Gay & Bisex
Un weekend al mare
di Simonecrini
31.07.2024 |
90 |
1
"Quindi niente lei e niente io! Ma non ce la faccio veramente più, ho resistito per un paio di mesi, ora è tanto che mi sego, anche un paio di volte al..."
È veramente strano quello che ti può capitare nella vita, soprattutto quando meno te lo aspetti. Le sospirate ferie estive erano arrivate e in programma con mia moglie avevamo da passare tre giorni, dal venerdì alla domenica, da una sua carissima amica di infanzia che da tempo ci invitava a trascorrere un weekend con suo marito nella loro casa al mare. Sistemati i figli dai nonni (gli ospitanti non ne hanno, lei è in attesa del primo) partiamo e dopo una cinquantina di minuti arriviamo finalmente a destinazione. La coppia ( Sabrina e Giovanni) ci accolgono nel loro appartamento, Sabrina è seduta su una sdraio del piccolo saloncino,ha un pancione abbastanza pronunciato nonostante manchino ancora due mesi al parto mentre Giovanni, cordiale come sempre ci accoglie e ci fa sistemare nella nostra camera. Trascorriamo un paio di ore a ricordare i vecchi tempi, tra una risata e l'altra si avvicina l'ora di cena e Giovanni dice che andrà a prendere delle pizze, in quanto Sabrina in questi giorni di caldo anomalo è affaticata e non si sente proprio in forma. Lo accompagno lasciando le due amiche da sole, prendiamo le pizze e torniamo a casa per consumarle. Durante il pasto mia moglie dice che si è messa d'accordo con Sabrina: stanotte dormiranno insieme, hanno tantissime cose di cui parlare e quindi noi uomini ci dovevamo sistemare nell'altra stanza da letto . " Soprattutto senza protestare" precisa Sabrina con il suo bel sorriso. Giovanni ed io ci guardiamo negli occhi, è facilmente intuibile che la cosa non ci faccia così tanto piacere, ma guai a contraddire le due amiche e facciamo finta di essere pienamente d'accordo. Arriva l'orario di ritirarsi nelle stanze, salutiamo le rispettive mogli e andiamo nella camera che sarebbe dovuta essere di mia moglie e mia. Per fortuna la stanza ha il condizionatore e la temperatura è piacevole. Rimaniamo entrambi in intimo, noto il fisico di Giovanni...veramente niente male... poco pelo (è la cosa che più mi attira) spalle abbastanza larghe, gambe muscolose... lo slip attillato evidenzia anche la forma del cazzo che non mi sembra grande ma non posso fare a meno di fare una mia valutazione... Proviamo a dormire... già so che non sarà facile ... Dopo una ventina di minuti ero ancora sveglio ma quello che mi incuriosisce è aver sentito un cadenziato movimento del letto...tra me e me penso " ma si sta' facendo una sega questo?". La curiosità è forte, non so come verificare visto che sono girato di fianco, con lo sguardo quindi non verso di lui, ma dalla parte opposta. Faccio finta di girarmi nel sonno, lui si blocca, continuo a fare finta di dormire e dopo qualche minuto riprende. Si, si sta facendo una sega. Apro leggermente un occhio e in penombra vedo la sua mano che fa su e giù per quel cazzo in erezione che in effetti non è enorme, come avevo immaginato, ma l'eccitazione si stava facendo largo in me. Faccio finta di svegliarmi, lui non riesce a coprirsi e lo vedo lì, con il cazzo che si era repentinamente afflosciato ancora nella mano. Lo guardo...ci fissiamo...con voce flebile mi chiede scusa. Cerco di essere rassicurante, in fondo che male c'è, e gli dico " ma figurati, nessun problema, mica mi scandalizzo, ci mancherebbe. Ma come mai questa esigenza notturna?". Avrò toccato le giuste corde ma lui si apre subito, ed è un fiume in piena " da quando Sabrina è incinta non facciamo nulla, ognuno ha le sue esigenze, ho aspettato con pazienza ma lei ha paura di fare danni alla gravidanza! E non ci pensa minimamente almeno ad aiutarmi in qualche modo, né di mano né di bocca, perché dice che il godimento deve essere reciproco. Quindi niente lei e niente io! Ma non ce la faccio veramente più, ho resistito per un paio di mesi, ora è tanto che mi sego, anche un paio di volte al giorno, ma non trovo nessuna soddisfazione ". Sinceramente mi ha fatto un po' pena, ma come si dice, necessità fa virtù e senza tanti giri di parole colgo la palla al balzo e gli dico " ti capisco, mi dispiace veramente...vuoi che continui io?" Lui mi guarda incredulo, ha ancora il cazzo scoperto, moscio ...non mi risponde, continua a fissarmi come se avesse bisogno di avere conferma di aver sentito bene. Allora glielo ripeto " vabbè, tutti da ragazzini abbiamo fatto e o ricevuto una sega da qualche nostro amico, a te non è mai capitato?" lui continuando a fissarmi mi risponde "si certo, anche di più di una sega se è per questo, ma ormai saranno almeno un paio di decenni che non ho più fatto niente con amici". "Bèh se non vuoi nessun problema, figurati, dai buona continuazione, cerco di dormire, fai pure, non mi dà fastidio " . "Aspetta" mi dice mentre mi sto girando per dargli le spalle e lasciarlo tranquillo al suo da fare, " mi piacerebbe in fondo, si dai, se non hai nulla in contrario ". E dicendolo si abbassa di nuovo i boxer evidenziando il cazzo di nuovo in erezione. Gli suggerisco di chiudere a chiave la porta, per maggiore sicurezza, si alza, lo fa e ristenendosi sul letto toglie le sue mutande, rimanendo completamente nudo. Glielo prendo in mano, inizio pian piano il movimento avanti e indietro, ma mi accorgo che non è totalmente rilassato... Allora, visto che ci siamo, lo invito a chiudere gli occhi e pensare a quello che desidera maggiormente ed eventualmente chiederlo di fargli mentre lo masturbo. Esegue, i suoi muscoli ora sono più rilassati, sembra gradire il mio servizio manuale, tanto che sento qualche gemito di soddisfazione. Il mio ritmo è lento, cerco di portarlo al massimo del desiderio, e mi accorgo di esserci riuscito quando flebilmente dice " di bocca, dai!". " Vuoi un pompino?" chiedo per essere sicuro di avere capito bene, e lui ormai preso dal momento, spingendomi la testa verso il suo cazzo " si dai". Lo prendo in bocca tutto, come lunghezza non ho problemi, sarà massimo 16 centimetri, è che è molto più largo dello standard, quindi faccio un po' di fatica ad aprire per bene la bocca per accoglierlo tutto. Ci comunque riesco, mentre glielo succhio gli tocco le palle, le cosce. Gradisce . Mi fermo perché ho una domanda che mi è venuta in mente da fargli " ma prima hai detto che non solo seghe vi siete fatti tra amici...mi hai incuriosito: cos'altro avete fatto di bello?". Finita la domanda mi rituffo su quel cazzo durissimo che mi stavo gustando, e lui mi racconta di esperienze avute, che da coetanei, da ragazzo, aveva ricevuto anche qualche pompino ed un paio ne aveva inculati. " Ti va se ti scopo?" mi fermo, lo guardo, annuisco con la testa e chiedo in che posizione vuole. Mi fa stendere a pancia in giù, mi si posiziona alle spalle, in ginocchio, inizia a tastarmi le natiche, sento che lo fa con voglia, sottovoce dice " che bel culo! Ma sei depilato?" Io rispondo che non mi depilo, sono così di natura. Con le mani mi apre le natiche, lo sento sputare prima sul cazzo e poi sulla mia apertura, poggia la cappella all'ingresso e con un colpo secco di bacino entra. Sento dolore perché la penetrazione è stata troppo immediata, senza preparazione e con poca lubrificazione, trattengo un gemito di dolore, soprattutto per paura che dall'altra stanza possano sentire qualcosa. Cerco di rilassarmi al massimo e lo sento che affonda completamente. Si muove con voglia, si nota che è in astinenza, mentre mi scopa ogni tanto mi schiaffeggia le natiche, il cazzo ormai si è completamente addentrato nel canale che allo stesso tempo si è adeguato alla sua forma. Credo dal movimento che stia già per venire ma si ferma, mi chiede di mettermi supino, si inginocchia di fronte e porta le mie gambe sulle sue spalle, avvicina di nuovo la cappella all'ingresso ormai aperto, anche stavolta con un colpo secco di bacino entra, ma non fa male. Inizia a pompare con voglia, scopa con foga, sta godendo al massimo della possibilità di soddisfare voglie arretrate. E devo dire che è anche bravo, sinceramente inizio a dubitare che non lo facesse con un uomo da una ventina di anni... Inizia anche a segarmi, mentre il suo cazzo è interamente dentro di me, non è egoista, si sta veramente godendo ogni istante della meravigliosa inculata. Il suo ritmo si fa più veloce, penso che senta che sta per venire, infatti lo tira fuori, inondandomi sulla pancia e petto il suo godimento. Si stende esausto, mi ringrazia e chiede se anche la prossima notte la passeremo insieme. Io sorridendo gli rispondo " speriamo, dipende da loro, ma se più tardi ti va, la notte è ancora lunga". Sorridiamo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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