Valentina

Un giorno normale, come tanti altri.
Decido di andare ad allenarmi in palestra prima del lavoro, come faccio spesso, non perché io sia un gran mattiniero, ma perché so che lei tutte le mattine fa la stessa cosa. Mi sveglio presto e la trovo lì, come tutte le volte, sul tapis roulant intenta a fare il suo riscaldamento. Saluto il personal trainer, la guardo e mi infilo negli spogliatoi. Mi cambio e inizio l'allenamento. Mi metto nel tapis roulant accanto al suo, metto le cuffie e inizio il mio allenamento. Lei finisce e si sposta, e io la guardo camminare via. La sua chioma bionda, ma soprattutto il suo culo perfetto, frutto di anni di allenamento. In palestra eravamo solo io e lei, non avrei avuto occasione migliore. Era un po' che volevo parlare, e tra noi c'era sempre stato uno scambio di sguardi. Prendo il coraggio a due mani e mi avvicino. La saluto, ci scambio due parole, e vedo che non sembra dispiaciuta, anzi, sembra che stesse aspettando. Mentre le parlo mi perdo nei suoi occhi blu, fino a che ad un certo punto lei mi si avvicina, quasi ad abbracciarmi, mi si avvicina e mi sussurra che aveva notato i miei sguardi,e che lei aveva notato me, che mi voleva. Le chiedo cosa intendesse, e di tutta risposta mi poggia la mano sul cavallo dei pantaloni. A quel punto mi inizia a diventare duro, e lei nota le mie dimensioni,che la lasciano esterefatta. La bacio appassionatamente prendendo finalmente in mano quel culo che tanto ho bramato. Entrambi eccitati al massimo decidiamo che non potevamo aspettare, ci dividiamo e avevamo deciso di reincontrarci nei bagni. Ci infiliamo dentro e iniziamo una limonata passionale. La bacio sul collo, la giro per farle sentire la mia presenza contro i suoi glutei. Le afferro i seni , le tolgo il reggiseno sportivo e gliele inizio a strizzare, a pizzicare i capezzoli. Non sono grosse, avrà una seconda scarsa, ma una forma perfetta. Infilo la mano nei leggins e inizio a sgrillettarla forte mentre le bacio il collo. Dopo 5 minuti si gira e si inginocchia, lo tira fuori e inizia prima a guardarlo, esterefatta dalle dimensioni, quasi impaurita. Mi confessa addirittura che non sa se gli entra dentro. Però comunque prima lo lecca, poi inizia a succhiarmelo forte, ogni volta sempre più a fondo. La sensazione delle sue labbra sul mio cazzo è bellissima, a momenti le vengo in bocca, ma con tutto me stesso resisto, perché dopo poco si alza, dice che non ce la fa più e che lo vuole, anzi, che mi vuole. Si tira giù i leggins, per mostrarmi il bel perizoma con cui era venuta in palestra, e poi se li toglie. Poggia le mani al muro ed è pronta. Inizio a strusciarglielo contro le labbra, la sento, e bsgnatissima, la afferro per i fianchi ed entro. Non entro tutto, la sua figa è mostruosamente stretta, a stento riesco a fare entrare metà pene. Lei lancia già un primo urlo soffocato, un misto tra godimento e dolore. Inizio a muovermi, ad ogni colpo sento la sua vagina che si dilata, che trema. Lei urla, al punto che sono costretto a tapparle la bocca. Continuiamo per 10 minuti buoni, fino a che lei non viene di forza, le tremano le gambe per l' orgasmo che ha avuto. E nonostante tutto mi implora di continuare, perché non ha mai avuto un orgasmo così intenso. Mi vuole ancora e ancora. E io non mi fermo, la prendo, me l a scopo in piedi, mi siedo sul water ela faccio montare. Continuiamo per un oretta, lei continua ad urlare e venire, venire e urlare. Ad un certo punto anche io sono arrivato, non ce la faccio più, ho bisogno di sborrare. Ma lei non si stacca, è avara, io le dico che devo venire, e lei mi risponde che prenderà la pillola. A quelle parole non resisto, lo punto a fondo e la riempio. Così tanto che quando si stacca le cola fuori. Esausta, si accascia su di me, mi bacia. Ci rivestiamo, ci scambiamo i numeri e usciamo. Torniamo al nostro allenamento come se nulla fosse successo, ma consapevoli di aver trovato una persona speciale nell'altro.