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Mio Padre è un Mandrillo, IO sono Peggio -5-


di Membro VIP di Annunci69.it giorgal73
31.03.2024    |    30.110    |    4 9.1
"Prese un barattolo di lubrificante alla fragola e iniziò a spalmarlo sul plug..."
Ero appollaiato sul divano con mia sorella Anna e sua cugina Celeste.
Eravamo stanchi, ma soddisfatti.
Il desiderio di Celeste però era un pozzo senza fondo. La sua necessità di appagare gli istinti animaleschi era paragonabile solo a quella di Anna.
Il sole era tramontato e il cielo era ormai di un'intensa tonalità di blu marino. Le nostre mani erano ancora arzille. Continuavamo a toccarci e a stimolare le nostre parti intime, ma era solo un giochino temporaneo per farci ricaricare.

Anna mise la sua mano sopra la mia, che era appoggiata sulla sua fighetta umidiccia. Iniziò a muovere la mia mano con un movimento circolare, facendo sfregare le mie dita sul suo clitoride. I suoi gemiti si fecero più forti mentre spingeva i fianchi contro la mia mano, in cerca di maggior piacere.
Non riuscii a resistere alla tentazione e infilai un dito dentro di lei, sentendo la sua stretta fessura avvolgermi. Il respiro di Anna divenne irregolare mentre continuavo a sditalinarla, aggiungendo un secondo dito per aumentare il suo piacere. Inarcò più volte la schiena. Con gli occhi cercai Celeste e mi resi conto che anche lei stava iniziando a diventare irrequieta.

All'improvviso, come un predatore vampiresco che insegue la sua preda, si fiondò su Anna, affondando i suoi denti nella morbida carne del suo collo. Anna sussultò per la sorpresa e il piacere quando la lingua di Celeste passò sulla sua pelle, lasciando una scia di saliva calda. Una scia che dal collo scese verso il basso, sempre più vicino al mio parco giochi. E poi, all'improvviso, la bocca di Celeste era sul mio pollice, le sue labbra lo avvolsero per succhiarlo con una pressione delicata e stuzzicante. La sensazione era incredibile e mi sentivo eccitato ogni secondo di più. La bocca di Celeste era calda e umida e il modo in cui succhiava il mio pollice era quasi una simulazione di un pompino. Sentivo il mio corpo rispondere alla sensazione, il mio "Soldatino stanco, ma felice" diventava sempre più duro, pronto a rispondere alla nuova sfida.

La bocca di Celeste lasciò il mio pollice, si alzò dirigendosi verso un grande armadio dietro di noi. Non potei fare a meno di osservare ogni sua mossa mentre si avvicinava alle ante e le apriva, rivelando un'enorme varietà di Sex Toys. Vibratori di ogni forma e dimensione, dildo di tutti i colori dell'arcobaleno e persino alcuni oggetti che non riuscivo a identificare.
Celeste girò la testa per guardarmi e sorrise:

«Sorpreso?»

chiese, tornando verso di me. Non avevo parole, ma solo pensieri e idee perversamente sublimi.
Come se potesse leggere i miei pensieri, Celeste si avvicinò e mi sussurrò all'orecchio:

«Ti piace quello che stai vedendo? Adesso inizieremo a fare sul serio!»

Poi allungò una mano e prese un plug anale d'argento con una pietra rossa alla base. Tornò verso me e Anna e, avvicinandosi ci chiese di alzarci, poi mise il plug al centro del trio e sia Anna che Celeste iniziarono a leccarlo.
Celeste mi mise una mano dietro la testa e mi avvicinò al giocattolino luccicante, indicandomi che anch'io avrei dovuto partecipare al divertimento, così tirai fuori la lingua. Tutti e tre leccammo, baciammo e giocammo con l'irriverente plug. Le nostre lingue si scontravano spesso e, approfittando della situazione, abbiamo condiviso più volte la nostra saliva, come se il gioco fosse un bellissimo bacio a tre.

Mentre continuavamo a giocare, Celeste mi sussurrò all'orecchio:

«Facciamo un ulteriore salto di qualità».

Prese un barattolo di lubrificante alla fragola e iniziò a spalmarlo sul plug. Sentivo la mia eccitazione crescere. Io e Anna leccavamo a turno il plug con il lubrificante e, mentre lo facevamo, le dita di Celeste si infilavano nei nostri capelli, tirandoci più vicino a lei.

La sensazione del metallo freddo contro le nostre lingue, mescolata con il calore delle nostre bocche e la viscosità del lubrificante, era inebriante. Gemevamo dolcemente mentre Celeste prendeva il comando, guidandoci nell'esplorazione dei nostri corpi e dei nostri desideri.

Una mano si posò sulle mie natiche, tastando e sondando la profondità e la prontezza del mio buchetto. All'inizio esitai, incerto sul da farsi, ma il brivido del momento era troppo intenso per resistere. Pochi istanti dopo, la mano lasciò il mio posteriore e capii che si era spostata su Anna, poiché potevo sentire i suoi gemiti di piacere. La mano era insistente e persistente nel tentativo di soddisfare ogni suo desiderio di scoperta, lasciandomi un po' in disparte.
Ma poi la mano tornò su di me e sentii le sue dita farsi strada nel mio buco stretto e vergine. Ansimai di piacere e di dolore quando la mano iniziò a esplorare ogni centimetro del mio corpo, stuzzicandomi e stuzzicando con il suo tocco. Le sensazioni erano travolgenti e mi ritrovai a gemere di piacere mentre la mano continuava a fare la sua magia.

«Anna è più aperta di te, quindi il regalino ora è per lei, con te devo lavorarci un po' per non farti sentire male, ma solo piacere».

Le mani di Anna si appoggiarono delicatamente sui miei fianchi mentre si abbassava nella classica posizione a novanta gradi, pronta a ricevere il plug anale. Il suo respiro si fece lento e regolare mentre si preparava mentalmente alle sensazioni imminenti. Celeste, che aveva aspettato pazientemente, approfittò del momento e prese la bottiglia di lubrificante, spruzzandone una buona quantità sulle dita. Si avvicinò ad Anna da dietro, inserendo lentamente un dito nella sua stretta apertura. Anna emise un gemito sommesso e il suo corpo si rilassò alla sensazione. Celeste continuò ad aggiungere altro lubrificante e altre dita finché non riuscì a inserire il plug all'interno di Anna. Il plug scivolò senza problemi e il corpo di Anna lo accettò con facilità. Tirò un sospiro di sollievo e di piacere: il suo corpo si sentiva finalmente completo.

Celeste tornò all'armadio e recuperò un plug più piccolo. Era in gomma nera e aveva un design a forma di T con una punta molto sviluppata. Avvicinandosi a me con il nuovo giocattolo, Celeste mi spiegò che era perfetto per me perché era più uno stimolatore della prostata che un plug anale. Continuò a descrivermi come la forma e le dimensioni uniche del plug avrebbero raggiunto e massaggiato la mia ghiandola prostatica, provocando un piacere intenso e potenzialmente anche sensazioni orgasmiche.
Non potevo fare a meno di sentirmi nervoso ed eccitato alla prospettiva di provare questa nuova esperienza.

Celeste mi ordinò di sdraiarmi a pancia in giù sul divano e io mi adeguai con impazienza, con il cuore in fibrillazione. Anna, che si era posizionata di fronte a me, inserì delicatamente due dita nella vagina inumidita e raccolse i suoi succhi prima di portarle alle mie labbra, che aprii avidamente, assaporando il sapore di mia sorella.
Nel frattempo, Celeste recuperò la bottiglia di lubrificante usata prima dal tavolo vicino e iniziò ad applicarlo generosamente sulle mie natiche. Il fresco del lubrificante unito al calore delle dita di Anna mi fece rabbrividire e inarcai la schiena, cercando istintivamente di averne di più.
Mentre Celeste continuava a massaggiare la sostanza scivolosa sulla mia pelle, mi sentivo sempre più eccitato ad ogni momento che passava. Il mio corpo era pieno di piacere e mi abbandonai completamente alle sensazioni che mi attraversavano.
Alla fine, dopo quella che mi sembrò un'eternità di beato tormento, Anna ritirò le dita dalla mia bocca e si avvicinò a Celeste, sentii la sua mano afferrare i miei testicoli. Rimasi sdraiato, ansimante e in trepida attesa, mentre Celeste mi sussurrava “dolci parole” all'orecchio e continuava ad accarezzare il mio sedere, ormai lustro. Poi, oltre alla mano sui testicoli, sentii appoggiare sul mio buchino il plug che iniziò a scivolare sempre più in profondità, potevo sentire la pressione e la vibrazione della punta contro la mia ghiandola prostatica e il piacere che provavo era diverso da qualsiasi altra cosa avessi mai sperimentato prima.

«Bene, ora sei pronto! Siediti e fai attenzione a non fare uscire il plug dal tuo culo.»

«Anna, siediti accanto a Giorgio.»

Io e Anna ci ritrovammo seduti l'uno accanto all'altra con ospiti anali inaspettati ma graditi. Celeste, completamente nuda, si mise di fronte a noi e prese in mano "lo SventraPapere" (come direbbe il compianto Francesco Nuti), massaggiandolo per dargli maggiore consistenza.
Assistei a quella scena e non potei fare a meno di sentire una scarica di eccitazione e di attesa scorrere nelle mie vene. Anna, notando la mia reazione, si è avvicinò e mi sussurrò all'orecchio:

«Vuoi unirti a me e assaporarlo?»

Il mio cuore ebbe un sussulto, ma feci un cenno di assenso con la testa.

---CONTINUA---

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Non sono uno scrittore professionista e la mia presenza su questa piattaforma è solo un altro modo per essere un po' esibizionista. Per questo motivo, apprezzo molto il fatto di ricevere un feedback.
Le mie storie sono basate sulle mie esperienze e possono essere considerate come dei diari, ma non sono semplici resoconti. Di tanto in tanto li arricchisco con un po' di fantasia per renderli più accattivanti.

“Questo racconto è la scoperta perversa di un rapporto molto particolare tra la mia sorellastra e la sua cugina particolare. Io sono stato molto fortunato ad essere stato spettatore di un loro incontro e sono grato a entrambe per aver condiviso con me la loro perversione. Ho dovuto dividere il racconto in due perché troppo lungo, grazie per la pazienza, presto pubblicherò l'ultima.

Mi piace sperimentare e conoscere nuove persone per cimentarmi in nuove esperienze. Prediligo al 99% il mondo femminile, ma l'1% è dedicato ad un altro tipo di femminilità che ovviamente avrete potuto capire leggendo questo racconto. Se vuoi, puoi contattarmi qui su A69 o su Tlgm con lo stesso nickname, giorgal73, per proposte, suggerimenti, commenti o inviti a serate o club per creare la nostra storia.


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