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REGINA PIERA ...quindicesima puntata
di lapiera
24.09.2019 |
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"Mi faccio preparare una calda vasca per idromassaggio e invito Felix e Luca a prepararsi, tra qualche ora si parte, viaggiando di notte meno traffico, di..."
Regina Piera! Quindicesima puntata di una vita quasi vissuta tra fantasia e realtàSento dei corpi accanto a me, ed ancora un gigantesco cazzo nel mio culetto, non è possibile ho dormito cullata dai miei schiavi, li sento sommessamente gemere , hanno paura di svegliarmi , ieri devo essere stata terribile con loro, non apro gli occhi assaporo il piacere ed il relax della inattesa situazione, mi sento una Regina, che sensazione magnifica!
Il mio cervello riprende a lavorare anche se ottenebrato dal piacere che quei tre mi stanno dando, il sole è alto ed illumina la stanza, devo riprendere il comando della situazione altrimenti scopro troppo i miei sentimenti nei confronti di quei vermi sottomessi e soprattutto di Riccardo il mio expadrone.
Mi alzo di scatto sfilandomi da quel fantastico cazzo che mi aveva fatto impazzire per tanto tempo, incredibilmente come un monolite dritto si ergeva imponente dopo una notte passata dentro di me, incredibile, Luca aveva messo uno stretto laccio di costrizione appena sopra i testicoli per mantenerlo in erezione, che carino! … intanto con la sua linguetta aveva mantenuto con delicatezza erezione e lubrificazione . Il povero Felix a bocca ancora spalancata si era ingoiato tutti gli umori del mio culo provvedendo alla sua pulizia … che bravi, quasi quasi mi viene voglia di passare così tutte le notti.
Non contenta alzandomi sento un impellente bisogno , ho sotto di me la bocca spalancata di Felix , la riempio controllando i fiotti e permettendone l’ingoio, con uno sguardo gli richiedo la massima precisione e il tassativo divieto di sporcarmi. Mentre piscio guardo Riccardo, immobilizzato ai quattro lati del letto, con collare teso al soffocamento, gli avevo messo in bocca le mie mutandine sporche di umori , mi regge lo sguardo, non è sicuramente domato e nei suoi occhi un lampo di’ira mi provoca una reazione di paura, devo stare assolutamente attenta con la sua mole mi potrebbe sopraffare in un attimo e capovolgere la situazione a sua vantaggio facendomi svanire ogni sogno di una vita finalmente da regina e non da schiava succhia cazzi come avevo fatto fin ora.
Attacco una corta catena ai collari di Felix e Luca, hanno le cavigliere ben strette e possono muoversi solo a piccoli saltelli, i polsi sono bloccati e alzati dietro la schiena, li guido con decisione e scendiamo nella sala da pranzo, Riccardo lo lascio nel letto col suo bel cazzo in vista, non voglio considerarlo, adesso ho altro a cui pensare.
Libero le mani a Luca e mi faccio preparare una abbondante colazione, ne ho bisogno, per loro metto a terra due ciotole e lancio dei biscotti con un po di pane, devono mangiare come cani, da parte altre due ciotole con acqua insaporita dalla mia pipi.
Devo concentrarmi, faccio alzare Felix e con il suo aiuto cerco di trovare la soluzione per risolvere al meglio , a mio totale vantaggio, la fortuna che mi era capitata tra le mani. Dato che tutta la rete era mantenuta su meccanismi di ricatto dovevo assumerne la conoscenza e di conseguenza avere in mano le redini di ogni raccapricciante segreto che quel porco di Riccardo usava sui suoi sottomessi.
Leggendo le cartelle portate con diligenza da Felix scopro dettagli impressionanti su ogni collaboratore, macchiati di crimini gravi sconosciuti alla società. Ottimo le leve per comandare il gregge ci sono tutte ed abbondanti, devo convocarli per assicurarli della nuova gestione e ottenere la loro fiducia.
La cosa non è semplice perché fino a ieri mi avevano vista come una schiava da addestrare e punire ad ogni manchevolezza, e con Riccardo ancora in circolazione facile poteva essere sopraffarmi e avere la meglio su di me! Cambio idea, niente convocazione, già Luca e Felix erano sufficienti per avviare la nuova gestione, ma di Riccardo cosa ne faccio?
Uffa che turbinio di problemi, sono ancora nuda mi siedo sulla faccia di Felix , e lascio che si gusti il mio culo, mentre Luca pensa a baciarmi i piedi , ed accarezzarmi dolcemente il corpo. Dal mio sfintere titillato dalla lingua del grasso commercialista svizzero esce qualcosa, lo sento muoversi , uno strattone alla catena del collare lo riporta all’ubbidienza, gli riempio la bocca, in silenzio ingoia e pulisce come deve fare un perfetto schiavo nei confronti della sua Regina e padrona.! …….. Ma accidenti ecco la soluzione per Riccardo, non sarei mai stata in grado di sottometterlo e farlo diventare schiavo, ma c’era un Regno, in repubblica Ceca specializzato nella trasformazione dei maschi prepotenti ed arroganti in perfetti schiavi, OWK e neanche a farlo apposta Patricia1 la regina della FEMDOM l’avevo conosciuta tempo addietro ad una serata BDSM in un circolo privato di Milano.
Lascio che Felix finisca la pulizia, lo ringrazio con un po’ di piscio per fargli ingoiare per bene il tutto e poi mi precipito ad un computer per rintracciare quel Regno della dominazione femminile sul maschio.
Mi ricordavo qualcosa delle loro leggi ma ero sicura che potevano prendere chiunque e trasformarlo in breve tempo in schiavo diligente e sottomesso, era proprio quello che cercavo, mi toglievo Riccardo dalle palle e nel frattempo sarebbe stato addestrato come si deve al suo futuro ruolo.
Dopo una veloce ricerca trovo il sito, ricordavo giusto Patricia una robusta Mistress bionda con uno sguardo da far paura e anche Mistress Andrea, un’avvenente rossa con un fisico palestrato, erano quelle che avevo conosciuto.
Prendo il cellulare di Luca e compongo il numero, sorpresa era già nella sua rubrica, lo squadro con lo sguardo e mi confessa che avrebbe dovuto passare in OWK un mese per essere addestrato, così voleva padrone Riccardo, …….. ma bene chi di spada ferisce di spada perisce!
Mi presento, si ricorda di me ! dovevo averla impressionata per la mia resistenza al BDSM spinto e la mia indole da sottomessa, le espongo il problema. Mi spiega che la lista di attesa è particolarmente lunga, quanto numerosi sono gli aspiranti schiavi da addestrare, e in OWK , le cose vengono fatte molto seriamente e con professionalità e mai era ritornato uno schiavo per essere rieducato.
Il target era farli giungere ad una sottomissione totale alla femmina, nel mio caso, dopo averle descritto le ultime devastanti operazioni al mio sesso, lei mi considerava tale. Proprio Patricia, vedendo il numero usato per la chiamata mi propone la soluzione, Luca avrebbe dovuto iniziare il suo stage nel fine settimana, lo poteva senza problemi sostituire, con gioia, con Riccardo , che non aveva mai visto ma non gli andava a genio per quanto saputo su di lui e per il forte atteggiamento sessista e prevaricatore del mondo femminile, sembrava quasi contenta di poterlo avere tra le sue grinfie.
Si complimenta con me per l’animo femminile dimostrato, mi dà appuntamento a Cerna repubblica Ceca tra due giorni. Magnifico ! il vento della fortuna è cambiato decisamente in meglio.
Si tratta di organizzare il viaggio, penso alla grossa Jaguar berlina, confortevole e con i sedili di morbida pelle, Luca e Felix si potevano alternare alla guida e Riccardo nel grosso baule ben legato, nessuna frontiera da passare, zero controlli, per sicurezza in una borsa i documenti di tutti e tre, gentilmente Felix mi indica un armadietto di metallo, dentro una piccolo revolver, non mi sarebbe servito ma non si sa mai.
Luca tremante mi si avvicina, mi bacia i piedi , scodinzola come un cagnolino affettuoso, mi ringrazia per averli tolto lo stage all’OWK, ne aveva una paura folle, per lui sarebbe stato un cammino senza ritorno verso la schiavitù più tremenda, e con voce rotta, sussurra di aver saputo del suo destino, Riccardo l’avrebbe venduto in un emirato come schiavo. Ma bene adesso ho veramente due “schiavi “ su cui contare. Mi dichiara inoltre di avere il porto d’armi internazionale per frequenti spostamenti con materiali preziosi della ditta di famiglia.
Lascio un messaggio a Laura e Daniela, ai due stallieri ci penserò in seguito, ma visti i loro precedenti penali penso proprio di avere già in mano una bella catena per loro.
Incarico Luca di dare del cibo a Riccardo ed idratarlo, non mi sento ancora sicura di lui ho ancora paura, forse per sicurezza sarebbe meglio sedarlo in modo da cancellargli ogni reazione di ritorsione, a guardarlo sembra una bestia inferocita e se mi sbaglio ad incrociare il suo sguardo mi fulmina …. Ma son sempre una grande troia, gli giro le spalle e mi impalo sul suo bel cazzo, adesso agitati pure porco, mi fai solo godere di più…. Rimango per più di un’ora su di lui, facendo solo piccoli movimenti, alle mie spalle sento che Luca lo costringe a mangiare, chiudendogli le narici per farlo ingoiare, non so cosa gli abbia preparato, non mi interessa, voglio godermi in santa pace quel bel cazzo, lo sento tossire, beve, deve essere l’acqua corretta al piscio che avevo preparato nelle loro ciotole, mi muovo un po’ lo sento dilatarmi come se volesse spaccarmi il culo, è enorme, caldissimo, ecco una fontana di sperma mi riempie, ha dei sussulti, cerco d’ingoiarlo tutto con la mia figanale, non finisce più di sborare , il suo caldo seme cola dal mio culo, guardo Felix, ubbidiente capisce cosa deve fare e inizia una accurata pulizia mia e di quel porco che forse veniva per la sua ultima volta.
Rantola, farfuglia minacce di ogni tipo, mi alzo, lo guardo negli occhi gli sputo in faccia e poi subito un bel fermaglio con una grossa pallina lo ammutolisce. Sempre Felix gentilissimo mi fa presente di un fornito armadietto di medicinali, spesso usati per sedare malcapitate e poterle violentare . Senza che glielo chieda mi racconta quanto accaduto pochi giorni prima, gli stallieri avevano, con la scusa di una festa , fatto arrivare in villa tre bellissime giovani ragazze, una volta presentate a Riccardo ed avviata una piacevole serata, con musica e gustosi piatti di specialità italiane, sono state stordite ,nei loro bicchieri era stata messa una droga che le cancellava il ricordo di ogni azione e le rendeva particolarmente eccitate e disponibili ad ogni perversione, e in quell’ambiente di perversioni erano maestri.
Tutto era stato filmato con meticolosità, rapporti a tre, inculate scene lesbo e tante altre schifezze , il prodotto girato è stato venduto nei siti porno controllati da Riccardo e come se non bastasse, alle ragazze, ritornate frastornate alle loro case, ma convinte di aver solo passato una serata un po’ speciale, era arrivato copia del filmato per ricattarle, a quelle abbienti richiesta di denaro, alle altre prestazioni sessuali spinte.
Sono l famigerati drink spiking , ne avevo sentito parlare, e la ketamina è la base. Viene usata in genere in festicciole e ritrovi di gruppo. In questi contesti essendo una polvere bianca, formata di granuli cristallini, insapore e inodore, può essere facilmente miscelata ad ogni bevanda, cancellando ogni ricordo e annullando la percezione della realtà. Proprio quello che ci vuole per mettere ko Riccardo.
Felix va a prendere il prodotto e ne scioglie una dose massiccia in una bottiglietta, “ci servirà durante il viaggio” dice, anche lui ha paura di Riccardo, ormai si sente compromesso per avermi spifferato tutto, e si dimostra più che mai collaborativo. Sempre per sicurezza mi porge un set di fiale con siringhe, ed aggiunge … queste stendono anche un cavallo!
Luca mi ricorda della casa di piacere in città e contatta la maitresse per rassicurarla della sua assenza e di quella di Felix per far filare liscio il solito servizio di sesso a pagamento , in cui avevo passato una giornata infernale.
Decido d’anticipare la partenza, rapida cura del corpo, affidata alle mani di Luca, sono ancora nuda, mi massaggia amorevolmente baciandomi tutto il corpo e rilassando la fighettanale slabbrata da quel cazzone di cui facevo fatica a dimenticare.
Luca con molta sensibilità mi capisce e con dolcezza inizia a giocare con le dita penetrandomi, è lento e progressivo , la sua delicatezza è sorprendente, mi apre dandomi un piacere fantastico, lo lascio fare, con un piccolo sobbalzo sento la sua mano dentro di me, nessun dolore, solo un gradevole piacere, la ruota lentamente, apre e chiude il pugno, poi esce e rientra senza farmi dolore ma lasciandomi ogni volta il desiderio di venire nuovamente presa, lo incito con movimenti del bacino ad un ritmo più spinto, ma lui rimane sul suo passo facendomi, con una lentezza esasperante, godere analmente come una vacca; piano piano, come quando era entrato, si sfila ed inizia a baciarmi l’ano con voluttà senza risparmiarsi inghiottendo i copiosi umori della mia eccitazione.
Gli accarezzo la testa, non voglio dargli la confidenza di un bacio appassionato, e neanche di prenderglielo in bocca, come avevo sempre fatto in situazioni del genere, il mio ruolo di Regina me lo impediva.
Mi faccio preparare una calda vasca per idromassaggio e invito Felix e Luca a prepararsi, tra qualche ora si parte, viaggiando di notte meno traffico, di conseguenza minori possibilità di controlli e di dare nell’occhio.
Felix intanto aveva provveduto a narcotizzare Riccardo, vestirlo normalmente stava seduto su una poltrona del salotto non sembrava più lui , testa a ciondoloni, sguardo annebbiato e uno strano sorriso ebete sul volto.
Era fatto! Forse non era neanche il caso di metterlo nel baule, poteva stare nel sedile dietro con me, ovviamente con mani e piedi ben legati.
I bagagli necessari, una bella quantità di contanti, e via nella comoda automobile verso la repubblica Ceca.
Riccardo è al mio, fianco inebetito, ogni tanto ciondola e sbatte la testa sui montanti della portiera, è ben legato, non fa più paura a nessuno.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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