Gay & Bisex
Una nuova vita
di PassPa
20.02.2013 |
12.185 |
8
"Ma la produzione di saliva che mi provocà sembrò essere molto gradita e dopo poco quell'asta era ucida e la cappella scura e grande..."
Non avrei mai immaginato che dopo quella notte in cui la macchina mi aveva lasciato in panne (vedi racconti precedenti) la mia vita sarebbe cambiata così. Che i miei gusti sessuali sarebbero radicalmente cambiati. Che il far godere un uomo, farmi possedere mi sarebbe piaciuto così tanto da desiderare sempre nuove avventure.Ma così era e così volevo vivere.
Gli incontri con il padrone del negozio di frutta si ripeterono ogni tanto e devo dire che il suo corpo e il suo cazzo erano per me sempre fonte di godimento enorme. Sapeva usare il suo attrezzo con grande abilità e mi faceva godere veramente tanto e nelle maniere più strane.
Ma la mia curiosità cresceva sempre più e volevo vedere e sperimentare altro.
La mia timidezza e la mia paura si andavano attenuando e ormai guardavo sempre più in maniera diretta gli uomini che mi piacevano e che pensavo potessero farmi provare nuove emozioni, farmi godere, sperando di capire se anche loro erano interessati.....
A volte capitava di sentirmi osservato, e allora guardavo velocemente per capire se era il tipo d'uomo che mi eccitava. A volte ero io a guardare per eccitare l'altro uomo.
Fu in una di queste operazioni che mi capitò di incrociare lo sguardo di un uomo che mi sembrò subito molto ma molto interessante. Ma soprattutto mi stuzzicava la curiosità visto che non riuscivo a capire se fosse italiano oppure straniero.
Era un uomo abbastanza alto, di buona corporatura (spalle larghe, pettorali sviluppati e un accenno di pancetta ma che sembrava trattenuta da addominali), capello cortissimo e che sembrava nerissimo. pizzetto molto curato e due occhi grigi acciaio penetranti. Questo era almeno quello che potevo vedere visto che era seduto in una poltrona del teatro della città mentre aspettavamo che iniziasse la rappresentazione operistica di quella sera.
Io ero seduto dentro un palco laterale e lui era invece in una poltrona delle prime file.
La mia fantasia cominciò a galoppare e pensavo (o speravo) che fosse uno straniero. E non riuscivo a capire se mi guardava o meno, visto che il suo sguardo vagava nel teatro come a cercare qualcuno o qualcosa.
In ogni caso durante l'intervallo vidi che si alzava e così anche io decisi di andare a fare un giro nelle sale.
Lo vidi in un angolo del bar che chiacchierava con delle signore molto eleganti e mi limitai a fissarlo da lontano ammirando sempre più il suo corpo.
Nel rientrare in sala vidi, però, che mi guardò per pochi istanti ma con molta decisione.
Ammetto che il secondo atto dell'opera non me la gustai per nulla, visto che pensavo a lui e a come poterlo "incontrare" dopo.
Finita l'opera le cose furono più facili del previsto, dato che fu lui a fare la prima mossa.
Mi acostò mentre si usciva e mi chiese se mi era piaciuta la recita.
Io lo guardai e dissi che quello che avevo visto mi era piaciuto molto, e parlando ci incamminammo verso il centro
Dal suo accento capii che in effetti non era italiano, ma doveva essere un arabo e ora che lo vedevo da vicino la sua pelle e i suoi lineamenti confermavano il tutto.
Mi chiese se mi andava di prendere qualcosa da bere insieme a lui, visto che era solo in città e non conosceva nessuno oltre le persone con cui stava lavorando.
Ovviamente risposi di si e ci avviammo (come scoprii da lì a poco) verso il suo albergo.
Entrati mi chiese se era un problema se andavamo nella sua suite a bere qualcosa, visto che al bar c'er amolta gente e non si poteva chiacchierare in pace.
Non mi feci pregare e dissi che andava benissimo.
Prendemmo l'ascensore che ci portò all'ultimo piano ed entrammo.
La suite era veramente bella e con una vista sulla città mozzafiato.
MI fece accomodare nel salottino mentre lui prendeve del vino e me ne offriva un bicchiere.
Si sedett accanto a me e cominciò a parlare dell'opera con una voce che aveva una melodia che mi cullava e che mi carezzava......Dopo poco mi chiese se mi dispiaceva se si metteva comodo, visto che stava tutto il giorno in giacca e cravatta e che la sera preferiva lasciarsi un pò andare. Gli dissi di fare tranquillamente e dopo poco tornò con addosso un accappatoio e mi chiese se anche io volevo fare altrettanto, così, nel caso avessimo voluto potevamo anche farci un idromassaggio nella vasca che c'era nella terrazza.
La cosa mi fece sorridere e accettai, anche se dissi che per l'idromassaggio non avevo il costume.....
Lui sorrise e mi diede l'accappatoio.
Mi spogliai nel bagno e tornai nel salotto e lo trovai seduto comodamente che sorseggiava il suo vino.
Mentre mi sedevo accanto a lui distese le sue gambe allargandole, mentre riprese a parlare.
MI accorsi che sotto l'accappatoio non portava nulla. Del suo petto si intravedeva una parte della muscolatura soda e senza peli, con una pelle ambrata liscia che veniva voglia di accarezzarla. Dall'apertura sotto la cintura faceva capolino la sua cappella scura che dalla posizione in cui si trovava mi faceva capire che quell'uomo doveva avere un attrezzo veramente grande e potente.
Sempre parlando una sua mano cominciò a carezzarmi le spalle per poi scendere sul mio petto e cominciare a giocare con i miei capezzoli che sono molto sensibili e che cominciarono ad indurirsi.........
Mentre faceva questo allargò ancora più le gambe mettendo in mostra anche i suoi coglioni che si adagiavano sul divano e che mostravano tutta la loro possanza.Erano veramente grossi, rotondi e pieni e molto proporzionati al cazzo cui erano attaccati.
A questo punto capii che potevo fare la mia mossa e cominciai a carezzare la sua coscia per risalire verso il cazzone e e palle.
Arrivato a toccare il tutto iniziai un massaggio molto lento alternando il cazzo alle palle e notai che l'effetto si stava facendo vedere.
Quel bellissimo uomo a questo punto slacciò la cinta dell'accappatoio e mi mostrò il suo corpo che era da urlo.
Mi fermai a guardarlo e sorridendo gli dissi che era veramente bellissimo. Lui mi chiese se volevo carezzarlo e da quel momento cominciò il gioco che durò quasi tutta la notte.
Iniziai a carezzare e a baciare la sua pelle soffermandomi spesso a leccare i suoi grossi coglioni e la sua asta, partendo dalla base per poi arrivare a chiudere la bocca sulla sua cappella e facendo roteare la mia lingua attorno a essa.
Aveva un sapore buonissimo, sapeva di miele e veniva voglia di leccarlo sempre più. Mentre lo facevo lui si distese e mi disse di continuare a leccarlo.
La mia lingua andava dalle dita dei suoi piedi alle ascelle, dai capezzoli che erano molto scuri e grossi ai coglioni, dalla nuca alle cosce, senza smettere mai e sentivo che la cosa produceva un effetto molto piacevole in lui visto il suo mugolare.
Dopo un bel pò di questo leccare sentii la sua manona premere sulla mia nuca invitandomi a succhiare nuovamente il suo cazzo che nel frattempo aveva preso una buona consistenza e che si ergeva in tutto il suo spelndore.
Cominciai un'operazione non facile, quella di far entrare tutta quell'asta dentro la mia bocca sino alle tonsille. A poco a poco quel cazzone entrò sempre più, anche se non riuscii mai a farlo entrare tutto, anche perchè alla base era anche molto grosso di circonferenza e materialmente, nonostante lui cercasse di spingere, non passava nella mia bocca. Ma la produzione di saliva che mi provocà sembrò essere molto gradita e dopo poco quell'asta era ucida e la cappella scura e grande.
Dopo circa venti minuti che succhiavo mi prese e mi distese sul letto e mi salì di sopra e cominciò a strusciare quel cazzone sopra di me e in mezzo alle mie gambe mentre mi mordeva il collo e la spalla, tenendomi fermo con una sola mano.
Godevo moltissimo a sentire il suo corpo sopra il mio, il suo cazzo su di me e immaginavo quanto sarebbe stato bello averlo dentro.
Con una manovra improvvisa si girò e mi diede nuovamente il cazzo in bocca da succhiare, mentre lui mi sollevava le gambe e cominciava a leccarmi il buco con grande maestria e facendomi sentire quanto era forte, quasi che la lingua mi entrasse e potesse scoparmi......
Leccava e infilava le sue dita dentro, poi leccava ancora e poi inseriva altre dita, sino a quando tre dita entravano e uscivano con grande facilità.
Ero pronto e lo capii quando alzandomi ancora di più e gambe si girò e poggiò la sua cappella al buco del mio culo e guardandomi negli occhi diede un solo colpo ed entrò in me.......
Fu un fulmine e un tuono tutti insieme. UN dolore lacerante ma che si attenuò subito grazie alla sua lingua che cominciò a rovistare nella mia bocca e a farmi dimenticare il dolore.
Quando capì che poteva riprendere lo uscì di colpo e lo rinfilò a forza e cominciò a scoparmi con una forza che emanava da tutto il suo corpo.
Sentivo proprio la forma di quel cazzo che avevo leccato e succhiato sino a poco prima, con tutta la sua vena laterale, che entrava e usciva solleticandomi enormemente.
MI prese con tutta la forza, mi prese da tutti i lati, mi girava come se non pesassi nulla e come se fossi lì solo per farlo godere, cosa che in realtà a me andava benissimo.
Ogni tanto usciva fuori dal mio culo e me lo dava da succhiare per un pò, per poi infilarlo nuovamente dentro e ricominciare a scopare.
Le sue mani mi toccavano e godevano nello stringere i mie capezzoli tra le dita sino a farmi gridare dal dolore.
MI prese da dientro. Mi prese di lato. Mi fece sedere sul suo cazzone che aveva raggiunto dimensioni veramente assurde.
Fino a che mi disse che stava per cominciare a godere e mentre scopava come un toro nel mio culo mi fece una domanda che mi fece capire che la serata sarebbe stata lunga "dove la vuoi la prima sborrata? Nel culo o in bocca?".
E mentre lo guardavo godendo sempre più e non risucendo a rispondere mi rispose "Ok, allora la prima che è la più grossa e la più densa te la faccio assaggiare tutta" E così dicendo tirò fuori di colpo il cazzone dal mio povero culo e me lo infilò di colpo in bocca e cominciò ad eruttare fiotti e fiotti di bianca e densa sborra che sembrava non dovere finire mai, accompagnata da un lungo ululato di goduria......
Dopo qualche minuto, e senza che il suo cazzone accennasse ad afflosciarsi mi prese di peso e mi disse che ci saremmo rilassati un pò prima di cominciare il secondo round per il quale aveva in serbo una sorpresa per me....... Cosa che mi mise dentro un misto di curiosità e di paura.......
E detto questo entrò dentro la vasca idromassaggio dove mi fece distendere accanto a lui.....
(continua)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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