Il vecchio del terzo piano

Il condominio in cui abitavo era composto prevalentemente da gente anziana, famiglie che vivevano li da quasi quarant'anni. Spesso capitava che nell'androne del palazzo comparissero messaggi che annunciavano la scomparsa di qualche condomino venuto a mancare. Successe anche alla moglie del Signor Luigi (nome di fantasia) che abitava al terzo piano. Erano una coppia che avevano superato abbondantemente i sessant'anni, ma entrambi si tenevano sempre attivi, e risultavano essere sempre cordiali. Il Signor Luigi era alto e ben piazzato, visto che per anni aveva praticato ginnastica nelle forze dell'ordine, vincendo anche qualche medaglia nella categoria degli anelli. Ora che aveva raggiunto una certa età si limitava ad andare a correre o in bicicletta per tenersi in forma. Qualche volta mi era capitato di incontrarlo mentre tornava dai suoi giri in bici, e la tuta in lycra metteva ben in evidenza il fisico ancora tonico, e un pacco di tutto rispetto. Oltretutto era ancora un bell'uomo, con folti capelli grigi e occhi chiari. Dopo la morte della moglie i miei genitori presero a cuore il Signor Luigi, cercando di aiutarlo nelle commissioni o in alcuni lavoretti in casa. Un giorno mio padre mi chiese di passare a casa del Signor Luigi perchè aveva un problema con il suo computer, e non capendoci nulla lui aveva bisogno di qualcuno più esperto. Scesi fino al terzo piano e suonai alla porta. Nessuna risposta. Provai ancora, e quando stavo per rinunciare si aprirono le porte dell'ascensore, da dove ne uscì il Signor Luigi in tenuta da bicicletta.
"Ciao F. Non sapevo saresti passato così presto?"
"Mio padre mi ha detto del suo problema e sono venuto subito"
"Grazie mille. Sei proprio un caro ragazzo. Entra pure" Aprì la porta e mi fece accomodare. Andammo verso la camera che utilizzava come studio, e mi misi davanti al computer.
"E' da qualche giorno che non funziona bene. Mi apre sempre delle pagine di pubblicità. Forse è entrato un virus"
"Adesso controlliamo. Non si preoccupi" iniziai a smanettare e mi accorsi dalle ricerche in rete che per lo più i siti visti dal Signor Luigi erano pornografici. Il pc era stato infettato da un virus, che riuscii a togliere grazie ad un antivirus, ma la memoria era satura.
"Forse è il caso che liberi un pò la memoria del computer. Non ha un disco esterno su cui mettere i files?"
"Non ci capisco molto di computer io. Possiamo cancellare qualcosa adesso"
"Certo se per lei va bene". Mi fece aprire alcune cartelle che contenevano files e documenti. Ad un certo punto mi fece aprire una nuova cartella, e mi ritrovai davanti a un centinaio di file di video porno. I titoli erano di tutti i tipi, dai trans ai gay, una scelta da far invidia a un sito pornografico.
"Forse ne ho un pò troppi" disse il Signor Luigi "ma sai, ho ancora certe voglie, e adesso che sono solo". Io non dissi nulla, e mi limitai a chiedere quali files volesse eliminare. Alcuni titoli li sapeva a memoria, e quindi non fu difficile capire quale tenere e quale no, ma di alcuni non ricordava nemmeno di averli.
"Apri questo file che non mi ricordo cos'è". Aprendo il file cominciarono a scorrere dei titoli di coda, ed andando avanti un porno con una ragazza che si faceva inculare da un uomo di colore con un cazzo enorme.
"Questo teniamolo" disse il Signor Luigi "passiamo agli altri". Dopo aver aperto alcuni video con trans il Signor Luigi mi chiese: "Ti piacciono?"
"Non molto" risposi io "i trans non mi eccitano molto" continuammo a scartare e tenere video fino a quando non arrivammo alla categoria gay, che erano un bel po. Alcuni dei video li conoscevo anche io, e ben presto a quella vista il mio cazzo cominciò a svegliarsi.
"Questi mi piacciono tutti" disse il Signor Luigi "non saprei quale scartare". Mi fece aprire ogni video, soffermandosi spesso su alcune immagini. Un video mostrava due uomini maturi intenti in un 69.
"E poi dicono che noi anziani certe cose non le possiamo più fare" disse il Signor Luigi ridendo "secondo te io non ce la farei?"
"Non saprei Signor Luigi" risposi io titubante.
"E allora guarda da te" mi prese per una spalla e lentamente mi fece girare sulla sedia, mostrandomi la sua erezione. Il pantalone il lycra lasciava poco spazio all'immaginazione, rivelando un cazzo bello grosso. Senza tante cerimonie prese la mia testa e la portò sul suo pacco duro, che odorava di sudore.
"Mmmmm ti piace l'odore del mio cazzo?" le sue spinte si fecero sempre più violente, quasi mi volesse soffocare. Io cercai di staccarmi da lui, perchè per quanto la cosa potesse essere arrapante, allo stesso tempo mi creava imbarazzo e fastidio. Vedendo che opponevo resistenza il Signor Luigi si calò i pantaloncini, lasciando libera la sua mazza, ricoperta da vene e con alla base un ciuffo di peli bianchi. Non feci in tempo a vederlo che me lo ficcò tutto in bocca.
"Ah cazzo che goduria" disse mentre me lo spingeva fino in gola "hai una bocca caldissima". Io quasi vomitai, non solo per l'affondo violento, ma perchè il sapore era tremendo, un misto di sudore e piscio. Senza tener conto dei mie versi e conati il Signor Luigi continuò il suo pompino, alternando frasi e insulti.
"Che troietta che sei" "Voi froci siete i migliori" "Ti piace il cazzo vero frocetto?" andammo avanti così per almeno mezz'ora. Durante il pompino il Signor Luigi si era spogliato, mettendo in bella mostra un fisico atletico, ma un po floscio, con una peluria bianca su tutto il petto. In fin dei conti non era niente male. Quando ormai la mia mascella non ne poteva più il Signor Luigi mi fece alzare.
"Adesso ci divertiamo sul serio" mi disse in un orecchio. Mi portò in camera da letto, dove mi spogliò completamente. La sua forza era incredibile, e anche se avessi reagito non sarei riuscito a contrastarlo. Mi mise alla pecorina e cominciò a tastarmi il culo.
"Che meraviglia. Hai il culo di una donna" dicendo così cominciò a baciarlo e leccarlo, fino ad arrivare al mio buco. Cominciò un lavoro di lingua che mi fece impazzire, ma proprio sul più bello si fermò, e tutto di un colpo fece entrare il suo cazzo nel mio culo. Il dolore fu così forte che il grido mi si spezzò in gola.
"porca troia che goduria" disse il signor Luigi spingendolo fino in fondo "Lo senti? Ce l'hai tutto dentro". Io non dissi nulla, e in tutta risposta lui mi piegò in avanti, mi premette la testa sul letto e cominciò a scoparmi. Mi scopava come un ossesso, come un animale.
"Quanto mi era mancato scopare voi froci" disse mentre spingeva "Erano anni che non scopavo più così. Sai quanti me ne sono scopati quando ero nell'esercito? Tutte checche vogliose di cazzo" io rimanevo in silenzio sperando che venisse subito, ma la sua resistenza era incredibile. Era un toro da monta. Dopo più di mezz'ora, tra insulti e porcate, finalmente lo sentii irrigidirsi.
"Cazzo vengo...adesso ti riempio il culo frocetto" con un grido liberatorio scaricò tre schizzi di sborra nel mio culo. Uscito il suo cazzo mi sentivo il culo aperto, come mai mi era successo prima. Andai in bagno e mi lavai. Una volta uscito e rivestito il Signor Luigi mi diete 50 euro per il servizio. Io rifiutai e me ne andai. Mi ero sentito usato, ma dovevo ammettere che in parte mi era piaciuto.
Dopo quell'incontro il Signor Luigi cercò altri incontri, ma io rifiutai sempre. Alcune settimane dopo prese una badante, che a detta dei condomini oltre a pulire casa soddissfava anche le voglio del Signor Luigi.