Gay & Bisex
Vacanze al mare (i fratelli romeni)
di FSeed
14.07.2016 |
27.008 |
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""Venite qua adesso" ci ordinò Ivan..."
Fin da quando ero piccolo trascorrevo alcune settimane estive a casa di mia zia al mare. Compiuti ormai i diciotto anni avevo deciso che quell'anno sarei andato senza i miei genitori, per trascorrere dei giorni al mare con alcuni amici che avevo li. Mia zia abitava in una piccola palazzina a due piani, con un grande terrazzo. Da alcuni mesi la casa al pian terreno era stata affittata ad una famiglia di origine romena, composta da padre, madre e due figli maschi. Mia zia mi presentò subito alla famiglia, persone molto simpatiche e alla mano, e si augurò che tra me e il più piccolo dei fratelli nascesse una bella amicizia. David (nome di fantasia) aveva all'incirca sedici anni, di corporatura minuta, con i capelli biondi e gli occhi azzurri. Suo fratello maggiore Ivan (nome di fantasia) aveva venticinque anni, con il corpo ben muscoloso visto il suo lavoro di muratore, capelli castani e occhi scuri. Neanche a dirlo che Ivan mi attizzava tantissimo, con il suo corpo possente e una leggera peluria sul petto che adoravo. I primi giorni trascorsero tra giornate al mare con i vecchi amici di sempre, e serate passate fuori sempre tutti insieme. Vedevo David solo a casa (dato che lui aveva il suo giro di amici) e parlando un po con lui scoprii che la sua vera madre se ne era andata quando era piccolo, suo padre si era risposato, e che Ivan era il suo fratellastro. Ivan si vedeva solo nel tardo pomeriggio, quando rientrava dal cantiere. Ogni volta che rientrava mi gustavo la seguente scena dal balcone: Ivan si toglieva scarponi e maglietta, apriva il tubo dell'acqua che si trovava in giardino, e si dava una rinfrescata. La scena era fantastica, e ogni volta mi eccitavo da morire. Il pomeriggio non avevo molto da fare, visto che con i miei amici andavamo al mare sempre dopo le quattro, così ne approfittava per prendere un po di sole sul terrazzo. Quest'ultimo occupava tutta la parte superiore della palazzina, ed era a uso di tutti gli inquilini. Quell'anno poi mio zio ricavò da una specie di sgabuzzino una doccia, da usare durante l'estate. Una piccola anticamera con un lavandino dava accesso a una stanzetta ricoperta da piastrelle, con un panca in muratura che correva tutto intorno, una doccia e un lucernario. Sembrava di essere nella doccia di una spa. Dopo pranza a casa di mia zia era d'obbligo il riposo pomeridiano, ma dato che a me il "Riposino", come amavano chiamarlo, non era mai piaciuto decisi di andare sul terrazzo per prendere un po di sole. Arrivato di sopra presi una sdraio, ma essendo il caldo insopportabile decisi di farmi una doccia per rinfrescarmi. Entrai nell'anticamera e vedi che la porta che conduceva alla stanza della doccia era socchiusa, la aprii e davanti mi si presentò uno spettacolo inusuale. C'era David completamente nudo, con il cazzo duro in mano, intendo ad incularsi con il bastone di uno stura lavandino, posizionato sulla panca. Aveva gli occhi chiusi quindi non si accorse della mia presenza. Lo osservai per un po. Il manico dello stura lavandino faceva dentro e fuori dal suo culo con estrema facilità, ma la cosa che mi lasciò sbalordito era il suo cazzo. Era davvero lungo, sicuro più del mio, completamente depilato e con una cappella rosea già umida. Chi l'avrebbe mai detto che quel ragazzetto così esile fosse così ben dotato. Chiusi la porta alle mie spalle e il rumore fece girare David, che mi fissava spaventato.
"Ti prego non dire niente a mio padre" sembrava terrorizzato.
"Non preoccuparti, non dirò niente a nessuno" ma visto che rimaneva ancora con quello sguardo impaurito mi avvicinai a lui, mi inginocchiai e gli tolsi il cazzo dalle mani, e comincia a segarlo. All'inizio David sembrò confuso, ma ben presto si rilassò e ricominciò a fare su e giù sul manico dello stura lavandino. Il suo cazzo reagì subito alle mie carezze, bagnandosi di così tanto precum mai visto prima. Non resistetti e mi misi quella meraviglia di cazzo in bocca. David vece un sospiro e cominciò a muovere il bacino più velocemente. Dopo alcuni minuti mi fece rialzare, mi abbasso il costume dove il cazzo già da tempo duro schizzo fuori, e se lo mise in bocca. Ci sapeva fare, soprattutto con la lingua, che faceva ruotare intorno alla cappella dandomi tanto piacere. Lavorato per bene il mio cazzo se lo cacciò dalla bocca, si alzò, mi fece sedere sulla panca, e prendendo il mio cazzo con una mano ci si sedette sopra. L'esercizio con il bastone dello stura lavandino aveva allargato per bene il suo buco, che in un solo colpo accolse il mio cazzo fino in fondo. Era la prima volta che inculavo qualcuno, e la sensazione fu bellissima. Il culo di David era caldissimo, e il mio cazzo entrò così facilmente che provai solo piacere. David cominciò a fare su e giù con il bacino, e afferrando i suoi fianchi lo aiutai nell'inculata; ben presto cominciò a fare piccoli versi di piacere, mentre il mio cazzo entrava e usciva dal suo culo. Proprio sul più bello la porta si aprì, e ci ritrovammo davanti Ivan, in slip e con l'asciugamano in spalla. Mi si gelò il sangue. David rimase immobile a guardare il fratello, con il cazzo ancora in culo.
"Che cazzo stai facendo brutto frocio" Ivan guardava il fratello pietrificato.
"Non ti basta più il mio cazzo? Adesso ti fai inculare anche da lui?" guardai i due fratelli, e capii che il loro rapporto andava oltre la fratellanza.
"Scusami Ivan" disse David quasi sotto voce "io mi stavo masturbando e poi è entrato lui, e ha cominciato a succhiarmelo". Io lo guardai stupito, come se la colpa fosse tutta mia. Non era lui che si stava inculando con uno stura lavandini?
"Bene" disse Ivan chiudendo la porta a chiave e buttando l'asciugamano in un angolo "se vi piace tanto il cazzo vi accontento io".
Prese il fratello per un braccio, lo fece sedere vicino a me, e prendendo le nostre teste ce le premette contro il suo pacco. Sicuramente era rientrato prima dal cantiere e non si era lavato, perchè il suo intimo odorava di sudore, cosa che stranamente non mi dispiacque affatto. Lo sfregare dei nostri volti sul suo pacco provocarono in breve un'erezione, che a stento gli slip riuscivano a contenere.
"Tiratemelo fuori troie" tirammo giù gli slip e quello che ne uscì fuori fu un cazzo sui 18 cm, scuro e largo, che spuntava da un abbondante ciuffo di peli. Ivan prese il suo cazzo in mano e cominciò a colpire sul volto me e David a turno. Dopo un po Ivan prese la testa del fratello e gli ficcò il cazzo in bocca.
"Che fai te? Aiutalo" dicendomi così prese la mia testa e la indirizzo sulle sue palle, che inizia a leccare.
"Mmmmm bravi così. Siete bravissimi"
Piano piano risalii verso il cazzo, dove incontrai la bocca di David, e le nostre lingue si intrecciarono su quella cappella che sembrava scoppiare.
"Oh cazzi si! Quanto siete troie!" Ivan prese le nostre teste e a turno ci fece succhiare il suo cazzo. Stanco di questo gioco prese il fratello, lo stese per terra a pancia in su e gli aprì le gambe. Cominciò a lubrificargli il buco con abbondante saliva e colpi di lingua, che fecero impazzire David, che si divincolava per il piacere.
"Vagli sopra e scopagli la bocca, mentre io gli apro il culo" mi ordinò Ivan. Mi posizionai cavalcioni su David, portai il cazzo verso le sue labbra che aprì immediatamente, accogliendolo tutto nella sua bocca. Da dietro Ivan penetrò il fratello con tanta violenza che a David trattene un grido solo perchè il mio cazzo non gli permetteva di far uscire suoni dalla bocca. Andammo avanti così per svariati minuti. Il caldo estivo, abbinato alle dimensioni ridotti dell'ambiente chiuso, ci faceva sudare come animali. Mi girai verso Ivan e vidi che era così sudato che le gocce dalla fronte ricadevano sul petto di David, e la peluria sul suo petto era bagnata come se fosse uscito dalla doccia. Più Ivan fotteva David, più lui succhiava forte il mio cazzo, fino a quando non resistetti più.
"Sto per venire"
"Vienigli in bocca" ordinò Ivan.
David afferrò le mie natiche con le mani e si spinse ancora di più il mio cazzo in bocca, che in breve riversò tutta la sua sborra in quella calda bocca. L'orgasmo fu così intenso che il mio corpo quasi cedette, costringendomi a posare le mani sul pavimento.
"Voglio vedere come limonate" disse Ivan mentre David aveva ancora il mio sperma in bocca. Si puntellò sui gomiti, mi rese la testa e cominciammo a baciarci. Potevo sentire il mio sperma che dalla sua bocca passava alla mia, mentre le nostre lingue si intrecciavano.
"Venite qua adesso" ci ordinò Ivan. Uscì dal culo del fratello, si sedette sulla panca, ed ordinò a David di avvicinarsi. Lo fece sedere sul suo cazzo, che entrò senza problemi in quel culo ormai aperto.
"Perchè non riprendi da dove vi ho interrotti prima" disse Ivan guardandomi. Mi inginocchia tra le gambe di David e inizia a pompare il suo cazzo. I movimenti di bacino che da David facilitavano l'inculata e il pompino allo stesso tempo. Dopo alcuni minuti David cominciò a gemere più forte.
"Ivan vengo...sto per sborrare". Con una delle sue mani Ivan mi tenne ferma la testa mentre il il cazzo di David riempiva la mia bocca di caldi fiotti di sperma, fui costretto a ingoiare tutto per non soffocare.
"Adesso tocca a me" disse Ivan. Fece alzare il fratello, lo mise in ginocchio affianco a me e cominciò a menarsi l'uccello.
"Adesso vi riempio di sborra troiette" disse guardandoci "Siete pronte?"
Altri due tre colpi e la cappella si gonfiò. "Cazzooo!"
Prese la testa di David e gli ficcò il cazzo in bocca, ma subito dopo lo ritirò fuori,si girò verso di me, un fiotto di sperma mi finì sul viso mentre Ivan finiva di scaricarsi nella mia bocca. Altri quattro schizzi mi riempirono la bocca, una sborrata eccezionale.
"Adesso fatevi la doccia, che puzzate di sborra". David mi condusse con se sotto la doccia, aprì il getto dell'acqua, ed aiutò ad insaponarmi. Le continue carezze di David mi provocarono una nuova erezione, che fu subito presa in mano dal ragazzo. Ivan si godeva lo spettacolo dalla panca, e ben presto il suo cazzo ridivenne duro. Si alzò e venne con noi sotto lo doccia. Mentre David si occupava del mio cazzo io cominciai ad insaponare Ivan, passando le mani sul suo petto, sugli addominali, e anche sul culo. Ad un certo punto Ivan prese il fratello e lo fece inginocchiare davanti a noi, mi prese per un fianco e mi fece accostare a lui. David cominciò a succhiare i nostri cazzi a turno, mentre Ivan prese a stimolarmi l'ano con le sue dita. Dolo alcuni minuti venimmo tutte e due sulla faccia e sul corpo di David, che fu costretto a farsi di nuovo la doccia.
Quella fu sicuramente un'estate che non dimenticherò. Tutti i pomeriggi io e David salivamo sul terrazzo, e la doccia divenne il rifugio per le nostre scopate quotidiane. Sfortunatamente Ivan aveva così tanto da lavorare che non riuscimmo più a fare una cosa a tre, ma spesso la sera tardi quando tornavo dalle uscite con gli amici Ivan mi dava appuntamento sul terrazzo, per un veloce pompino prima di andare a dormire.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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