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Prime Esperienze

Un massaggio da orgasmo


di FSeed
05.08.2024    |    11.740    |    16 9.6
"Fu una mia collega di lavoro a consigliarmi una seduta di massaggi per rilassarmi..."
Una vita intera dedicata al lavoro e alla carriera mi avevano portato, alla soglia dei quarant'anni, ad un periodo di forte stress. Neanche la palestra, una volta la mia unica valvola di sfogo, riusciva più a buttare giù le fatiche del lavoro. Oltretutto anche la vita sessuale ne stava risentendo fortemente. Fu una mia collega di lavoro a consigliarmi una seduta di massaggi per rilassarmi. Un caro amico di suo figlio aveva iniziato da poco il lavoro di massaggiatore e cercava nuova clientela. Io non avevo mai ricevuto un massaggio da un professionista quindi spinto dalla curiosità e dal prezzo molto conveniente della prima seduta accettai. Mi presentai a casa di Manuel all'orario stabilito e quando mi aprì la porta rimasi stupito da quanto sembrava più giovane dei suoi 25 anni. Poco più alto di un metro e sessanta, magrolino, senza un filo di barba e dal capello castano tagliato all'ultima moda. Io vicino a lui sembravo un omone con il mio metro e novanta per novanta kg di muscoli, peloso e con la barba curata ma folta.
"Ciao Michele, benvenuto" mi fa accomodare in un piccolo bilocale. La stanza con angolo cottura e salotto ospita un lettino per massaggi, un piccolo tavolino è occupato da un incensiere che emana un profumo dolce ma forte.
"Lara mi ha detto che è la prima volta che fai un massaggio professionale. Ti chiedo di indossare questo. Il bagno è li" mi indica la porta più vicina. Una volta chiuso dentro mi rendo conto che nella busta di tela che mi ha dato c'è un piccolo asciugamano e un minuscolo slip di carta chiuso in una bustina. Mi spoglio e una volta indossato l'intimo si rivela essere un perizoma, che a fatica riesce a contenere le dimensioni ragguardevoli del mio cazzo. Mi sistemo l'asciugamano in vita ed esco.
"Sono sempre così piccoli questi slip?" chiedo in tono scherzoso
"Si di solito si. Ma dipende anche dalle dimensioni del cliente" risponde lui con una risata. Mi fa sdraiare a pancia sotto. mi spiega che durante il massaggio andrà a toccare i punti più "tesi" del mio corpo, quindi se avessi sentito dolore o fastidio non avrei dovuto preoccuparmi. In sottofondo inizia a sentirsi suoni della natura, acqua che scorre e cose simili, mentre le mani di Manuel mi riempiono le spalle e la schiena di olio profumato. Cervicale e spalle sono le parti più dolorose, ma quando il massaggio scende sulla schiena mi rilasso completamente.
"Ora per favore dovresti toglierti l'asciugamano" mi disse Manuel. Rimango praticamente quasi nudo visto che il perizoma mi si è infilato tra le natiche. Manuel inizia a spargere olio sulle gambe e su tutto il culo. Finito la parte inferiore mi fece sdraiare sulla schiena.
"Non scherzavi quando dicevi che era piccolo" disse Manuel guardando il ciuffo di peli e parte dei testicoli che uscivano fuori dal perizoma "scusami ma è il più grande che ho. Ti imbarazza?"
"No figurati" risposi io "Non vorrei fossi tu a disagio". Manuel rimane a guardarmi il pacco per alcuni secondi e distogliendo lo sguardo inizia a riempirmi il petto di olio.
"Ma no. Sai quanti ne ho visti da quando faccio questo lavoro" la sua risposta aveva un che di malizioso, ma la cosa non mi stupì. Avevo capito dai suoi modi che Manuel fosse gay e che mi rivolgesse certi sguardi non mi infastidiva, in palestra in molti mi guardavano. Una volta massaggiato tutto il corpo scese verso i piedi.
"Ora potresti sentire parecchio fastidio, ste per toccare dei punti molto sensibili" il primo tocco di fece scappare quasi un'imprecazione "Oltretutto alcune persone possono avere delle erezioni non volontarie, quindi se dovesse succedere stai tranquillo, è tutto naturale". Io non faccio un fiato. Il massaggio è un misto tra tortura e piacere, sento dolore ma allo stesso tempo mi viene da ridere. Il cazzo poi comincia a ingrossarsi, più Manuel tocca la pianta del piede più mi diventa duro. I miei diciannove centimetri di cazzo si ergono in tutta la loro durezza, con la cappella che oramai libera dal prepuzio esce fuori dal minuscolo perizoma.
"E' da molto che non hai rapporti sessuali?" mi chiede Manuel.
"Da un bel po'" rispondo in un gemito.
"Ti dai piacere da solo?" chiede ancora Manuel continuando il massaggio.
"Nell'ultimo mese raramente" rantolo io nel pieno di un godimento che non so da dove arrivi "sono sempre stanco e non mi sale la voglia"
"Allora posso continuare?" mi chiede quasi sussurrando.
"Si continua" la mia voce sembra quasi un supplica. Sto perdendo il controllo.
Mi sembra di godere come se qualcuno mi stesse facendo una sega. La cappella inizia a far uscire gocce trasparenti di liquido, mi puntello sui gomiti e posso vedere bene Manuel che fissa il mio cazzo oramai per metà fuori dal perizoma, chiudo gli occhi e butto la testa all'indietro. Sento il perizoma che mi viene abbassato e quasi strappato via, apro gli occhi e vedo che la mano di Manuel mi ha liberato il cazzo prima di continuare insieme all'altra il massaggio. Ora ci fissiamo dritti negli occhi, Manuel fa ancora più pressione e per istinto cerco di divincolarmi dalla sua presa. Sento che sto per esplodere, il cazzo è durissimo, scatta per due, tre volte, prima che il piacere mi fa cedere i gomiti, mi sdraio inarcando la schiena.
"Cazzo vengo...aaaahhhh cazzo sborrooo" senza toccarmi il cazzo eruttò una decina di schizzi, i primi così forti che mi arrivano sul collo e sulla barba. Il carico di un mese mi ricopre ora il petto e l'addome. Quando finalmente Manuel mi lascia andare riprendo fiato. Non ricordo di aver mai goduto così tanto.
"Sono andato troppo oltre?" mi chiede Manuel venendomi vicino.
"No...anzi. Grazie" rispondo io ancora con il fiatone. Chiudo ancora gli occhi mentre riprendo fiato e sento la mano di Manuel che mi afferra il cazzo ancora duro. Apro gli occhi. Lo fisso. Sta strusciando la cappella sulla grossa chiazza di sperma che si è accumulata intorno all'ombelico.
"Visto che sono stato io a farti fare questo casino ti posso pulire?" Io annuisco e con mia grande sorpresa Manuel si abbassa sul mio addome e inizia a leccare e ingoiare tutto il mio sperma. Mi alzo di nuovo puntellandomi sui gomiti e Manuel sale verso il petto, affonda la lingua tra i peli alla ricerca di tracce di sborra che oramai si sono mischiate con l'olio.
"Cazzo Manuel. Non pensavo pulissi così" dissi tra l'eccitato e lo stupito.
"Perchè? Non ti piace" chiese Manuel impugnandomi il cazzo alla radice tastandone la durezza.
"Non lo so...non l'ho mai fatto prima" sospirai mentre Manuel iniziava una lenta sega. Il prepuzio saliva e scendeva dolcemente facendo uscire un'ultima goccia di liquido.
"Devo smettere?" chiese in un sussurro Manuel. Sentivo il suo alito caldo accarezzarmi la cappella completamente scoperta e umida. Era inutile che chiedesse il permesso, non so come ma ero in suo potere. Gli misi una mano sulla testa e la sua bocca fu subito intorno alla mia cappella, con la lingua che ripuliva le ultime tracce del mio orgasmo. Forse fu la situazione, la lunga astinenza di un altro corpo che mi dava piacere, ma quello era uno dei miglior pompini della mia vita. Riusciva a prenderlo fino in gola, tenendoselo stretto fino quasi a soffocare. Dopo alcuni minuti si stacco dal mio cazzo e mi chiese se volevamo spostarci in camera. Io annuii e mi indicò la camera da letto. Un letto matrimoniale occupava quasi tutto lo spazio. Quando Manuel mi raggiunse era completamente nudo e teneva in mano l'olio con cui mi aveva massaggiato. Rimasi impressionato dalle forme aggraziate del suo corpicino, completamente depilato e più tonico di quello che mi aspettassi. Mi stupii, nel vedere il suo pene eretto, che la cosa non mi disturbava affatto, e quando mi passò avanti e vidi il suo culo rimasi estasiato. Piccolo e sodo. Manuel si sdraiò supino sul letto, con le gambe divaricate inizio a passare l'olio sul buco del culo infilano alcune dita, mentre con la testa fuori dal bordo del letto aspettava il mio cazzo a bocca aperta. Mi ritrovai quasi sdraiato su di lui, con la sua bocca che mi pompava il cazzo e la differenza di altezza tra di noi mi permetteva di avere una visuale perfetta delle sue dita che si scopavano quel buchetto rosa e perfetto. Dopo alcuni minuti di quella scena non resistetti più.
"Posso scoparti?" chiesi alzandomi. Manuel mi fece un sorriso. Mi porse la l'olio e si mise a pecora sul letto.
"Voglio che mi scopi forte" mi disse Manuel mentre battevo il mio cazzo sul suo buco. In mezzo a quelle piccole mele il cazzo sembrava ancora più grosso. Spinsi la cappella in quel buchetto che dopo poche spinse sembrò quasi risucchiarsi tutta la mia verga. Inizia una scopata lenta e regolare, ma quando Manuel mi esortò ad andare più forte persi ogni freno. Con il culo per aria e il busto e la testa premuti sul letto inizia ad affondare sempre di più.
"Si bravo così" guaiva e gemeva Manuel "fammelo sentire tutto fin dentro la pancia" lo tirai fuori e lo rimisi tutto dentro una paio di volte, il buco era oscenamente aperto. Continua così ancora per un po' fino a quando il corpo di Manuel non cedette e mi ritrovai a schiacciarlo completamente. Il mio corpo sudato e oliato lo imbrattò completamente, mentre le nostre bocche ansimavano una vicino all'altra.
"Cambiamo posizione. Ti va?" mi chiese Manuel ansimando. Mi fece sdraiare supino, si mise a cavalcioni su di me e afferrando il mio cazzo lo posizionò sul suo buco, che lentamente lo accolse tutto dentro. Come poco prima sul lettino ero nelle sue mani, quasi inerme e completamente assuefatto dal godimento. La cavalcata, che era iniziata lenta e sensuale, stava iniziando a prendere vigore. Manuel aumentava sempre di più il ritmo, ansimando e gemendo, mentre sentivo sempre di più salire il piacere. Mi ritrovai a guardare con piacere il corpo di Manuel, accarezzandogli le bambe, salendo sui capezzoli, salii con la mano verso il collo e lui mi fermò la mano. la strinse leggermente intorno alla gola e mi guardò fisso negli occhi.
"Scopami così. Possiedimi" mi disse in tono imperioso. Mentre lo tenevo per il collo lui aumentò il ritmo della scopata, stavo per raggiungere il limite. Mentre lo accarezzavo urtai con la mano sul suo cazzo duro e, preso dall'eccitazione, lo impugnai e lascia che il ritmo dato da Manuel provocasse l'effetto di una sega. Lui mi guardò fisso negli occhi, il viso era una maschera di piacere mentre aumentava si impalava sempre più veloce. In un attimo il suo cazzo esplose riempendomi la mano e lo stomaco di sborra. Manuel afferrò la mia mano sporca della sua sborra e la bloccò sul letto mentre con l'altra mano teneva stretta la mia sul suo collo.
"Riempimi adesso...sborrami in culo" quello fu il punto di non ritorno. Inizia a spingere i fianchi mentre Manuel si impalava ancora con più foga e ben presto entrambi urlammo dal piacere. Il cazzo era così duro che mi faceva quasi male mentre sborravo in quel culo che adesso Manuel stringeva ancora di più dandomi un piacere immenso. Mi stringeva ancora forte i polsi mentre gli ultimi colpi dell'orgasmo gli vibravano nel culo. Quando tolsi il cazzo ancora barzotto dal culo di Manuel si sdraiò sul mio petto, mentre sentivo lo sperma uscire dal suo culo che mi imbrattava le palle.
"Mica male per un verginello" disse ridendo Manuel.
"Mica male per un massaggio rilassante" gli risposi io.
"Questo è un trattamento speciale che non è per tutti" disse lui.
"Allora dovrò pagare un extra?" chiesi ridendo.
"No tranquillo. Ci ha già pensato lui a pagarmi" disse prendendo in mano il mio cazzo.
Non solo dopo quel massaggia Manuel aveva sbloccato il mio corpo dallo stress, ma aveva sbloccato anche un lato bisex di me stesso che ancora non conoscevo.
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