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Gay & Bisex

Il farmacista romano . . . continua (2)


di nantucket71
29.07.2024    |    6.366    |    5 9.7
"Ad un certo punto lo vedemmo incedere verso di noi..."
Con Fabio ormai eravamo diventati assidui scopamici , anche se non avevamo giorni fissi in cui vederci. Il tutto dipendeva dagli impegni di ognuno di noi e soprattutto dalle occasioni che si presentavano non destando sospetti nelle rispettive mogli.
Dopo la scopata a 4 con i suoi amici, ci eravamo visti solo noi due.
La passione che provavamo ognuno per l'altro cresceva sempre di più, e Fabio da tempo mi aveva espresso il desiderio di scoparmi a pelle, visto che da mesi mi aveva convinto a fare dei controlli specifici senza passare dal mio medico di famiglia. Come facesse non lo so e non volevo saperlo, certo era il fatto che ciclicamente ci facevamo entrambi esami del sangue di routine che poi lui faceva in modo che venissero eseguiti anche per altre casistiche a mia insaputa.
Tutto questo, avrei capito successivamente, per non destare sospetti nel sottoscritto.

Così lui mi testava per capire se ero perfattamente sano, così come lo era lui.
Avendo constatato il mio stato di salute aveva cominciato a insistere per fare sesso a pelle. La cosa mi elettrizzava parecchio perchè ormai di lui mi fidavo, ma la mia mente manifestava ancora una seppur minima resistenza e pertanto gli dicevo sempre di no.

Le nostre mogli, intanto, insieme ad altre loro amiche (mogli di altri nostri amici) si erano organizzate per prenotare due settimane in Sardegna in un villaggio.

Io e fabio, fummo un pò spaventati della cosa, perchè avevamo paura di essere sgamati, ma ci promettemmo di essere alquanto distanti durante la settimana in modo da non destare alcun sospetto.

Come sempre il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.

Spesso, quando ci trovavamo in acqua, fabio mi toccava il culo e a volte infilava la mano nel mio costume fino ad arrivare a stuzzicarmi il buco con le dita. Mi faceva incazzare perchè non capiva quanto questo gioco poteva diventare pericoloso. Nonostante tutto ciò lui sapeva che lo desideravo e il fatto che non scopavamo da diverso tempo mi rendeva succube dei suoi tranelli e delle sue intraprendenze.
Era comunque bravo a non far trapelare niente nei confronti delle nostre mogli e nei confronti dei nostri altri amici, in cui io non avevo alcun interesse, dal punto di vista sessuale, sebbene bei ragazzi.

Fabio aveva un modo di circuirmi mentalmente che mi rendeva "schiavo" alle sue richieste e quel potere di cui si era accorto lo usava bene per i suoi fini. Già un paio di volte aveva cercato di trascinarmi dentro una cabina, o un bagno pubblico e si era calato il costume per farmi vedere l'effetto che gli facevo. Aveva sempre il cazzo dritto e nonostante scopasse con sua moglie, la voglia di avermi, di trasgredire e forse l'adrenalina che lo pervadeva sapendo di sfidare il pericolo, lo tenevano sempre duro e pronto a infilarsi nella mia bocca o nel mio culo. Però io resistevo anche se sempre con meno convinzione, perchè vedere spesso quel cazzone duro non mi rimaneva indifferente.

Un giorno, dopo colazione, mi chiese di aiutarlo a prendere delle cose dalla camera prima di andare in spiaggia.
Mentre gli altri si dirigevano in spiaggia, mi trascinò con se nel mini appartamento del villaggio e appena entrati mi infilò la lingua in bocca e portò la mia mano sul suo pacco, che era già durissimo.
"Cazzo Roberto, non ce la faccio più. Sto per esplodere. Ho una fottuta voglia di scoparti". E dicendo questi mi spinse verso il basso costringendomi a inginocchiarmi tra le sue gambe. Stavolta, sebbene si rischiasse di essere beccati, lo presi in bocca e tanta era la voglia, lo cominciai a pompare come un dannato. Lui gemeva piano e mi teneva la testa mentre muoveva il bacino per scoparmi la bocca. Passarono meno di dieci minuti e mi riempì la bocca del suo sperma dolcissimo, visto l'enorme quantità di ananas e melone che aveva mangiato in questi giorni.
Ne dedussi che erano giornio che si preparava per questo.
MI buttò sul letto e prese il mio uccello in bocca, ricambiandomi il servizio.

Ci sciaquammo veloci, prendemmo le cose per cui eravano venuti e ci affrettammo ad andare in spiaggia, ignari di quel che sarebbe successo di li a poco.

Mentre eravamo in acqua a frescheggiare vedemmo arrivare sulla spiaggia uno degli animatori a convincere i villeggianti a partecipare ad uno spettacolo per la penultima serata di vacanza. Ad un certo punto lo vedemmo incedere verso di noi.
"Che bel ragazzo, mi disse Fabio. Sono sicuro che le lo faresti. Magari glielo chiedo".
"Ohi, non fare il cretino. Anzi cerchiamo di liberarci e non prenedere impegno per quello spettacolo" gli risposi.

"Salve ragazzi. Avrei proprio bisogno di due come voi per ,o spettacolo di venerdì. Non fatevi pregare" ci disse.
Parlò Fabio. "Non siamo proprio adatti a fare qualcuno dei personaggi che ci hai proposto. Sarà meglio che cerchi oltre".
"Beh, non so se siete adatti o meno perchè non vi ho visto all'opera, ma di certo in qualcosa siete bravi" disse abbassando la voce e detto questo ci mostrò il suo cellulare con una foto di me che pompavo il cazzo di Fabio.

Sbiancammo entrambi. Come aveva fatto quel testa di cazzo a fotografarci?.
"Tranquilli" disse "non è mia intenzione mostrarla a qualcuno. Passavo da quelle parti e dalla finestra con le tende semichiuse mi è parso di vedere qualcosa di interessante ma solo quando mi sono avvicinato senza essere visto ho capito di cosa si trattava veramente. Due orsi insospettabili che si trastullavano l'un l'altro". E a quanto ho visto devi essere davvero bravo con la bocca. Sono dovuto correre nel mio alloggio per sparami una sega tanto mi avete eccitato".

"E allora che vuoi" disse fabio in maniera perentoria ma cercando di mantenere un aspetto civile per non dare nell'occhio.

"Vi libero dallo spettacolo se prima di andare via ci facciamo una sana e bella scopata insieme. Siete due maschi eccitanti e mi piacerebbe scoparvi entrambi".
"Ehi ragazzo" disse fabio"io sono solo attivo. Al limite ti posso succhiare ma in culo non lo prendo. Se vuoi ci scopiamo insieme il mio amico".
"E la mia opinione non conta un cazzo?" dissi infilandomi tra i loro discorsi.

"Ma dai. Tu sei una troia che non vede l'ora di avere due cazzi di cui sfamarsi" disse Fabio facendo ridere me e il bel ragazzo palestrato.

"Io domani ho il giorno libero, per cui mattina, pomeriggio o sera a me va sempre bene, disse l'animatore.
"Cazzo, noi domani abbiamo l'escursione a cala luna. E' un casino. Fammi pensare" disse Fabio.
"Potrei fingere di stare male e tu " disse imperiosamente rivolgendosi a me" ti offrirai per farmi compagnia qualora avessi bisogno del medico o altro.

La mattina dopo Fabio mise in opera la messa in scena e fu credibilissimo. Mi offrii io di rimanere per qualsiasi emergenza essendo già stato altre volte a cala luna.
Dopo che tutti furono partiti con il barcone me ne tornai in camera da Fabio, il quale aveva già contattato il ragazzo, che era già presente.
"Possiamo stare qui, visto che per almeno 5 o sei ore nessuno potrà romperci le scatole" disse Fabio, mentre si toglieva il costume restando nudo. Lo seguimmo anche io e Antonio, così avevamo scoperto come si chiamava l'animatore.
Aveva un bel corpo abbronzato e palestrato e aveva un cazzo dritto e sui 18/19 cm.
MI misi in ginocchio tra loro due che si baciavano e cominciai a prendere in bocca i loro uccelli.

"Vedi la troietta come sbava già per avere due cazzi in bocca?" disse Fabio a Antonio che gradiva parecchio il mio lavoro di bocca.
"Cazzo come succhia bene" disse buttando la testa all'indietro e gemendo di piacere.
I loro cazzi diventarono durissimi in poco tempo, tanto che fabio e Antonio si sdraiarono sul letto mentre io a pecora succhiavo i loro cazzi.
Fabio si alzò dal letto e mi venne dietro e cominciò a leccarmi e sditalinarmi il buco.
Cominciai a godere anch'io mentre Antonio mi teneva la testa tra le mani guidando il ritmo del pompino.
poi lo feci girare e mentre Fabio leccava il mio culo io iniziai a leccare quello di Antonio.

Fabio mi fece sdraiare sul letto in modo che Antonio si mise con il sedere sulla mia faccia. Alternavo leccate del suo culo con leccate al suo cazzo che mi infilava in bocca.
In quella posizione Fabio mi aprì le gambe e appoggiò la cappella al buco. Spinse lentamente e prima la cappella e poi l'asta sparirono dentro di me. In un attimo ero pieno della sua virilità.

Cominciò a scoparmi e io a gemere con il cazzo di Antonio in bocca. Andammo avanti per diversi minuti, fino a che non si dettero il cambio. Il cazzo di Antonio era più largo di quello di Fabio ma entrò comunque agevolmente.

Anche Antonio era un abile scopatore e aveva un ritmo più sostenuto di Fabio. L'energia della gioventù dei suoi 32 anni.
MI pompava il culo con decisione e io mi sentivo in estasi.
"Avevi ragione, ha un culo pazzesco. Non finirei mai di incularlo" diceva Antonio.

Poi fabio si stese sul letto e una volta fatto uscire Antonio dal mio culo, mi invitò a salire su di lui per impalarmi sul suo cazzo. Salii sul letto con le gambe ai lati del suo bacino e con la mano impugnai il suo cazzo e lo portai all'apertura del mio culo ormai bello largo. Lo indirizzai bene e scendendo sul suo cazzo sentii la sua cappella forzare il buco, allargarlo e con un plop, entrare dentro e di seguito tutta l'asta.
Fabio mi guardava e io guardavo lui. Percepivo la sua lussuria e inaspettatamente, forse per far capire ad Antonio quali erano i nostri ruoli mi disse "Dai troia comincia a cavalcarmi. Fammi sentire come prendi in culo il mio cazzo" Oggi ti ingravido".
Cominciai un lento movimento su e giù dando a Fabio piacere immenso, ma lui alternava momenti in cui da sotto mi dava colpi veloci a monenti in cui rallentava e allora con le mani mi segava il cazzo che era durissimo.
"Vieni giù sul mio petto" mi disse Fabio.
"Ragazzo vieni dietro e entra nel culo insieme a me" gli disse Fabio.
"Vuoi scoparlo in doppia?" gli rispose sorpreso.

Ad un cenno affermativo del capo di Fabio, Antonio fu preso da una eccitazione irrefrenabile. Si portò dietro di me e appoggiò la sua cappella tesa e rossaal mio buco, che già era pieno del cazzo di Fabio. Ci volleso alcuni minuti di tentativi, la alla fine anche Antonio riuscì ad entrare. Il mio buco, come altre volte si allargò a dismisura permettendo a quei due maschi di scoparmi ritmicamente, facendomi godere come mai era successo.

"Lo senti come due maschi ti stanno scopando?. Cazzo quanto sei troia Roberto. E' per questo che non posso a meno fare di te. diceva Fabio.
"WOW; WOW; WOW.... che culo fantastico. Una troia così la vorrei anch'io sempre pronta nel mio letto" rispondeva Antonio.
"Ti piace vero che ti scopo in doppia con Fabio..."

"Si, SI, mi piace. MI piace sentirmi preso da due maschi insieme, da due maschi come voi. Spimgete, spingete, fatemi godere" dicevo io in preda al piacere.

La doppia duro pochi minuti perchè comunque il mio buco non era abituato a due cazzi del genere.
Fui lasciato a pecora e mentre Fabio, sfilatosi il preservativo, mi inculava di nuovo, ma a pelle, Antonio, anche lui sfilatosi il preservativo, si portò davanti a me e si segava pronto a venirmi in bocca e sulla faccia.

Nel giro di due o tre minuti Antonio mi chizzò quattro o cinque volte in viso e parte in bocca, mentre Fabio von un urlo gutturale liberatorio mi strinse per i fianchi attaccando il mio culo alle sue palle riversandomi nell'intestino un fiume di sperma. Voleva ingravidarmi e lo aveva fatto, e la sensazione di lui che mi riempiva del suo seme mi mandò in tilt il cervello e il mio uccello venne anche senza toccarmi imbtattando di sborra tutte le lenzuola.

"Cazzo, cazzo, cazzo" diceva Fabio" ora sei mio e solo mio, dopo che ti ho ingravidato. cazzo come lo volevo da tempo. Venirti dentro è stato un delirio. Non voglio uscire mai.

"Ragazzi è stata una scopata fantastica. Spero di poter ripetere prima che ve ne andiate".

Guardai Antonio e cazzo se era bello e cazzo se sapeva scopare e cazzo quanto l'avevo desiderato dentro di me e in bocca avevo il suo sapore, mentre nel culo avevo il marchio di Fabio.

Avevo così capito che rapporto tra me e Fabio aveva subito una repentina accelerazione ed era salito su un livello superiore.
Antonio, si sfilò il preservativo
Tu



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