tradimenti
Un vero cornuto
di kalahan
11.09.2019 |
875 |
0
"Io dietro ero senza parole, tutto era meraviglioso, il posto, il cazzo del maschio e la bocca di mia moglie che lo spampinava divinamente..."
Dopo diverse chiacchierate telefoniche decidemmo di nuovo io e mia moglie di incontrare Roby, un amico con cui in precedenza avevamo già giocato. Lui veniva da Roma e ci lascio scegliere il luogo dell’incontro, il ristorante per la cena e chiaramente l’albergo per la monta.La mattina nata passò tra me e mia moglie con una bella litigata e fummo sul punto di annullare il tutto. Poi lei si calmò e decise che aveva voglia di passare una serata rilassandosi,che per lei è quasi sempre sinonimo di sesso. Arrivati all’orario prefissato siamo usciti di casa e dopo poco, verso le ore 20.00 ci trovavamo in località “la fiora”, nelle vicinanze di Terracina(LT). Avvistata la macchina del bull ad un parcheggio, ci siamo avvicinati e nel frattempo che io trovasi un parcheggio per la mia macchina,tranquillo, Giulia uscita dalla macchina si era avvinghiata a Roby, che subito inizio a baciarla con focosa passione. Un paio di macchine rallentarono, dando più che un occhiata veloce alla scena. Giulia, vestitino nero e gonna, con le poppe che abbondantemente uscivano dal vestito e due stivali alti bianchi, non passava di certo inosservata, una vera battona da strada. Lasciata la nostra macchina eravamo già in corsa verso l’albergo. Espletate le formalità di rito, davanti ad un albergatore che sorrideva sornione verso tutti e tre, ci catapultammo dentro la stanza. Fu un attimo, i due corpi si allacciarono in un bacio che mi lasciò senza fiato, capii subito che quella serata per me cornutone, sarebbe stata indimenticabile. In un attimo furono nudi e a Giulia rimasero solo gli stivali bianchi. Inginocchiata davanti al cazzo turgido e bello grosso, iniziò un pompino da vertigine.
Le labbra si chiudevano sulla cappella e la lingua guizzava sulla punta dura del bel cazzo di Roby. Lui la prese per mano e la porto verso il letto, gambe oscenamente aperte, la fica completamente spalancata e umida, Lui ci si tuffò e inizio una leccata sublime. Giulia non resistette e inizio a godere, riempiendo la faccia di Roby di caldo miele, che chiaramente faceva incitare di più il bull. Leccava e lappava divinamente e dopo un poco Giulia tra i gemiti di piacere, cominciò ad urlarmi “ cornuto, cornuto sto godendo come una zoccola, mi sta leccando divinamente, mi arriva al cervello la sua lingua………..è fantasticoooooooooooo, cornuto devi imparare come si lecca la fica, nemmeno questo sai fare, cornuto meriti solooooooooo di essereeeeeee cornutoooooooooooo” e dicendomi questo si dimenava come una troia e spingeva la sua fica dentro la bocca di Roby, come per farsela mangiare.
Il bull si alzo, messo un preservativo iniziò a scoparsela cosi a gambe aperte, colpendola con violenza, come se volesse spaccargli la fregna. Ero imbambolato per la scena, stavo godendo con loro e ad ogni colpo del cazzo mi sentivo le gambe deboli, lo stomaco sotto sopra e una voglia immensa di sentire le stesse sensazioni di Giulia. Aveva la fica devastata dal accoppiamento selvaggio. Dopo parecchi minuti di monta il bull si sollevo, il cazzo duro e turgido, si sfilò il preservativo e si avvicino alla bocca spalancata della troia, lo infilò tutto dentro, quasi arrivando alle palle e tenendole la testa ferma, inizio a scoparla in bocca con la stessa decisione della fica. Sempre tenendole con forza la testa ferma, improvvisamente le inondo la bocca, svuotandosi della sua sborra, dentro la bocca accogliente. Il toro gli godette in bocca e lei se né accorse solo quando aveva ormai la bocca piena di sborra e che questa cosa, di essere stata forzata a farlo, come una sottile violenza la eccitò tanto. A me fece ammattire. Dieci minuti dopo eravamo vestiti e pronti ad andare al ristorante. Un luogo appartato presso La Fiora, con un parcheggio enorme e per la maggior parte oscurato.
Tutto mi sarei aspettato, ma non quello che da li a poco divenne una delle più belle esperienze da cornuto mai vissuta. Appena entrati, il cameriere ci accompagno al tavolo che era ben visibile da quasi tutti gli avventori. Il locale essendo sabato a sera era bello pieno. Io e Giulia, mano nella mano ci unimmo ancora di più e ci sedemmo. Giulia al centro tra me e il montone.
Ordinammo e appena il cameriere si voltò, la troia si avvicinò a lui e inizio a baciarlo con una intensità e una voglia mai vista. Si donava completamente al maschio che generosamente si prestava, le effusioni continuavano senza ritegno e le loro lingue si intrecciavano in una danza di piacere. Mi voltai con la paura e la speranza che qualcuno ci stesse notando, era cosi. Diversi uomini guardavano la scena eccitandosi e si vedeva dai loro sguardi, mentre rivolgendosi a me, un sorriso pieno di pietà verso il mio stato, ora ufficiale di cornutone, riempiva le loro facce. Il massimo fu quando arrivo il cameriere, ci chiese delle pizze e chi le aveva ordinate e mentre depositava i piatti, mi guardò e i suoi occhi mi dicevano “ cazzo che cornuto che sei e che gran puttana di moglie ti siede vicino, chissà il cazzo che si è presa sta zoccolona, vero frocione?” Loro continuavano a baciarsi, incuranti di tutto e soprattutto di me. La testa mi girava, avevo il cuore che batteva a mille e lo stomaco pieno di farfalle. Il cazzetto lo sentivo pronto ad esplodere per il piacere che mi aveva preso. Mangiammo e il bull pagando fece notare al cameriere ancora di più che puttana era mia moglie e che cornutone fossi io, si vedeva chiaramente nei suoi modi chi era il padrone. La cagna si offriva a lui come per ricompensarlo di tutto quello che lui stava facendo. Uscimmo sotto gli sguardi arrapati di molti maschi. Facemmo poca strada e appena arrivati alla macchina, lui la prese e l’appoggio su cofano, le sollevò la gonna, le tolse le mutande, le fece allargare le gambe e iniziò a leccarle fica e buco del culo. Rimasi imbambolato, sentivo le voci di gente che usciva e per la paura e per l’eccitazione non volevo voltarmi, solo con la speranza, che poi mi confessò era anche di Giulia, che qualcuno si avvicinasse e che come in un film porno a turno si spazzassero davanti a me quella puttanona di mia moglie.
Salimmo in macchina, io dietro e i due amanti davanti, fatti alcuni chilometri, improvvisamente Giulia, come presa da una voglia di cazzo mai avuta, si avvicino a Roby che guidava, gli slaccio i pantaloni e gli tirò fuori il cazzo, già bello duro. Fu un attimo, lo divorò, infilandoselo dentro come una vacca in calore davanti al cazzo del toro, senza freni inibitori, da vera e pura vacca da monta. Io dietro ero senza parole, tutto era meraviglioso, il posto, il cazzo del maschio e la bocca di mia moglie che lo spampinava divinamente. Sentivo l’odore di femmina e sentivo l’odore del cazzo del maschio e godevo da matti. Sani e salvi ed è il caso di dirlo, tornammo all’albergo. Il secondo round fu spettacolare. Roby cominciò a montarla con una decisione maggiore, i colpi del cazzo si sentivano colpire la fica e il culone di mia moglie, che ad ogni colpo non solo si inarcava, per prenderlo di più ma urlava e godeva come mai aveva fatto. Era completamente in balia del cazzo e io con lei. Dopo diverse posizioni e diversi buchi ben spanati, fu la volta anche del suo magnifico e caldo buco del culo, la vacca comincio a ciucciare il cazzo del bull, che seduto le spingeva o la testa o le sculacciava il culo, aprendolo alla mia vista. Vederla mentre si dedicava con la bocca a quel cazzo, con il suo culo a pecora, mi stava facendo impazzire. Fu allora che Roby, mi ordinò di incularla. Bello spanato e caldo, un buco del culo da sogno. Entrai dentro di lei. Mentre la inculavo, vederla mentre si dedicava con la bocca a quel cazzo, mi stava facendo impazzire. Lo leccava lungo l’asta, lo succhiava sulla cappella e lo baciava come fosse l’ultimo cazzo della sua vita, l’ultimo cazzo di una femmina nata per esso e per esso divenuta puttana. Di sorpresa vidi lui che tenendogli la testa spingeva il cazzo dentro la bocca, pronto per l’ennesima sborrata in bocca,si inarcava, guardai lui che si contraeva per il piacere e lei riempirsi la bocca della sua sborra, la guardai negli occhi e vi lessi la felicità di una Donna, contenta di essere femmina, puttana e raggiante di avere un marito cornuto come me. Il mio cazzo nel suo culo stava esplodendo. La puttana allora mi ordinò di uscire dal suo culo e sdraiandosi con la pancia in su continuava a pulire a colpi di lingua e succhiare quel cazzo in un modo pazzesco da puttana infoiata e fu allora che cominciai a segarmi. Lei mi guardava eccitata e continuava da puttana navigata a succhiare quel cazzo ora molle ma pieno di sborra e allora non ce lo fatta più e sono arrivato sul suo corpo. Sborrai come mai avevo fatto, le inondai il corpo , mi stavo svuotando, non solo di sborra ma di tutto me stesso. La guardai cosi per un istante, distesa sul letto, il cazzo del bull vicino al suo viso , uno stupendo sborratoio, ma contemporaneamente il mio unico grande amore. Mi sorrise e senza farlo ci baciammo con gli occhi, per dirci ancora ti amo.
L’ultimo regalo Giulia e Roby me lo fecero all’uscita dell’albergo, davanti alla nostra macchina pronti per partire, sotto l’occhio vigile delle telecamere e sicuramente degli occhi del proprietario, si avvinghiarono in un bacio senza fine, con copiose carezze sia sui seni che sulla patta dei pantaloni, cosi con il suggello finale delle mie ramificate corna terminò la serata.
Se apprezzate i miei racconti o volete muovere delle critiche costruttive non avete che da contattarmi sarò sempre disponibile a fare due chiacchiere
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.