trio
Intesa tra professori...
di Once8440
22.08.2024 |
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"A colpi di lingua e di mani venimmo un’altra volta..."
Quando arrivai nella nuova scuola notai subito una collega, Margherita. Era una splendida quarantenne,sensuale e molto femminile. Non mi diede molta confidenza ma era impossibile non guardarla,e fu così che notai una decisa preferenza per un altro nostro collega, Alberto, giovane insegnante precario. I mesi passavano e la simpatia era sempre più evidente, così anche come i pettegolezzi e le frecciatine. Al termine di un consiglio di classe mi accorsi di aver lasciato il cellulare in classe e , tornando al piano superiore,mi affacciai alla finestra...in quel preciso momento vidi Margherita,nel parcheggio ormai vuoto della scuola,a pecora sul cofano della macchina con Alberto che pompava in maniera decisa. Non sentivo il loro godimento ma potevo immaginarlo... soprattutto quando Margherita iniziò a fargli una spagnola sublime:senza neanche spogliarsi segava alla grande il cazzo di Alberto, facendolo scomparire tra quelle meravigliose tette con capezzoli gonfi, e ogni volta che la cappella spuntava riusciva a darle una leccata...fu così che Alberto sborrò ampiamente sui capezzoli per poi leccarli.Rimasi li alla finestra con le mani piene dei miei umori mentre guardavo Margherita che se ne andava... talmente presa dalla mia eccitazione che non mi accorsi del suo voltarsi.
Quella sera mi arrivò un whatsapp di Margherita
“Spero ti sia piaciuto lo spettacolo collega.. ora e’ il momento di dedicarsi a noi,domani sera ti aspetto da me”
Un brivido mi attraversò mentre leggevo il suo messaggio. Aveva capito tutto.
Il giorno dopo a scuola non ne parlammo ma le occhiate che ci lanciavamo dicevano molto piu’ delle parole. Lei era eccitante come sempre e io la spogliavo con gli occhi e contavo le ore che mancavano al nostro incontro.
Avrei voluto saltarle addosso e strapparle quella camicia per far uscire le sue tettone, avrei voluto mangiare il suo sesso...passai l’intera giornata con questi pensieri in testa.
Fu dura ma mantenni un atteggiamento professionale anche se le mia figa scalpitava e le mie mutandine erano piene dei miei umori.
Finalmente arrivo’ sera e mi preparai per le serata. Misi un vestitino nero che mi fasciava bene i fianchi e il culo, scarpe nere e una collana bianca. Senza reggiseno e mutandine.
Non sapevo cosa aspettarmi di preciso dalla serata, ma il tutto era molto eccitante..
Mi presentai a casa di Margherita alle 9 come da programma. Suonai al campanello.
Dopo poco arriva Margherita ad aprire, un po’ trafelata. Indossava una gonna corta rossa e una canottiera bianca che non lasciava niente all’immaginazione. Mi fece entrare nell’ingresso e ci salutammo. Fece una battuta sibillina sul fatto che aveva in serbo una bella serata per me...
Mi accompagnò in sala...dove vidi il povero Alberto seduto nudo sul divano con il cazzo in mano che evidentemente si stava segando.
Alberto quando mi vide sbiancò e prese un cuscino per coprirsi, evidentemente ignaro come me di cosa aveva orchestrato la nostra amica.
Io ero pietrificata. Un po’ eccitata un po’ delusa da non avere Margherita tutta per me.
Margherita prese in mano la situazione. Mi accompagnò sul divano e mi fece sedere davanti ad Alberto. Poi si avvicinò ad Alberto ordinandogli di segarsi.
Poi venne verso di me, alzò un po’ la gonna rossa e si sedette a cavalcioni sopra di me, dando le spalle e soprattutto il culo ad Alberto.
Senza dire nulla iniziò a baciarmi e mi infilò la lingua in bocca. Non so quanto duro’ quel bacio, ma fu intenso, profondo e sconvolgente.
In un attimo il mio imbarazzo svani’ e arrivò una voglia pazza della mia amica seduta sopra di me.
Margherita iniziò a leccarmi il viso mentre si strizzava le tette. Le mie mani finirono sul suo culo mentre iniziai a non capire piu’ niente.
Alberto si godeva lo spettacolo mentre ubbidiente si menava il cazzo.
Margherita indietreggio’ con la testa, inarco’ un po’ la schiena e mi butto le sue tette in faccia. Finalmente mi trovavo con la faccia in mezzo a quel ben di dio. Margerita si tolse la canottiera e mi rimise le tette in faccia. Inizai a leccargliele, le strizzai i capezzoli e glieli succhiai. Quelle magnifiche tettone mi eccitavano da morire. Le mie mani si infilarono dentro la gonna di Margherita alla ricerca della sua figa che trovai gia’ tutta bagnata...mentre le mie mani esploravano la sua figa la mia lingua continuava a leccare quel fantastico seno.
Margerita mi sussuro’ che voleva che gliela leccassi.. si alzò.
Si avvicinò ad Alberto, prese una sciarpa appoggiata sul divano e lo bendo’, dicendogli di continuare a segarsi e che tra poco sarebbe arrivata da lui.
Poi si girò verso di me e si tolse la gonna rimanendo nuda. Era uno spettacolo.
Mi fece alzare e mi tolse il vestito. Eravamo in piedi una di fronte all’altra nude. Mi baciò mentre le sue mani mi accarezzavano i capelli e poi scendevano lungo il mio corpo, si appoggiavano sul mio culo e poi si infilavano in mezzo alle mie gambe. Senza dire nulla inizio a sgrilletarmi.
Ero un lago.
Mi prese per mano e mi fece distendere sul tappeto. Si mise a cavalcioni e si sedette sulla mia faccia, mettendomi la figa in bocca. Avevo il cuore che mi batteva a mille. Iniziai a leccargliela, ero eccitatissima. I suoi umori colavano abbondanti sulla mia faccia mentre le leccavo e succhiavo il clitoride.
Si giro’ e sempre seduta sulla mia faccia inizio a leccarmela in uno splendido 69. Ero in estasi. La mia figa pulsava di eccitazione. Margherita venne sulla mia faccia e dopo poco venni anch’io sotto i colpi della sua lingua e delle sue mani.
Fu un orgasmo fantastico. Tanto desiderato quando bello.
Rimanemmo per un po’ distese sul tappeto fradicio.
Poi Margherita mi prese per mano e mi porto’ ai piedi del divano dove era seduto Alberto. Il povero collega era ancora bendato e con il cazzo in mano. Aveva decisamente una bella asta. Margherita prese in mano il suo cazzo e mentre iniziava a segarlo mi fece cenno con gli occhi di avvicinarmi. Alberto, eccitato come un porco, iniziava a gemere.
Margherita sposto’ la mano e diede una leccata a quel cazzo duro e pulsante.
Alberto in estasi urlo “siiii leccamelo”
Margherita rise e diede un’altra leccata, incitandomi a raggiungerla. La cosa mi stava facendo risalire l’eccitazione in modo potente. Mi avvicinai e diedi anch’io una leccata al cazzo di Alberto. E la cosa mi eccitava sempre di piu’.
In un crescendo di emozioni io e Margherita ci alternavamo dando una leccata a testa a quel cazzo pulsante. Alberto, bendato, non capiva cosa stesse succedendo ma era eccitato come un maiale e iniziava a dire delle gran porcate.
Ad un certo punto Margherita glielo prese in bocca e lo ingoio’ tutto facendomi vedere quanto brava era di bocca. Per non essere da meno feci lo stesso. Il cazzo di Alberto era proprio grosso e quasi mi soffocavo per ingoiarlo tutto. Aveva un forte odore di uomo che aumentava la mia eccitazione.
Mentre lo succhiavo Margherita massaggiava le palle di Alberto, il quale era sempre piu’ vicino ad esplodere.
Avevo appena finito di succhiarlo quando Margherita mi prese e mi avvicino’ a lei iniziando a baciarmi e limonarmi profondamente. Mente mi leccava e mi baciava disse al Alberto di segarsi e lui portò subito la sua mano sul suo cazzo. Diede due colpi al suo cazzo e iniziò a venire.. io e Margherita ci stavamo baciando davanti a lui e mentre limonavamo ci prendemmo una doccia di sborra ovunque. Margherita si mise a leccare lo sperma di Alberto caduto sul mio corpo e io feci lo stesso con il suo. Ero senza inibizioni, leccavo la sborra di Alberto sulle sue tette e mi piaceva. Poi ricominciammo a limonare con le bocche piene.
A colpi di lingua e di mani venimmo un’altra volta.
Finito di giocare ci alzammo e solo allora Margherita tolse la benda al Alberto...lasciandolo ancora alla sua immaginazione,e forse a un' altra avventura...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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