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La festa mascherata


di Membro VIP di Annunci69.it LumenNoctis
28.01.2025    |    3    |    0 8.0
"I corpi si avvolgevano in un abbraccio fluido, le mani si spostavano da una pelle all’altra, alla ricerca di sensazioni che sfidavano la razionalità..."

La villa storica si ergeva maestosa, le sue torri e i suoi archi coperti di edera sembravano raccontare secoli di storie segrete. La festa in maschera era stata organizzata in onore della notte più lunga dell’anno. Luci soffuse danzavano sulle pareti di pietra, mentre il suono di un quartetto d’archi si diffondeva nell'aria, avvolgendo gli ospiti in un’atmosfera di mistero.

I partecipanti, mascherati con eleganza, si muovevano tra le stanze affrescate, i loro volti nascosti dietro delicate maschere in velluto e piume, creando una sensazione di distanza e insieme di vicinanza, come se ognuno fosse un mistero da scoprire. Il profumo di candele e fiori riempiva l’aria, mentre i bicchieri di champagne brillavano sotto il chiarore dei lampadari in cristallo.

Una figura in un abito di seta nera, con una maschera dorata che lasciava intravedere solo gli occhi, si avvicinò a una donna vestita di rosso. Lei, con una maschera di pizzo bianco che le copriva metà viso, sorrise senza dire una parola. Le sue labbra rosse si curvarono in un sorriso enigmatico, come se stesse giocando un gioco a cui solo lei conosceva le regole.

Si sfiorarono, un tocco lieve ma carico di promesse, e l’atmosfera si fece improvvisamente più densa. Il silenzio della sala fu interrotto dal suono delle risate di altri ospiti, mentre le luci si abbassavano ulteriormente, come a voler celare ogni dettaglio. La temperatura sembrava salire, come se ogni sguardo, ogni movimento, stesse creando una tensione palpabile nell'aria.

In un angolo appartato della villa, un piccolo gruppo di maschere si radunò, i corpi si avvicinavano lentamente, come se attratti da una forza invisibile. Le mani si intrecciavano, sfiorandosi con timidezza inizialmente, poi con maggiore audacia. Le maschere cadevano una dopo l’altra, ma nessuno sembrava voler vedere chiaramente i volti degli altri. Era come se l’identità fosse solo un gioco, un dettaglio che non contava più.

I corpi si avvolgevano in un abbraccio fluido, le mani si spostavano da una pelle all’altra, alla ricerca di sensazioni che sfidavano la razionalità. Non c’erano parole, solo il respiro che si faceva più pesante, il battito dei cuori che accelerava come se il tempo stesso si fosse fermato.

In quella notte senza tempo, l’eleganza della villa storica, con i suoi affreschi e i suoi muri antichi, sembrava rispecchiare l’intensità dell’incontro: un incontro segreto, rubato, dove la passione si fondeva con il mistero, dove ogni maschera celava non solo il volto, ma anche i desideri più audaci e perversi.
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