Scambio di Coppia
La cena aziendale... alternativa!
di Once8440
22.08.2024 |
733 |
4
"Ne scelse una e all’interno c’era un’altra coppia avvinghiata in preliminari spinti in penombra: lei a cavalcioni su di lui gli metteva bene in bocca le tette..."
Le cene aziendali sono sempre una noia mortale e in più rischiano di innescare dinamiche poco piacevoli; a maggior ragione quest’anno che, nel nostro dipartimento, é arrivato il nuovo responsabile IT regione e ha creato non pochi malesseri.Arrogante, pieno di sé, maschilista, stacanovista e per nulla empatico...ha messo tutti in riga senza dare ascolto a nessuno e senza valutare i precedenti. Ci siamo allineati al suo modo di lavorare per il quieto vivere...ma di certo l’umore in ufficio é cambiato!
A maggior ragione mi sono incupita dopo la sua ennesima battuta sessista seguita da avances esplicite una volta rimasti in ufficio soli: era un venerdì sera, tardi, e pioveva...gli chiesi se era possibile portare il lavoro a casa che lo avrei finito nel weekend,visto che quella sera avevo uno spettacolo teatrale, ma non volle sentire ragioni! E capii poi il perché…
“Non dovresti essere così rigida con te stessa, potresti anche ridere a qualche mia battuta!”
Non alzai neanche la testa dal pc e fu lì che si avvicinò e mi mise una mano sulla tetta, direttamente dentro il vestito...alzai lo sguardo, evidentemente arrossata e paonazza, con gli occhi decisamente incazzati!
“Ecco allora cosa scatena la tua reazione...” - commentò con un ghigno sicuro di sé.
Gli levai la mano in modo arrogante, recuperai le mie cose e me ne andai…
“Finisci pure a casa nel weekend...ma non mi pare che ti dispiaccia rimanere sola con me in ufficio a giudicare dai tuoi capezzoli!”
E a quella frase rischiai il tutto per tutto, urlando un sonoro vaffanculo e sbattendo la porta...quella sera e il weekend non ci pensai ma il lunedì sapevo che avrei rivisto quegli occhi, quelle mani e quella bocca.
Quella mattina arrivò e riprese tutto normalmente e l’atteggiamento mi fece uno strano effetto: rabbia, nervosismo, indignazione e...eccitazione! E non poteva passarla liscia...ma decisi di non rifarmi sul lavoro, nessuno mi avrebbe creduta.
Alla prima occasione pubblica, in compagnia...lo avrei messo alla prova per vedere dove voleva arrivare, sapendo che avrei potuto rischiare molto di più, e senza sapere che in realtà pensavamo la stessa cosa!
Per la cena aziendale fu affittata una location esclusiva con tavoli di appoggio e catering organizzato...decisi che dovevo arrivare già carica, per quello mi misi un abito al ginocchio senza mutandine e con un bel push-up. Lui arrivò abbastanza casual, con la camicia bianca che metteva in risalto i suoi pettorali,pantalone aderente e cravatta stretta.
Arrivò poco dopo di me e ci fu solo un piccolo scambio di sguardi, un breve saluto nel prendere le prime pietanze e poi ciascuno a chiacchierare con chi più gradiva. Dopo un’oretta iniziai a sentire una certa voglia di avvicinarmi a lui, che fingeva distacco, e così cercai di avvicinarmi al gruppo con cui lui parlava...andò bene,lo misi quasi in imbarazzo nell’intromettermi in quel momento, e iniziai a conversare del più e del meno con tutti, forse spiazzandolo.
Nel prendere le pietanze successive calcai io la mano,vedendolo completamente spaesato, e guarda caso iniziai a sfiorargli una coscia,passare il mio culo importante vicino alle sue mani, guardarlo mentre bevevo leccandomi le labbra. Gli fu chiaro il mio intento tanto che, durante un giro al catering, sentìì chiaramente la sua presenza dietro...mi appoggiò il cazzo gonfio dentro i pantaloni sul culo, mentre mi allungavo sul tavolo a prendere una forchetta, e aspettò che mi girassi:i miei occhi erano nettamente diversi da quelli della prima volta...più forti e sicuri!
Apprezzai ed ebbi la certezza che l’approccio della prima volta non era casuale; uscii a prendere aria e a fumare una sigaretta e me lo ritrovai dietro poco dopo...uno strattone e mi spinse in un angolo, di spalle,per slacciarsi la zip:
“Lo senti cosa mi fai?!?” - ansimava mentre mi picchiettava la cappella gonfia sul culo rischiando di macchiarmi il vestito, senza ancora sapere che se me lo avesse alzato mi avrebbe trovato pronta per essere impalata!
Riuscivo solo a roteare il culo per fargli capire la voglia, non volevo dargli la soddisfazione di rispondere!
“Mi stai dando la conferma che hai voglia...fai la troia fino in fondo e vieni a fine cena al parcheggio del Centro commerciale, sulla provinciale”
Finite quelle parole si allontanò e rientrammo separati. Andai in bagno per sistemarmi, riprendermi e capire cosa fare...non avevo mai avuto dubbi in realtà, sarei andata a fare la troia in quel parcheggio.
Intorno alle 23 lo vidi uscire e dopo 10 minuti mi avviai anche io; arrivata al parcheggio non vidi nessuno fino a quando, una macchina poco distante dalla mia, accese le 4 frecce: capii che era lui e mi avvicinai...una volta accostata lo vidi scendere, salì sulla mia e, a motore ancora acceso, mi piazzò la lingua in bocca: mi slinguò per bene e,fermandosi a guardarmi negli occhi, mi strinse le guance e mi sputò in bocca.
“Per adesso ingoia questo e fai guidare me...”
Accettai il cambio di posti e, passando davanti al cofano, mi mise a 90 e alzò finalmente il vestito:
“Lo sapevo che avevi la figa all’aria perché aspettavi il mio cazzo da tempo eh...lo vuoi sentire eh?!?!?”
Finalmente mi arrivò il coraggio per rispondere…
“Si cazzo, ho voglia di godere con te”
“E invece dovrai aspettare” disse,strusciando solo la punta sul clitoride, e raccogliendo tutti i miei umori!
“Ma siamo già eccitate eh...signorina per bene”
Nel dirmi quell’ultima frase mi tirò una pacca sul culo e mi invitò a salire in macchina; fu un viaggio breve ma in silenzio fino a che non arrivammo in un altro parcheggio, poco distante, con altre macchine parcheggiate. Ne scelse una e all’interno c’era un’altra coppia avvinghiata in preliminari spinti in penombra: lei a cavalcioni su di lui gli metteva bene in bocca le tette che, a quello che vedevo, erano decisamente abbondanti e sode!
“Adesso puoi godere per bene eh troia, guarda che regalo di Natale che ti ho fatto!”
Guardavo quella coppia avvinghiata e mi venne spontaneo iniziare a sfioragli il pacco...avevo voglia di prendere in bocca le palle e tutta l’asta!
“Fammela sentire la tua lingua...ma non in bocca!”
E a quelle parole iniziai a spompinarlo, senza perdere di vista l’altra coppia che, nel frattempo aveva cambiato...lui gliela stava leccando bellamente e sentivo lei gemere!
“Dio che troia che sei...senti lei godere e succhi ancora meglio! Non smettere che se fai la brava ti do un po’ di colpi come meriti!”
Volevo il suo cazzo bello lubrificato e così gli sputai sulla cappella: dalla bocca passai a fargli una sega fatta per bene,lasciandogli modo di mettermi le mani nel reggiseno e farmi mordere i capezzoli!
“Mordili di più cazzo, dai che sei un maiale...” - sentivo la lingua sui capezzoli e la immaginavo sulla figa!
Mirko mi prese in parola e iniziò con morsi più forti, che mi fecero urlare ancora di più e stringere le cosce per non venire subito!
“Ma guarda come urla la cagnetta...e dimmi...ti piace di più il cazzo o la figa eh?!?!?”
Era una delle sue provocazioni, come se avesse colto qualcosa di più…
“Ho voglia del tuo cazzo ma mi piace leccare la figa...”
In quel momento mi fu chiaro tutto...Mirko scese dalla macchina e anche l’altra coppia fece lo stesso: riconobbi un altro nostro collega con sua moglie e non ci volle molto…
...io e lei ci ritrovammo inginocchiate a spompinare i nostri uomini!
Lei era una bomba...succhiava il cazzo in modo divino e gli scambi di sguardi ci portarono ad accarezzarci le tette a vicenda, scatenando ancora di più i partner che spingevano per bene in gola!
Fu l’altro nostro collega a prendere la moglie e a metterla a 90 sul cofano….
“E adesso leccate...che so che vi arrapa!”
Io e Mirko ci piegammo a leccargliela per bene, le lingue intrecciate sulla sua figa mentre lei continuava a succhiare! Quando era bagnata per bene Mirko la girò e, dopo un breve bacio, le ordinò di leccarmi...avevo intuito bene perché con la lingua ci sapeva fare!
A quel punto eravamo entrambe fradice e aperte, pronte a essere scopate! Speravo di avere il cazzo di Mirko e invece,a sorpresa, fui sbattuta per bene dall’altro collega mentre Mirko inculava la mogliettina porca...il tutto mentre io e lei slinguavamo per bene con le lingue fuori dalla bocca!
Mirko e il collega, arrapatissimi, decisero di dissetarci entrambe contemporaneamente e sotto i loro cazzi...raccogliemmo la sborra di entrambi, per poi raccoglierla e passarcela un po’ in bocca senza far mancare una qualche leccata!
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.