Gay & Bisex
Il compagno di classe 2
di Simonecrini
20.06.2021 |
416 |
3
"Gli risposi che andava bene, e il giorno dopo ero a casa sua, pochi minuti prima del pranzo domenicale..."
Uscito da casa di Franco, nel tragitto di ritorno la mia mente era assalita da tanti pensieri. Tra me e me mi chiedevo se fosse stato giusto quel pompino o se la nostra amicizia sarebbe rimasta scalfita e magari ormai persa. Arrivato a casa rimasi a pensare e ripensare, e quando mia madre mi chiamo' perché mi volevano al telefono, andai a rispondere molto distrattamente."pronto?"
"Simo sono io, Franco. È stato bellissimo, fino a qualche ora fa mai avrei pensato che avrei potuto avere un'esperienza simile, ma ora che ci sono entrato non vorrei fermarmi. Tu sei intenzionato a proseguire? Io si, dimmi che anche tu lo vuoi". Rimasi sorpreso, ma piacevolmente, e dissi un convinto "si, certo" non aggiungendo altro.
"Però ho bisogno di terminare la lezione di matematica, domani puoi? Magari vieni a pranzo così ci mettiamo subito dopo sotto a studiare e in un paio di ore finiamo".
Gli risposi che andava bene, e il giorno dopo ero a casa sua, pochi minuti prima del pranzo domenicale. Durante il pasto, nonostante il primo leggero imbarazzo, i minuti trascorsero piacevolmente, con i suoi che mi ringraziavano continuamente per l'aiuto che stavo dando a Franco, che con la matematica ci faceva veramente a botte. Fu proprio sua madre, finito di mangiare, che ci esorto' ad andare in camera sua, cosa che facemmo e in un paio di ore le nebbie nella sua mente si erano diradate: avevamo fatto un ottimo lavoro e il compito in classe del giorno dopo faceva meno paura. Pensai che fosse giunto il momento di andare quando sentii sua madre dire "Franco, noi allora andiamo, a stasera. Mi raccomando, non distraetevi e finite tutto". Sentii lo sguardo di Franco che mi cercava e il mio si incrocio' con il suo. Notai un sorrisetto soddisfatto sul suo volto. "Sapevo che saremmo rimasti soli, abbiamo tutto il pomeriggio se vuoi".. rimasi molto sorpreso, lui si rese conto che non mi aspettavo proprio una cosa del genere, allora si avvicino', prese la mia mano e se la portò sul cazzo, che sentii durissimo e già pronto. Eravamo in piedi, lui ancora in tuta, sentii il suo alito sul collo mentre con la mano scavalcavo i pantaloni della tuta e iniziavo con un movimento avanti ed indietro a stuzzicare il suo arnese. Lui mi sfilò pantaloni e slip, poi tocco' a me con i suoi, e fece una cosa che mi piacque moltissimo : mise il suo cazzo tra le mie cosce, frontalmente, iniziando a muoversi ed io mi muovevo seguendo il suo ritmo, mentre la sua lingua era ormai avvolta alla mia. Avvinghiati finimmo sul suo letto in un 69, lui era sotto io sopra. Iniziai a passare la lingua sulle palle, risalendo lentamente sull'asta, arrivando alla cappella e sentivo le sue mani che stringevano forte le mie natiche, le allargavano prepotentemente.. poi con le dita iniziò a giocare con il buchino desideroso, proprio nel momento in cui il suo cazzo finalmente fu totalmente inghiottito dalla mia bocca, la punta della sua lingua mi inculava con dolcezza. Lanciò un gridolino di piacere, seguito da mugolii estasiati. Eravamo diventati una sola cosa: pompavo avidamente il suo cazzo duro, mentre lui inumidiva il mio culo, preparandolo alla penetrazione. Dopo pochi minuti si fermò e disse "non voglio venire così, ti voglio". Mi fece inginocchiare e da in piedi puntò il suo cazzo, lentamente si fece largo con pochi ma sapienti colpetti che gli permisero di farsi strada. Era dentro, tutto, iniziò a muoversi prima lentamente poi accellerando, mi teneva ben stretti i fianchi, li portava verso di lui mentre spingeva, li appena allontanava quando si tirava indietro. Sentivo le sue palle sbattere sulle natiche, il suo calore e la sua eccitazione erano ormai al massimo. "avevi ragione, il culo da più godimento di una fica... aaaaa" mi inondo' abbondantemente, il suo cazzo ebbe una decina di spasmi, li sentii tutti credo. Appena ripuliti mi bacio', un bacio tenero, appassionato, coinvolgente. "grazie tesoro mio, sono felice". Io lo abbracciai e capii che nella mia bisessualità, oltre a Marco ed il suo cugino francese, era entrato anche Franco.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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