Lui & Lei

Lurida


di Membro VIP di Annunci69.it MadidaCalla
22.10.2019    |    1.068    |    1 8.4
"Abbiamo parlato un po', riso un po', io mi godevo il sole e l'idea di te, nudo sopra di me, che mi faceva fremere in segreto le labbra della figa..."

Ci siamo visti una settimana fa, dopo troppo tempo. Non ho goduto. Di nuovo. Mi stai tenendo incatenata a questo desiderio ormai famelico, che mi permea il corpo, e la mente. E anelo il sollievo. Ho bisogno di perdermi, sfogare questo grumo di eccitazione repressa che mi si espande nel ventre, mi allarga la figa senza preavviso, mi fa asciugare la bocca e indurire i capezzoli.
L'altro giorno, mentre ero in giro per una città straniera che non avevo mai visitato prima, mi hai chiamato. Già solo la tua voce ha predisposto il mio corpo al piacere, tanta è la voglia che ho di te e del tuo cazzo. Abbiamo parlato un po', riso un po', io mi godevo il sole e l'idea di te, nudo sopra di me, che mi faceva fremere in segreto le labbra della figa. Mi hai poi accompagnato per un po', ci siamo scritti invece di parlare, e io ad un certo punto ti ho detto che la sera prima, complice un bicchiere di liquore rosso, mi sarei volentieri rotolata nel letto insieme a te. Tu mi hai chiesto se avessi con me il plug e io, purtroppo, ho dovuto confessarne la mancanza. Pur sapendo che la regola è di portarlo sempre con me, pena punizione, l'ho lasciato a casa. Mi hai spedito in bagno. Mi hai ordinato di abbassare i pantaloni e pisciarmi nelle mutande, tenendole poi addosso così, bagnate. Mi hai chiesto le prove dell'ubbidienza. Sono andata in bagno, un bagno pubblico e poco discreto, con la porta che non si chiudeva nemmeno bene. Ho abbassato i pantaloni, e mi sono filamata mentre pisciavo, con le mutande addosso, la macchia di bagnato che si allargava, scura. Poi mi sono tirata su i pantaloni, mi sono lavata le mani pensando che lo sporco era altrove, e sono tornata dal gruppo di persone con cui ero. Ti ho mandato il video, sei stato contento, credo più per il fatto che, per una volta, avessi ubbidito senza discutere e senza opporre resistenza. Avevo voglia di essere brava. Avevo voglia di essere lurida. Avevo voglia di essere sporca per te, avevo voglia di essere di nuovo la tua cagna. E te l'ho raccontato, di come mi sentissi il clitoride gonfio, pulsante, l'umidore che si rinnovava grazie alla mia figa eccitata fino allo spasimo. Camminando con il mio segreto tra le gambe, in mezzo a gente inconsapevole, ho sentito salire l'orgasmo. L'ho trattenuto, per te. Te lo darò quando me lo chiederai. E ti ho raccontato di come avrei voluto che tu mi colpissi con il frustino nuovo, che hai scelto tu. Giace dentro ad un cassetto, non c'è stata ancora possibilità di usarlo, e io ogni tanto lo prendo e lo tocco, immaginando il dolore che mi provocherà, il dolore che non vedo l'ora si irradi dalla pelle fin dentro la carne. E te l'ho detto, che mi sarei fatta frustare la figa aperta e sporca. Sulla pelle bagnata fa ancora più male. E sono in agonia, solo al pensiero di quel piacere caldo e spesso che arriva appena si dirada il dolore.
(Scritto con il plug nel culo).
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