Racconti Erotici > trans > Tanya. La mia storia. 04
trans

Tanya. La mia storia. 04


di Membro VIP di Annunci69.it tanyacd
15.01.2025    |    212    |    4 9.4
"Enzo rideva come un matto e io mi sono pure beccata un bacio in fronte per averlo ritrovato..."
Tanya. La mia storia. 04

- Quella Mattina mi ha davvero travolta un uragano di emozioni. Ho fatto la mia prima esperienza con il sesso e ho fatto godere il mio primo uomo. Ero certa che non era l’ultima, ma come dico sempre… Ci sono due modi per essere troie. Una è con il proprio uomo che ti fa sentire tale e portandoti sempre in un palmo di mano. L’altra è quella selvaggia dove è il corpo a comandare e non in cervello. Ma alla fine sempre troia rimani. -


Avevo fatto venire Enzo segandolo e avevo leccato la sua sborra dalla mia mano.
Mi sentivo leggera, euforica e il cuore batteva all’impazzata. Era la mia prima volta e l’ho fatto con un uomo.
Forse era questo il mio destino?
Enzo era di fianco a me e ora eravamo in due a guardare il soffitto.
Nessuno dei due aveva voglia di dire qualcosa. I nostri respiri erano profondi e intensi. Si sentivano solo quelli.
Mentre ero persa nei miei pensieri sento la mano di lui, prendere la mia e le dita si intrecciavano.
Ci siamo guardati negli occhi. Avevo voglia di baciarlo ancora ma avevo paura che quel momento magico fosse finito. Vedevo il suo cazzo barzotto e forse ne volevo ancora. Non lo so se mi sentivo pronta per andare oltre una semplice sega.
“Enzo…”
“ Tanya. E’ successo davvero?”
“ Si Enzo. E’ successo davvero.”
“ Non pensavo che arrivavamo a questo. Stamattina ti ho vista e dentro mi è scattato qualcosa che mai pensavo poteva succedere.”
Mentre le nostre mani rimanevano intrecciate mi guardò nuovamente.
Stavolta ero io ad accarezzarlo.
“ Tanya, mi è piaciuto troppo. Dimmi che lo rifaremo. Rimarrà un nostro segreto per tutta la vita. Anche se Con la mia fidanzata Daniela è stato bello. Con te ho goduto in una maniera esageratamente bella anche se solo con la mano.”
“ Enzo, anche a me è piaciuto. Non lo avevo mai fatto. Neanche con una donna. Tu sei stato l’unico e voglio che succeda ancora e ancora. “
Suonò il citofono e entrambi siamo scattati sul letto, riportandoci alla realtà.
“ Chi cavolo è adesso? ”
“ Tanya corri in bagno e pulisciti, portati dietro i tuoi vestiti. Io vado a vedere chi è”
Dalla porta del bagno sentivo Enzo al citofono. Era un maledetto postino.
Ero seduta sull’angolo della vasca e mentre mi sfilavo gli stivali, mi prese un colpo. Una goccia di sperma era finita su uno stivale. Erano di camoscio e non sapevo come pulirla. Presa dal panico bagnai un pezzo di asciugamano con l’acqua e delicatamente strofinavo lo stivale. Il camoscio bagnandosi, era diventato scuro.
Ho cercato di asciugarlo tamponandolo con la parte asciutta dell’asciugamano.
Fortuna che era Luglio e Luana di certo non andava a prendere gli stivali. Avevo tutto il tempo per poter rimediare al disastro.
Dopo essermi cambiata, rimetto le cose di Luana nella mia borsa.
Enzo era già vestito ed era pure passata l’ora di pranzo.

Tra noi, c’era un po di imbarazzo e nessuno dei due riusciva a dire una parola.
A mente lucida, mi chiedevo se quello che era successo avesse avuto delle conseguenze.
Per il momento avevo tenuto Enzo all’oscuro degli stivali. Decisa a rompere il ghiaccio dissi:
“Enzo, vuoi che ti preparo qualcosa per pranzo?”
“ Non dirmi che sai anche cucinare? ”
Finalmente il ghiaccio si era rotto.
“ Non sono una cuoca perfetta, ma tra i fornelli me la cavo. “
Avevo usato ancora il femminile!
Enzo bello spavaldo con la sua risposta mi lasciò di stucco:
“ Se dalle premesse di stamattina e il pranzo che vuoi preparare, direi che saresti una donna perfetta.”
Dopo aver preparato un’amatriciana ( con il guanciale! ) e fatto le dovute scarpette ci siamo messi sul terrazzo. Mancava poco all’arrivo degli zii e di mia cugina. E fatti gli scongiuri sugli stivali e intimo. Ci siamo messi a parlare.
Il discorso è andato su Maddalena.
“ sai Enzo, non capisco perché Maddalena stamattina non si è scandalizzata nel vedermi come Tanya. “
Parlavo a bassa voce in modo che qualche vicino curioso non sentiva. Ma a quell’ora anche il più restio alla “pennichella” poteva nascondersi dietro alle imposte delle finestre.
“ Maddy è eccezionale come Donna. Mamma e Papà non potevano scegliere di meglio. Sai che è laureata in psicologia e ha una figlia grande come Luana?”
“ Laureata in psicologia e perché fa le pulizie?”
“ Ha fatto la psicologa fino a che il marito non gli ha messo un cesto di corna andandosene di casa. Lei poi per badare alla figlia ha mollato tutto”
Adesso capivo il motivo per cui stamattina non si è scandalizzarmi nel vedermi in quel modo.
Mi chiedevo se era il caso di dirle di stamattina.
“Enzo, pensi che…”
Enzo non era stupido, e capiva al volo cosa volevo dire in quel momento.
“ Tu vuoi dirglielo? Io di Maddy mi sono sempre fidato e devo dirti che mi ha sempre aiutato quando ha visto che ne avevo bisogno. Di lei mi fido che non racconterà niente agli altri.”
Guardavo Enzo. Ma il mio guardarlo era diverso, rispetto a prima. Ora non lo vedevo come cugino ma come uomo. Spesso guardavo nelle sue parti basse e i ricordi della mattinata riaffioravano creandomi brividi, ma stavolta piacevoli.
Enzo girandosi di scatto verso di me disse:
“ Partitona a Flipper? “

Ecco. La mia passione. Mi reputavo tra le migliori perché ero imbattibile.
Erano appena usciti dei modelli elettronici con 4 giocatori e con Enzo formavamo coppia per battere gli amici che immancabilmente pagavano le bibite o gelati anche per noi. Difficilmente perdevamo e quindi spesso si mangiava o si beveva gratis. Quando ero al paese ero così appassionata che quando arrivava il tecnico per ripararli o per gestire l’incasso andavo sempre a vedere e con il tempo ho persino imparato a ripararli.
Oggi ne possiedo due in casa. Perfettamente curati e funzionanti.

“Certo che ho voglia di una bella partita a flipper.”
Enzo si avvicinava a me e il solo essere vicina a lui mi metteva in subbuglio dentro.
Una volta dentro casa e mi dice:
“ Vogliamo giocarci qualcosa io e te oltre la solita scommessa con gli altri? “
“ E cosa vuoi scommettere? “ Chiesi in maniera decisa sapendo che ce la giocavamo alla pari.
“ Se vinco io e tu perdi, ogni volta che rimaniamo da soli diventi Tanya.”
Al che ho risposto: “ Ok, ma se vinco io mi comprerai ciò che vorrai farmi indossare senza usare le cose di Luana. Ho paura che a lungo andare possa accorgersi che le uso.”
Enzo nonostante l’età godeva di paghette che erano 10 volte più grandi di quelle che mi passavano i miei, quindi senza doversi spennare, poteva permettersi qualcosa.
“ Ok ci sto. E’ una bella sfida che a nessuno dei due conviene perdere.”
“Già.” Risposi io, con un sorriso e pregustandomi la vittoria.

Una volta cominciata la sfida, ci guardavamo spesso. Gli amici giocavano contro di noi, ma tra me e Enzo la sfida era ancora più decisa. Gli altri si accorsero che tra noi due c’era una lotta serrata. Infatti giocavamo per una vittoria doppia. Nessuno voleva perdere.
Alla fine, non solo vinsi contro di Enzo, ma il mio punteggio era diventato il record del bar vincendo così anche 10.000 lire. Una vittoria tripla che per me era diventata la ciliegina della torta su quella giornata indimenticabile.
Tornati a casa sentivo imprecare Luana in camera nostra perché non trovava il completo nero che Enzo mi aveva dato la mattina. Lei dormiva nel soggiorno, ma aveva tutto dove dormivamo noi.
Cercava dentro quei cassetti come un’ossessa e di certo mettendo tutto a soqquadro rendeva più facile cosa prendere per il giorno dopo. Mia zia imprecava dalla cucina che stava mettendo tutto in disordine. Mio zio se ne infischiava stando davanti alla tv. Io e Enzo ci siamo guardati e chissà perché siamo scoppiati a ridere.
Certo che a me aveva fatto un favore incredibile, perche’ potevo rimetterlo a posto senza che se ne accorgesse. Fortuna che la sborra di Enzo non era finita sull’intimo. Quindi appena l’aria si era calmata ho preso il tutto dalla mai borsa e l’ho rimesso dentro come se fosse caduto dietro il cassetto.
Enzo capiva cosa stavo facendo e gli feci l’occhiolino per fargli capire il mio piano.
Mia zia e mia cugina, in cucina se ne dicevano di tutti i colori. Poi furiosa come una pazza, Luana cominciava a rimettere a posto i cassetti. Quando è andata per chiudere l’ultimo, questo non voleva saperne di chiudersi perché il completino della mattina faceva spessore dietro. Mi sono avvicinata e ho tolto il cassetto dalla guida facendolo riapparire magicamente. Enzo rideva come un matto e io mi sono pure beccata un bacio in fronte per averlo ritrovato. Fortuna che non lo ha indossato subito e lo ha buttato nella cesta del bucato. Sarebbe stato utile il giorno dopo.
La serata è finita con una partita di monopoli e poi tutti a nanna.
Una volta nel letto, non so come faceva Enzo, ma io rimanevo sveglia a ripensare a quello che era successo la mattina e a come mi faceva stare bene.

La mattina dopo, ero già sveglia con il chiacchiericcio della casa. Per alzarmi aspettavo solo che fossero usciti tutti per recarsi al lavoro.
Appena usciti tutti, sono volata nel bagno e dopo aver preso gli stivali di Luana, ho ripreso anche l’intimo del giorno prima e subito anche gli stivali. Ormai potevo sentirmi libera di girare in casa da donna. Uscendo dal bagno mi sono recata in camera dove Enzo dormiva ancora e senza curarmi di dover camminare in punta di piedi. Era scoperto dalle lenzuola. Mi sono seduta sul suo letto di fianco a lui mentre ammiravo il bozzo da sopra le mutande. Mi sentivo ribollire il sangue. Il mio clito era li e totalmente a riposo. Forse davvero mi piacevano gli uomini e non le donne?
Allungai la mano e la poggiai aperta e in maniera delicata su quel bozzo. Il respiro di Enzo era diventato affannoso. Guardavo il suo viso e accarezzavo il suo cazzo. Tremavo di eccitazione.
Gli abbassai lo slip e il suo cazzo era diventato bello duro.
Mi avvicinai e lo baciai con delicatezza. Lo baciai lungo tutta l’asta appoggiando solo le labbra. Tirai fuori la lingua e lo leccai. Enzo dischiuse gli occhi grugnendo.
Con una voce appena che sentivo… : “ Non fermarti, ti prego…”
Lo lappai ancora partendo dalle palle e risalendo fino alla punta.
Con la mano leggera lo scappellai e la mia lingua solleticava il frenulo.
“ Siiiiiii…….” Disse sibilando.
Le mie labbra baciarono la cappella ormai violacea. Stava impazzendo, come stavo impazzendo io. Lo presi con le dita giusto per sollevarlo un po e le mie labbra lo avvolsero. Con la lingua leccavo la cappella mentre la mia mano cercava la sua e di nuovo le nostre dita si erano intrecciate. Sembravo esperta nel farlo ma era l’eccitazione che come una vocina dentro mi diceva cosa fare. Lentamente cominciavo a spingerlo più giu tra le mie labbra fino a che a stento riuscivo a trattenere il primo conato. Sentivo il suo calore tra le mie labbra. Quando alzò la testa per vedere cosa facevo, i nostri sguardi si sono incrociati. Lasciò la mia mano per poggiarla insieme all’altra sulla mia testa. Voleva dettare il ritmo e lo lasciai fare. La mia lingua lambiva il suo cazzo all’interno delle mie labbra, mentre i suoi suoi colpi affondavano la mia testa sempre di più. A volte avevo dei leggeri conati ma lo capiva e mi lasciava respirare. Tenevo il suo cazzo con la mano segandolo lentamente, mentre cominciavo a leccargli le palle. Ansimava e grugniva.
Appena lo riprendo tra le labbra comincio a muovermi, pochi colpi e cominciava a pulsare.
“ Cazzo Tanyaaaa. Siiiiiiiiii”
I suoi fiotti mi riempirono la bocca e le mie labbra serravano quel cazzo favoloso. Ingoiai con non poca facilità tutta la sua sborra che purtroppo cominciava a uscire dai lati della mia bocca. Lo ripulii con la lingua leccando tutto quello che era uscito. Respirava affannosamente. Io ero solamente contenta e appagata. Mi sono avvicinata alla sua bocca e ho poggiato le labbra sulle sue per poi sdraiarmi di fianco a lui. Le sue braccia mi avvolgevano mentre sentivo il suo corpo attaccato al mio.

L’odore della sua sborra sul mio viso mi inebriava ma dovevo andarmi a lavare. Doveva arrivare Maddalena e non era il caso di farmi trovare con il viso sporco.
Tornando dal bagno, Enzo era ripiombato nel sonno. Mi sono andata a sdraiare sul mio letto e le immagini riaffioravano.
Poco dopo, la porta si apre. Era Maddalena.
Fortuna che mi ero messa sotto le lenzuola e Enzo si era coperto anche lui.
Era mia zia. Avevo il cuore in gola. Se fosse rientrata 10 minuti prima sarebbe accaduto l’inferno.
Ci chiamò entrambi, Io fingevo di dormire. Enzo scattò come una molla.
“Mamma che ci fai qui?”
“Sono tornata perché devo andare con Maddalena a fare delle spese. E stamattina non me ne ero ricordata. Appena sono arrivata in ufficio, sono dovuta tornare indietro.”
Enzò si ricordò che ero vestita da donna e alzandosi in mutande portò la madre in cucina lasciando che mi potessi cambiare quasi in tranquillità.
Stavolta in punta di piedi e con gli stivali in mano, raggiunsi il bagno velocemente e mi chiusi dentro per rimettere a posto gli stivali di Luana. Ne Sono uscita poco dopo mentre avevo fatto attenzione a non sentire odori strani provenire dal mio viso. Avevo consumato mezza saponetta ma ero a posto.
Con tutta la calma del mondo arrivai in cucina mentre mia zia toglieva da un sacchetto i cornetti del bar per farci fare colazione. Enzo era scuro in volto. Non mi ha degnata di uno sguardo. Al momento non ci ho dato importanza. Ma qualcosa non mi tornava. Maddalena era arrivata e nonostante l’abbraccio affettuoso tra le due, salutò prima Enzo e poi me. Maddalena capiva che tra me e Enzo c’era qualcosa che non tornava. Ma di certo non era quello il momento di indagare a fondo.


************************

Grazie per i vostri commenti

Presto, il capitolo 5
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.4
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Tanya. La mia storia. 04:

Altri Racconti Erotici in trans:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni