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Angelica, il ritorno: vocazione Escort – Capitolo 4: ll primo appuntamento – Parte I


di Membro VIP di Annunci69.it Aquarius
03.04.2022    |    3.064    |    0 9.7
"Angelica lo accolse con un: “Oh, però!..."
In questo episodio in due parti, Angelica incontra il primo cliente della sua nuova vita da escort.

Appena pronta, poco dopo Angelica ricevette la chiamata del primo cliente. Gli rispose subito e gli aprì il cancello esterno; anche lei oramai era impaziente di cominciare.
Fece un sospiro ed aprì il portone, senza nascondersi dietro: si palesò un uomo alto, di una certa prestanza fisica, poco più che cinquantenne, brizzolato, con gli occhiali che gli davano un’aria di serietà, proprio come piaceva a lei. Si presentò porgendole un mazzo di fiori e facendole un elegante baciamano, e disse: “Buongiorno Paris, sono Mauro, piacere di conoscerti!”
Angelica rimase piacevolmente colpita da quella gentilezza e da quei gesti di riguardo, e rispose:
“Piacere mio Mauro.... grazie per i fiori, mi fanno piacere... prego accomodati!”.
Lo fece accomodare in salotto, lo abbracciò e gli diede un caldo bacio di benvenuto, subito ricambiato dall’uomo. Gli offrì da bere un aperitivo, per fare una prima conoscenza.
Fu lui ad avviare la conversazione:
“Complimenti Paris, dal vivo sei ancora meglio che in foto!... Sei veramente una gran bella donna!... Non avevo mai visto i tuoi annunci prima, sei nuova della zona?”
Lei si fece coraggio e, dato che l’ospite le ispirava fiducia, disse: “Ehm, sì...sono nuova... anzi, per dirla tutta oggi è il mio primo giorno di questo lavoro e tu sei il mio primo cliente... Quindi, mi perdonerai se sbaglio qualcosa...”
“Oh, quale onore essere il primo!... Una donna affascinante come te mancava da tempo da queste parti...”
“Sai, io adoro il sesso in tutte le sue forme e ho deciso di fare questo passo... E tu, piuttosto, che tipo di donna e di giochi preferisci?”
“Beh, ecco... anch’io sono amante del sesso e mi piacciono anche i giochi particolari... ma faccio pochi incontri di questo tipo e solo con persone di livello, soprattutto con alcune milf abituali della zona...”
[Il personaggio di Mauro è apparso nei due racconti “Fare di necessità virtù”, genere trio; N.d.A]

Dopo essersi scambiati ancora dei baci profondi, Angelica disse:
“Che ne dici, vogliamo incominciare?... Vieni, andiamo in camera...Hai bisogno del bagno?”
Lui disse di no, essendosi appena docciato ed aggiunse “depurato”, e lei pensò “Curioso, lo intende forse come lo faccio io?... Vedremo...”.
Lo accompagnò nella camera, lui la seguì con passo sicuro e appena entrò, si guardò intorno come se fosse a casa propria; infatti disse:
“Sai, qui ci sono già stato altre volte in passato... Conosco bene quella – indicando con un sorriso la “cazziera”– Ci stava una milf di classe come te, si chiamava Beatrice...”
“Eh... la conosci anche tu?... Come è piccolo il mondo... Sai, ora è la proprietaria di questo posto...Una bella donna... Ma ora pensiamo a noi...”
Iniziò a sbottonargli la camicia, fino a scoprirgli il petto villoso; emanava un buon profumo di eau de toilette raffinata ed iniziò a baciarlo. Poi Angelica si sedette sul letto di fronte a lui e gli slacciò lentamente i pantaloni, lasciandoli scivolare. Vide che gli slip erano già gonfi; vi passò più volte la mano sopra per un massaggio delicato che ebbe l’effetto di aumentare l’erezione. A quel punto, ruppe gli indugi: infilò le dita ed estrasse l’uccello, già duro e scappellato; era un membro di rispettabili dimensioni, leggermente ricurvo, con una grossa cappella e di diametro consistente.
Angelica lo guardò con ammirazione e disse:
“Mmm... complimenti per la dotazione... ed è già pronto all’uso!”
E quindi lo prese subito in bocca, pensando che era il primo cazzo di un cliente che assaggiava.
Iniziò un pompino magistrale, lo leccava con devozione, ricoprendolo di saliva e quindi succhiandolo con la giusta intensità, per poi infilandoselo tutto fino in gola per un perfetto deep-throat.
Mauro si stava godendo, a occhi socchiusi, quel momento e quel servizio orale che non si aspettava di primo acchito.
Da in piedi accarezzava Angelica sulle spalle e sui seni, ancora ingabbiati dal reggiseno, mentre lei, oltre al cazzo, si dedicava anche alle palle sentendole gonfie, massaggiandole delicatamente.
Dopo qualche minuto di quel primo approccio, Angelica gli disse: “Dai, finisci di spogliarti e stenditi qui vicino a me!”
Lui in un attimo si denudò e si distese sul letto e disse:
“Paris, ora vorrei dedicarmi io a te... spogliarti lentamente ed esplorare il tuo bel corpo...”
“Ma certo, fai pure!”
Mauro le slacciò e sfilò il reggiseno e rimase un attimo in ammirazione di quel seno prosperoso, ed esclamò: “Oh Paris, hai delle tette bellissime!... Morbide e naturali, e così toniche!... E poi questi piercing sono stupendi... mi attraggono molto!”
Quindi, affondò il viso in quelle tette, tastandole delicatamente e leccando avidamente i capezzoli eretti, prendendoli per i piercing e tirando leggermente, procurando una certa stimolazione ad Angelica che lasciava fare con piacere.
Tra una tetta e l’altra, l’uomo si dirigeva sulle labbra di Angelica, per baciarla alla francese, cercando la sua lingua, che lei gli offriva volentieri, sussurrandogli:
“Mmm.... Mauro, come baci bene...Continua pure...”
Lui continuò a baciarla ed a esplorare il suo corpo, dicendole:
“Mi faresti leccare le ascelle?... Sai è una mia piccola passione fetish!”
Lei rimase piacevolmente sorpresa ed alzò le braccia, dicendo:
“Ma certo!... Eccole!... Sono tutte per te... anche a me piace farmi leccare lì...”
Sentire la lingua dell’uomo su quella zona sensibile ed erogena, la eccitava parecchio quasi come farsi leccare la vagina, che intanto era sempre più bagnata impregnando anche il perizoma di scena che ancora indossava, ma lui non ci era ancora arrivato.
“Adesso vorrei sfilarti le calze per dedicarmi alle cosce e ai piedini...”
Angelica lasciò fare; l’ospite pareva esperto e questi preliminari prolungati piacevano anche lei.
Infatti dopo averle accarezzato le cosce tornite, le prese i piedi, prima l’uno e poi l’altro, leccando delicatamente le dita e la pianta, e poi dedicandosi all’alluce succhiandolo a fondo. Angelica non si aspetta quelle delicate attenzioni, che di solito le riservavano i suoi figli, e socchiuse gli occhi per gustare quel momento, sospirando con un:
“Sììì... che bravo... continua... leccami i piedi... così...mi fa impazzire...”
Poi, in un momento in cui lui si era staccato per riprendere fiato, Angelica allungò le gambe e cinse il cazzo eretto di Mauro con i piedini così rinvigoriti e insalivati, muovendoli avanti e indietro per un footjob ben fatto che le capitava raramente di praticare.

Ma adesso Angelica cominciava a fremere, sentiva la fighetta ribollire che aveva bisogno di altrettante attenzioni, e disse con un invito un po’ perentorio:
“Mauro, dato che sei così bravo a leccare, sarebbe ora che ti dedicasse anche alla mia micina che è già tutta bagnata...”
“Ma certo... la lasciavo come ultima tappa del percorso di esplorazione del tuo bel corpo...”
Così dicendo le sfilò il perizoma trasparente, intriso dei suoi umori vaginali che annusò inebriato, e rimase un attimo in ammirazione di quella vulva così invitante, con le labbra pronunciate, il clitoride ben turgido e trafitto dal piercing.
“Oh, che magnifica passerina!... E hai un piercing anche qui!... L’ho visto nelle foto, ma dal vero è stupendo!... Sei piena di sorprese, Paris!”
Mauro iniziò finalmente ad onorare quella vagina come si deve, leccandola intensamente dall’esterno all’interno, dalle labbra al clitoride eretto, sul quale si concentrò stringendolo delicatamente e succhiandolo come fosse un piccolo cazzo.
A quelle stimolazioni, la vulva di Angelica rispondeva continuando a bagnarsi viepiù e lei, sospirando, prese a sfregarsi il clitoride mentre lui le aveva infilato due dita dentro, muovendole abilmente fino a raggiungere il punto G.
“Oh sì... così... bravo...dai continua... sto colando!”
Lui continuò a lungo sul davanti, poi disse:
“Puoi alzare le gambe, che vorrei assaggiare anche il buchino posteriore?”
Angelica fu ben lieta di accontentarlo ed alzò le gambe fino alle spalle, offrendogli alla vista il suo orifizio anale ornato dal plug con il gioiello.
“Il tuo culetto con il plug è una meraviglia!... Mi stupisci sempre di più, Paris!... Adesso te lo tolgo e ti lecco anche lì”
Sfilò delicatamente il plug leccandolo per carpirne il sapore di cui era permeato e si accorse subito che in realtà il suo ano era molto più aperto del diametro del toy. Leccò il bordo anale esterno e poi vi infilò la lingua, che subito gustò il buon sapore, caldo ed eccitante, che emanava quella parte.
Vi infilò un dito senza incontrare resistenza, e un po’ sorpreso, disse:
“Paris, il tuo culetto mi pare molto elastico ed accogliente... Sei abituata ad usarlo, vero?”
“Oh sì!... Adoro il sesso anale in tutte le sue forme... e alle volte mi piace più dietro che davanti!
Dai, fai pure quello che preferisci da quelle parti... Nell’espositore ci sono vari dildo e strumenti vari, se vuoi usali pure!”
Mauro non aspettava altro, e disse: “Per me è un invito a nozze, mi piace molto usare dildo e vibratori sulla partner e su di me”
Prese a colpo sicuro due dildo, uno medio e uno più grosso, li ricoprì con due profilattici, li lubrificò e chiese: “Posso infilarteli uno dietro e l’altro davanti?”
Angelica si rese piacevolmente conto che l’uomo sapeva il fatto suo e che con quegli strumenti lei avrebbe subito goduto. Con un sorriso invitante e, sempre con le gambe alzate, tenendosi la figa aperta con le mani, disse:
“Ma certo, Mauro!... I miei buchini sono tutti per te!”

Lui non se lo fece ripetere; inserì il primo nel culo che entrò senza difficoltà e subito dopo l’altro nella figa. Angelica fece un sospirò ma si abituò subito a quegli oggetti che la invadevano e le venne in mente di farsi una foto con lo smartphone; voleva immortalare alcuni momenti del suo primo incontro da escort.
Mauro iniziò a muovere quei toys con maestria; si vedeva che era abituato ad usarli. Prima impresse movimenti alternati, avanti e indietro prima l’uno e poi l’altro, poi entrambi all’unisono con colpi decisi. Angelica era squassata da quei colpi; pur abituata, sentirne due insieme le dava una stimolazione incontenibile, sapeva che non avrebbe resistito molto.
“Mmm... sì... dai... continua... bravo... dai che mi fai venire!”
Mauro capì che lei era quasi al culmine, dalla vagina continuano a colare i succhi. Mentre muoveva i dildo sempre più forte, si chinò per leccarle il clitoride, dandole così il colpo di grazia.
Angelica arrivò all’orgasmo con un grido ed una abbondante squirtata che inondò il viso di Mauro,
il quale non se l’aspettava così intensa. Cercò di raccogliere il più possibile quel succo del piacere e disse: “Uaooo Paris... come squirti!... Complimenti, non mi era mai capitato di vederne così abbondanti!”
“Mmm... sei stato bravo con i dildo e mi hai fatto godere a fondo... e quando godo così squirto!”
Lui si chinò per baciarla, passandole la lingua bagnata del suo stesso godimento, e chiese:
“Ti vuoi fermare prima di continuare?”
“Oh no, grazie del pensiero di riguardo... ma adesso sono ancora più eccitata e dopo i dildo vorrei finalmente un cazzo vero!”

Così dicendo, Angelica si alzò avvicinandosi al membro eretto del suo ospite; lo ammirò un attimo e lo prese tutto in bocca per tonificarlo ulteriormente con un pompino pre-scopata.
Lui ovviamente apprezzò, gustandosi quell’attimo e pensando già a come l’avrebbe posseduta.
Angelica capì che oramai era giunto il momento. Allungò il braccio per prendere un profilattico XL dal contenitore che aveva sul comodino; lo scartò e lo posizionò sulla cappella gonfia provando a farlo scorrere sull’asta con la bocca, come le aveva suggerito la sua “istruttrice” Claudia.
Ma, in effetti, Angelica aveva poca familiarità con i profilattici, dato che con i suoi figli ovviamente non li usava mai, e la manovra non riuscì del tutto date anche l’ampio diametro del glande .
Mauro se ne accorse e, aiutandola a srotolarlo, disse:
“Ecco, ti aiuto io... Non è necessario farlo con la bocca... va bene anche normalmente con la mano...”
“Oh grazie!... Scusa... ma in effetti non sono molto abituata ad usarli con i miei... ehm... partner abituali... e sul lavoro, cominciando oggi, non ho ancora preso il via...”
Comunque, una volta rivestito l’attrezzo, Mauro si posizionò alla missionaria davanti a lei, stesa a gambe larghe. Il ferro del mestiere era pulsante e pronto all’uso; appena lo appoggiò sulla vulva fu come risucchiato da quel caldo anfratto e cominciò subito a pompare con forza.
Angelica lo accolse con un: “Oh, però!... Proprio un bell’uccello nel mio nido!... Mmm.... dai scopami così... che mi piace!”
Mauro prese ben presto un ritmo intenso, visto che piaceva alla donna che lo stava accogliendo.
Da subito, si accorse che quella vagina non era affatto stretta, anzi ci stava piuttosto comodo pur con il suo diametro consistente. Ma non la trovava del tutto sfondata, quanto piuttosto elastica e che si adattava a meraviglia al proprio membro.
Sorrise ad Angelica e le sussurrò:
“Oh Paris... è stupendo essere dentro di te... è così accogliente...” e si chinò a baciarla.
“Mmm... grazie, caro... Anche tu hai proprio un bell’attrezzo... Sì, dai continua... “
Ma mentre lui continuava a scoparla con forza, dopo qualche minuto Angelica sentì una certa irritazione crescente e capì subito che dipendeva dalla sua allergia al lattice del profilattico, pur se quelli che aveva comprato erano di qualità e teoricamente anallergici.
Fece una smorfia di fastidio e lui chiese:
“Qualcosa non va?... Ho forzato troppo e ti dà dolore?...Scusa, non volevo...”
“Oh no... non sei tu, anzi sei molto bravo... E’ che il profilattico comincia a darmi fastidio e un po’ mi irrita... Come ti ho detto è da tempo che non li uso...”
“Ah, capisco... A dirla tutta, anche a me dà un certo fastidio... mi stringe un po’, anche se è XL...”
Poi si guardarono negli occhi, capirono all’unisono che all’uno e all’altra sarebbe piaciuto molto di più se avessero potuto evitare quella scomoda copertura.
“Eh... ma come si fa... come sai per buona regola in questo mestiere bisogna usarlo...” disse senza troppa convinzione Angelica.
“Mah, guarda... se ti può essere utile saperlo... io lavoro nella sanità e faccio esami e controlli molto frequenti, prima e dopo i già rari incontri di questo tipo... l’ultimo tre giorni fa, prima di prendere appuntamento con te...Se vuoi te lo faccio vedere!”
Si sfilò delicatamente da lei e prese dal taschino della giacca, mostrandoglielo, il referto di un esame, assolutamente negativo.
“Ah bene!... Li ho fatti anch’io gli esami del caso pochi giorni fa, prima di cominciare... Allora posso stare tranquilla... Quindi, se vuoi... Dai, adesso te lo tolgo!” e gli tolse il profilattico. Gli riprese il cazzo in bocca, subito tornato in condizioni operative e poi glielo guidò sulla fighetta che al pensiero di prendere quel bel cazzo al naturale, si bagnò all’istante ancor di più.
“Dai, ora scopami come si deve!”
Mauro le alzò le gambe portandogliele alle spalle e riprese a fotterla con ancora maggiore forza; Angelica lasciò fare, l’uomo aveva esperienza e sapeva come prenderla, anzi in quella posizione si sentiva ancora più porca e si fece un altro selfie con lo smartphone.

“Mmm... siìì... sììì.... così è decisamente meglio... oh, come lo sento bene adesso il tuo cazzo che mi riempie tutta... come se fosse più grosso!... Dai, ancora!”
“Eh... in effetti... anch’io mi sento liberato da una costrizione... e mi accorgo che la tua dolce fighetta mi accoglie ancora meglio!”
Mentre lui la scopava, Angelica si sfregava sempre più intensamente il clitoride, sentendo che la sensazione di piacere in lei stava crescendo.
Mauro alternava movimenti ritmici e regolari a colpi più forti che facevano sobbalzare Angelica, procurandole un principio di squirt, finché dopo alcuni minuti di martellamento lei lanciò un grido soffocato raggiungendo l’orgasmo con un fiotto di umori vaginali che inondarono il membro che era in lei.
“Caspita Paris... come sei venuta!... Sai, per un uomo è sempre una piccola, grande soddisfazione far godere una donna... se poi è una professionista, abituata a dare piacere ma per una volta anche riceverlo, ancora di più!” e si chinò per un lungo, profondo bacio a lingue intrecciate.
“Mmm... Mauro, sei davvero bravo a farmi godere... al di là della professionista, ora sono una donna che prova e cerca piacere in quello che fa...”

Quindi, tolse delicatamente l’uccello duro che aveva ancora dentro di sé, lo succhio per qualche attimo, gustando i propri umori di cui era intriso, poi si girò mettendosi alla pecorina ed offrendo le sue magnifiche rotondità posteriori alla vista ed alla presa del suo amante del momento, ed aggiunse:
“Ora voglio far godere anche a te!... Guarda, che ne dici di sbattermelo nel culo?!... Del resto, non mi chiamo Paris Le Cul per nulla...”
“Oh.. non vedo l’ora!... il tuo culo è magnifico e vorrei proprio approfittarne!”
Così Mauro si diresse verso quell’ambito pertugio e lo leccò in profondità, insalivandolo. Come in precedenza, vi infilò due dita per esplorare il territorio prima di entrarci, quindi lubrificò il membro e lo appoggiò all’ingresso. La grossa cappella pareva non potesse passarci, ma Angelica lo incoraggiò:
“Dai, spingi... vedrai che entra!... Sono abituata a prenderlo lì... Anzi, ti dirò... davanti mi piace, ma dietro lo adoro proprio!”
Con una spinta più decisa, in effetti entrò senza incontrare troppa resistenza. Il culo di Angelica lo accolse ancor meglio che la vagina.
“Oh!... Che delizia il tuo culo!... Certo che il tuo appellativo Le Cul è proprio ben meritato!”
Angelica sorrise, mentre Mauro la stava sodomizzando a dovere, pensando a come i suoi figli le avessero preparato per bene il suo culo a prendere cazzi.
Ogni tanto Mauro estraeva il cazzo per ammirare il buchino sempre più dilatato e poi riaffondarlo con decisione; sentiva lei gemere di piacere, che lo incitava dicendo:
“Dai... continua a incularmi!... Hai proprio un bel cazzo!”
Dopo vari minuti in quella posizione, Angelica volle essere lei a cavalcarlo.
“Ora stenditi, che ti vengo sopra io!”
Lui si distese sul letto, e lei si impalò sul suo uccello, lasciandosi scivolare sopra con il culo aperto.
“Oh... sììì...così lo sento proprio tutto il tuo cazzo su per il culo!... Stai fermo che mi muovo io!”
Iniziò a muovere su e giù il suo corpo su quel cilindro di carne, rimanendo vis-à-vis l’uno con l’altra.
In quella posizione, con lei che si muoveva, Mauro ne colse l’espressione di una donna che si stava davvero gustando quel momento, cosa che – pensò – con altre escort avviene molto di rado, ed ammirò quelle belle tette ballonzolanti, allungando le mani per stringerle i capezzoli con i piercing.
“Dai... Mauro... voglio godere un’altra volta...” disse mentre si masturbava il clitoride “Fammi godere di culo!”
“Oh... Paris... sei incontenibile... Farò il possibile, ma oramai anch’io non resisterò per molto... Questa posizione e il tuo culo mi stimolano molto... Ma come facciamo?... Dove concludo?” rispose lui ansimando per lo sforzo e sentendo che era oramai al limite.
“Oh... al diavolo... rimani pure dove sei... voglio procurarti piacere e sentirlo fino in fondo!”
Così, i due continuarono sempre più freneticamente ancora per qualche minuto, poi Mauro giunse al culmine, esclamando all’apice del piacere:
“Mmm... sto venendo... sììì... ti sborro nel culooo!”
“Oh sììì... la sento... mmm... la tua sborra calda... Ah, che bella sensazione... che mi fa godere di culo!... Sìììì, godo anch’io... vengooo!”
E con una ultima, intensa stimolazione al clitoride, Angelica ebbe un ulteriore orgasmo con un’altra squirtata che inondò il petto di Mauro sotto di lei.
“Uaooo Paris... ma quanto squirti!... Sei stupenda... Nessun’altra escort che ho conosciuto ha mai goduto e squirtato così tanto!... Sei davvero unica!”
“Oh, grazie Mauro...anche tu sei molto bravo a farmi godere così... come se noi fossimo amanti abituali... Ma ora, facciamo un ultimo giochino perverso... Vorrei gustare la tua sborra.... posso fartela colare dal culo in bocca e poi me la passi?”
“Mmm...ma certo che puoi... anche io adoro queste piccole perversioni!”
Così Angelica si tolse il cazzo dentro di lei, che stava perdendo vigore dopo la venuta, si girò mettendo il culo sulla bocca dell’uomo; spingendo con i suoi allenati muscoli dello sfintere dal quel buco dilatato iniziò a colare una abbondante quantità di sperma.
Mauro la raccolse senza problemi, infilando anche la lingua per andare a cercare l’ultima goccia.
Quindi Angelica si mise a fianco a lui, bocca a bocca, e Mauro le passò così il proprio seme. Lei lo gustò un attimo, lo trovò subito di suo gradimento, esclamando soddisfatta:
“Mmm... proprio buona la tua sborra uscita dal mio culo!” e la ingoiò così tutta.
“Sei davvero eccezionale Paris... fai queste cose con una tale naturalezza e spontaneità che davvero non ho mai trovato in nessun’altra escort...La tua è proprio una vocazione...”
“Ehm... sì... adoro il sesso in tutte le sue molteplici forme e come ho scritto nel mio annuncio, probabilmente ho davvero la vocazione per fare la escort...”
“Senti, io mi sono trovato così bene con te e sto pensando a tanti altri giochi da fare... Dato che è quasi l’una vorrei invitarti ad andare a pranzo insieme qui vicino e poi, se non hai subito altri appuntamenti, continuare ancora un po’... Che ne dici?”
Angelica rimase un po’ spiazzata; non aveva previsto di fare subito uscite a pranzo o cena con i cliente né aveva pensato ad una eventuale tariffa specifica. Ma anche lei si era trovata assai bene con quel suo primo cliente che si era dimostrato un porcellino come lei, e voleva accontentarlo.
“Grazie per l’invito... In effetti mi farebbe piacere e poi questi esercizi fanno venire un certo appetito... Poi il prossimo appuntamento ce l’ho alle 15.30, quindi abbiamo un po’ di tempo per poi continuare...”
“Oh bene!... Grazie a te per la tua disponibilità... Mi fa tanto piacere poter andare a pranzo con una donna come te e parlare un po’ per conoscerci meglio.... Adesso vorrei darmi una rinfrescata prima di uscire...”
“Ma certo!... Vieni, andiamo in bagno a fare la doccia... se vuoi, insieme!”


4 – CONTINUA DI SEGUITO

Nota: pur se i vari episodi della presente serie riguardano contenuti rientranti in generi diversi, sono inseriti tutti nella sezione “Lui & Lei” avendo una continuity seriale e per una più agevole sequenza di lettura.


Il racconto è di fantasia; ogni riferimento a persone o fatti reali è puramente casuale.


P.S. Sono graditi commenti, osservazioni e suggerimenti, anche tramite messaggio privato sul profilo. Grazie per l’attenzione.











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