Gay & Bisex
Una sveltina per caso
di svuotocazzi
28.03.2018 |
22.231 |
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"Puntuale, il mio amico mi scrive di essere arrivato..."
Un pomeriggio libero non capita spesso. Ho mangiato qualcosa rientrando a casa e mi stendo sul divano a bermi un caffè in tutta tranquillità. Un po' di musica in sottofondo è quello che ci vuole per scaricare la tensione. Un po' per evitare di addormentarmi, un po' per noia, afferro il cellulare e controllo le varie notifiche. Accendo anche Grindr e rispondo a uno che mi ha contattato la sera prima.Non faccio in tempo a terminare la frase che un suono familiare mi comunica l'arrivo di un nuovo messaggio. È di un ragazzo che conosco bene: è un paio d'anni che ci vediamo spesso e i nostri incontri sono sempre soddisfacenti per entrambi. Mi chiede cosa sto combinando.
“Sono a casa da un po'. Tu?”.
“Io ho appena finito di lavorare. Sei in cerca?”.
“Mah, sono rientrato da poco e ho acceso un po' per noia. Tu hai voglia?”.
“Ho le palle che mi scoppiano da quanto sono piene!”.
“Mmm, così mi fai eccitare!”.
“Ma se passo a salutarti?” mi chiede, assieme all'emoticon con l'occhiolino.
“Ah quindi non mi lasci riposare?”.
“Nono, ho voglia di aprirti il culo e di svuotarmi per bene”.
“Non male. Puoi subito?”.
“Dieci minuti e sono da te. Non ho molto tempo. Ti va di aspettarmi a pecora, col buco in bella vista?”.
“Certo che mi va, che domande! Sbrigati, su!”.
Mi spoglio rapidamente e mi sistemo sul divano, iniziando a sditalinarmi il culo. Faccio entrare prima due, poi tre dita e le muovo dentro di me per allargarmi bene.
Puntuale, il mio amico mi scrive di essere arrivato. Vado ad aprirgli la porta e, mentre sale le scale, mi sistemo sul divano come d'accordo. Lo sento entrare nell'appartamento e chiudersi la porta alle spalle. Faccio appena in tempo a volgere la testa verso l'ingresso, che lo vedo sorridermi e leccarsi le labbra con la lingua. Viene verso di me e, rapido, si inginocchia a leccarmi il buco con vigore.
La velocità è stata tale che mi prende di sorpresa e mi trovo a lanciare urletti di goduria, mentre la sua lingua mi stimola la mucosa. È un gran leccatore e io mi sistemo meglio, per subire il suo trattamento. Sta infilando la lingua dentro il mio buco e io rilasso i muscoli per facilitargli l'ingresso. Il rimming mi eccita sempre a dovere, ma non tutti sono disposti a farlo.
Dopo buoni dieci minuti di leccate profonde, il mio amico si rialza. Lo guardo in faccia e gli lancio un occhiata da porca, facendogli capire che è giunto il momento di passare ad altro.
Si sveste rapidamente e noto con piacere che è eccitato a dovere. Il suo cazzo, spesso e lungo a dovere, punta deciso verso l'alto. Allungo una mano e glielo masturbo un po', ma lui mi blocca: “Fermo, lascia fare a me!”.
Si impugna l'asta e ci fa cadere sopra una buona dose di saliva. Fa un passo in avanti e la appoggia al mio buco. Dà una leggera spinta e inizia a entrare dentro di me. Mi rilasso completamente e lo sento sprofondare completamente, fino a quando il suo bacino si appoggia alle mie natiche. Gemiamo entrambi di soddisfazione e restiamo fermi per un po' in quella posizione.
“Cazzo, se sei caldo oggi!”
“Scopami, dai”, lo imploro.
Inizia subito a sbattermi con vigore, tenendosi con le mani sui miei fianchi. È una scopata intensa, come un po' tutte quelle fatte con lui. Abbasso completamente la testa e sporgo il culo in fuori, offrendomi ai suoi colpi decisi.
Allungo una mano sotto di me, fino a raggiungere il mio buco. Gli tocco il cazzo e lui rallenta la sua corsa per un attimo, godendo del contatto con le mie dita. È solo un attimo e subito riprende la monta con la stessa velocità di prima. Mi afferra per le spalle e mi fa sollevare il busto. Senza smettere di scoparmi, mi gira la testa e prende a baciarmi con foga, dandomi della troia e dello svuotacazzi a bassa voce. Io gli chiedo solo di aprirmi il culo e di usarmi come vuole.
Lo sento ansimare forte vicino al mio orecchio. Rallenta la scopata, estrae il pisello dal mio buco e ce lo riaffonda dentro con forza, ripetendo l'operazione per alcune volte. Sembra voglia trattenere la sborrata, ma non credo sia il modo giusto per farlo.
“Merda, mi fai venire” urla.
Riprende a scoparmi con forza e, gridando il suo piacere, si svuota dentro di me. Il suo cazzo pulsa e si contrae per una decina di volte, segno di una sborrata importante, e un calore intenso riempie il mio culo. Non scherzava quando mi ha scritto di avere le palle piene.
Rimanendomi dentro, si sdraia sulla mia schiena, accarezzandomi il petto e respirando profondamente per smorzare il piacere provato. Con una mano gli accarezzo la testa, a ringraziarlo di quanto mi ha dato. Si risolleva lentamente ed estrae il pisello dal mio buco. Si sdraia sul divano accanto a me, mi guarda e scoppia a ridere.
“Sei proprio un porco”, mi fa.
“Io, eh?” e gli sorrido in risposta.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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