incesto
L'amico di mio figlio terza parte

02.10.2022 |
530 |
2
"A un certo punto ho sentito che si avvicinava dicendo che finalmente si poteva sdraiare anche lui, al che mi sono tirato su e sedendomi di lato l’ho visto in..."
Breve sunto per chi non avesse voglia di leggere i racconti precedenti. Io cinquantacinquenne con tendenze bisex ma insospettabile, vengo sgamato da un amico e compagno di università di mio figlio, scoprendo una cosa inaspettata, fra paura ed eccitazione godevo nel essere sottomesso.L’amico di mio figlio aveva scoperto questa mia ulteriore perversione e ne approfittava godendo e facendomi godere.
Dal ultima volta al centro commerciale era passato diverso tempo, cercavo di sopire i miei istinti masturbandomi ripensando alle porcate fatte, anche se con mia moglie il sesso era appagante mi mancava quel tocco trasgressione perversione.
Matteo e Marco (mio figlio) si frequentavano ormai da diverso tempo e inevitabilmente ci si frequentava anche fra famiglie, anche se il rapporto era più fra mia moglie e la mamma di Matteo tutti insieme ci si era visti per un paio di cene al massimo, l’occasione di conoscerci meglio si presentò grazie a una festività che cadendo più o meno a metà settimana avrebbe dato modo di sfruttare qualche giorno di riposo in più.
I genitori di Matteo, famiglia benestante avevano un villa al mare, in passato eravamo stati invitati più volte ma per diversi motivi non si era mai riusciti a combinare, ora con l’occasione di questo ponte potevamo accettare l’invito, i ragazzi erano già partiti a inizio settimana per riposarsi dopo aver dato un esame, io e il papà di Matteo grazie a qualche giorno di ferie da sfruttare avevamo programmato di andare il martedì sera e le mogli ci avrebbero raggiunto qualche giorno dopo a causa di impegni lavorativi e familiari.
La villa era bella accogliente con piscina e una dependance per gli ospiti, Simone il papà di Matteo il mattino successivo mi aspettava in cucina con un buon caffè, così abbiamo cominciato a fare quattro chiacchere per rompere il ghiaccio, intanto ero venuto a sapere che i ragazzi erano già in spiaggia ( ci si arrivava in 1520 min. a piedi ) e che se volevo potevo raggiungerli, lui si sarebbe fermato in piscina perché aveva alcuni lavoretti da sbrigare in casa, la prospettiva di trovarmi Matteo in costume al mare mi intrigava, il fatto che fosse con mio figlio era un problema, quindi decidevo anch’io di fermarmi in piscina.
Al sole si stava proprio bene non c’era ancora quel caldo eccessivo quindi mi godevo il riposo intanto sentivo lui che andava e veniva, ogni tanto mi chiedeva se volevo bere qualcosa, io declinavo rimandando a dopo, magari un aperitivo insieme. A un certo punto ho sentito che si avvicinava dicendo che finalmente si poteva sdraiare anche lui, al che mi sono tirato su e sedendomi di lato l’ho visto in piedi con un asciugamano intorno alla vita ( si era appena fatto la doccia) poi con un po’ di imbarazzo mi ha detto – visto che siamo abbastanza isolati qui ho l’abitudine di prendere il sole nudo, se la cosa ti imbarazza però metto il costume – ho avuto un impercettibile brivido di eccitazione e gli ho detto che per me non c’erano problemi, solo che se tornavano i ragazzi , lui non mi ha fatto finire la frase dicendo che non c’erano problemi, i ragazzi sarebbero ritornati nel tardo pomeriggio.
Inevitabilmente avendolo lì di fianco lo sguardo spesso e volentieri finiva sul suo corpo era molto simile al figlio, il pisello non molto lungo ma largo e circonciso, fisico asciutto, eravamo coetanei ma lui era molto più sportivo di me, corsa e bici lo mantenevano in forma, sentivo che mi stavo eccitando così distoglievo lo sguardo e chiudevo gli occhi, solo che così facendo la mente ritornava a ciò che avevo fatto con suo figlio quindi peggio ancora, poi quando vuoi nascondere un’erezione immancabilmente questa si manifesta nei modi più vistosi, anche con il costume a pantaloncino si vedeva bene così per mascherare la cosa mi sono seduto a bordo piscina con le gambe in acqua …però così voltando appena lo sguardo potevo vedere Simone dal basso con le gambe leggermente divaricate, le chiappe da cui si intravvedeva il buchino, i testicoli belli grossi e la cappella appoggiata di lato.
La tentazione di masturbarmi era fortissima, cercavo di mantenere quell’immagine per la sega che sicuramente mi sarei fatto più tardi, per calmare i bollenti spiriti decisi quindi di fare un bagno, due bracciate ed ero sull’altro lato della piscina, mi giro e lo vedo seduto sul bordo di fronte con una gamba in acqua e l’altra su , per fortuna l’acqua aveva fatto un po’ di effetto sulla mia erezione ciò non toglie che vedendolo in quella posizione l’eccitazione rimanesse, ritornando da dove ero partito, ebbi la conferma di ciò che mi era parso di vedere da lontano, la sua cappella si era ingrossata e il pisello sembrava avesse preso consistenza.
Arrivato vicino al bordo lo vedevo bene che si stava ingrossando, lui notando il mio sguardo cercò di giustificarsi – stare al sole nudo mi fa quest’effetto, ed è un po’ che sono a digiuno con mia moglie quindi – poi deglutendo visibilmente imbarazzato – poi scusa ma se mi guardi così – lasciando la frase in sospeso, dal canto mio istintivamente molto meno imbarazzato, non so forse per farlo sentire a suo agio, mi sono messo a dorso dicendogli che nonostante l’acqua stranamente mi sentivo un po’ eccitato, lui fra il serio e lo scherzo mi disse che a questo punto dovevamo giocare ad armi pari e che dovevo togliermi il costume, detto fatto, avevamo iniziato questo gioco …tanto valeva proseguire.
Lui a questo punto si è buttato in acqua dicendo che magari l’effetto bagnato poteva servire, io di rimando mettendomi a dorso gli ho detto che a me non era servito un granché, mostrando un cazzo non proprio al massimo dell’erezione ma comunque già in forma diciamo, non mi aspettavo mi facesse i complimenti senza sottintesi – mm però bel cazzo complimenti – di rimando io gli ho detto lo stesso, era evidente anche se nessuno dei due voleva ammetterlo ma stavamo flirtando.
Nuotando vicini lui un paio di volte era arrivato con la mano a toccarmi, una volta arrivati a bordo piscina dove si toccava, incoraggiato dalla situazione mi sono immerso nuotando sott’acqua mi sono avvicinato e con il viso ho fatto finta per sbaglio di sbattere contro il suo basso ventre, riemergendo mi sono scusato, lui ridendo mi ha detto che non c’era problema poi girandosi a bassa voce mi è sembrato di percepire un - magari fuori dall’acqua è meglio - ma non ero certo comunque forse per spezzare la tensione o per togliermi dall’imbarazzo dopo quel gesto avventato propose di preparare l’aperitivo – naturalmente alcolico – disse, io risposi leggermente perché a stomaco vuoto …..e ho volutamente lasciato cadere il discorso.
Tornato con due specie di spritz ci siamo seduti sulle sdraio e dopo un paio di sorsi ho constatato che era molto buono ma anche molto alcolico al che gli ho chiesto se non si fosse sbagliato avendo invertito i calici, gli ho chiesto se non si schifava di farmi assaggiare il suo – no non mi da fastidio ha risposto magari stai solo attento a non appoggiare le labbra dove ho bevuto io – e mi ha passato il calice, io ho guardato dove si intravedeva l’impronta delle labbra e ho appoggiato le mie bevendo, nello stesso istante sono stato percorso da un brivido di eccitazione, più tenevo le labbra sul calice e più il mio pisello si ingrossava, gli ho restituito il calice, era alcolico come il mio, gli detto che era lui che doveva stare attento al bordo da dove avrebbe bevuto.
Con il calice in mano si era alzato, io ero rimasto seduto perché come prevedevo l’alcol cominciava a fare effetto, non solo sulle gambe – dunque dicevamo – riprese il discorso – non bevi a stomaco vuoto perché poi stai male? – passeggiando si era avvicinato, gli ho risposto – no per fortuna no, solo che potrebbe farmi girare un po’ la testa, poi dicono che l’alcol abbassi decisamente i freni inibitori – e lui di rimando posizionandosi in piedi di fronte a me – se è vero meglio così ci si lascia un po’ andare – era di fronte a me, queste parole e il fatto di trovarmelo davanti avevano avuto un effetto esplosivo, avevo un erezione incredibile eccitato come non mai fissavo il suo cazzo non completamente duro ma decisamente ingrossato.
Tra i fumi dell’alcol e l’eccitazione ho messo le mani sulle cosce robuste accarezzandole piano in un lento su e giù, alcune volte salendo fino al petto per stuzzicare i capezzoli,(abbastanza grossi a cui non avevo fatto caso) lui non diceva più niente ma con il bacino tentava di avvicinarsi al mio viso, avendo le mani su di lui lo frenavo un po’ perché volevo godermi il momento più a lungo possibile, vedevo le palle belle grosse gonfie, il cazzo con le sue venature e la cappella che puntava verso il mio viso, la mia eccitazione non era solo fisica ma anche mentale ero in un limbo di lussuria e piacere tanto che sarebbe bastato sfiorarmi per farmi sborrare
Per rendere l’idea ero mentalmente e fisicamente in quella fase arrivi all’apice del piacere ma ti fermi un attimo prima di venire una sensazione sublime.
Dopo aver prolungato il più possibile le carezze, ho avvicinato il viso alle cosce dando piccoli baci all’inguine e leccatine all’interno delle cosce, salendo poi piano fino a leccare e baciare le palle,con la bocca aperta sono poi salito fino a pube, il suo cazzo mi sbatteva sulle guance godevo, dentro di me di davo della puttana, mi son poi messo a leccarlo di lato dal basso, a quel punto lui che era un po’ che ansimava ha cominciato a implorarmi di prenderlo in bocca, mi accarezzava piano la testa farfugliando a bassa voce – mmm troia – o qualcosa del genere, sentendo quelle parole ho fatto un sospiro di approvazione e mi sono buttato sulla cappella tenendola fra le labbra e avvolgendola con la lingua, a quel punto lui si è sentito autorizzato a continuare con gli insulti,tenendo mi la testa mi diceva – siiii puttana fatti scopare la bocca mi fai godere sei porco ti piace succhiare i cazzi agli uomini troietta – non capivo più niente, leccavo,succhiavo con una frenesia instancabile, dopo un po’ mi ha fermato dicendomi che voleva succhiarmi il cazzo, stavo godendo da matti e non volevo smettere, così lui mi ha proposto di provare a metterci a sessantanove.
Sistemati i teli sul prato ci siamo sdraiati di lato, baciandoci reciprocamente cosce,pube e naturalmente leccando e succhiando avidamente i nostri cazzi duri, lui fra una leccata e l’altra mi ha chiesto di avvertirlo quando sborravo perché voleva che gli godessi in bocca, per tutta risposta gli ho detto che anch’io volevo farmi sborrare in bocca, però volevo prolungare quella goduria così ogni tanto gli dicevo di fermarsi se no sarei venuto subito, così fra un interruzione e l’altra arrivavamo a leccarci il perineo fino ad arrivare al buco del culo, ad un certo punto mentre lo succhiavo, mi ha detto – non ce la faccio più porco vai dai continua che sto sborrando – così ho accelerato le pompate fino a sentirlo esplodere nella mia bocca, in quel momento sono venuto nella sua bocca anch’io, aveva una quantità di sborra impressionante tanto che mentre venivo un po’ la ingoiavo e un po’ mi spruzzava sulle labbra e sulle guance facendomi sentire ancora più puttana e continuando a godere di questo.
Siamo rimasti in quella posizione ancora per un po’, fisicamente mi sentivo svuotato ma nella mia mente si facevano largo un sacco di fantasie, in poche parole avevo ancora voglia, piano piano ci siamo alzati e ci siamo fatti la doccia, Simone aveva montato una specie di trespolo dove aveva sistemato una pompa da giardino che faceva da doccia.
Messe le sdraio una quasi attaccata all’altra ci siamo sdraiati vicini, in silenzio ci accarezzavamo i corpi umidi, finché lui ha rotto il silenzio dicendo che mi doveva confessare una cosa, il mio cuore ha preso a battere fortissimo ho pensato vuoi vedere che sa di me e suo figlio, che figura ,ora che faccio.
Lui ha proseguito – forse è meglio che parta dall’inizio, sai che i ragazzi vengono qui per studiare,un po’ di mesi fa erano venuti qui per qualche giorno, combinazione io avendo un giorno di riposo in settimana avevo deciso di venire qui a sistemare due cose in cantina e nella dependance, roba veloce pensavo di cavarmela in un paio d’ore così per non distrarli dallo studio non li ho avvertiti del mio arrivo, a un certo punto sono andato in cucina per bere e ho deciso di salire in camera a salutarli, la camera di Matteo è la prima in cima alle scale, però la porta era socchiusa e la luce spenta, in compenso sentivo le loro voci provenire dalla mia camera da letto in fondo al corridoio, dentro di me ho pensato, che diavolo stanno facendo invece di studiare.
Anche quella porta era socchiusa ma la luce era accesa, per uno strano gioco di riflessi sul vetro della finestra, dall’apertura della porta riuscivo a vederli nudi sul letto …. sono rimasto pietrificato erano nudi e si stavano masturbando a vicenda facendo apprezzamenti sui rispettivi arnesi, a un certo punto si sono abbracciati cazzo contro cazzo e muovendosi come se stessero scopando si limonavano tenendosi la testa, Matteo scherzava dicendo che sarebbe riuscito a venire se continuavano, ti confesso che passato lo sbalordimento iniziale stavo cominciando a eccitarmi – passata la paura iniziale a quelle parole ( benché fosse coinvolto mio figlio anzi forse per quello ) anch’io cominciavo a sentire un fremito al basso ventre, anche il suo pisello dava segni di risveglio, ogni tanto lo accarezzavo e lo sentivo un po’ più gonfio.
Intanto lui a occhi chiusi proseguiva il racconto – mi stavo eccitando e ancor di più quando Matteo si è inginocchiato e sempre con il cazzo di Marco in mano si è messo a succhiarlo, finché Marco si è sdraiato sul letto a gambe aperte e Matteo proseguiva nelle leccate anche dietro, Marco godeva gli diceva che leccava il culo proprio bene e poi che avrebbe voluto farsi scopare da me, ti confesso che guardando quei due giovani corpi darsi piacere e il sentirmi coinvolto, ha fatto cadere tutti i miei tabù, mi sono abbassato i pantaloni e mi sono segato, intanto Marco proseguiva dicendo che avevo il cazzo grosso e quanto gli sarebbe piaciuto farsi scopare da un uomo maturo, Matteo intanto decantava le mie doti e gli spiegava che non ero come loro, ossia che avevo il cazzo abbastanza largo e circonciso, Marco gemeva mentre Matteo gli leccava il buco del culo e contemporaneamente lo segava.
Ho chiuso gli occhi e mi sono appoggiato allo stipite della porta stavo godendo e rischiavo di sborrare da un momento all’altro, non so per quanto, ho fatto qualche respiro deciso e ho riaperto gli occhi, con enorme sorpresa mi sono trovato Matteo davanti in piedi e Marco in ginocchio con la bocca a un centimetro dal mio cazzo, la sorpresa mi ha paralizzato così Matteo mi ha istigato dicendomi fare contento il suo amico che ormai con la bocca si era già impossessato del mio cazzo duro fino allo spasmo, inutile dirti che siamo finiti tutti e tre a letto, in un momento di godimento assoluto, ero sdraiato sul letto Marco si era messo su di me così lo scopavo a smorza candela, Matteo di fianco a noi che si faceva pompare il cazzo da tuo figlio preso da un attacco di libidine senza quasi rendermene conto ho chiesto a Matteo di mettermelo in bocca, quasi istantaneamente ho sborrato nel culo di Marco che dopo qualche movimento si è posizionato vicino al mio viso e mentre Matteo mi sborrava in bocca Marco lo faceva sul mio viso, la bocca e il cazzo di Matteo ….ero entrato in un tunnel da cui non ne sarei più uscito.
Rapito dal racconto avevo accantonato tutto, famiglia, etica, decenza, mi sono seduto sul suo lettino e gli segavo piano il cazzo ormai duro come il mio, intanto lui continuava a parlare – quindi avrai capito che sia io che Marco sappiamo di te e Matteo, lo abbiamo fatto perché nel caso tu avessi respinto le avances di Matteo la cosa sarebbe rimasta fra noi tre – nel silenzio avevamo cambiato posizione, lui sdraiato con il sedere a bordo sdraio, io accucciato a leccargli le palle e il buchetto del culo, poi mi ha detto – dai andiamo a letto – ci siamo alzati in piedi e l’ho seguito.
Vedo che i miei racconti non suscitano molti commenti e letture, probabilmente a ragion veduta quindi chiudo qui questo racconto, che ho scritto solo per il mio piacere (si ogni tanto mi fermavo a rileggerlo e mi masturbavo ) …come ho scritto nel primo capitolo nasce da una mia fantasia.
Ringrazio chi ha avuto la pazienza di leggere fin qui, consigli e critiche sempre ben accette.
Buon proseguimento
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per L'amico di mio figlio terza parte:
