Gay & Bisex
Duri allenamenti 3°parte "Gabriel"


17.11.2024 |
44 |
0
"Pensai a cosa fare, poteva essere un invito per bere qualcosa in camera e poi provarci e la cosa non mi dispiaceva, non ero mai stato con un nero a meno che..."
All'esterno la temperatura era ancora gradevole, appoggiai pantaloni , scarpe e maglietta, presi una bottiglia di birra da uno dei tavoli e mi sdraiai su uno dei lettini.Sdraiato su un fianco mi godevo la brezza che mi accarezzava il culo, i segni delle mani sulle natiche e sui fianchi sembravano per il momento gli unici segni lasciati dalla monta, dovevo ringraziare Claudio per avermi ben lubrificato. Intanto la terrazza si stava riempiendo di uomini nudi, un pò meno chiassosi, la serata però sembrava poter continuare fino a notte fonda, e l'alcool non mancava. Accesi un altra sigaretta mentre osservavo i movimenti al tavolo che stava dalla parte opposta della terrazza. Frank stava chiacchierando con un paio di tedeschi, nell'angolo alla mia sinistra si era formato un gruppetto tra cui i due africani, finalmente riuscii a vedere quel cazzo nero che, se pur moscio e ciondolante rimaneva impressionante come dimensioni, il ragazzino si era praticamente preso una lattina di coca nel culo.
"Come va ? i miei amici sono entusiasti della festa " , era la voce di Frank, mi girai verso di lui e mi trovai con il suo cazzo ciondolante a 5 centimetri dalla faccia, mi piaceva molto il suo cazzo, fui ad un attimo da prenderglielo di nuovo in bocca , mi scolai il resto della bottiglia di birra e girai lo sguardo di nuovo in avanti," Si, direi molto riuscita" risposi ridendo.
Aveva in mano delle banconote e me le lancio sul lettino "tieni, è più di quanto abbiamo dato ai 3 ragazzi, tu sei stato la sorpresa della festa, vieni a bere al tavolo dai" si girò e si diresse verso il gruppetto dove c'erano i suoi amici tedeschi.
Rimasi un attimo interdetto e pensai " che grandissimo stronzo" .
Raccolsi i soldi, erano due banconote da 100 dollari, le infilai nella tasca dei jeans e mi rivestii.
Ormai erano quasi tutti ubriachi, i ragazzi li avevo visti l'ultima volta in ginocchio nel salone quindi se ne erano già andati. Anche se quasi tutti si erano rivestiti, pensai fosse meglio salutare e andarsene, raggiunsi Marco e Sergio che erano con i due africani e salutai tutti molto tranquillamente, Frank e Claudio e il gruppo di tedeschi erano i più alterati, non parlavo tedesco, anche se non capivo feci dei gran sorrisi sia ai commenti che alle mani sul culo , baciai tutti e mi diressi verso l'uscita.
Arrivai in strada, era l'una e in giro si vedeva solo qualche macchina passare, i jeans aderenti sfregavano sul buco del culo, mi pentii di non aver indossato le mutande, non avrei potuto arrivare fino all'hotel a gambe larghe e decisi di fermare un taxi.
Guardai l'orologio sul comodino, erano già le 12, ero ancora un pò intontito, non credevo di avere bevuto così tanto alla festa, mi guardai il culo nello specchio dell'armadio, qualche schiaffo si vedeva ancora nonostante prima di crollare sul letto esausto mi fossi spalmato il culo con la crema svizzera .
per riprendermi mi misi sotto il getto della doccia, ripensai a tutti quei cazzi, con quella sensazione che solo chi lo ha preso nel culo può capire, me lo menai fino a sborrare.
Mi misi sulla sedia del balcone per fumarmi una sigaretta e rilassarmi, ma mi ricordai dell'appuntamento dato a Gabriel in piscina.
Avrei volentieri evitato ma mi sarebbe dispiaciuto tirargli il bidone, in fondo si trattava solo di fare due chiacchere in piscina. Infilai il costume e gli occhiali da sole, presi l'asciugamano e scesi.
Appena arrivato sul bordo di legno vidi Gabriel seduto sull'ultimo lettino del lato lungo, sui lettini successivi, proprio sull'angolo della vasca erano sdraiati altri 2 neri , man mano che mi avvicinavo realizzai che solo uno stupido non avrebbe pensato alla strana coincidenza di conoscere 3 uomini del Camerun nello stesso giorno a nemmeno un km di distanza e non domandarsi se potevano conoscersi..
Gabriel mi aveva visto, quindi non potevo tornare indietro, mi avvicinai e salutai Gabriel che mi presento i suoi amici Joel e Georg, salutai un pò imbarazzato ma i due alzarono appena la testa mi salutarono con un cenno della mano e si rimisero sdraiati, riconobbi Joel anche se alla festa avevo notato principalmente il suo enorme cazzo. Mi piazzai su un lettino in modo di avere Gabriel tra me e i due, forse non mi avevano riconosciuto.
Dopo qualche chiacchera andai al chiosco con la scusa di mangiare un panino, Erik non c'era,, forse era il suo giorno libero e al suo posto una bionda con le tette enormi serviva da bere al bancone.
Quando tornai da Gabriel era solo, mi raccontò che i due amici erano passati solo per salutarlo e che alloggiavano in un albergo vicino, mi disse anche che erano stati ad una festa e avevano fatto l'alba quindi erano andati a dormire. Gabriel era molto interessato a come passavo le giornate, raccontai solo la parte degli allenamenti e feci solo delle allusione a qualche incontro con uomini ma senza scendere in particolari, recitai la parte dello sportivo serio.
Lui mi raccontò che cercava un pò di divertimento, ma non era andato alla festa con i suoi amici perchè era tornato tardi e molto stanco da un escursione in barca, mi chiese se volevo passare la serata bevendo qualcosa, ci pensai un pò ma decisi che avrei passato la serata da solo e dissi che purtroppo per la sera avevo già un impegno e potevamo comunque fare una delle sere successive.
Ebbi l'impressione che Gabriel fosse rimasto un pò sorpreso dal rifiuto, ma fu comunque molto gentile e rispose che gli avrebbe fatto molto piacere.
Salii in camera verso le 18 e sul balcone fumando una sigaretta ripensai a Gabriel, doveva esserci anche lui alla festa, quindi sapeva anche delle orge con escort di Frank.
Cenai al solito bar per poi passare al locale gay a bere una birra,il locale era stranamente vuoto e riuscii anche a scambiare qualche parola con Steven,ma non mi sembrava particolarmente interessato a me, quindi finii una seconda birra prima di pagare e tornare in albergo a dormire.
Mi svegliai verso le 10 e dato che non avevo ancora restituito la bici decisi di farmi un giro, indossai l'abbigliamento tecnico, misi il costume un asciugamano e una bottiglia d'acqua in uno zaino e scesi in garage a prendere la cannondale, conoscevo una spiaggia sul lato opposto dell'isola a una trentina di chilometri, la strada costeggiava il mare ed era quasi tutta pianeggiante, in meno di un ora raggiunsi la spiaggia.
C'erano alcune persone sedute ai tavoli del baretto all'ingresso e forse una decina sulla sabbia, la spiaggia era molto grande, scelsi un posto isolato e mi misi nudo al sole.
Faceva molto caldo quindi passai la giornata a nuotare e prendere il sole, al baretto servivano grigliate di pesce, mi infilai il costume e andai a farmi finalmente un pranzo decente.
Tornai in albergo verso le 17. Mi feci una lunga doccia e guardandomi allo specchio fui contento di vedere finalmente un abbronzatura decente, il culo era rimasto un pò più chiaro e rimaneva ancora un pò il segno del costume ma la cosa non mi dispiaceva.
Indossai degli slip, dei pantaloncini corti in cotone, una maglietta e scesi a fumare una sigaretta in giardino.
Uscendo verso il giardino incontrai il ragazzo della reception, mi disse che avevano lasciato un messaggio per me, prese una busta dal bancone e me la porse, la presi e mi diressi verso i divanetti del giardino.
fumando una sigaretta la aprii e lessi il messaggio, era di Gabriel "ti aspetto in camera alle 20, sono alla 224".
Pensai a cosa fare, poteva essere un invito per bere qualcosa in camera e poi provarci e la cosa non mi dispiaceva, non ero mai stato con un nero a meno che uno dei suoi amici, e poteva essere solo Georg, non mi avesse preso da dietro sul divano alla festa.
Il fatto però che Gabriel facesse parte del giro delle feste di Frank non sò perchè ma mi metteva un pò in ansia, o forse era eccitazione, comunque sapevo che dovevo prepararmi per un altra scopata, speravo solo che non fosse dotato come il suo amico Joel.
Rimasi in pantaloncini e maglietta e alle 20 puntuale bussai alla 224, aspettai un attimo e la porta si apri, all'interno Gabriel non era solo, appoggiato alla scrivania c'era Georg, Gabriel era seduto sul letto, entrambi erano a torso nudo e indossavano pantaloni della tuta in cotone e avrei giurato che non indossavano le mutande. "hai già conosciuto Georg" il tono di Gabriel era come al solito molto gentile, ma qualcosa mi metteva a disagio, Georg mi venne incontro e mi porse un bicchiere, riconobbi l'odore di rhum, guardandomi negli occhi sorrise "o preferisci una birra?", presi il bicchiere e bevvi un sorso.
"Mettiti comodo, Georg voleva solo vederti per salutarti ma non si ferma". " volevo solo rivedere il tuo splendido culetto".
Georg si era abbassato i pantaloni e aveva il cazzo in mano ancora moscio, Gabriel rideva "ieri in piscina pensavo che non sarei riuscito a farmi questo ragazzo cosi riservato, poi scopro che lo stesso ragazzo si è fatto montare da almeno 7 o 8 uomini " "Frank mi ha detto che basta pagarti, sul mobile ci sono 50 dollari".
Gabriel si mise in piedi a fianco di Georg e si abbassò i pantaloni, posai il bicchiere mi inginocchiai e presi in mano i due grossi cazzi neri, Georg mi prese per la testa, il suo cazzo era diventato durissimo.
Gabriel si era riseduto sul letto e guardava masturbandosi il suo amico che mi scopava il culo, ero sdraiato con la schiena sul pavimento e le gambe sollevate aperte, Georg inginocchiato con le mie caviglie sulle spalle mi stava letteralmente martellando il buco del culo, mai come stavolta fui felice di ricevere la sborrata che mi arrivò in piena faccia.
Georg si alzò tirò su i pantaloni e uscì dalla camera."Frank aveva ragione sei proprio troia, tieni pulisciti" Gabriel mi porse un asciugamano, lo presi e mi alzai per andare in bagno "torna qui ! dove vai, abbiamo appena cominciato dai su vieni" quasi ipnotizzato salii sul letto per prendere in bocca il suo cazzo già durissimo, ma prendendomi da dietro mi strinse tra le braccia. Lo sentivo completamente appoggiato alla mia schiena, il cazzo duro spingeva tra il solco delle chiappe, mi costrinse sdraiato a pancia in giù con le gambe aperte, il suo braccio sinistro attorno al collo e il suo respiro nell'orecchio destro, mi teneva bloccato con tutto il suo corpo, entrò lentamente e lo spinse fino in fondo, la sua mano sulla bocca mi impediva di gridare, strinsi i denti mentre il letto sembrava dover cedere sotto i colpi dell'Africano.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per Duri allenamenti 3°parte "Gabriel":
