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Gay & Bisex

Il ragazzo della spiaggia


di aramis2
05.10.2020    |    17.546    |    12 9.0
"Stringendo ancora entrambe le palle di Walter nella mia mano, infilo il medio il più profondamente possibile nel suo buco del culo e spingo mentre succhio con..."
Tutti pensano io sia il ventenne etero per cui tutte le ragazze sbavano.
E sì, c’è della verità in questo. Sono alto un metro e ottantacinque, capelli biondi ed occhi blu ghiaccio penetranti. Non ha senso negare che io abbia un bell’aspetto e che abbia un fisico particolarmente accattivante, ma di certo non me ne prendo cura! Non mi alleno e non mi piace molto lo sport. Sono nato così.
La verità è che, anche se ho fatto sesso con le ragazze, mi fa impazzire di gran lunga di più guardare un porno gay! Quindi, sono certamente in grado di fare sesso eterosessuale, ma fondamentalmente sono gay.
So di essere ancora giovane ma sono molto solo. Nella mia vita non ho mai avuto nemmeno un amico con cui osare, in verità, ad essere me stesso. Sto cercando di trovare l’amicizia di cui ho bisogno, ma fin’ora non è successo.
Ho una vita sociale attiva, vado a molte feste, ma non so cos’altro posso fare senza che sia molto più palese ciò che voglio.
Ad ogni modo è una bellissima mattinata e sto camminando lungo la spiaggia, uno dei miei posti preferiti. A parte l’ovvia attrazione del mare e della sabbia, è l’unico posto in cui posso sorprendere ragazzi seminudi senza attirare l’attenzione su di me! Tuttavia la maggior parte della gente non si alza così presto e praticamente ho la spiaggia tutta per me.
Non riuscivo a dormire e una spiaggia deserta è un buon posto per pensare e trovare la pace.
Oh, c’è una persona, un ragazzo che quasi vacilla sul surf con indosso i jeans. Si è tolto solo la maglietta. Forse è ancora un po’ sbronzo dopo aver dormito sulla spiaggia e ora si tuffa per cercare di calmarsi.
Ora è immerso sino alla vita, si lancia in avanti e scompare sotto il surf.
Passa molto tempo e sono impressionato dal fatto che possa trattenere il respiro così a lungo.
All’improvviso torna in superficie, non nuota, ma galleggia a faccia in giù. Merda! Penso che stia annegando! Mi strappo la camicia e corro verso di lui in pantaloncini gridando: “Ehi! Stai bene? Ehi!”
Non vincerò mai medaglie per il nuoto, ma non è troppo lontano dalla costa e non mi ci vuole molto per raggiungerlo.
Lo sollevo facilmente, ha circa la mia età ma è molto più piccolo e un po’ più magro, i lunghi capelli neri galleggiano sull’acqua intorno al viso.
Girandolo rapidamente cerco di decidere se sta respirando. Non ne sono sicuro, ma sapendo che la velocità è la cosa più importante e che non posso permettermi di aspettare di arrivare alla spiaggia, metto la bocca sulle sue labbra piuttosto piene.
In situazioni diverse sarebbe una svolta, ma tutto ciò che mi interessa è soffiare in lui la vita.
Quando raggiungiamo la sabbia, sta tossendo, vomitando acqua ed altro. Lo distendo su di un fianco con una mano sulla spalla mentre annaspa per prendere l’aria.
“Che cosa è successo? Sei caduto?... non sai nuotare?... Sei svenuto?... che cosa...?”
Rabbrividisce, in stato di shock credo, imbarazzato alza lo sguardo brevemente con i grandi occhi marrone scuro, ma poi abbassa immediatamente la testa.
“Ehi, ehi, hai rischiato di affogare!”
Comincia a singhiozzare.
“Oh amico, dobbiamo andare all’ospedale...”
“No!”
“Beh, almeno da un dottore...”
“No!”
“Ma... dove abiti, ti ci porto...”
“No!”
Merda! Cosa faccio? Non posso lasciarlo.
Potrei chiamare la polizia e loro prenderebbero il controllo della situazione, ma non mi sento a mio agio con quella soluzione.
“Okay, allora amico... come ti chiami?”
“Walter.”
“Walter, io sono Daniele, ...senti, andiamo a casa mia, così ti sistemiamo un po’.”
Nessuna risposta.
“Ehi, che ne pensi?”
È sdraiato sulla spiaggia con espressione sfinita, come se non mangiasse da una settimana, rabbrividendo e singhiozzando.
Mi fa impietosire, lo prendo per un braccio e lo tiro in piedi.
Lo sostengo, il mio braccio intorno alle sue spalle nude, lo porto alla mia macchina e lo faccio sedere sul sedile del passeggero.
Non ha ancora pronunciato una parola diversa dal suo nome e “no”.
Casa mia non è così lontana dalla spiaggia, solo un piccolo monolocale, il che significa praticamente una stanza con tutto e un bagno. Ho un letto matrimoniale, due sedie sdraio, un tavolino con tre sedie, una TV, un computer e un lettore DVD, e la solita roba in un angolo che chiamo cucina.
Ho solo 20 anni e me lo posso permettere a malapena anche con l’aiuto dei miei genitori.
Credo che la strada da percorrere sia togliere a Walter i vestiti bagnati, fargli una doccia, mettergli alcune delle mie cose, anche se troppo grandi e poi un drink forte.
Gli spiego il piano ma lui non reagisce. È depresso o sotto shock, non so, quindi prendo l’iniziativa.
È davvero magro, non devo nemmeno fare fatica a togliergli i jeans, cadono dai fianchi ossuti facendo poca resistenza. Niente sotto.
È la prima volta che lo guardo bene. Un bel ragazzo, bel corpo se non fosse così magro, circa un metro e ottanta e circa la mia età. Scarsi peli neri sul petto scendono in una striscia sottile fino allo stomaco per girare attorno all’ombelico, scendendo poi di nuovo in sottili e folti riccioli di peli pubici. Hmmm, il suo corpo peloso è così sexy.
Il lungo cazzo pende davanti a palle contratte, probabilmente per il freddo.
Bello! Ciò che non è bello sono i lividi in vari punti del corpo. Mi pare di notare l’inizio di un occhio nero.
“Chi è stato? Chi ti ha fatto del male? Perché?...?...?”
Nessuna risposta.
Mi spoglio e gli faccio fare una bella doccia calda dandogli un leggero massaggio. Non ho mai lavato nessuno prima d’ora! Insaponare il suo bel culo sodo fa ingrossare il mio uccello e poi insaponarglielo insieme alle palle mi rende quasi completamente eretto.
Walter non sembra accorgersene, ma se lo fa ovviamente non gliene frega niente.
L’asciugarlo mi fa quasi ansimare di desiderio, nessun porno mi ha mai eccitato così!
Inginocchiandomi ad un certo punto per asciugargli i piedi, con la mia faccia all’altezza del suo inguine, ci vuole tutta la mia forza di volontà per non succhiare in bocca il suo adorabile pene!
Decido di non vestirlo con i miei indumenti ma semplicemente avvolgerlo in una coperta e farlo sedere sul mio letto con una tazza di caffè caldo corretto con una generosa quantità di scotch economico.
Quando lo finisce sembra rilassarsi un po’, sembra comunque completamente sventurato ed infelice. Non riesco a ottenere alcuna informazione da lui.
Non c’è dubbio che è stanco morto ed il calore e lo scotch lo stanno facendo rinvenire.
Non ho un divano, solo un letto, quindi non c’è altra scelta che farlo stendere nudo sul mio letto e coprirlo con la coperta.
Si distende su di un fianco in posizione fetale,
“Ho paura.”
Sussurra così piano che non riesco quasi a sentire e inizia a singhiozzare piano.
“Va bene, va bene, sono qui io.”
Sembra la cosa giusta da dire ma non ne ho idea.
“Non piangere Walter.”
La sua sofferenza mi turba profondamente. Per confortarlo mi distendo su un fianco accanto a lui e mi stringo forte alla sua schiena circondandolo con le mie braccia.
Spero che non si accorga del mio uccello semi eretto che gli punge il sedere.
Per un po’ fa una specie di piagnucolio ma poi si addormenta.
Dorme fino a dopo mezzogiorno. Non posso lasciarlo, quindi resto seduto su una sedia accanto al letto e passo molto tempo a guardarlo.
È davvero molto carino, quasi troppo carino per un ragazzo. La coperta è scesa appena sopra la sua vita, sì, è magro, ma ha un corpo sexy, ben fatto.
Non sono mai stato così vicino a un ragazzo nudo, non che io possa vedere molto, ma posso ammirare il suo bell’aspetto senza ostacoli.
È così eccitante! Non mi sono preoccupato di rivestirmi dopo la doccia e ho solo un asciugamano avvolto intorno alla vita. Mentre lo guardo l’asciugamano si tende davanti mentre la mia erezione cresce.
Beh perché no… Lascio cadere l’asciugamano e mi accarezzo pigramente il pene, concentrato sul bel viso di Walter e sulla sua nudità che riesco a vedere. Ricordo di avergli insaponato il cazzo e le palle, come le sentivo, come apparivano e immagino facilmente cosa potrei fare.
Pompare più forte, sembra già la migliore sega che abbia mai fatto e forse sono sorpreso che le mie palle si siano immediatamente contratte.
La presenza di un vero ragazzo nudo così vicino è fantastica!
Hmm, respirando più velocemente e profondamente riesco solo a smettere di menarmelo, chiedendomi cosa fare.
So cosa mi piacerebbe! Vorrei infilare palle ed uccello in profondità in quella bella bocca!
No, non posso farlo… posso? No. Beh, che ne dici di sparargli addosso mentre è lì sdraiato?
Oh ragazzi, verrei così fortemente farlo!
La pre eiaculazione sta gocciolando dalla punta del mio cazzo solo a pensarci. Il mio uccello è, come il resto di me, piuttosto impressionante e, per quanto riesco a vedere nei porno, è più grosso della maggior parte degli altri ragazzi. Mi piacciono molto le mie palle. Sono grosse, pelose se non le rado e forniscono sempre un enorme carico, anche se mi masturbo ogni giorno… cosa che faccio almeno una volta al giorno. Oggi non mi sono ancora masturbato e ho davvero bisogno di scaricarmi.
Ho paura di sparare su Walter, e se si sveglia? Voglio dire, dovrò cancellare i segni dello sperma in qualche modo che sicuramente lo sveglierò, quindi cosa devo fare? Lo so!
Prendo un rotolo di tovaglioli di carta dalla cucina, il mio cazzo rigido ondeggia e barcolla mentre cammino, il che mi sembra un po’ scomodo ma piuttosto erotico e lo rende ancora più duro.
Torno di nuovo sul letto, mi stendo sul fianco di fronte a lui , è sdraiato sulla schiena. Metto giù alcuni fogli di carta per catturare la mia sborra… ne avrò molto bisogno!
Ricomincio a masturbarmi lentamente. Mi chino in avanti verso Walter mentre mi sego, con la faccia a pochi centimetri da lui, esaminando attentamente ogni parte del suo corpo. La sua faccia incredibilmente carina, oh quelle labbra carnose! Il suo petto, i capezzoli rosa contornati da peli, lo stomaco.
Cautamente riesco a spingere giù la coperta lungo il suo corpo, fino a quando non resiste troppo, scoprendolo un po’ sopra i genitali.
Accidenti!
Ma posso esaminare quella sottile scia di peli scuri che conduce dal suo ombelico verso il basso, alla parte superiore dei suoi peli pubici ricci che è esposta.
I peli pubici sono erotici al massimo, mi piacerebbe succhiarli, prenderli in bocca!
Li guardo ricordando le immagini del suo bel cazzo e delle grosse palle che ho visto sotto la doccia.
Ooooh sì, oh sì, questo mi ha fatto eccitare velocemente, mi stringo più forte il pene palpitante e lo accarezzo più velocemente, rabbrividendo.
Ooooh, oh, oh, sicuramente verrò alla grande, un carico enorme, e spero di avere sufficienti tovaglioli di carta.
È la mia massima preoccupazione ora, mentre sento lo sperma che si muove deliziosamente nelle mie palle doloranti, alla disperata ricerca della liberazione.
Poco prima di sparare, mi chino in avanti sul viso di Walter con le mie labbra quasi a contatto con le sue, a una piccola distanza.
La sensazione del suo respiro sulla mia bocca mi porta oltre il limite. Mi masturbo energicamente l’uccello mentre inizio a pompare un enorme carico di sperma caldo. Schizzi dopo schizzi, lo sperma fresco atterra sui fogli di carta. Sono sbalordito dalla forza dell’eiaculazione che mi fa gridare.
Sorprendentemente i primi tre colpi atterrano sull’asciugamano di carta ma sono sorpreso quando il mio cazzo fa il quarto schizzo con tanta forza che vola sulla faccia di Walter!
Si agita ma non si sveglia.
Continuo a mungere il mio cazzo, pompando e pompando fino a quando ho finito di venire. Ci vuole molto tempo, che carico! Macchie luccicanti di sperma cremoso inzuppano la salvietta di carta con il loro forte odore di sperma caldo.
Rabbrividisco violentemente e mi riposo per un momento. Raccolgo l’asciugamano di carta imbevuto di sperma ma è rimasta una macchia umida sulle lenzuola che continuerà a emettere quel caratteristico odore di sperma.
Pulire la faccia di Walter è una cosa diversa, ma ci riesco usando un tessuto morbido e con uno sfregamento lento e delicato. Per fortuna lui continua a dormire.
Quando si sveglia si veste con alcune delle mie cose, troppo grandi, lo fa sembrare un orfano con i miei pantaloncini e maglietta.
Ci sediamo molto vicini uno di fronte all’altro sulle sedie.
Cercare di farlo parlare è come cercare di estrarre sangue da una pietra, è molto riluttante ed ancora traumatizzato.
Poi esitante mi racconta la sua storia.
Per farla breve, lui non è mai andato molto d’accordo con suo padre e tutto è arrivato alla conclusione quando suo padre ha trovato una scorta di porno nella sua camera da letto.
“Dov’è il problema Walter? Molti uomini li hanno, scommetto che anche lui ne ha uno tutto suo!”
Walter è imbarazzato e non vuole più parlare ma faccio pressione.
“Il porno era... beh, era ... roba gay.”
Abbassa la testa.
“Che cosa!”
Walter reagisce come se stessi per colpirlo o almeno buttarlo fuori immediatamente.
Quindi, penso, Walter mi sta dicendo che i lividi sono il risultato delle botte di suo padre per la scoperta dei porno, quindi la mia reazione l’ha spaventato e mi sta guardando con occhi terrorizzati.
“No, no Walter, non ti preoccupare. Sono stupito perché, vedi Walter, io sono gay.”
I suoi occhi si spalancano increduli.
“Mi stai prendendo in giro... Voglio dire, tu sei...”
Ha perso la parola.
“Lo so, ho un aspetto etero, non parlarmene!”
“Ma è sicuro... no, no non puoi essere gay.”
Mi alzo e vado alla mia scorta di porno e porto DVD, riviste ed altro.
“Vedi, guarda, guarda qui.”
Rimane in silenzio per un po’ scuotendo la testa cercando di digerire questa rivelazione e infine emette un singhiozzo, come un piagnucolio che esprime profondo sollievo e la speranza che aveva perso.
Mi si spezza quasi il cuore.
Siamo seduti l’uno di fronte all’altro, quindi devo semplicemente chinarmi in avanti e avvolgerlo con le mie braccia. Lo abbraccio stretto con la testa sulla mia spalla e sento un attutito: “...duro.”
“Scusa Walter, stai dicendo che ti sto abbracciando troppo forte?”
“No, me lo stai facendo diventare duro.”
“Oh!”
Mi raddrizzo e nei suoi pantaloncini c’è una protuberanza enorme.
“Ti va bene se faccio qualcosa per quello?”
Walter si limita ad annuire ma solleva il sedere dalla sedia mentre mi gli tiro giù pantaloncini e mutande alle caviglie e poi via.
Oh wow! La sua adorabile vergine erezione è così tesa che sta quasi toccando il suo ventre piatto.
Dico vergine perché so che nessuno, a parte Walter stesso, lo ha masturbato o succhiato e di certo non ci ha fottuto nessuno.
Le sue grandi palle pelose pendono appoggiate alla sedia.
Mi chino, afferro il lungo uccello appena sotto la testa ed abbasso il prepuzio.
È fantastico, non ho mai masturbato un altro ragazzo e la sensazione del cazzo adulto di qualcun altro nella mia mano è fantastica.
Mi sono masturbato più volte di quanto riesca a contare, ma la sensazione del pene eretto di un altro ragazzo è qualcos’altro… così dura ma morbida e spugnosa allo stesso tempo e palpitante!
La reazione di Walter è immediata, si appoggia il più lontano possibile sulla sedia e spinge i fianchi in avanti in modo che io possa avere una presa migliore della sua asta già tremante.
Comincio a masturbarlo lentamente e lui emette un lungo sospiro. Ovviamente questo è qualcosa che ha sognato e di cui aveva bisogno da molto tempo.
Pompo un po’ più velocemente, mi piace la vista delle sue palle che si sollevano dalla sedia durante la corsa in salita e ricadono quando il mio pugno si spinge tra i suoi peli pubici durante la corsa in discesa, creando un suono molto erotico quando le sue palle colpiscono il legno della sedia.
Mentre aumento il ritmo, la sua pre eiaculazione comincia a gocciolare lungo l’asta, aggiungendo un rumore di pompare bagnato a quello delle sue palle che sbattono.
“Oh, oh, aaaah, oh Daniele, mi farai venire.”
Lui urla mentre il rumore delle sue palle cessa ed i testicoli si contraggono rapidamente; è pronto a sparare.
Il mio pene mi dà fastidio nei pantaloncini sussultando di desiderio.
Lascio cadere rapidamente pantaloncini e slip mentre lui è ancora seduto.
Porto le mie labbra sulle sue e poi scendendo alla sua gola con la lingua.
Oh, quelle labbra carnose!
Ambedue abbiamo una sola idea e, oh sì, è il mio turno di ansimare.
Nessun altro ragazzo ha mai afferrato il mio cazzo prima e i miei sensi turbinano. “Cavolo Daniele, questo è il cazzo più grosso che abbia mai visto.”
Walter tira in bocca il mio uccello, come un bambino cerca il capezzolo di sua madre, e succhia mentre mi masturba l’asta.
Sta combattendo con le dimensioni, ma io lo aiuto muovendo il mio uccello dentro e fuori dalle sue adorabili labbra bagnate, mi mette una mano dietro la testa per guidarlo.
Walter è un succhia cazzi innato! Oh ragazzi! Succhia la testa, la sferza con la lingua attorno al bordo sensibile e poi si tuffa verso il basso verso le mie palle. Sente il mio cazzo rispondere con sussulti tremanti ed il sapore di ondate di pre eiaculazione che gli inzuppano la lingua.
Mentre mi succhia e sega la mia asta, allunga l’altra mano e mi massaggia le palle. Oh, adoro strofinarmi le palle mentre mi masturbo e di solito le stringo, tirandole giù anche quando sono strette, quando arrivo.
Walter mi porta sull’orlo di sparare il mio sperma. Sarà la mia seconda eiaculazione oggi, ma sento che sarà di nuovo un grande carico. C’è un delizioso suono umido e rumoroso mentre esito prima che la bocca di Walter mi porti oltre il limite.
In uno stato d’animo urgente di desiderio guido Walter sul letto, i nostri cazzi rigidi si muovono a disagio mentre camminiamo. Distesi su un fianco, ci posizioniamo in posizione 69 e ci aggrappiamo avidamente al pene dell’altro. È la prima volta che uno di noi ha succhiato il cazzo, e la posizione 69 è solo qualcosa che abbiamo visto nel porno, ma ci viene naturale. Ci posizioniamo facilmente. Spingo le gambe di Walter per aprirle e afferro le sue palle pelose massaggiandole, impastandole, immaginando che il suo seme si agiti disperatamente e abbia bisogno di sparare dal suo bellissimo uccello.
Darò a Walter l’orgasmo migliore, più lungo e più potente che abbia mai avuto in vita sua. Svuoterò quelle palle finché non rimarrà una goccia di sborra.
Walter segue l’esempio e mi fa sussultare mentre succhio energicamente la sua verga. Deliziosa pre eiaculazione si sta riversando mescolandosi con la mia saliva mentre le sue grosse noci fremono e si scuotono verso l’eiaculazione.
I rumori forti ed umidi provenienti da lui mentre lavora sul mio pene tremante mi spingono verso un orgasmo straordinario.
Sento istintivamente che Walter sta per venire.
Non smette di succhiarmi la verga e di muovere le palle, ma ora c’è il sussulto quasi continuo del suo pene, l’irrigidimento dei muscoli della coscia e la tensione del suo corpo, lo rende evidente.
Sono quasi al punto di non ritorno mentre un brivido dopo l’altro salgono dal cazzo e dalle palle e fluiscono attraverso tutto il mio corpo.
Stringendo ancora entrambe le palle di Walter nella mia mano, infilo il medio il più profondamente possibile nel suo buco del culo e spingo mentre succhio con forza il suo cazzo.
Il suo buco non è lubrificato ma, come faccio io, evidentemente lo fa spesso con le dita mentre si masturba per rendere l’inserimento abbastanza facile.
Lui apre gli occhi sorpreso, vitrei di lussuria, mentre mi spara in bocca.
Sono pronto per il primo spruzzo, ma è così potente e così voluminoso che combatto per farmi passare tutto in gola abbastanza velocemente mentre un po’ mi gocciola fuori dalla bocca. Il sapore del suo sperma mi spinge oltre il limite e rabbrividisco violentemente mentre il mio primo schizzo esplode dalla cappella nella bocca succhiante di Walter.
Soffoca, sta lottando per far fronte allo dimensione del mio cazzo e la quantità di sperma che sparo è oltre la sua capacità di deglutire.
Un enorme carico del mio sperma quasi schizza fuori dalla sua bocca. Cerca di toccarmi il buco, come io cerco di farlo col sono suo, ma riesce solo a massaggiarlo, comunque è tremendamente bello!
Continuo a sparare mentre lui cerca volenterosamente di bere la mia sborra cremosa.
Walter mi sta sparando un fiotto dopo l’altro in bocca e mi chiedo quando è venuto l’ultima volta!
Bevo avidamente e a lungo il suo seme appiccicoso, succhiando e strattonando la sua asta, stringendo le sue palle vuote, sondando il suo buco del culo, spingendo contro la sua prostata.
È in preda alla frenesia, spinge l’uccello con forza a scatti dentro e fuori della mia bocca e succhia il mio pene sempre più forte fino a quando penso di svenire per il piacere.
Quando abbiamo finito entrambi di venire, restiamo nella posizione 69 per un po’ accarezzandoci l’un l’altro le cosce, le palle e le natiche, e guardandoci l’un l’altro mentre i uccelli gocciolano le ultime gocce di delizioso sperma cremoso.
Alla fine mi giro verso di lui e ci abbracciamo calorosamente, uniamo le labbra intrise di sperma, sondiamo con le nostre lingue ed assaporando il gusto del nostro sperma.
Siamo quasi sopraffatti dalla gioia di esserci trovati.
Il volto di Walter è cambiato, la terribile disperazione si è trasformata in speranza ed attesa del futuro.
Oh ragazzi, è così carino quando sorride.
Oh sì, il mio cazzo si agita mentre mi spingo in avanti per baciarlo appassionatamente ancora un po’, eccoci di nuovo!
Con la cappella nella sua bocca che mi sta succhiando.
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