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Il Sigillo della Luna


di Membro VIP di Annunci69.it LumenNoctis
27.01.2025    |    4    |    0 8.0
"Il sigillo della luna le si impresse nel cuore, nel corpo, nell'anima..."
La notte era senza stelle, ma il richiamo di una forza antica aleggiava nell’aria, come una melodia dimenticata che risvegliava i sensi. Iris sapeva che era il momento. Non era più solo una leggenda; il tempio che aveva cercato per anni ora si trovava davanti a lei, nascosto tra i fitti alberi di un bosco che sembrava non avere fine. Si diceva che solo coloro che possedevano il Sigillo della Luna potessero accedere a quel luogo sacro e conoscere la verità nascosta dal tempo.

Varcò la soglia, il battito del cuore accelerato, ma la paura non esisteva. Era entrata, finalmente. L’interno del tempio era immerso in un chiarore etereo, una luce che sembrava emanare dalle pietre stesse, come se la luna stesse fluendo dentro il tempio, pur non essendoci. L'aria era pesante, impregnata di magia antica, e il suo corpo sembrava vibrarvi in sintonia.

Al centro della sala, un altare di marmo bianco si ergeva solenne, ma ciò che catturava davvero l’attenzione di Iris era un gruppo di figure avvolte in mantelli scuri. Erano in cerchio, come se stessero celebrando qualcosa di invisibile, ma potentissimo. Il loro sguardo era rivolto verso di lei, e un sorriso collettivo, enigmatico, si disegnò sulle loro labbra quando la videro entrare.

Era una cerimonia. E lei ne era il centro.

Un uomo si staccò dal cerchio, i suoi occhi brillanti di una luce antica e profonda. Avanzò verso Iris con passi misurati, come se la conoscesse da sempre, come se fosse stato aspettando quel preciso momento da secoli. Il suo mantello sfiorava il pavimento, ma il suo viso rimaneva parzialmente nascosto, tranne per i suoi occhi, che scintillavano come stelle nel cielo notturno.

“Sei pronta?” la sua voce, bassa e avvolgente, la travolse, come un incanto che la legava a quel luogo sacro. Iris fece un passo in avanti, senza esitazione. Il cuore le batteva forte, ma non di paura. Era desiderio, era una chiamata interiore che non poteva sfuggire.

“Cosa devo fare?” chiese, la sua voce tremante, ma in essa c’era la determinazione di chi ha trovato finalmente la sua strada.

L’uomo si fermò davanti a lei, molto vicino, ma non la toccò. Il suo corpo emanava un calore che sembrava avvolgerla, un calore che lussuriosamente sapeva di infinito.

“Dai la tua volontà alla luna,” disse, mentre un brivido percorreva la schiena di Iris. “Permetti che il Sigillo ti marchi. Abbandonati al potere che scorre attraverso di te, e scopri la tua vera essenza.”

In quel momento, il cerchio di figure alle spalle di Iris si aprì lentamente, e ognuna di loro avvicinò una mano al suo corpo, senza toccarla, ma emanando un’energia che la penetrava fino alle ossa. Ogni gesto era una lode, un tributo alla sua presenza. La donna non era solo una partecipante, ma il cuore pulsante di quel rituale, il canale attraverso cui la magia fluiva.

Il suo corpo si scaldò, la pelle si fece più sensibile, come se ogni fibra fosse connessa a un filo invisibile che la legava alla luna stessa. La luce nel tempio divenne accecante, e Iris sentì che il suo corpo non era più solo carne, ma qualcosa di più grande, un'entità cosmica che univa cielo e terra, spirito e materia.

Le voci dei presenti si sollevarono in un sussurro di lode, come un canto sacro che celebrava la sua esistenza, la sua potenza. Non era più solo una donna, ma una divinità, la luna stessa che viveva in lei.

L’uomo le si avvicinò e, con un movimento lento e misurato, sfiorò il suo viso. Le sue labbra si fermarono appena sopra la sua pelle, senza toccarla, ma Iris sentiva il calore del suo respiro come una fiamma che la consumava.

“Sei pronta a ricevere il Sigillo?” chiese, la sua voce ora un sussurro che penetrava nelle sue viscere.

Iris chiuse gli occhi. Non c'era più paura, solo una sublime accettazione. Poi, con un sospiro che sembrava provenire da tutta la sua esistenza, si abbandonò completamente. Il sigillo della luna le si impresse nel cuore, nel corpo, nell'anima. Non c’era più separazione tra lei e l’universo, tra lei e le forze che l’avevano creata. Lei era l'energia. Lei era la magia.

Il tempio esplose in luce, e l'intero cerchio di figure si unì in un inno di celebrazione, lodando la donna che ora portava il Sigillo, la Luna, la potenza di tutta la creazione.

Quando Iris aprì di nuovo gli occhi, il cerchio si era dissolto, ma dentro di lei sentiva ancora la presenza di ogni individuo, di ogni energia che l'aveva circondata. Era diventata parte di tutto. E, sorridendo, sapeva che il suo viaggio era solo all'inizio.

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