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Prime Esperienze

Serata Iberica


di Coppia-Curiosa90
11.10.2024    |    2.364    |    13 9.6
"Per questa uscita ha scelto di sfoggiare un elegante tubino nero con la gonna corta che enfatizza il suo corpo snello e le sue lunghe gambe: una mise per..."
Questo è un racconto di fantasia nato da spunti concreti offerti dalla vita d’ufficio in una grande azienda e soprattutto da alcuni pettegolezzi che girano attorno alle macchinette del caffè durante la pausa. Se le radici di questa pianta sono ancorate nella realtà, il suo sviluppo ed i suoi frutti sono pura immaginazione.

E' tarda sera in città, l'aria tiepida di metà primavera è densa di profumi floreali, delle prospettive di un'estate prossima a venire e delle risa di un gruppo di donne che attraversano, in un cadenzato ticchettio di tacchi, i portici lastricati del centro storico.
Carla, Virginia e Roberta sono tre colleghe divenute amiche con il passare degli anni, che hanno appena terminato una cena "per sole donne" nel loro ristorante preferito, incuneato in un vicoletto della città vecchia: una pausa dal ritmo frenetico delle loro vite di mogli, madri e lavoratrici che amano concedersi periodicamente, prima che il livello di tensione superi il livello di guardia.

Le tre donne si sono conosciute lavorando come impiegate all'interno degli uffici amministrativi di una nota ditta della zona e, nonostante alcune differenze d'età ed esperienze personali, hanno stretto una bella amicizia.
Roberta è la più giovane delle tre ed è la promotrice di questa serata: una donna di trent'anni, alta e slanciata, che ha da poco rivoluzionato la propria vita sentimentale lasciando il fidanzato storico con cui aveva condiviso una storia d'amore lunga più di dieci anni, che si era trasformata via via in una consuetudine priva di interesse.

Roberta ha deciso di impedire alla malinconia di prendere il sopravvento ed ha convocato d'urgenza le due amiche per una serata all'insegna dell'allegria e della complicità. Per questa uscita ha scelto di sfoggiare un elegante tubino nero con la gonna corta che enfatizza il suo corpo snello e le sue lunghe gambe: una mise per piacere e piacersi, scrollandosi di dosso il torpore provato negli ultimi tempi.
Prima di arrivare al ristorante, attraversando il centro, si vedeva riflessa nelle vetrine dei negozi ed ammirava l'incedere di quella figura scattante, che attirava lo sguardo di alcuni uomini, ipnotizzati dai capelli ricci di un biondo rossiccio che incorniciano un volto fresco e giovane, con un trucco appena accennato, e dal profilo di un sedere alto e tonico, celato sotto la stoffa tesa del vestito. Il decolleté con un taglio a cuore lasciava intravedere appena la fossetta tra due seni piccoli e sodi.
Carla ha un paio d'anni in più di Roberta, due figli ed un marito. Le uscite con le amiche rappresentano una valvola di sfogo agli impegni familiari e lavorativi che spesso la sovrastano e le lasciano poco tempo per sé. Dopo diversi anni di matrimonio e la maternità, in un certo modo invidia la libertà riconquistata da Roberta perché le ricorda un tempo troppo lontano, privo di vincoli ed obblighi, di cui ha nostalgia e per questo ha accolto immediatamente l'appello della ragazza di trascorrere una serata spensierata.

A differenza di Roberta, Carla ha un fisico mediterraneo dove i caratteri femminili sono molto accentuati: lunghi capelli castani si adagiano su un seno pieno e prosperoso a cui si accompagnano fianchi generosi e tondeggianti.
Neppure il trench che ha deciso di indossare questa sera sul vestito leggero riesce a camuffare la prorompente vitalità delle sue curve.

Virginia, con i suoi cinquant’anni, si sente la sorella maggiore del gruppo, anche se la sua fisicità e vitalità contraddicono la carta d'identità attribuendole un aspetto incredibilmente giovanile.
Chiunque la conosca la descrive come una bella donna, affascinante senza essere troppo appariscente. Molti colleghi, commentandone in segreto il passaggio davanti agli uffici, grazie ad un corpo tonico e procace, una vita stretta e fianchi sodi, convengono nel trovarla incredibilmente seducente.
Virginia è consapevole della fascinazione che induce negli altri, tuttavia, specie nell'ambiente lavorativo conserva un atteggiamento riservato, quasi austero e distaccato. Con Carla e Roberta si lascia andare e ritrova tutta la spontaneità che permette di esprimere un rapporto di sana amicizia, libero da qualsiasi formalità.
Madre di figli ormai grandi ed autonomi, ha recuperato con il marito l'intimità e l'audacia erotica dei primi anni di matrimonio: con la complicità dell'uomo ama esibirsi in totale anonimato su una piattaforma web, condividendo con sconosciuti alcuni momenti od immagini particolarmente piccanti. Si tratta di un gioco totalmente virtuale che ha avviato da poco ed in segreto per vivacizzare il loro menage di coppia.

Anche lei ha optato per un abbigliamento leggero allineato alla bella stagione che avanza: un trench copre una delicata camicia di seta ed una gonna stretta che arriva appena sopra il ginocchio.
"Allora che facciamo, ci salutiamo qui o ci concediamo ancora un po’ di libertà?" dice sorridendo Roberta alle altre due. Sono quasi le undici, e domani sarà un altro giorno di lavoro, ma lei non ha nessuna intenzione di lasciar andare via le amiche tanto presto perché teme d'interrompere quella serata incantevole e tornare a fare i conti con la sua nuova vita da single.
Carla è un po’ titubante perché per lei si è fatto davvero tardi, ma capisce il bisogno dell'amica e guarda Virginia per trovare la disponibilità ad un ultimo giro. Virginia risponde alle amiche con un sorriso: "Dai, facciamo un'ultima tappa...idee?".
Le tre rimangono un po’ interdette, finché Carla non se ne esce con una proposta:
"Vi ricordate di Carlos? quello che stava al commercio estero?".
"Dici quello alto e moro che girava spesso per il nostro piano?" risponde Roberta.
"In realtà girava spesso attorno alle nostre scrivanie… forse non c'era solo il commercio estero tra i suoi interessi, vero Carla? te che te lo ricordi così bene…era proprio un bel vedere, però è da un po’ che non passa più da noi" ribatte Virginia.
"Scema! Girava attorno a molte scrivanie, ma aveva capito che non c'era trippa per gatti dalla nostra parte. Comunque, è andato via un mese fa, ed una sua conquista affranta mi ha detto che ha aperto un locale in centro…specialità spagnole" continua Carla.
"Tapas y Copas! … Dai andiamo allora, magari in memoria dei suoi tour al nostro piano ci offre pure un giro" incalza Roberta. "Sai dove si trova?"
"No, non lo so, ma dovrebbe chiamarsi tipo Espana Viva"
"Ho trovato l'indirizzo in internet" dice Virginia, "E' giù per di qua" esordisce Virginia.

Le tre si trovano difronte ad un locale gremito in cui è difficoltoso entrare, ma non demordono e raggiungono il banco per ordinare da bere. Stanno cercando di attirare l'attenzione di un indaffaratissimo barista quando sentono alle loro spalle una voce familiare dal simpatico accento latino che le chiama per nome.
"Carla, Roberta, Virginia, carissime, benvenute! Come state?"
"Carlos!" esclama Carla, sorridendo all'ex collega "eravamo in giro, volevamo bere un'ultima cosa ed abbiamo pensato di farti una visita".
Carlos, un uomo bruno sulla quarantina, di bell'aspetto, dal fisico sportivo, allarga il sorriso e le braccia come per accogliere quel terzetto e dice "Con voi qui il mio locale ci guadagna sicuramente".
"Qui c'è molta confusione, venite con me, ho una saletta riservata in cui ci sono alcuni miei amici venuti per un saluto, e potremmo fare due chiacchiere con più tranquillità e potrete raccontarmi com'è la vita in ufficio adesso" continuò Carlos. "Cosa prendete? Margarita per tutte va bene? tanto per cominciare? Ottimo! Pepe, porta tre Margarita e un'altra bottiglia di Marques in saletta, grazie".

Carlos le accompagna attraverso un corridoio in un ambiente che misurerà una trentina di metri quadrati che si presenta come una sala degustazione al cui centro si trova un imponente tavolo circolare in legno, ed alle pareti teche che accolgono bottiglie di vino e liquore dall'aspetto pregiato.

Attorno al tavolo cinque uomini, anche loro tra i trentacinque ed i quarant'anni, parlano in spagnolo e sorseggiano da calici del vino rosso, ma all'ingresso delle donne si interrompono e squadrano in silenzio i nuovi arrivati.

"Signori, vi presento alcune mie amiche ed ex colleghe. Signore, ecco a voi i miei compagni di scorribande giovanili a Gerona!" Disse Carlos, facendo le prime presentazioni. "Questi signori sono venuti a trovarmi per qualche giorno in occasione dell'inaugurazione del locale".
In quel momento bussarono alla porta ed il cameriere portò l'ordine di Carlos e diverse tapas come contorno.
Le donne si accomodarono attorno al loro anfitrione, mentre la comitiva spagnola aveva già spostato le sedie verso le ospiti per manifestare ospitalità.
Tra aneddoti, altri due passaggi di cocktails e battute in molteplici idiomi, trascorse un'ora allegra per il gruppetto, finché, allungando l'occhio sull'orologio a muro oltre il tavolo, Virginia disse "Carlos ti abbiamo portato via un sacco di tempo con le nostre chiacchiere ed abbiamo interrotto la vostra rimpatriata!".
"Non ti preoccupare" rispose Carlos "Il tempo trascorso con delle belle donne come voi è una gioia per gli occhi ed il cuore. Credo che questi signori siano del mio stesso parere, e poi non avete interrotto niente di particolarmente urgente: per una partita di poker si trova sempre il tempo".
"Poker!? Ma dai! Già vi immagino in una nuvola di fumo da sigaro con grossi bicchieri da liquore a scrutare le carte e scegliere la puntata! Mi piacerebbe proprio vedervi all'opera" Interviene Roberta.
"Se conoscete un po’ il gioco potreste unirvi tutte e tre per qualche mano." continua Carlos
"Un po’ ci sappiamo giocare, ma non così bene da rischiare forti somme" sostiene Carla
"Vabbè, si può sempre fare qualche piccola e simpatica variante, come qualche pegno da pagare, se vi va bene".

Le tre si guardano per qualche istante, soppesando il gusto della sfida e l'ora che si fa sempre più tarda, poi Virginia, parlando per tutte risponde che accettano la proposta, ma prima dovranno mandare un messaggio a casa per giustificare il ritardo e non far preoccupare i mariti.
Il tavolo mette in mostra una partita piuttosto affollata dove ad ogni turno, il vincitore commina agli altri partecipanti penalità da scontare al momento.

Bastano pochi minuti e l'atmosfera si scalda quando uno degli amici di Carlos propone a Roberta un sexy tequila: la ragazza dovrà leccare il sale dalla mano dell'uomo, bere lo shottino di tequila e poi succhiare la fetta di limone dalle labbra di lui.
Roberta scambia un'occhiata con Virginia e Carla, poi versa un po’ di sale sul dorso della mano dell'amico, lecca lentamente la porzione su cui ha depositato il sale, facendo rabbrividire l'uomo che già pregusta il finale, beve d'un fiato il liquore, prende una fetta di limone, la succhia un po’, la pone tra le labbra socchiuse del ragazzo, si sporge verso di lui, e poi con un movimento fulmineo ruota su sé stessa e stampa un bacio a Virginia.

L'amico di Carlos rimane con un palmo di naso e gli altri uomini non nascondono una certa eccitazione alla vista di quel bacio. Ma dura un attimo perché Roberta riprende un pizzico di sale, lo sparge sul collo dell'uomo, lo lecca, beve un altro goccio e poi porta una fetta di lime con le labbra nella bocca del tipo che la accoglie come una grazia, insieme al breve bacio che segue.

Il dado è tratto e quello che segue è il più classico degli strip poker. Le donne si dimostrano particolarmente fortunate e sono gli uomini, pur essendo in maggioranza a rimanere letteralmente in mutande.

Uno ad uno sono costretti a liberarsi di giacche, scarpe, camicie e pantaloni, mentre le ragazze sono riuscite a conservare l'intimo e le gonne.

In una mano Carlos ha la meglio e rivolgendosi a Carla le dice "finalmente ho l'occasione di vedere il paradiso da vivo…cara Carla tocca a te, togliti il reggiseno e mostrami quei fantastici seni che tanto mi hanno fatto sognare in ufficio".
Carla arrossisce imbarazzata, ma sta al gioco e, dopo aver dato le spalle al tavolo, si slaccia il reggiseno, fa scivolare giù le spalline e raccoglie i seni, ancora coperti dalle coppe slacciate, tra le braccia. Poi si gira piano e sorridendo abbandona le braccia lungo i fianchi con un movimento lento che scopre finalmente il suo seno abbondante tra mormorii di apprezzamento.

Carlos è ipnotizzato e certamente non riesce a celare la sua eccitazione, ma paga cara la sua disattenzione perché al turno seguente è Carla ad avere la meglio e gli chiede di togliersi i boxer.
Carlos si alza in piedi e lentamente spinge verso il basso i boxer, lasciandoli scorrere ai piedi. L'uomo rimane così nudo con il sesso depilato in mostra e teso per un'erezione incipiente.
Carla cerca di guardare negli occhi l'uomo, ma la curiosità la spinge ad osservare il cazzo del collega che fa capolino oltre il tavolo e si protende verso di lei. Non c'è che dire, pensa tra sé: ora comprende l'entusiasmo che suscitava l'uomo tra alcune colleghe che avevano ceduto alla sua corte.

In breve, molti degli uomini sono ormai nudi e le ragazze mostrano spavalde i loro seni.

Virginia in mezzo a quel gruppo ripensa alle cam con il marito ed abbozza un sorriso, perché quell'esperienza dal vivo è certamente più esaltante; peccato che lui non sia qui a godere con lei dello spettacolo. La sua mente oscilla tra il ricordo delle immagini viste attraverso lo schermo e la prospettiva di peni eretti che ha davanti a sé, ed il suo sesso risponde allo stimolo irrorandosi nell'attesa del piacere, ed è istintivo per lei portare le sue dita affusolate a sentire la consistenza dell'umidità che piano avvolge le grandi labbra e le mutandine.

Quando una voce virile cerca la sua attenzione, impiega un po’ per tornare padrona della situazione: la mano di Roberta le sfiora il braccio e la riporta alla realtà del gioco. Uno degli spagnoli che ha appena vinto una mano la osserva, e dopo aver assistito alla sua trance, le chiede di assaggiare la sua eccitazione.

Carla e Roberta sbarrano gli occhi all'udire la richiesta, ma Virginia ormai sa che è inutile cercare di frenare quell'eccitazione che monta in lei e si alza in piedi, sale sul tavolo, avanza in direzione dell'uomo, si inginocchia davanti a lui e sdraiandosi con la schiena a contatto delle fiches inarca il bacino e scosta le mutandine, offrendo al giocatore la vista di una fica completamente depilata e bagnata.

L'uomo posa le labbra sul sesso e comincia a muovere la lingua assaporando gli umori di Virginia, che scossa da fremiti di piacere, alla fine geme tutto il suo godimento.
L'aria è pregna del profumo del sesso consumato e goduto.
Non sono necessarie altre mani di gioco per indurre Carlos ad alzarsi e dirigersi verso Carla portando il suo cazzo teso verso la bocca dell'amica. Lei osserva quel membro avvicinarsi e ne è rapita: ormai lo ha vicino al viso e non può fare nient'altro che accoglierlo tra le labbra.

In tutto questo due ragazzi si dirigono verso Roberta e la sollevano a sedere sul tavolo: mentre uno la spoglia delle mutandine e comincia a leccarle la fica glabra, l'altro la bacia e le accarezza i seni stringendo i capezzoli. Roberta ansima per l'orgasmo direttamente nella bocca del secondo uomo, e poi crolla in ginocchio e ringrazia i suoi nuovi amici stuzzicando la loro virilità con la lingua.

Mentre il cazzo di Carlos pulsa nella bocca di Carla e libera tutta la sua eccitazione, un altro uomo le lecca la fica infilando la lingua in profondità e stimolando ogni punto di quella valle di piacere. Quando l'orgasmo la sconvolge, la bocca di Carla è piena dello sperma di Carlos; lei non può far altro che aprirla in preda al piacere e lasciar colare parte del seme sui suoi abbondanti seni.

Virginia vede la scena e si porta davanti all'amica per leccare quel nettare dai suoi capezzoli turgidi. Quando è finito la bacia per attingere al sapore di Carlos, prima di prendere prima in bocca e poi tra i seni sodi e poderosi il cazzo dello spagnolo che succhiava Carla.

Un altro uomo ancora le si avvicina e le porta il suo cazzo da succhiare.
L'ultimo dei giocatori si avvicina a Carla, seduta sulla sedia, e le chiede di avvolgere il suo sesso tra le sue tette enormi. Lei si impegna in una splendida spagnola con furore mentre continua a mungere ogni goccia dal cazzo ancora teso di Carlos.
Le venute sono quasi simultanee ed inondano di sperma i visi, i seni e le gole delle donne.

Dai seni di Virginia colano abbondanti rivoli di crema biancastra che gocciolano dai capezzoli eretti che lei stessa raccoglie con le dita e si porta alla lingua, Roberta lecca tra i seni stretti di Carla la sborra che le hanno riversato addosso e quest'ultima sugge dalle cappelle protese dei giocatori le ultime gocce di sperma.

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