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AMICI PER LE PALLE


di Michellerimini
30.11.2020    |    12.499    |    6 9.1
"Max, mi guarda un po’ sorpreso della mia audacia forse..."
Tutto è iniziato un pomeriggio, dopo aver parlato e scambiato qualche foto xxx sul sito di A69, abbiamo deciso di vederci. Una passeggiata insieme per conoscersi, una birra e tante parole, per poi finire a letto a casa di lui, Max.
Max è un ragazzo di trenta anni, di quelli che si definiscono “insospettabili”, una sorta di dottor Jeckill e Mister Hide, apparentemente un bravo ragazzo, educato, “insipido” per certi aspetti.. Ma poi un gran porco, fanatico feticista nell’intimità della stanza da letto.

Dopo il primo incontro ci siamo visti altre volte, lui mi sodomizzava ed io godevo. La cosa piaceva a entrambi, e i nostri incontri settimanali, sono diventati routine e, senza dircelo apertamente, siamo diventati di fatto scopamici.
Tutti i weekend ci vedevamo, ed era per me diventata una droga. Solo una volta mi ha chiesto di metterglielo in culo, forse voleva provare, non so. E’ stata la prima e l’ultima volta che mi ha fatto fare l’attivo. A me è anche piaciuto, ma lui ha detto che non gli piace la sensazione, e siccome vedeva che io ero molto ben disposto a “prenderlo nel culo”, ha presto deciso che nella nostra relazione i ruoli potevano essere fissi: lui solo attivo, io solo passivo. Un po’ come negli etero, mi è venuto da pensare «dove c’è l’uomo che infila e la donna che riceve». Fatto sta che lui ha deciso ed io mi sono dovuto adeguare (dopotutto l’attivo potevo farlo con altri..).

Era un pomeriggio di marzo, da una settimana non ci si vedeva ed io non ne vedevo l’ora perché avevo proprio voglia. Mi aveva dato appuntamento per fare una passeggiata in centro prima di.., e invece una doccia fredda! Non siamo solo io e lui, ma ci sono dei suoi amici! Li aveva invitati e si era scordato di dirmelo. Li avevo già conosciuti quest’estate in spiaggia, Richard e Andreas. Richard, il palestrato, con cui era sempre insieme, tipo pappa e ciccia. Andreas, l’intellettuale moderatamente carino, ma con fisico niente di speciale, che però copriva bene con vestiti ricercati. Max quando era con loro m’ignorava, parlava di cose che io non sapevo e che nemmeno m’interessavano, palestra, videogiochi, sport..
In conclusione, va tutto da schifo, ci rimango male e provo a nasconderlo, ma non ci riesco. I miei gesti, l’aria un po’ remissiva e apatica, il fare taciturno, sono come un libro aperto.

Arriviamo a sera, Max saluta gli amici e finalmente penso tra me e me, «Evvai! Si scopa!»
M’invita a salire, ma sento che qualcosa non va.. Max chiude rozzamente la porta e capisco che è incazzato con me, perché a detta sua ho “tenuto il muso” davanti ai suoi amici, e parte la polemica:
-“Michelle, che cazzo avevi oggi, pareva che ti avessero ucciso il gatto! Hai intristito pure i miei amici, cazzo! Potevi parlarci, tirare fuori un po’ il carattere. Fare una battuta ogni tanto! Oggi eri tra il palloso e il depresso. Che cazzo hai? Si può sapere?” Ed io:
-“Scusa, Max, hai ragione, ero un po’ giù oggi, ma io pensavo che saremmo stati solo tu ed io…”
-“E.. che palle Michelle. Okay, Mi sono dimenticato di avvisarti che c’erano anche loro, va bene, hai ragione. Ma non puoi reagire così..”
Lui resta un po’ in silenzio ed io lascio cadere l’argomento e a quel punto mi sussurra:
-“Ho voglia..”, e mi porta la mano sul suo bozzo duro che ha davanti, lo accarezzo e lo sento bello tosto tra le dita e mi mordo le labbra.
-“Michelle.. Perché non ti vai a preparare?”. E mi fa arrapare col solo suono della voce.
Lo raggiungo in stanza da letto, lui nudo con solo jockstrap addosso e un buttplug inserito dietro. Lui è al cellulare, con la coda dell’occhio mi vede e mi fa:
-“Oh finalmente, quanto ci hai messo! Dai, fatti perdonare per oggi che hai fatto la bimbetta stronzetta e capricciosa! Datti un po’ da fare quaggiù”.
E con la mano m’indica il suo cazzo che fa un bel bozzo dentro le mutande.
In silenzio ubbidisco, m’inginocchio davanti al suo cazzo, glielo tiro fuori, lo imbocco e inizio fargli un bel pompino. Lui continua a scorrere sul cellulare mentre io lo pompo. M’ignora, penso sia su Instagram, non so. Lavoro di lingua, labbra e bocca e il suo cazzo reagisce, diventa bel duro e grosso nella mia bocca. Alterno leccate alla cappella, con affondi lenti di gola a tutt’asta, poi ci do giù con pompaggi di cazzo più veloci. A un certo punto, mi prende la testa e la spinge bene giù sul cazzo, infilzandomi con l’uccello fino in fondo alla gola. Poi con le mani mi tiene la testa ferma lì, anche se io mezzo affogo nel frattempo. Sono paonazzo e sofferente, ma godo. Infatti, devo confessare che quando fa così il dominante mi piace da morire. Quando prende iniziativa senza sentire cazzi e mi spinge tutto la fava in gola, cazzo, quella è la parte migliore! E Max lo fa in modo naturale. Alla nerchia non si comanda! Max intanto con una mano mi dirige testa e bocca sul cazzo, per spingermelo bene in gola e tenerlo lì. In mano ha ancora il cellulare, che guarda distratto, come se io non meritassi tutta la sua attenzione. Mi devono bastare il suo cazzo ritto e la sua mano sulla mia testa che dà il ritmo del bocchino.
A un certo punto però vedo che mi punta il cellulare e fa partire un video e mi dice:
-“Fai vedere ai miei amici come succhi il cazzo, amore, fatti perdonare per oggi”.
Io lo guardo attonito, occhi a palla, tolgo il cazzo di bocca:
-“No Max, dai, che fai? Ma sei matto! Non mandare nulla ai tuoi amici dai!”.
Intanto però ho il suo cazzo bello ritto e pulsante a un centimetro dal viso, e lui mi sta sempre riprendendo in quello stato. E lui:
-“Dai Michelle scherzo, cazzo, che palle, dai continua a succhiare, il video è solo per me, dai, fammi vedere come lo succhi che mi arrapa, poi me lo riguardo domani sera che non ci sei, dai da bravo succhia”.
Io sono un po’ diffidente ancora, non so se la racconta giusta, ma ho troppa voglia di ciucciarglielo e cedo come una qualsiasi ninfomane da marciapiede. Così imbocco nuovamente il cazzo, mentre lui mi riprende e m’incita per dare pepe al video, sa che mi piace quando mi chiama troia e così non perde occasione di farlo, ma gli piace sentirmelo dire di nuovo, così mi chiede:
-“Ti piace essere chiamato troia, vero?”.
Io annuisco con la testa e lui sorride e parte:
-“Ahahah lo sapevo, infatti sei una troia, una pompinara del cazzo! Dai troia succhia, succhiamelo tutto, mmmmh si vede che ti piace il cazzo, ciuccia, ciuccia l’uccello, mmm che bocca d’oro che hai dovresti stare più spesso in ginocchio” e intanto me lo infila in gola fino a livello palle e mi scopa la gola con colpi di bacino.
Io affogo e mi lacrimano gli occhi, ma lui mi tiene sempre tutto il cazzo in gola ben piantato. Lo vede che sono un po’ in difficoltà ma continua imperterrito, con ritmo sempre più deciso e mentre mi lacrimano gli occhi e mi sbatte le palle sul mento, mi sfotte:
-“Ti piace quando ti scopo la bocca, eh, zoccolona, dillo che ti piace”.
Io vorrei dire qualcosa, ma ho il suo cazzo in bocca, e non posso parlare. Poi rallenta un po’ il ritmo, come per riprendere fiato e mi dice:
-“Hhey pompinaro, guarda in cam”. Io eseguo e, ispirato dal momento, faccio lo sguardo da puttana navigata a beneplacito dell’obiettivo del suo Iphone, mentre scorro su e giù con la lingua sul suo uccello. Lui geme. Lecco la cappella e intanto guardo in cam. Poi lo prendo tutto in bocca, sempre fissando l’obiettivo. Lui sorride compiaciuto ed esclama:
-“.. E ora saluta i miei amici, troietta”. Io contrariato, faccio gli occhi a palla, faccio per togliere il cazzo di bocca. Ma lui mi ferma con la mano.
-“Dai è uno scherzo, stai al gioco”. E intanto mi tiene la bocca sul cazzo. Allora mi arrendo, continuo a guardare in cam e dico:
-“Ciao Richard, ciao Andreas..”.
Max, mi guarda un po’ sorpreso della mia audacia forse. Poi subito torna nel ruolo di “maschio alpha” se lo impugna in mano e me lo sbatte sul viso:
-“Sei una succhiacazzi, una troia succhiacazzi, dillo.. Avanti dillo!”.
Io eccitato ripeto quello che ha detto a bassa voce:
-“Sono una troietta succhiacazzi” uso il diminutivo, perche mi sembra più gentile detto così. Lui me lo lascia passare, mi fa aprire la bocca e mentre me lo sbatte sulla lingua mi comanda:
-“..E anche un rotto inculo!” Io gemo, non posso parlare, perché ho il cazzo che mi sbatte sulla lingua e so che tra poco mi scoperà il culo.
-“Adesso basta.. Mettiti a novanta ora, troia!” E poi m’incula per bene, finché mi sborra soddisfatto sul viso. Anche io mi vengo addosso, poco dopo, sulla pancia. Ci ripuliamo. Più tardi ci mettiamo a letto appagati.
Prima di addormentarmi ripenso a quel video “per gli amici”, pensare che possa veramente inviarglielo mi eccita e mi terrorizza al tempo stesso, e mentre sono perso tra questi pensieri, mi addormento.
La mattina successiva, era domenica, lui ha degli impegni e mi sbatte fuori casa. In fondo, è casa sua. Ci salutiamo.

Passa una settimana, ci scriviamo un paio di porcate in chat, ma tutto lì.
Io gli mando foto mie nude, sperando in qualche complimento, ma lui si limita a mandarmi un’emoticon di un cane. E penso: «..Vuol dire che sono una cagna..?!».
Sta bene! E scoppio in una risata.
Arrivato sabato (il nostro giorno), Max m’invita da lui stranamente di mattina presto e appena arrivato, mi dice:
-“Ah eccoti, non lasciare tutto in giro come fai di solito”.
Ci resto male, ma smorzo:
-“Ah, buongiorno anche a te” rispondo ironico ma pungente.
Lui è in mutande in bagno. Si lava i denti. Io non resisto e gli mordo le chiappe da attraverso le mutande:
-“Che culo che hai!” Gli sussurro mentre lui per risposta si gira e mi struscia il cazzo sul viso, che sento gonfio attraverso il cotone delle mutande. Gli diventa barzotto e lo sento che s’ingrossa e indurisce sulle labbra. Lo tira fuori, lo pompo.
Poi mi spinge via esclamando:
-“Dai ninfomane, togliti dal cazzo ora, dobbiamo partire tra poco”.
Resto un attimo interdetto e penso:
«Ninfomane..?! Togliti dal cazzo..?! Per carità, doppiamente corretto, sono io.. ma così grezzo.. Che gli sarà preso stamattina?» Non reagisco, mi allontano.
Ma ecco che subito tutto si comprende, la fretta di Max era dovuta al fatto che aveva già deciso da qualche tempo che quel giorno saremmo andati a fare trekking sulle colline vicine, un posto verde nella natura incontaminata, un sito meraviglioso, almeno così dicevano, perché io non c’ero mai stato. Un luogo romantico pure, ed io già sognavo noi due a baciarci, leccarci, scopare a pecora appoggiati a una quercia secolare, fare il bagno nudi nei torrenti cristallini.
Ma il suo progetto era diverso, aveva invitato anche il suo amico Richard [Sich!]
Esco dal bagno e sento dirmi mentre piscia nella tazza:
-Vai in cucina a preparare i panini, facciamo il pranzo al sacco”.
Ecco, mi ha già trovato persino i compiti da fare:
-“..E sbrigati che è tardi” aggiunge non contento.
Per un attimo ho pensato di rinunciare, ma che avrei fatto alla fine a casa, almeno mi sarei fatto una gita fuoriporta e la domenica sarebbe stata qualcosa di “diverso” dalla solita TV.
Una volta fatto lo zaino, partiamo, troviamo Richard a metà strada, salta in macchina con noi e da quel momento in poi, Max e Richard iniziano a parlare degli affari loro, giochi che non conosco, film e serie tv che non ho visto.. “siamo alle solite”. Ridono e scherzano. Io sono già seccato e perlopiù deluso..«Addio al mio sogno di sesso bucolico..».

Arriviamo. Il posto è bellissimo. Iniziamo il percorso. A un certo punto del trekking, arriviamo a un ruscello con una pozza d’acqua. Max, incitato da Richard pensa bene di proporre una goliardata:
-“Bagno nudi nel ruscello!”. Richard esulta. Io resto di sasso e considero:
«Nudi?.. Davanti a Richard?.. Max nudo, con l’uccello al vento, il culo all’aria.. Ma è il caso che Richard lo veda così.. Già passano troppo tempo insieme coi vestiti, figurarsi senza. In più l’acqua è fredda. E’ una pazzia..». Debolmente protesto ma loro già si guardano con aria di sfida. Non mi considerano, capisco che non ho voce in capitolo sull’argomento. Non sono “uno di loro”.
Max e Richard, sono totalmente affiatati tra loro, in versione Bro. Sono tipo membri di una fraternità, o compagni di squadra. Io no.
La sfida è stata chiamata e loro si spoglieranno. Se non vogliono essere etichettati come “pussy” si devono spogliare e fare il bagno nudi nel torrente.
Iniziano a spogliarsi. Io li guardo, impietrito dall’imbarazzo, ma anche un po’ eccitato. Max è proprio bello di fisico. Richard meno, è un po’ più alto, ma anche più magro, meno muscoloso, più peloso. A guardare bene, sono fatti bene entrambi alla fine. Ora sono entrambi in mutande. Esitano a togliere gli slip. Io totalmente in imbarazzo esclamo:
-“Dai è una pazzia rivestitevi, l’acqua è gelata”.
A quel punto vedo Max che guarda Richard e si toglie le mutande. Eccolo, è nudo, col cazzo di fuori. Richard non perde tempo, le sfila anche lui. Sono nudi, corrono al torrente. Rallentano. Le pietre fanno male ai piedi. Max scivola e quasi si ammazza. Ma si rialza, ridono. Richard saltella dietro e lo scorgo a guardare il culo a Max.
Si bagnano, tremano.. e penso «Richard ha visto il cazzo di Max ora, e lo sta ancora guardando, o meglio, si stanno guardando i cazzi.. Qui.. Davanti a me.»
Battono i denti, ridono, si sfottono a vicenda. I cazzi diventano barzotti. Forse anche per superare il loro imbarazzo cercano di coinvolgermi. Mi urlano:
-“Michelle, che fai là buttati, spogliati, l’acqua è fantastica, uno specchio”.
Soprattutto Max mi provoca senza freni:
-“Dai Michelle non fare la femminuccia, spogliati come noi e vieni qua”
Richard, più timoroso, gli fa eco:
-“Sì, dai, si sta bene qua l’acqua è fresca, vieni con noi!” E intanto spruzza Max che subito s’incazza e baruffano, «Che matti.. Come due bambini!» Penso io.
Ma noto tutti i momenti in cui si toccano e dalla superficie dell’acqua mi pare che vengano su le punte dei loro cazzi, dritte. Divento paonazzo e penso:
«Ma.. Che cazzo succede?» Intanto io non mi spoglio.
Allora Max insiste e vira sullo sfottò:
-“Michelle, dai mostraci la fighetta, ahahah” ride.
E Richard ride anche lui, sguaiato:
-“Dai mostracela che ci piace, ahahah”.
-“Siete due idioti!” rispondo.
Ma Max ormai ci ha preso gusto a sfottermi davanti a Richard.
Questa cosa non mi piace, ma non reagisco.
A un certo punto, vedo che Max mette una mano sulla spalla a Richard, lo guarda e gli fa:
-“Richard, sai perché secondo me Michelle si vergogna a spogliarsi?” Parla a Richard ma fa la voce alta per farsi sentire da me.
-“No Max, non lo so, dimmelo, forse ha le sue cose? Ahahaah”. Subito anche Max ride.
Intanto Max continua a voce alta per farsi sentire anche da me:
-“No Richard, vedi, in realtà Michelle ha un segreto, in mezzo alle gambe ha un cazzone”
Richard ride, fa la faccia finta stupita:
-“E’ trans allora!” Ridacchiano.
Intanto vedo senza ombra di dubbio che hanno entrambi il cazzo ritto. Max ogni tanto se lo tocca, in modo distratto.
Riccardo pure ride e gli fa da coro:
-“Dai Michelle, nuda!..nuda!..nuda!”. Si scambiano sguardi d’intesa, ridacchiano.
Ora basta. Mi alzo in piedi, mi passano mille pensieri per la testa.
Inizio a spogliarmi, mentre mi guardano soddisfatti.
Abbasso le mutande. Sono nudo. Guardo un attimo giù e poi corro, verso di loro ed entro in acqua. Restiamo un po’ lì ci bagniamo. Giochiamo, è quasi divertente. Ogni tanto ci guardiamo i cazzi. Sono imbarazzato quando mi accorgo che Richard mi guarda il pisello. A un certo punto, mentre giochiamo in acqua, Max mi tira la testa a sé, verso il suo cazzo, mentre ride. La punta della cappella mi sfiora la guancia, mentre mi ritraggo sono imbarazzatissimo.. e penso «così davanti a Richard? Che gli salta in testa?».
-“Dai Michelle” e ride. Richard sogghigna e chiede:
-“Basta dai.. inizio ad sentire freddo, asciughiamoci al sole sulla riva!”.
Appena risaliti a Max scappa da pisciare, e si posiziona pochi metri avanti di fronte un cespuglio, quando sento il piede di Richard che percorre la mia gamba e si ferma sul mio culo. Ho brividi ovunque. Mi giro e lui mi fa segno di stare in silenzio.
Il piede dal culo passa al mio uccello e si mette a giocherellarci, con l’alluce mi accarezza la cappella.. io sono duro come il marmo e lui non da meno.
Max fa ritorno, lo guardo aspettando di vedere quale sarebbe stata la sua reazione. Sorride ed esclama:
-“Ma bravi.. iniziate senza me?”.
Io un po' frastornato all'idea della “combine” che si era creata e dall’apprendere che anche Richard non disdegnasse il cazzo ero abbagliato dalla presenza contemporanea sotto i miei occhi dei due amici che mi mostravano un'energica erezione. E penso:
«Da amici per la pelle ad amici per le palle è un attimo..».

Guardo Richard, la mia “novità” e sorpresa della giornata, mi avvicino a lui e inizio a succhiargli i capezzoli rosa,.. lentamente scendo in basso accarezzando il suo addome, e mi lancio in una gustosa leccata ai grossi coglioni.
Li prendo in bocca, uno dopo l'altro e su verso il cazzo, lo scappello, gli lecco il glande, lo succhio avidamente.
Max è dietro di me è ora di coinvolgerlo, gli allargo le chiappe per fargli ammirare il mio buco del culo e lui in fretta comincia a leccare il mio roseo orifizio, mi ficca la lingua dentro e inizia ad ispezionarmelo internamente.
Di lì in poi è un incrociarsi di corpi che s’intrecciano, si strusciano come furiosi avidi in un intrico di cazzi, mani e lingue in ogni parte.
Ora sono le mani di Richard che scivolano sul mio culo e con le dita inizia a esplorarmi dentro.. Mi dice di mettermi a pecora e inizia a infilarmelo ma, pur avendo il culo già parzialmente dilatato dalle sue dita, il suo cazzo enorme fatica a entrare.
Ho un male bestiale e urlo dal dolore, ma ecco che, come per zittirmi, Max si avvicina e mi ficca il suo cazzone in bocca.
Richard continua con le sue manovre, entra ed esce, rientra ogni volta un po' di più, sputa ancora sul cazzo per lubrificarlo e finalmente con un'ultima spinta m’infila tutto il suo palo in culo. Credo di svenire per il dolore, ma mi riprendo subito.
Quell'enorme cazzo in culo mi pompa ormai ripetutamente, Richard è un toro da monta, ansima, mi schiaffeggia il culo, mentre io comincio a godere come una troia con un cazzo in culo e uno in bocca.
I movimenti dei due uccelli ora sono sincronizzati come una perfetta macchina oliata, gemiti e mugugni si sovrappongono, s’intrecciano porcate e parole blasfeme in un crescendo inarrestabile e quasi all’unisono Max mi riempie la bocca della sua calda crema mentre Richard esce appena col cazzo dal culo per sborrarmi sull’ano soffermandosi in una sorta di beatitudine a vedere le gocce della sua sborra che escono dal mio buco e colano a pioggia.. Le raccoglie nella sua mano e le assapora con desiderio di conoscerne il gusto.
Max mi bacia e ci scambiamo la sua sborra tra le nostre bocche, si volta e m’implora di perdonarlo per avermi preso in giro, si volta, s’inginocchia e mi mostra il culo.
Io sputo la saliva e la sborra che trattenevo ancora in bocca sul suo culo e un po’ la risparmio per spalmarmela sul cazzo e con dispetto gli infilo la mia verga tra le chiappe in un colpo.
Tutta la situazione è stata un crescendo di meraviglia e godimento..
-“Bravo Max, questa volta ti va di lusso, sono talmente carico che non ti farò soffrire a lungo!” E, infatti, dopo poche stantuffate nel suo culo lo inondo del mio sperma..

Nel viaggio in macchina del ritorno non parliamo più di quello che è successo al torrente. La sola cosa certa è che ora l’amicizia non è più a due.. ma a tre, mi sono meritato il mio posto nella loro cricca!
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