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L'ULTIMO TRENO DELLA NOTTE


di Michellerimini
07.11.2020    |    19.892    |    6 9.7
"La sua scelta” o minchiate simili, ma la verità è che ho voluto sperimentare tutto e senza Tabù..."
Chiamatemi Troia se volete, per me non è un’offesa, anzi..
Sopraggiunta la mia consapevolezza sessuale ho vissuto esperienze fantastiche, scopando con chiunque e dovunque vivendo avventure a volte al limite del credibile. Potrei riassumere tutto con la valida e politicamente corretta frase: “ero un uomo alla ricerca della sua sessualità che stava crescendo e cercava la sua direzione.. la sua scelta” o minchiate simili, ma la verità è che ho voluto sperimentare tutto e senza Tabù.

Dopo un inizio da etero dubbioso affascinato dal ruolo femminile nel sesso, diventai io stesso il modello di uomo puttanella disponibile con gli uomini che mi cercavano in ogni occasione.. Da allora non ho più voluto allontanarmi dal piacere che si prova a sentire un bel cazzo duro e lungo che ti sfonda e ti stantuffa dentro e fuori dal culo, o che ti apre la bocca e ti riempie di calda sperma.
Probabilmente molti di voi so che sanno di cosa parlo e per chi ha provato queste sensazioni paradisiache mi capisce.. Essere squisitamente Bisex si vinci sempre.

Vuoi per le mie origini nordiche o per grazia di natura, ho sempre avuto un fisico longilineo, completamente glabro nemmeno un pelo.. mai cresciuto, la pelle chiarissima, capelli biondi come il grano e due occhio celesti contornati da un viso dai lineamenti molto delicati. Il Sex Appeal di attirare gli sguardi della gente, siano esse donne o uomini, il rendere il mio fisico sexy vestendolo in un certo modo.. imparai tutto questo velocemente e lo misi in pratica molto bene con ottimi risultati dal primo istante, attirando uomini come api al miele e femmine curiose di ogni età, mentre la mia voglia di sesso e di “troiaggine” cresceva di giorno in giorno.
Ormai ero maturo per passare ad un gioco con più partecipanti..

Successe d’estate, quando preda delle voglie più disparate, uscii a fare una delle mie solite passeggiate notturne a notte fonda, quando il caldo non ti fa dormire e cerchi di star sveglio fino al mattino pur di non sudare l'inferno.
Salendo sulla Stadtbahn (tram) deciso a farmi un giretto per le zone intorno al Reichstag, notai durante il tragitto dei neri seduti infondo al mezzo, erano tre, uno con gli auricolari dello smartphone alle orecchie e altri due che parlavano tra di loro ad alta voce nella loro lingua, quando non so cosa d’un tratto mi passò per l'anticamera del cervello, ma senza pensarci troppo iniziai a provocarli mettendomi piegato a novanta a guardare dal finestrino aperto..
Faceva caldo ed io indossavo nell’occasione dei jeans tagliati drasticamente al linguine e da cui si intravedeva il mio perizoma nero uscire, una T-shirt bianca smanicata e annodata alla bene e meglio in vita che mi lasciava scoperto il ventre, un paio di sandali dal laccio lungo annodati alla schiava.
Non ci volle molto per attirare l'attenzione dei tre maschi forse nordafricani o senegalesi, che già all'entrata della Stadtbahn mi avevano fissato intensamente.. Rimasi in quella posizione mentre il mezzo percorreva il suo tratto mentre l'arietta fresca della notte entrava dal finestrino e mi scompigliava i capelli sul viso. Ogni tanto con la coda dell'occhio li guardavo, si erano messi a bassa voce a parlare tra loro e mi guardavano.
Continuai a provocarli restando in mostra accarezzandomi di tanto in tanto le cuciture dei jeans lungo i fianchi, sistemandomi il perizoma e posizionando bene in vista le mie chiappe sbucanti dagli Shorts..
Purtroppo il giochino non durò a lungo dato che salì altra gente mentre i tre neri non si decidevano ad approcciarsi, cosi alla fine scesi alla fermata di Friedrichstraße, voltando la testa e scostandomi i capelli dal viso vidi che anche i tre maschi erano scesi alla mia stessa fermata.. feci finta di nulla, e proseguì il mio cammino dirigendomi verso il Weidendammer Brücke che era a pochi passi.

Poca gente in giro, nel silenzio sentivo la Sprea fluire sotto il ponte.. mi aspettavo che almeno uno dei tre mi fermasse appena fuori la stazione e invece si limitarono a seguirmi parlottando tra loro a bassa voce. Camminai fino alla stazione di Oranienburger Tor, non avevo la più pallida idea di cosa fare ne dove andare, sapevo solo che volevo quei tre neri e li volevo avere dentro di me prima di mattina.
In che modo avrei fatto proprio non avevo idea ma sapevo che mi avrebbero scopato. Mentre facevo tra me questi ragionamenti senza lontanamente calcolare i pericoli in cui potevo incombere accesi una sigaretta e vidi con la coda degli occhi che anche i tre che mi avevano seguito si erano fermati e mi stavano fissando, ma ancora non si decidevano ad “attaccare bottone”, rimasero li a parlottare tra di loro bisbigliando.. li ignorai, guardai l'ora sul cellulare, si erano fatte quasi le due di notte e non sapendo cosa fare, presi il primo treno che passava e andai a cercarmi un posto in uno scompartimento in fondo, vuoto, quando come avevo intuito ecco i tre ragazzacci arrivare in fila indiana nel mio settore, mentre il treno chiudeva le porte e ripartiva voltai il viso verso il finestrino a guardare la notte, finché finalmente i tre si decisero ad avvicinarmi.
Il primo di loro si fermò al mio sedile e in un tedesco abbastanza buono salutò, mi voltai e fingendo indifferenza gli risposi distrattamente guardandoli con distacco, non volevo sapessero o immaginassero che ero eccitato dal desiderio di averli dentro di me, avrebbero rovinato tutto, volevo che le cose andassero per gradi e non che accadesse tutto di fretta.
- “Dove Vai? Cerchi compagnia?..” D’istinto avrei risposto in modo scocciato, magari dicendo che dove andavo non era affar suo, ma non volevo offenderlo e magari rischiare di farli andar via o peggio di innervosirli, così alla fine decisi di cambiare atteggiamento e rispondergli che arrivavo al capolinea, anche se dubito sapessero dove si trovasse il capolinea del treno, non sapendo neppure se abitavano a Berlino..
A quel punto il secondo ragazzo a fianco del primo mi chiese esplicitamente di scopare (non aspettavo altro) ma ero io a decidere..
Così mi feci desiderare ancora un po’, forse stavo giocando con il fuoco se quelli si fossero innervositi avrebbero potuto violentarmi li seduta stante e non era di certo il gioco che volevo fare.. fortunatamente i tre non si stizzirono ma si avvicinarono a me cercando di convincermi e devo dire adulandomi molto gentilmente, li avevo mal giudicati.
Capii dai loro modi che non potevano essere dei ragazzi violenti o aggressivi anzi, sembravano ragazzi tranquilli con cui tutto sommato si poteva anche parlare senza problemi. Scoprì poi che erano come immaginavo nordafricani, che lavoravano fino a tardi ed erano rincasati dopo una lunga giornata di fatica anche se non mi dissero dove lavoravano, ma non ebbi problemi a credergli sulla parola e arrivati a tre quarti del viaggio anche se non ero mai stato in treno da quelle parti, pensavo che oramai non avremmo impiegato molto tempo per raggiungere il capolinea e se volevo scoparmeli dovevo agire in fretta, quindi messa da parte tutta la finzione di prima, feci capire ai tre ragazzotti che era arrivato il momento di fare sul serio misi una mano sulla patta dei pantaloni di quello seduto accanto a me per vedere la sua reazione, era evidente che non aspettava altro che un mio gesto, d'istinto iniziò a zittirsi e mi tirò verso di lui, mi scostò i capelli dal viso e mi baciò sulla bocca mentre le sue mani mi toccavano le coscie “il ghiaccio era finalmente rotto” ero riuscito a staccarmi a fatica dalle sue labbra nere per sfilarmi i sandali, mentre mi veniva tolta la T-shirt e gli shorts, con fatica tanto erano stretti ed aderenti, ma alla fine scivolarono a terra e restai in perizoma mentre il treno correva sui binari nel buio della notte, nessuno negli scomparti avanti o dietro al nostro era presente a quell'ora, nessuno poteva disturbarci..

Dissero poche parole nella loro lingua e insieme si abbassarono pantaloni e boxer, rivelandomi i loro bei cazzi lunghi e durissimi, avevano proprio dei bei pali, mi sono riseduto sulla sedia prendendo due di quei cazzi in pugno da entrambe le mani e aprendo bene la boccuccia, inizia ad infilarmeli dentro uno alla volta succhiandoli con avidità e gioia.
Sentivo l'adrenalina scorrermi per tutto il corpo e i battiti del cuore aumentarmi in petto, ero già in estasi. Più succhiavo quei bei pali neri, più cresceva la mia eccitazione, il mio unico desiderio era farmi riempire da tutti e tre, avevo una fretta come se dipendesse la mia vita stessa, una situazione davvero assurda vista da fuori, ma che da dentro sembra seguire una perfetta logica, vedevo i tre neri ben felici di offrirmi i loro cazzi eretti e voluminosi quando d’un tratto mi fecero alzare, mi fecero mettere in piedi al centro del corridoio del vagone tra i sedili destri e sinistri, appoggiato con le braccia sui poggiolo di entrambi i lati, le gambe larghe a formare una X quando uno di loro, credo fosse stato quello che mi aveva avvicinata per primo, da dietro mi mise le sue grosse mani nere sui fianchi stretti, ero impaziente come un bimbo in trepida attesa di ricevere il suo giocattolo preferito.
Il ragazzone con l'aiuto del secondo che mi teneva aperte le chiappe mi appoggiò dritta la sua cappella grossa e gonfia nel buchetto del culo e alla fine spinse lentamente facendomelo entrare di botto per intero.. ero disposto a sopportare ogni tipo di tortura pur di farmelo riempire da loro.

Mentre venivo penetrato chiudendo gli occhi, mi lasciai baciare dal secondo davanti a me che mi leccava e masturbava continuamente, intanto che quello dietro dava inizio ad uno stantuffamento dentro e fuori che non sembrava mai aver fine.. iniziai a gemere e godere sospirando forte come l'infoiata che ero ad ogni urto, e più di una volta quello davanti dovette sostenermi perché non cadessi in avanti con l'amico che da dietro ad urti prepotenti ci dava dentro per rompermi il culo a stangate di cazzo.
Il terzo nero si limitava ad assistere per il momento, lasciando il posto ai suoi due compari, ogni tanto faceva dei giretti correndo a verificare che non arrivasse qualche ospite indesiderato.. io trovavo questo rischio davvero eccitante.

Iniziavo a colare di sudore, sentivo i capelli appiccicarsi sulla schiena nuda e sulla mia faccia da troia infoiata, mentre anche il terzo prese la sua parte mettendosi al posto del primo che gli lasciò spazio per farmi affondare un secondo cazzo lungo tutto dentro e farmi stantuffare nuovamente. Nel frattempo a forza di essere masturbato ero venuto sborrando più volte a terra. Fui scopato a dovere fino a quasi terminare la corsa in treno, l'ultimo a rompermi il culo ormai slabbrato come una caverna vulcanica, fu il secondo nero che mi aveva masturbata per tutto il viaggio, venne come avevano fatto i loro due amici, svuotandosi bene le palle dentro al mio culo rotto.. e così sborrati tutti e tre si ricomposero in un lampo, salutandomi con una carezza sul viso sudaticcio sparirono tra gli scomparti del treno lasciandomi nudo e col culo colante di sperma che iniziava a sputare a flotte il suo contenuto colando quella miscela di seme sulle mie gambe aperte.

Mi ci vollero un paio di minuti almeno per capire la situazione, fosse arrivato qualcuno in quei momenti non so cosa avrebbe pensato.. fortuna vuole che nessuno attraversò nuovamente i corridoi dei vagoni del treno ed io poco alla volta realizzai che il treno stava rallentando, forse per l'arrivo in stazione, dovevo muovermi e alla svelta. Con l'ultima scarica di adrenalina rimastami in corpo raddrizzai le gambe, cercai di tornare a sedermi sulla seggiola infilandomi alla buona T-shirt e Shorts che mi entrarono a fatica dato il sudore che mi gocciolava da ogni poro.
Mi legai a coda i capelli, e mi infilai in bagno e cercai di darmi una sistemata come potevo, giusto in tempo per scendere senza sapere dove ero e soprattutto come sarei rientrato a casa.
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