sarei riuscito a tener fede al mio programma sia a causa delle birre bevute sia per la visibile eccitazione, notevole nelle dimensioni, che si intravedeva nei pantaloni in cotone del tedesco, la sentivo mentre mi premeva sul muro nel tentativo di baciarmi , di sicuro non me la sarei cavata con un pompino visto che la sua mano era già nei miei short e con un dito mi stava già scopando.
Prima che mi inculasse lì nel vicolo accettai di salire, entrai nell appartamento al secondo piano praticamente nudo e con il suo cazzo in mano.
Un pò annebbiato dall'alcol, sdraiato a pancia in giù sul letto, ricordo la vista delle sue gambe aperte e davanti a me un grosso cazzo duro e due grosse palle.
In quella posizione con le sue gambe un pò sollevate, potevo vedere anche il suo buco del culo , il tedesco era completamente depilato.
Frank era eccitatissimo, quando non avevo il cazzo in bocca mi schiacciava la faccia sul culo e sulle palle, la lingua sul buco del culo lo faceva impazzire e dopo credo una mezz'ora che mi stava letteralmente scopando la gola si mise in ginocchio sopra di me menandoselo, mi sborro direttamente in faccia, mi abbassai per evitare che mi entrasse negli occhi ma mi riempi la fronte e i capelli con un getto esagerato di sborra calda.
Il tedesco crollo sul letto mentre io mi alzai per andare a lavarmi in bagno.
Davanti allo specchio del lavandino pensai che forse, dato che non era tardissimo, la mattina avrei potuto allenarmi, con questa idea mi addormentai nel letto accanto ad un grosso cazzo ora moscio ma che già sembrava prendermi per il culo " dove cazzo vai domani ?".
Tornato in camera in hotel la mattina dopo, mentre ripensavo alle ultime ore trascorse, buttai a lavare la maglietta macchiata sulla schiena, sfilai gli short e il perizoma strappato di cui praticamente rimaneva solo l'elastico in vita , erano la dimostrazione del fallimento dei miei buoni propositi della notte trascorsa, insieme all' immagine di Frank che tenendomi a faccia in giù sul tavolo della cucina mi inculava di brutto.
Sotto la doccia,masturbandomi rivivevo la scena di poche ore prima, con il tedesco che, quando appena rivestito stò per andarmene, mi prende da dietro mi piega sul tavolo, mi abbassa i pantaloncini, mi sputa sul buco e strappando via anche il perizoma me lo infila con un colpo secco. Un inculata brutale la cui seguente schizzata sulla schiena sarebbe dovuta essere una liberazione, ma alla troia che ero diventato sembrava non bastare.

Le voci e i rumori provenienti dalla piscina, proprio sotto il balcone della mia camera al primo piano dell'Hotel mi svegliarono dal sonno in cui ero sprofondato appena uscito dalla doccia e buttato sul letto.
la sveglia sul comodino segnava le 2 del pomeriggio, avevo dormito 5 ore , mi alzai per aprire la tapparella e uno splendido sole inondo la camera di luce, era una giornata stupenda e mi sentivo in gran forma.
La fantastica crema svizzera che avevo portato in previsione delle lunghe ore che avevo in programma di trascorrere in sella alla bici aveva fatto il suo lavoro anche per il leggero bruciore che mi aveva lasciato il trattamento anale post colazione di Frank. Nudo sdraiato sul letto avevo un forte senso di appagamento e mi sentivo rilassato, decisi di scendere in piscina a prendere un pò di quello splendido sole.

L' hotel aveva una grande piscina rettangolare con ai bordi un ampio solarium con pavimento in assi di legno, percorsi tutto il bordo per recarmi nella zona del chiosco in legno che faceva il servizio bar, presi un lettino ci buttai l'asciugamano e mi sdraiai in modo di avere la vista su tutto il bordo piscina.
C'erano molte sdraio libere, la ventina di uomini presenti erano tutte facce nuove, c'erano 4 coppie, un gruppetto di 6 che si divertiva con il pallone in piscina e qualche singolo sparso qua e là.
Gli ospiti che avevo conosciuto compresa la coppia di tedeschi avevano lasciato l'hotel, praticamente la prima settimana ero stato in 6 delle camere del hotel senza contare la mia.
Decisi di godermi il sole, mi sdraia a pancia in giu con il costume tra le chiappe a mo di perizoma e chiusi gli occhi.
"Hey Ciao !", il saluto veniva da molto vicino ma trovavo strano che quel accento strano si rivolgesse proprio a me, aprii gli occhi e mi girai, un uomo che non riuscivo a vedere bene contro sole era in piedi a fianco a me, si rivolse a me in inglese " se vieni al bar, ti servo da bere", infilai gli occhiali da sole e cazzo! era lo scozzese che mi aveva scopato nell'orgia con i due tedeschi, un gran bel fisico e due chiappe di marmo.
Si chiamava Erik e aveva la maglietta dello staff, quindi lavorava in hotel. Accettai l'invito e lo seguii al bancone del chiosco, lui entrò dietro al bancone e appoggio 2 bottiglie di birra sul banco.
Mi chiese come stava andando la vacanza e se mi stavo divertendo, l'allusione al "party" come lo chiamava lui quando il discorso si fece piu esplicito era chiara.
Eravamo le uniche persone al banco del chiosco e il fatto che lui parlasse cosi chiaramente di come ero bravo a darmi da fare con 3 cazzi, mi imbarazzava un pò ma mi stava anche eccitando.
Erik era rivolto verso lo scaffale delle bottiglie quando mi disse "tra 10 minuti sono le 16 e chiudo il chiosco" subito dopo si girò e mi accorsi che aveva l'uccello fuori dai pantaloncini, mi guardai intorno ma lui si mise a ridere, "non vede nessuno e anche se fosse, qui non è poi cosi strano che uno giri con l'uccello fuori", ok ribattei, ma non il barista!
10 minuti dopo nel chiosco chiuso ero in ginocchio a succhiare il cazzo di Erik, ci misi tutto l'impegno per cercare di farlo venire con la bocca , Erik era eccitatissimo e il suo cazzo era duro da scoppiare, sborro con un getto che mi sfioro le guance e fini sulla spalla destra, poi prese un asciugamano dal bancone e me lo passo per pulirmi, Erik ancora nudo si mise alla spina e preparò 2 birre, mentre stavamo bevendo mi disse che voleva scoparmi e chiese se potevamo salire in camera da me dopo le 18 quando finiva il servizio. I miei programmi della serata erano ancora quelli dei giorni precedenti, cioè relax due passi in paese e poi a nanna, anche se dalla sera prima mi era rimasta la fissa di Steven, quindi verso le 21 sarei andato al locale gay per conoscere il barista e poi a letto verso mezzanotte. L'idea di una sveltina alle 18 non era da escludere ma decisi di dire a Erik che avevo un impegno e che potevamo fare nei prossimi giorni, freddamente mi rispose "ok vediamo".
Uscii dal chiosco attraversai la zona piscina e tornai in camera , mi era venuta anche una certa fame e pensai di uscire per la cena.
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