Gay & Bisex
L'infermiere a domicilio
di FSeed
01.10.2016 |
29.229 |
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"Una mattina la febbre era cosí alta che mia madre non se la sentí di lasciarmi a casa da solo, cosí chiamó il suo amico Piero per chiedergli se poteva venire..."
Con i primi freddi invernali beccai subito l'influenza, che mi costrinse a casa per quasi una settimana. Una mattina la febbre era cosí alta che mia madre non se la sentí di lasciarmi a casa da solo, cosí chiamó il suo amico Piero per chiedergli se poteva venire da noi. Piero fa l'infermiere, ha più o meno l'età di mia madre e penso che sia gay. Quando Piero arriva a casa la febbre arriva quasi a 39, con il corpo che sembra bruciare e dolori alle ossa. Mia madre mi dice qualcosa che neanche capisco, esce e rimango da solo con Piero."Non preoccuparti F. Ci sono io oggi a prendermi cura di te" mi misura la febbre e mi fa prendere una tachipirina per abbassare la temperatura. Non fa molto effetto, ma in compenso mi fa sudare da morire, e mi ritrova con la maglietta umida e la fronte imperlata di sudore.
"Così non va" disse Piero. Andò in bagno e tornò con una bacinella piena d'acqua e un piccolo asciugamano, mi tolse le coperte di dosso e, bagnando l'asciugamano con l'cqua fredda cominciò a strusciarlo sul mio corpo.
"Cerchiamo di abbassare la temperatura" così dicendo mi tolse la maglietta facendomi rimanere solo in slip, e molto lentamente cominciò a fare impacchi su tutto il corpo. Io ero così stordito ed esausto che non mi accorsi che ben presto gli impacchi freddi divennero carezze. Piero prese ad accarezzarmi il petto, scese sull'addome, fino a quando on mi ritrovai la sua mano sul pacco.
"Che fai?" Chiesi io in un sussurro.
"Shhh stai tranquillo" rispose Piero mentre il mio cazzo rispondeva alle sue attenzioni, trasformandosi in una erezione.
"Non sai da quanto tempo aspettavo questo momento" e così dicendo tirò fuori il mio cazzo durissimo, e dopo averlo ammirato per un po se lo mise in bocca. Io sospirai per il poacere, e anche se sapevo che tutto quello era sbagliato e inopportuno, non avevo le forze per liberarmi da quella bocca, che succhiava e stringeva il mio cazzo. Era davvero un esperto, faceva scivolare il cazzo fino in gola, leccava l'asta per scendere giù verso le palle, che prese a leccare e succhiare.
"Qui sotto qualcuno è davvero pieno" disse Piero riferendosi alle mie palle. Effettivamente erano due giorni che non venivo. Riprese il cazzo in bocca, alternando succhiate lente e pompini veloci e intensi. Io non ce la facevo più, stordito dal caldo e dal piacere nenache lo avvertii che stavo per venire, e con rantolo liberatorio venni con sette schizzi di sborra deitto nella sua bocca. Poero non si scompose, e bevve tutto lo sperma.
"Mmmmm davvero buono" disse mentre ripuliva il mio cazzo con la lingua. Io ero così stremato che quasi mi addormentai. Ero in uno stato di dormiveglia quando sentii qualcosa di freddo intorno al mio cazzo, ed apremdo gli occhi vidi che Piero stava mettendo un preservativo sul mio cazzo, di nuovo nello dritto.
"Non avrai moca pensato che avremmo finito lo". Piero si era spogliato, mettendo in mostra un corpo longilieo e completamente depilato. Prese del lubrificante dalla sua borsa, ne mise un po sul mio cazzo e altro nel suo culo, si mise a cavalcioni su di me e, indirizzando con una mano il mio cazzo sul suo buco, comiciò a incularsi. Oramai ero completamente inerme, e lasciavo che quell'uomo si impalasse sul mio cazzo senza opporre resistenza. Cominciò dei movimenti lenti di bacino, ma vedendo che io non avevo le forze per contribuire alla scopata Piero si sedette su di me, e poggiando le mani sul mio petto cominciò una vera e propria cavalcata.
"Oh cazzo che bello. Hai il cazzo bollente, lo sento tutto nel culo" cominciò ad aumentare il ritmo della scopata, e con una mano iniziò a masturbarsi. Non so per quanto tempo continuò così, forse per la febbre e per il pompino precedente non riuscivo a venire.
"Ma sei un toro da monta" disse Piero, i cui gridolini di piacere si erano fatti sempre più frequenti e intensi.
"Mi stai rompendo il culo...ah si...non ce la faccio più" dicendo cosìcominciò a sborrare sul mio ventre, mentre il suo culo si stringeva ancora di più intorno al mio cazzo. Piero si sfilò il cazzo dal culo ancora duro, leccò via il suo sperma dal mio ventre e poi guardò verso il mio cazzo.
"È no. Così non va" dicendo così mi tolse il preservativo e fece sparire il cazzo nella sua bocca. Succhiava come un osesso, e mentre succhiava masturbava il cazzo alla radice. Anche se stanchissimo il mio corpò reagì con un secondo orgasmo, che iversai di nuovo nella bocca di Piero. Godetti così tanto che inarcai la schiena spingendo il bacino e il cazzo nella bocca di Piero, che come prima non si fece sfuggire una goccia. Stanco e appagato mi addormentai. Il tardo pomeriggio mi sveglia, e vidi che gli slop e la maglietta che indossavo erano puliti come le lenzuola del letto. Anche la febbre era meno alta. Entrando in camera mia madre mi disse che Piero era andato via da un po, e che a quanto vedeva lei si era preso bene cura di me, dato che la febbre era scesa. Io non potei che essere d' accordo con lei.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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