Era una sera molto quieta...

Era una sera molto quieta, c'era un silenzio da landa scozzese. Eravamo io e lei in macchina davanti ad un tramonto che lasciava a bocca aperta. Era la prima volta che andavamo lì, a dire il vero era anche la prima volta che provavo a fare sesso con lei. L'avevo conosciuta in chat e ci siamo resi conto dopo due settimane di non abitare molto lontani. Ero andato a prenderla a casa sua, circa 50 km andata e 50 km ritorno. Dopo poco avrei dovuto riportarla a casa e così mi avvicinai e la baciai all'improvviso. Lei ci stette e mi prese la testa, mi baciò forte ed io iniziai a sbottonarle la camicia. Aveva un seno molto prosperoso, penso una quinta e non ci volle molto a farlo uscire dalla camicetta e dal reggiseno che slacciai con una mano. Mi avvicinai al suo seno e i suoi capezzoli si indurirono all'istante. Li succhiai, li morsi dolcemente e le strinsi il seno bello sodo. Lei iniziò ad ansimare e sentii la sua mano che mi andò tra le gambe e che iniziò a slacciarmi i pantaloni. Lei aveva voglia e ne avevo tanta anche io. Di colpo lo trovò, lo tirò fuori ed era già bello duro. Mi eccitai da morire. Si piegò su di me e con la lingua iniziò a leccare la mia cappella rossa e pulsante che sembrava esplodere. Poi lo avvinghiò con le sue labbra molto carnose e morbide e la sua testa iniziò a fare su e giù. Veddi che quasi riusciva a mandarlo giù tutto. A questo punto volevo stare comodo e mi tolsi i pantaloni, e lei staccandosi da me fece lo stesso: via i pantaloni, via la camicetta. Spostammo i sedili e ci mettemmo dietro. La presi, le allargai le gambe e mi fiondai sulla sua fica, una fica spettacolare lucida del suo succo. Mi avvicinai e già sentii il suo profumo. Ci mesi la lingua, cercai il clitoride, lo trovai e incominciai a leccarlo dolcemente. Sentii il suo inebriante sapore, non mi sarei staccato mai. Lei ansimava, si contorceva un pò e poi quando godeva sentivo il suo liquido scorrermi nella bocca. Io lo ingoiai assaporandolo con la mia lingua e non mi fermai. Quindi continuai e lei godette altre tre volte. Poi mi disse "ti voglio dentro". Io mi avvicinai e mi misi tra le sue gambe ed entrai dentro di lei. Era accogliente umida e calda, iniziai a penetrarla sempre più velocemente e lei urlava, godeva, gemeva. Mi diceva di non smettere. Stavo per venire ma mi fermai. Le dissi di girarsi. Lei si mise a 90 gradi col suo meraviglioso culo davanti a me ed io le dissi "e se te lo mettessi dietro?" Lei senza batter ciglio disse "proviamo". Mi avvicinai e con la lingua incominciai a bagnarle e inumidirle il suo buchetto. Pensai che li dentro non c'era mai entrato nessuno visto che era veramente piccolo. Ma io avevo un cazzo così duro che la cappella entrò in un attimo e lei urlo fortissimo. Le chiesi se le avevo fato male ma lei mi rispose di continuare perché dopo il dolore sentiva arrivare il piacere. Così centimetro dopo centimetro il mio cazzo entrò tutto dentro di lei, fino in fondo. Le piaceva e sentiva che stava per arrivare un godimento che non aveva provato mai. Nel mentre io iniziai a fare su e giù, dentro e fuori, dentro di lei. Ad un certo punto urlò cosi forte che dovetti tapparle la bocca. Non aveva mai goduto così. Io mi tolsi e lei disse "ora tocca a te". Il mio cazzo era gonfio e pulsante, lei lo prese in bocca e cominciò a pomparmelo. Quando usciva dalla sua bocca si sentivano come degli schiocchi e dopo pochi minuti venni con un fiotto di sperma immane tutto nella sua bocca. Non ne perse nemmeno una goccia, ingoiò tutto e poi si alzò, mi baciò in bocca. Sentivo il sapore del mio sperma e non era male. Ci rivestimmo soddisfatti e appagati ma anche stanchi.


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