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Miriana e Jessica, sorelle trans – Capitolo 5: Tutti insieme appassionatamente


di Membro VIP di Annunci69.it Aquarius
30.06.2020    |    3.277    |    2 9.8
"Che idea da porcellino! Ma certo che voglio..."
Quando Florinda rientrò nell’appartamento delle figlie dopo la cena con l’amica Gabriela, era mezzanotte passata.
In casa era tutto buio e silenzioso, filtrava solo un po’ di chiarore esterno dalle tende accostate.
Florinda accese la luce nell’ingresso e si avvicinò alla camera da letto. La scena che vide era ciò che temeva potesse succedere o forse, nel subconscio, ciò che sperava: sul letto matrimoniale dormivano l’uno accanto alle altre il marito Carlos e le figlie Miriana e Jessica, tutti e tre nudi e le figlie con il membro eretto. Nell’aria l’odore di sesso e di sperma le diede conferma di ciò che era accaduto.
Florinda non si agitò più di tanto, un vortice di pensieri le attraversava la mente.
In fondo, il padre aveva già iniziato al sesso le figlie appena maggiorenni ed era inevitabile che prima o poi la cosa potesse ripetersi.
Anzi, dopo il pomeriggio passato a fare sesso con la sua amica Gabriela ed il figlio Jacques e sentire le sue confessioni sul libero amore in famiglia, anche a lei era venuto un certo turbamento
ripensando a ciò che le disse l’amica:
“Dato che tu, come me, non hai inibizioni né tabù ed hai tanti desideri sessuali, mi verrebbe da dire che se lo desiderate tutte voi e ci fosse l’occasione giusta potrebbe essere anche per te l’inizio di una nuova fase dell’amore verso le tue figlie”
A vederle così belle, nude e con il loro sesso pronto per essere preso, forse era davvero quella l’occasione giusta per varcare la soglia verso l’amore completo, anche fisico, verso le figlie.
A seguito di questi pensieri era in preda ad una eccitazione crescente. Sotto l’abito da sera regalatole dall’amica non portava nulla e sentiva che la vagina cominciava a bagnarsi.
A un certo punto, qualcosa scattò in lei: non poteva più resistere al richiamo del sesso e dell’amore verso le figlie che il marito aveva già provato.
Si tolse rapidamente il vestito, e si diresse nuda sul letto, ammirò per un momento i magnifici corpi femminili delle figlie ed afferrò il loro attributo maschile.
Afferrò quei cazzi che in fondo aveva sempre desiderato, li annusò e finalmente li prese in bocca, cominciando da quello di Miriana per poi alternarlo con quello di Jessica, iniziando a leccarli e succhiarli con delicatezza per gustarli a fondo.
A seguito di quel servizietto orale che la madre stava loro facendo, le due figlie cominciarono a svegliarsi. Aprendo gli occhi non potevano credere che fosse Florinda a succhiare i loro cazzi.
“Mamãe! Cosa stai facendo?”
“Shhh.... state buone care mie. Vedo che voi tre vi siete divertiti. E adesso anch’io voglio la mia parte. Vi amo come figlie e non solo. Ora desidero finalmente anche il vostro sesso. Forza, fatemi vedere cosa sapete fare a una donna!”
Le due sorelle si guardarono un attimo. Anche loro amavano la madre e avrebbero fatto di tutto per lei; se questo era il suo desiderio erano ben felici di accontentarla, oltretutto era anche una bella donna.
“Oh mamãe, anche noi ti amiamo molto e ora finalmente possiamo fare l’amore con te, come abbiamo sempre sognato e come l’abbiamo fatto con papai. Così saremo tutti sempre più uniti.”
Dicendo queste parole gli uccelli delle due t-girl divennero ancora più duri e li porsero in bocca alla madre, che li prese con voluttà come un oscuro oggetto del desiderio che voleva da tempo.
Florinda leccava delicatamente quei membri gustando ogni centimetro dell’organo maschile delle figlie, dalla base alla punta, per poi passare a succhiare le grosse cappelle che quasi non le ci stavano in bocca. Passava da un cazzo all’altro e ogni tanto cercava di prenderli entrambi in bocca, ma senza riuscirci date le dimensioni.
Le figlie si gustavano in silenzio quel delicato lavoro di bocca materno, scambiandosi ogni tanto dei baci. Era quanto di più dolce e amorevole avessero mai ricevuto. Già pregustavano il momento di quando si sarebbero potuto dedicare al corpo della madre ed affondare i loro membri in lei, ritornando all’origine del mondo, del loro mondo, come il celebre quadro di Gustave Courbet che avevano ammirato in quei giorni al Museo d’Orsay.

In quel momento, sentendo il movimento cominciò a risvegliarsi anche Carlos. Aprì gli occhi, si rese conto di quello che stava succedendo, sorrise compiaciuto e disse:
“Florinda, finalmente anche tu ti dedichi alle nostre figlie. Sono contento, sono così sensuali che non si può resistere alla tentazione, e fare l’amore con loro è una grande soddisfazione per un genitore. Così, adesso possiamo divertirci tutti insieme.”
Così dicendo, accarezzava il suo cazzo che cominciò a risvegliarsi.

Florinda mentre eseguiva il doppio pompino aveva la figa colante di piacere. Le figlie se ne accorsero, la fecero stendere e allargare le gambe. Così mentre Miriana inginocchiata davanti a lei le spinse il cazzo fino in gola, muovendolo avanti e indietro a mo’ di scopata, Jessica si dedicò a leccare quella vagina fremente di desiderio.
“Mamãe, che buon sapore la tua figa bagnata! I tuoi succhi sono molto dolci... “
Passava con la lingua dalle labbra all’interno, risalendo fino al clitoride turgido, stringendolo e succhiandolo come un piccolo cazzo e procurandole una ulteriore secrezione.
In quell’ambiente che era un lago di umori, Jessica infilò anche le dita, prima due, poi tre e quindi quattro, esplorando l’antro materno così caldo e accogliente.
Intanto, da dietro Carlos cominciò a leccare il culo della figlia che aveva scopato qualche ora prima e che desiderava nuovamente. Quindi, si lubrificò l’uccello e passò subito a inculare la figlia, che lo ricevette senza fare una piega, deliziata dall’avere il cazzo del padre in culo e contemporaneamente leccare e sditalinare la figa della madre.
Di fronte a quel bel quadretto, intervenne Miriana che disse:
“Ehi Jessi, adesso tocca a me leccare un po’ mamãe!”
Si mise sopra la madre per un 69, così Florinda continuava a succhiarle il cazzo e Miriana poté dedicarsi alla sua passerina.
Jessica, piacendole troppo leccare la madre mentre il padre la sodomizzava da dietro, le fece sollevare il bacino con un cuscino in modo che mentre la sorella si dedicava alla vulva lei poteva lappare il buchino posteriore, altrettanto caldo, voglioso e invitante.
“Oh sì figlie mie... leccatemi tutte e due insieme!... E’ stupendo... Dai continuate... infilatemi anche le dita... Dai, fatemi venire... “
Le due non se lo fecero ripetere. Infilarono ognuna due dita nel rispettivo pertugio, muovendole all’unisono e Miriana stimolando anche il clitoride.
Florinda sentiva un fremito crescente da quelle lingue e dita che la esploravano in quelle parti così sensibili. Finché con un gemito raggiunse un orgasmo intenso, diverso da quello della penetrazione ma forse ancora più profondo, corroborato da un getto di squirt che Jessica raccolse al volo in bocca.
“Mmm... mi avete fatto godere subito...Che delizia...Vi voglio, vi voglio ancora!”

Dato che Jessica era sempre impegnata dal cazzo del padre in culo, fu Miriana ad avere il piacere
di penetrare per prima Florinda. Porgendogli il cazzo durissimo, disse:
“Mamãe, ecco il mio uccello per te. Lo vuoi ?”
“Si Miri, voglio sentire finalmente il tuo cazzo. Dai scopami!”
Così la figlia maggiore si appoggiò di fronte a lei e appoggiò il suo membro sul bordo della vagina materna, roteandolo sulle labbra e sul clitoride. Florinda era impaziente:
“Dai, cosa aspetti? Mettimelo dentro tutto in una volta!”
Miriana obbedì prontamente e con un colpo secco infilò tutti i suoi 22 cm. per quasi 6 di diametro in quella figa ancora bagnatissima dal godimento di poco prima.
Prese a scoparla con foga e con un coinvolgimento emotivo che non aveva mai provato con nessun’altra donna. Florinda incassava quei colpi con gemiti di piacere e come la realizzazione di un desiderio inconscio represso.

Intanto Carlos mentre guardava eccitato la scena, continuava a inculare la figlia minore che si era messa stesa, con le gambe in alto, accanto alla madre con la quale si scambiavano le lingue in bocca.
Poi Florinda si girò offrendo una splendida pecorina alla figlia, che la prese da dietro continuando a scoparla nella figa colante, ma con lo sguardo attratto da quel bum-bum che si muoveva sotto i suoi colpi e con un buchino così invitante.
Fu la stessa Florinda a incitarla:
“Dai Miri, adesso sbattimelo nel culo! Tra tutti i culi che scopate mi dirai come ti sembra il mio!”
Miriana non aspettava altro: mise un po’ di gel lubrificante sul bersaglio e scoccò il suo dardo che entrò agevolmente.
“Oh sì cara, che cazzo che hai... Adesso sbattimi forte...”
“Mamãe, hai un culo stupendo... non è certo stretto...ma mi stimola tanto... mi sa che tra un po’ vengo..”
“Sì amore... continua a incularmi finché puoi, poi vienimi pure dentro!”

Nel mentre anche Jessica si era girata alla pecorina e Carlos stava mettendo tutte le sue energie per sfondare quel culo da combattimento, ma poco dopo capitolò: riempì il retto della figlia di sperma caldo e poi disse:
“Florinda, vuoi leccare la mia crema che cola dal culo di tua figlia?”
“Mmm... che idea da porcellino! Ma certo che voglio....Jessi vieni qui che ti lecco per benino!”
Jessica si posizionò davanti a lei chinandosi in modo che uscisse la sborra che aveva in culo.
La madre leccava con gusto pur essendo abituata al sapore del marito, ripulendo così il buchino
ora dilatato della figlia.

Intanto Miriana, sentendo che stava per venire, diede una serie di potenti colpi ed esplose in una intensa sborrata riempiendo copiosamente il culo materno.
Carlos si avventò a leccare quella crema calda e passarla in bocca alla moglie, che disse:
“Che buona la tua sborra Miriana, è molto dolce. Dopo me ne dai ancora?”
“Ma certo mamãe, è solo l’inizio...”

Frattanto, Jessica dopo aver giocato da passiva con il padre, aveva il cazzo duro pronto all’uso e voleva usarlo da attiva.
“Ho voglia di scopare, chi vuole prendere il mio cazzo?”
Miriana e Carlos avevano appena goduto e quindi stavano recuperando le energie, invece Florinda era in pieno parossismo erotico.
“Vieni qui figlia mia. Dai, scopami anche tu come tua sorella...”
Jessica si diresse subito verso quel culo già aperto e reso più scorrevole dallo sperma di Miriana,
e quindi entrò facilmente pur avendo dimensioni leggermente superiori.
“Mmm...Jessi, anche tu che cazzone! Dai...sbattimi forte!”
Jessica si diede da fare da par suo, con tutta la sua esperienza da inculatrice.
Il culo di Florinda oramai aveva ceduto sotto quei colpi e si era aperto ulteriormente, ora poteva entrarci di tutto e già Jessica pensava a ulteriori giochi.
Ma intanto continuò in quella posizione da dietro, e contemporaneamente con le dita le stimolava la passerina da dove continuavano a colare succhi di piacere.
Con un gesto Florinda fece avvicinare Miriana e le prese l’uccello ancora barzotto dalla venuta di poco prima, glielo accarezzò delicatamente e quindi cominciò a passargli la lingua su e giù, di continuò finché iniziò a riprendere vita gradualmente, riacquistando nuovo vigore.
Così, Florinda succhiava il cazzo di una figlia mentre l’altra la sodomizzava; sentiva che stava per giungere ad un nuovo orgasmo e voleva arrivare a godere insieme alla figlia.
“Jessi, dai sbattimi forte che così veniamo insieme!”
“Sì mamãe, anch’io voglio godere con te!”
Ancora qualche potente spinta e Jessica inondò di sperma le profondità anali della madre, la quale così stimolata arrivò anche lei quasi contemporaneamente in un vero godimento... di culo!
“Mmm... che delizia Jessica, anche tu mi hai riempito il culo di sborra come tua sorella! Non credevi fosse così meraviglioso fare l’amore con le proprie figlie!”
“Tu sei meravigliosa cara mamãe. Sei una donna e una madre stupenda!”
Intanto Carlos si era avvicinato a lei e le aprì ulteriormente il culo con due dita, per far defluire lo sperma che Miriana si affrettò a raccogliere con la bocca e passarla alla madre, scambiandosela poi con la lingua.
“Molto buona anche la tua sborra Jessica, vero Miriana?”
“Sì certo, a noi due ci piace tanto gustare la crema l’una dell’altra al termine di ogni scopata!”

“Figlie care, ho già goduto più volte, ma sono ancora molto eccitata. Adesso, per riposarmi un momento avrei un desiderio...”
“Certo mamãe, quello che vuoi, siamo a tua disposizione.”
“Ecco, vorrei vedervi mentre scopate tra voi! E poi un’altra cosa che vi dico dopo...”
“Mmm...sei proprio una madre safada! Va bene, lo facciamo con piacere, ma dopo anche noi abbiamo un certo desiderio...Jessi vieni, obbediamo a mamãe!” rispose Miriana che aveva già il cazzo in tiro.
Jessica che aveva goduto da poco era ben felice di prendere la mazza della sorella, così le sarebbe tornato subito duro per continuare altri giochi. Si stese sul letto con il bacino e le gambe alzate, offrendo la sua figa anale a Miriana, la quale si posizionò e la penetrò agevolmente in un colpo solo.
“Oh sì Miri... che bello prendere il tuo cazzo. Facciamo vedere a mamãe come mi scopi!”
“Certo! Vedi mamãe questo lo facciamo tra noi quasi tutti i giorni!”
“Che figlie porche e troie! Ma sono orgogliosa di voi e che vi amiate! Dai Miri, incula tua sorella!”
A quella scena anche Carlos, che finora era rimasto un po’ in disparte, si avvicinò e prese a succhiare l’uccello di Jessica che era già tornato quasi in piena erezione.
“Ti piace il cazzo di tua figlia, eh Carlos?” disse Florinda mentre si sditalinava “Adesso vieni qui a occuparti di me mentre le ragazze sono impegnate...”
Carlos lasciò un po’ malvolentieri quello che stava facendo con gusto, si avvicinò alla moglie baciandola e stringendole i capezzoli.
“Dai, adesso scopami un po’ anche tu!”
Il suo uccello aveva ripreso turgore, ma dopo la venuta precedente non era ancora al massimo.
Se lo menò un po’ per aumentare l’erezione e lo introdusse nella vagina bagnata di Florinda.
Iniziò a scoparla ma poco dopo si accorse che il suo attrezzo non era abbastanza vigoroso.
“Caro, che ti succede? Non sei potente come al solito...”
“Florinda, stasera sono già venuto due volte con le ragazze. Non ho più vent’anni, mi ci vuole un po’ per ricaricare le batterie. Dai, dedichiamoci alle nostre figlie, vedrai che ti soddisferanno al meglio, loro non hanno problemi...”
Infatti, le sorelle si stavano scatenando tra loro. Dopo aver preso il cazzo di Miriana in tutte le posizioni, adesso era Jessica a sodomizzare la sorella alla pecorina.

Florinda, dopo aver frugato nella valigia, si avvicinò a loro e disse: “Ragazze, è stupendo vedervi così tra voi. Adesso però voglio provare anch’io a sfondarvi il culo... con questo!” E mostrò loro il suo strap-on che portava sempre con sé per usarlo con il marito e negli scambi di coppia.
“Mamãe! Che bel giocattolone! E’ più grosso dei nostri cazzi! Oh sì, non vediamo l’ora di prenderlo!” dissero in coro le figlie.
Jessica si sfilò dal culo di Miriana, che rimase in posizione per accogliere il fallo artificiale della madre. La quale lo indossò rapidamente e, senza bisogno di lubrificarlo, la penetrò in modo deciso
subito fino in fondo.
“Oh sì mamãe, che bello sentirti così! ... Sembra un cazzo vero!... Dai, scopami forte!”
Florinda prese la figlia ai fianchi e cominciò a spingere, assestando colpi con forza.
Poi Miriana si girò, stendendosi, per offrire il suo culo da davanti alla madre.
Jessica e Carlos guardavano la scena con eccitazione, l’uno con in mano il cazzo dell’altra.
Poi Jessica si stese a fianco della sorella e disse al padre:
“Dai papai, vieni sopra di me, cavalcami!”
Carlos non ci pensò due volte, si abbassò facendosi scivolare sul cazzo della figlia, fino a che entrò tutto dentro.
A vedere il marito a smorzacandela sulla figlia minore, Florinda ebbe un lampo.
Estrasse l’attrezzo dall’ano di Miriana, che voleva riposarsi un attimo per non venire, e disse:
“Jessi, alza un po’ le gambe se riesci che te lo voglio infilare mentre tu scopi tuo padre!”
Lei si fermò un attimo, alzò le lunghe gambe quel tanto che bastava per favorire la penetrazione e si ritrovò con quel delizioso cazzo quasi-vero in culo.
Ripresero a scoparsi reciprocamente, la madre la figlia, la figlia il padre.
Di fronte a quel gruppo laocoontico, Miriana non voleva sentirsi esclusa e porse con decisione il cazzo al padre, scopandolo in bocca.
Genitori e figlie continuarono così per diversi minuti, finché Carlos con un cazzo in culo e l’altro in bocca, menandosi l’uccello sborrò le ultime riserve di sperma che aveva nei testicoli, ricoprendo le tette della figlia sotto di lui, che gli sorrise compiaciuta.
Subito dopo anche Florinda, stimolata dal movimento che imprimeva all’attrezzo ed all’eccitazione della situazione, sentì arrivare un nuovo orgasmo che le diede un intenso fremito di piacere.
Quindi, si fermò, tolse il fallo dall’ano della figlia, si stese sul letto ansimante, e disse:
“Oh ragazze, con questo gioco ho goduto ancora! Adesso mi devo fermare per un po’, ho esaurito le energie...”
Jessica e Miriana invece erano ancora pienamente eccitate, i loro membri nel massimo nell’erezione e ancora con tanto latte da donare, così dissero:
“Eh no mamãe, non puoi finire così. Abbiamo tenuto per ultimo ancora un gioco che vorremmo fare con te...”
“Figlie care, cosa avete in mente? Oramai abbiamo fatto di tutto, mi avete fatto godere molte volte,
cosa possiamo fare di più?”
“Cara mamãe, devi sapere che noi adoriamo la doppia penetrazione, come sa bene papai con cui l’abbiamo fatta prima... quindi adesso vorremmo fartela provare anche a te, e darti ancora tanta crema calda...”
“Oh... Doppia penetrazione?... Mmm, certo, mi piacerebbe, ma sono stanca... e poi voi siete già venute varie volte...”
“Noi siamo sempre cariche, veniamo anche quattro o cinque volte al giorno. Poi, con te e papai vorremmo continuare a fare l’amore senza fine...”
A queste parole, Florinda sentì che dalla sua vagina stavano sgorgando nuovi effluvi di eccitazione. Oramai non riusciva più a pensare razionalmente ma era solo rivolta al piacere dei sensi, e disse:
“Sì, figlie mie... non posso resistere ad avervi ancora dentro di me... venite e prendetemi!”

Le due con uno sguardo d’intesa si prepararono al gran finale.
Dato che Jessica era già distesa, rimase in quella posizione e disse:
“Dai mamãe vieni sopra di me, come era prima papai”
Florinda prese il cazzo durissimo della figlia, lo diresse sulla vagina fradicia di umori e si lasciò scivolare. Sentì che in un attimo arrivò fino in fondo.
“Oh sì... che cazzo che hai Jessi... farebbe la felicità di molte donne...anzi, dopo vi dico una cosa.”
Si chinò verso di lei, prima cercando di arrivare a leccare i residui di sperma di Carlos sul seno, poi baciandola languidamente e passando quei liquido ancora caldo e saporito da una lingua all’altra.
A vedere questo scambio di tenerezze, Miriana da dietro si menò per qualche istante l’uccello e poi lo spinse senza pietà in quel culo oramai profanato molte volte.
Florinda inarcò la schiena per il contraccolpo, emettendo un gemito di piacere.
Le due sorelle, da esperte maestre di questo gioco erotico, sapevano bene come muoversi in questa situazione. Alternavano i colpi prima l’una e poi l’altra, per poi passare a movimenti martellanti all’unisono. La madre gemeva sempre di più, e da sotto Jessica sentiva colare sul suo cazzo continui fiumi di secrezioni vaginali.
Dopo diversi minuti di azione, le tre sentivano che si stavano avvicinando al limite. Florinda disse tra i sospiri:
“Jessi, Miri, sentire i vostri cazzi così in entrambi i buchi è stupendo...ma vorrei che arrivassimo tutte insieme al godimento finale... e vorrei sentirvi tutte e due in figa e farvi venire dentro....”
“Certo mamãe... ci hai letto nel pensiero... è proprio quello che desideravamo...dai, girati verso di me che è la posizione migliore!” le disse con tono voglioso Miriana sfilandole l’uccello dal culo.
Florinda si girò verso di lei, facendo perno sulla mazza di Jessica senza toglierla. Si appoggiò su di lei con la schiena e alzò le gambe per favorire la penetrazione del secondo membro.
Miriana spinse delicatamente ma con spinta crescente, mentre Jessica teneva aperte le labbra vaginali della madre con le dita.
Centimetro dopo centimetro l’uccello di Miriana entrò completamente. I cazzi delle due sorelle erano così l’uno unito all’altro occupando interamente la natura intima della madre, la quale disse:
“Sìììì.... ecco siete tutte e due nella mia figa da cui siete nate! E’ stupendo!... Dai, spingete... scopatemi forte!... Godiamo insieme, poi riempitemi di sborra!”
Le due spingevano con le residue forze più che potevano, volevano far godere la madre ancora una volta, ma sentivano di essere oramai al limite.
Carlos si avvicinò per partecipare al godimento finale, sditalinando velocemente il clitoride della moglie, che così poco dopo arrivò ad un ultimo, grande, orgasmo, con una squirtata che inzuppò i cazzi che la occupavano. Quello spruzzo liberatorio diede il via libera anche alle figlie: prima fu Miriana a venire con uno spasmo del suo membro che eiaculò ancora una consistente quantità di sperma; poi si ritrasse per lasciar spazio alla sorella che diede gli ultimi potenti colpi per concludere con una goduriosa sborrata finale.
Florinda nella vagina aveva un lago traboccante di sperma delle figlie e di proprie secrezioni, che cominciò a defluire lentamente; ne raccolse il più possibile con le dita per gustarlo ancora una volta in bocca.
Era senza forze e senza parole, ma molto felice come non lo era mai stata. Godere così intensamente dell’amore fisico e spirituale delle proprie figlie era una sensazione sublime che non aveva eguali. Disse solo:
“Miriana, Jessica, è stato bellissimo, non credevo fosse possibile ma mi rendo conto che il sesso in famiglia è davvero la forma più completa d’amore.”
“Anche per noi è stato bellissimo con te e prima con papai. Adesso siamo davvero uniti, ci amiamo davvero tutti insieme. Noi ci saremo sempre quando vorrete.”
Si scambiarono tutti e quattro baci amorevoli e poi crollarono per la stanchezza e le intense emozioni in un profondo sonno ristoratore.





5 – CONTINUA


PROSSIMI EPISODI:

CAPITOLO 6: ORGIA TRA FAMIGLIE - Parte I

CAPITOLO 7: ORGIA TRA FAMIGLIA – Parte II


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