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Le mie avventure con una coppia trasgressiva


di Membro VIP di Annunci69.it Aquarius
07.04.2020    |    8.245    |    2 9.5
"Mi infilò il profilattico, si mise supina nel letto, alzò le gambe e la sua vulva si dischiuse all’ingresso del mio cazzo..."
La storia personale vera (cambiando solo i nomi per privacy) del primo incontro con una coppia sposata, avvenuto alcuni anni fa.


Pur frequentando principalmente alcune milf abituali e qualche trans-gressione, sono sempre alla ricerca di nuovi incontri stimolanti e di qualità, anche diversi dall’ordinario.
In carriera ho fatto incontri con due donne, con due trans, gang-bang, giochi extreme, ecc., ma fino a quel momento non avevo ancora avuto modo di incontrare una coppia realmente sposata, e quindi questa idea stuzzicava la mia fantasia. Già da tempo avevo notato su un sito (non questo su cui scrivo) l’annuncio di una coppia di Bologna (Camilla e Adriano), piuttosto completo e dettagliato con parecchie immagini che mi ha consentito di avere un’idea in merito ai possibili contenuti di un incontro a tre.
E quando un porcellino come me incontra una coppia trasgressiva che si dichiara “completa e disponibile per ogni tipologia di gioco”, possono maturare effettivamente situazioni interessanti anche allo “scòpo” di poter dare una doppia dose di piacere alla lei, mettendola al centro delle attenzioni, e soddisfare, per quanto possibile, i suoi piaceri personali

L’annuncio che ad inizio luglio sarebbero stati in vacanza per una settimana a Rimini, ha creato l’occasione giusta per incontrarli. Dopo aver preso facilmente contatto per telefono (risponde lui con molta cortesia) e per e-mail, scambiato qualche chiacchera per conoscerci un po’ almeno a distanza, abbiamo concordato un incontro serale nel loro residence di Marina centro

Data la serata calda, essendo loro ospite ho pensato di portare una confezione di gelato da gustare insieme, per rinfrescarci e rompere il ghiaccio.
All’arrivo, scende ad accogliermi Adriano: persona di mezza età gentile e a modo, corporatura media, capelli rasati a zero, cordiale e con simpatico accento emiliano; dopo le presentazioni saliamo così insieme in camera.
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Qui ci aspetta Cristina, che indossa un vestito nero e scarpe con il tacco, con una certa eleganza.
Fatte le presentazioni con baci anche in bocca, la guardo con attenzione per farmi un’idea più precisa di lei.
La prima impressione è che sia una milf ancora piacente, pur senza essere una dea della bellezza con il viso un po’ “vissuto” che non nasconde l’età (oltre gli ‘anta); altezza circa 1,70, capelli neri lunghi e ricci, seno naturale (una 4a misura), un po’ larga di fianchi ma con un bel culo invitante. Però, come vedrò una volta in azione, fa sicuramente la sua “porca figura” pur se l’aspetto è da “insospettabile moglie della porta accanto” (come si autodefinisce), dedita però a piaceri trasgressivi.

Entrambi si dimostrano subito persone di livello, gentili e dai modi cortesi, che mettono l’ospite a proprio agio, dichiarandosi anche apertamente bisex e quindi disponibili a tutte le situazioni. Sono persone esperte e serie, che cercano serietà anche nei visitatori (per questo fanno una certa selezione, e in alcuni casi non accettano di fare l’incontro).
Si è cominciato con un prolungato e piacevole social-time iniziale, mangiando insieme il gelato che avevo portato a cui loro hanno aggiunto un bicchiere di prosecco, facendo così una prima conoscenza personale, anche su esperienze, preferenze, gusti sessuali, ecc., che consente di creare una buona sintonia ed un’atmosfera cordiale.

Finito il gelato, si è passati in camera per dare il via alle operazioni.
Lei si è stesa sul letto, e dopo una serie di carezze e baci a lingue intrecciate ha lasciato a me l’iniziativa di sfilarle scarpe, calze e vestito. Rimasta con uno slip sexy, ho osservato ed esplorato il suo corpo non longilineo ma appetitoso, con tette naturali morbide e piuttosto abbondanti. Le ho quindi dato una leccata generale, dalle ascelle depilate (per le quale ho una passione, peccato che spesso provochi il solletico alle partner) ai capezzoli, fino ai piedi, cosa che ha gradito molto.
Lei intanto si dedicava a massaggiare il mio attrezzo già pronto, fino ad estrarlo dalle mutande ed iniziando una lavoro da pompineuse che si è rivelato essere una sua passione (del resto, essendo bolognese conosce bene questa antica arte locale). En passant, oltre al mio ha preso in bocca anche il cazzo del marito, alternandoli o succhiandoli insieme, come in una scena a tre da film.
Indi, le ho sfilato le mutandine che celavano una bella passera perfettamente depilata, con labbra poco pronunciate. E dietro, una piacevole sorpresa: nel lato B era inserito un rosebud, un piccolo plug anale con gioiello rosso che le piace indossare spesso e che io apprezzo assai (lo uso abitualmente anch’io di dimensioni ben maggiori, specie d’estate quando dormo nudo).
Da qui è cominciato un lungo lavoro di lingua ad entrambi i buchi del piacere, con lei che apprezzava mugolando piano e bagnandosi. Peccato che non le piacesse l’inserimento di dita nella figa, per evitare rischi di graffi interni, mentre è possibile nel lato B, come ho fatto, esplorando così il pertugio posteriore apparentemente strettino, ma pulito e profumato.
Mi posizionai su di lei, per continuare questa operazione in un 69 da sopra, e in questa posizione lei riprese l’uccello in bocca e mi infilò prima una poi due dita nel culetto, dato che le avevo detto che gradisco le stimolazioni ed i giochi anali (aspetto che terrà ben in considerazione).

Durante questa fase, il marito Adriano è rimasto tranquillo ai margini del campo da gioco, da voyeur un po’ sornione, menandosi l’uccello. Mi ha passato un vibratore da infilare nella succosa figa della moglie, che usai per stimolarla adeguatamente. Per ricambiare, lei prese un altro dildo e, una volta ricoperto, me lo infilò tranquillamente nel culo, sempre nella posizione del 69.
A seguito della stimolazione vaginale con il vibratore, Camilla disse che era il momento di fare la pipì. Avendole detto che mi piace assaggiarla si era preparata in precedenza bevendo acqua; così andammo in bagno, mi posizionai seduto nella doccia e lei in piedi iniziò una cospicua pioggia dorata, dal sapore delicato. Rimase piacevolmente sorpresa ed eccitata da questa mia attrazione per il pissing femminile, che dice non le capita spesso.
Quindi, ci lavammo con una veloce doccia erotica, in cui si chinò più volte per riprendere in bocca il mio uccello.

Rientrando in camera, mi fece sdraiare e indossò uno strap-on, dotato anche di una parte interna per lei. Si inginocchiò davanti a me e iniziò quindi a scoparmi ben benino per una inversione di ruoli che rientra tra i miei giochi preferiti con la partner di turno.
Non contento, dato che le dimensioni dello strap-on erano piuttosto piccole, adatte ad un principiante, le ho detto se voleva provare ad infilarmi anche un dildo. Si stupii un po’ della richiesta, e ancor di più quando me lo infilò senza troppe difficoltà, per una doppia stimolazione anale.
Di fronte a questa situazione, il marito, visibilmente eccitato, si avvicinò a noi e volle dedicarsi ad un assaggio del mio attrezzo ben duro, per un delicato lavoro orale. Lo lasciai tranquillamente fare,
era anche piuttosto bravo e delicato quasi come la moglie.
Al che Camilla, continuando a sodomizzarmi con dildo e strap-on, disse: “Non vuoi ricambiare la cortesia a mio marito?”
Pur se di solito non faccio incontri con uomini, in queste situazioni intriganti a tre, specie se richiesto dalla moglie, non mi tiro indietro e mi rendo tranquillamente disponibile a giochi bisex.
Un membro maschile non mi fa certo paura, avendo avuto anche ampie esperienze-trans.
E così Adriano si avvicina a me e mi porge il suo uccello in bocca: un cazzo di discrete dimensioni,
ben depilato, che lecco e succhio di buona lena. Lui evidentemente apprezza, dicendomi:
“Sei proprio bravo, si vede che non è la prima volta che lo fai...”.
Gli confermo che di solito lo faccio solo con le trans ma che non di dispiace affatto.

Dopo questi giochi, era venuto il momento di scopare Camilla. Mi infilò il profilattico, si mise supina nel letto, alzò le gambe e la sua vulva si dischiuse all’ingresso del mio cazzo. Continuammo in questa posizione per diversi minuti, finché sotto la mia spinta lei stava per uscire dal letto con la testa. Allora, si girò mettendosi a pecorina per penetrarla da dietro, continuando a succhiare il cazzo del marito. Da quella posizione, passare dal lato-A al lato-B è un attimo: mentre continuavo a scoparla, il marito, sempre più sornione, prende il tubetto del lubrificante e glielo spalma ben benino sul culetto tenendolo aperto con le dita e invitandomi a sodomizzarla. Colgo prontamente l’invito, appoggio la cappella sul buchino e comincio a spingere.
Inizialmente il suo orifizio pareva un po’ stretto, poi si dimostrò piuttosto elastico accogliendo tranquillamente il mio cazzo. Ho continuato così per diversi minuti, lei dimostrava di gradire con gemiti e sospiri, mentre il marito le stimolava il clitoride.


A quel punto, Camilla dice: “Adesso voglio prendere i vostri due cazzi insieme!”
Mai invito fu per me più gradito. Ci girammo con un’acrobazia ginnico-erotica, stendendomi sul letto con lei appoggiata su di me sempre con il mio cazzo piantato in culo in modo da offrire la figa bagnata e vogliosa al maritino che entrò così da davanti. Cominciammo a scoparla all’unisono, sincronizzando i movimenti, per una doppia penetrazione intensa e molto eccitante in cui ognuno sentiva i movimenti dell’organo dell’altro e lei era davvero in preda a fremiti di piacere, urlando cose del tipo: “Dai, sì, sì, sfondatemi tutta....voglio essere piena dei vostri cazzi!”.
Al che, mentre continuavo ad incularla stringendole contemporaneamente i capezzoli, un po’ ansimando dato l’impegno fisico, lanciai una proposta: “Adriano, dato che hai libero accesso al naturale nella figa di tua moglie, se le vieni dentro io poi lecco tutto e glielo passo in bocca!” A queste parole indecenti, mi guardarono un po’ stupiti ma subito Camilla disse tra i sospiri
”Sì, dai, Adriano fai così, che sto per venire... riempimi di sborra che poi il nostro amico mi pulisce...”.
Lui aumentò la spinta fino a che sempre più convulsa arrivò all’orgasmo completo, con i suoi umori che colavano fino al culo da me occupato. Contemporaneamente, il marito accelerò il ritmo fino a sborrare abbondantemente nella figa allagata e sfondata della dolce mogliettina.
Dopo qualche istante per consentire loro di riprendersi dopo l’intenso orgasmo, mi sfilai con un po’ di dispiacere dall’accogliente culo di Camilla oramai dilatato e mi avvicinai alla sua vulva per mantenere l’impegno: cominciai a leccare lo sperma che stava uscendo copiosamente dall’interno e le gocce rimaste sulle labbra vaginali, il cui sapore, impreziosito da quello degli effluvi di lei, non mi dispiaceva affatto Quindi mi rivolsi verso la sua bocca pronta ad accogliere il prezioso nettare, versandoglielo lentamente.
La baciai intensamente, poi lasciai giustamente il posto al marito che intrecciò la sua lingua con quella della moglie, ancora pregna del sapore della sua sborra.
Camilla, una volta ripreso fiato mi disse languidamente;
“Sei proprio un tesoro e anche un gran porco. Grazie per averci fatto concludere in questo modo, e aver condiviso il succo del nostro piacere!”
“Piacere mio!” risposi.
In effetti, leccare la figa o il culo sborrati è una mia piccola perversione che mi piace fare spesso con alcune partner abituali e che ora posso proporre, quando è possibile, anche nel menu dei giochi con le coppie.

Durante questa fase, mentre loro avevano così piacevolmente goduto, io non ero ancora venuto anche se oramai la pressione “del circuito idraulico” era in aumento.
Camilla lo aveva presente e mi preparò per il gran finale. Evidentemente, la mia attitudine ed esperienza per gli anal-games le erano rimaste impresse e la attraevano, e volle andare fino in fondo. Dopo avermi succhiato il cazzo ancora un pochino, mi fece nuovamente sdraiare con le gambe in alto.
Cominciò a lubrificarmi e stimolarmi il buchino con le dita dopo averle guantate, infilandole una dopo l’altra fino alla penetrazione con l’intera manina (della dimensione giusta e con unghie corte) per un fisting completo e ben fatto. Come ho già spiegato in un altro racconto, questa è una pratica certo estrema che mi piace fare con le partner giuste e quando ci sono le condizioni (come in questo caso). Naturalmente, sono sempre pulito e depurato in vista di questi possibili giochi.
Una volta abituati, il massaggio interno è altamente piacevole e stimolante, con il cazzo al massimo dell’erezione che lei menava con l’altra mano alternandolo in bocca con risucchi e leccate.
Dopo diversi minuti di questo trattamento, arrivai finalmente al godimento finale con una intensa e prolungata sborrata che lei prese in bocca, per poi ripassarmela in uno scambio bouche à bouche proprio da porcellini, anche per ricambiare la mia cortesia di poco prima.

Dopo qualche minuto per riprendermi ed i lavaggi finali, ci ricomponemmo, rivestendoci, e tornammo nell’altra stanza per il social-time finale, con un’altra dose di gelato per ricostituire le energie consumate in questi tanti giochi.

Con i saluti e baci finali si è conclusa questa lunga serata sicuramente piacevole e piuttosto intensa. Il tutto si è svolto in un clima rilassato e senza fretta, per un sesso distensivo e di alto livello.
Mi ha fatto piacere aver conosciuto questa coppia aperta e moderna che si è rivelata molto educata, gentile, disponibile e a modo (cosa che non sempre avviene in questi incontri).

E così, con loro ho cominciato la mia esperienza con gli incontri a tre con le coppie, che continua tuttora.
Buon divertimento a tutti.




P.S. Proprio a questo incontro si riferiscono alcune foto del mio profilo.
Sono graditi commenti, osservazioni e suggerimenti, anche tramite messaggio privato sul profilo.
Grazie per l’attenzione.


(Nota per la Redazione: racconto revisionato con verifica formattazione)

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