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Lui & Lei

La compagna di scuola


di Membro VIP di Annunci69.it giorgal73
10.07.2023    |    9.625    |    7 9.5
"Arriva Paola che ora fa l'insegnante di Yoga, biondissima con i capelli ricci, un sedere spettacolare, ma poco seno..."
Ad inizio aprile ricevetti un messaggio su Facebook di una mio amico delle scuole medie inferiori che mi avvisava della creazione di un gruppo WhatsApp per organizzare una cena con tutti i compagni di classe dell' epoca.
Ho subito pensato che rivedere dopo oltre 40 anni i miei ex compagni di classe poteva essere una cosa carina e divertente. Io ho dei ricordi meravigliosi: le prime cotte, i primi approcci con le ragazze e la scoperta della sessualità.

Come carattere sono sempre stato molto socievole e anche se ero un secchione, ne approfittavo per essere sempre disponibile ad aiutare tutti, soprattutto le ragazze, sperando ogni volta in un qualche tipo di ricompensa.
Però alla fine, le mie compagne mi volevano così bene che per loro ero solo un fratello e purtroppo andavo sempre in bianco.

Sono passati 40 anni, le nostre strade si sono divise diverso tempo fa e ci siamo persi di vista, ognuno di noi ha accumulato esperienze diverse e sicuramente siamo cresciuti sia anagraficamente che mentalmente.

Arriva il giorno della cena. Mi presento con un certo anticipo, anche perché vengo da fuori città, visto che qualche anno fa mi trasferii a Bologna e la cena era a Roma.
Cominciarono ad arrivare i miei ex compagni di scuola, prima i maschietti, ormai grandi e con i segni evidenti dell' età e poi le femminucce che al contrario erano tutte splendide e in forma messe in tiro dall' occasione.

Arriva Paola che ora fa l'insegnante di Yoga, biondissima con i capelli ricci, un sedere spettacolare, ma poco seno.

Arriva Luisa: corrispondente estera per una testata giornalistica, mora con i capelli a caschetto, un vestitino a fiori quasi trasparente e con una 5 di seno meravigliosa e che lascia poco spazio alla fantasia.

Dopo qualche minuto arriva Naomi, l'unica ragazza della classe un po' esotica, ha la mamma coreana e quindi il suo aspetto è quella di una tipica ragazza orientale, però molto bella. Lei fa la traduttrice per una compagnia asiatica, il suo vestitino a righe di seta e i suoi occhioni a mandorla fanno scopa con il rossetto rosso acceso che disegna perfettamente la sua bocca molto carnosa e praticamente perfetta.

Infine arriva Carla, forse la più normale del gruppo, capelli neri lunghi fino alle spalle, occhi verdi smeraldo, indossa dei jeans e un maglioncino bianco che nasconde perfettamente il seno, visto che è non è molto grande, porta una seconda.

Dopo 30 minuti di attesa ci sedemmo e iniziammo a cenare immersi nei ricordi e nelle cazzate che ogni giorno facevamo. Io ero seduto tra Carla e Naomi, parlammo sia del passato che del presente.
Io confessai a Carla che da ragazzo ero follemente innamorato di lei, ogni qualvolta che l'aiutavo nei compiti, anelavo il suo bacio di ringraziamento e speravo sempre in qualcosa in più.
Carla arrossì e mi disse: "non lo immaginavo, per me eri solo una persona gentile, quasi un fratello, che mi aiutava nei compiti, me lo potevi dire ! ", io di rimando le dissi che con il senno del poi ero proprio un pirla.

Verso metà serata dovetti iniziare a salutare tutti perché dovevo tornare a casa in quanto non avevo trovato un albergo disponibile e mi aspettavano molte ore di viaggio. A quel punto Carla mi disse che se volevo mi poteva ospitare lei, tanto il figlio era a Barcellona per l'Erasmus e l'ex-marito era appunto EX.

Finita la cena andai a casa insieme a Carla, continuammo a parlare e a ricordare sul divano in compagnia di due bicchieri di Nebiolo. Riuscimmo a finire la bottiglia tra una chiacchera e l'altra. Mi accorsi che una piccola goccia di vino era finita sul maglione bianco di Carla, glielo feci notare e lei, senza pensarci un secondo se lo tolse rimanendo con un reggiseno nero, ma trasparente.
Carla:" Senti Gio, ho pensato che forse è giunto il momento di ricompensarti per tutte le volte che mi hai aiutato a scuola".
Ok, da piccolo ero un pirla, ma ora che sono cresciuto, credo di essere diventato più audace e pertanto, senza che me lo ripetesse, ho fatto una cosa che da piccolo era impensabile per me: mi sono avvicinato, e fissandole gli occhi, le ho tolto il reggiseno.

Davanti a me c'erano 2 seni piccoli, ma perfetti e poi i capezzoli... erano come due chiodi che aspettavano solo la mia lingua. Ho iniziato a succhiare prima il destro alternando dei piccoli morsi a dei massaggi con la lingua, per poi passare al sinistro e applicare la stessa tecnica. Con le mani e le dita massaggiavo il capezzolo che non aveva l'attenzione della mia lingua e intanto i gemiti di Carla aumentavano. Era bellissimo sentire il suo sapore e stava aumentando anche il mio desiderio di provare anche a sentirne un altro, quello più intimo e gustoso.

Visto che Carla gradiva il gioco dei morsi, ogni tanto tiravo il capezzolo tenendolo stretto con i denti allungandole il seno senza esagerare e nel frattempo le sbottonavo i Jeans.
Ad opera compiuta l'ho fatta alzare, e le ho calato i pantaloni e le mutandine con un solo gesto, intanto i capezzoli non erano più dei chiodi, ma degli appendi abiti, la mia bocca ha continuato a giocare, mentre le mie mani hanno stretto le sue chiappe ormai nude e in quel preciso momento, Carla inizia a tremare e ad avere il suo primo orgasmo.
Senza darle tregua, la faccio stendere, le metto un cuscino sotto la schiena e inizia ad ammirare quella fica perfetta: Delle labbra grandi e succose, completamente depilata tranne un piccolo triangolino poco sopra il monte di venere.
"Carla lo sai che questo triangolino qui mi eccita tantissimo, sei veramente fica" di risposta:
"Se vuoi, puoi dire anche che sono Troia, quel triangolino non l'ho fatto io, ma qualche giorno fa ho giocato con una nostra comune amica che mi ha depilato e me lo ha disegnato lei". Appena sentii quelle parole, la mia lingua iniziò a percorrere tutto il taglio della sua fica, insinuandosi ogni tanto, fra le pieghe delle grandi labbra, assaporando e leccando il dolce nettare che sgorgava copioso, fino ad arrivare al secondo orgasmo che la fece vibrare come una corda di violino.
"Carla, come stai? dal quel che vedo, forse hai bisogno di un po' di riposo e poi mi devi raccontare chi è la comune amica che ha fatto questa meraviglia".
"Gio! va bene che ho 50 anni, ma non sono assolutamente stanca, ti prego mi devi Prendere, voglio che me lo metti dentro, lo voglio sentire, voglio godere ancora! e se sei bravo ti farò un bel regalo".
Essere bravo, credevo che fino a quel momento non mi fossi comportato male. Comunque iniziai a scivolare dentro di lei lentamente, in modo da farle assaporare il piacere di essere posseduta. Le alzai le gambe e mordicchiandole i piedi iniziai ad aumentare il ritmo delle spinte. Ormai la sua fica era un lago di umori , dilatata e sensibile ad ogni affondo. Con le dita le prendo il capezzolo destro e inizio a tirarlo e lei urla di piacere, intanto il mio cazzo continua a muoversi dentro e fuori di lei con movimenti veloci, alternati ad affondi lenti. Non voglio ancora venire, quindi ogni tanto esco e le metto 2 dita dentro stimolandole contemporaneamente il clitoride, ogni volta che mi accorgo che sta per avere l'orgasmo, faccio il bastardo e mi fermo. Il gioco però dura solo 2 volte. Appena rimetto il cazzo dentro di lei, lentamente e mi fermo piantandomi dentro di lei profondamente, sento i primi tremori, avverto una strana contrazione e il mio cazzo viene come stritolato, mi sento bagnato, mi si bagna anche la faccia come se qualcuno mi avesse fatto la pipì addosso, era lei che iniziò a squirtare e a tremare contemporaneamente, al termine uscii da lei e l'abbracciai per qualche minuto.
"Allora sono stato bravo? me lo merito il regalo?"
con un po' di fatica ricevetti la risposta: " Si sei stato bravino, quindi una piccola ricompensa te la meriti".
Carla si alzò dal letto e andò verso il comodino, lo aprì e tirò fuori un vibratore anale.
"Questo è sempre un regalo della nostra amica, ma oggi lo voglio usare in modo più artistico, ti va?". Come ho detto prima, non sono più un ragazzino pirla, quindi le dissi l'unica cosa che potevo dire in quel momento: " Carla , fai tutto ciò che vuoi, considerami come il tuo sexy giocattolino, dimmi quello che devo fare e lo farò". I suoi occhi si illuminarono e inizio a fare un pompino al vibratore, poi se lo passò anche sulla fica e lo inumidì ancora di più con i suoi umori.
"Gio', vieni qui, sdraiati, prendi il cuscino che hai usato prima, ma questa volta mettilo dietro la tua schiena che ora inizio un bel giochino con le altre mia labbra e vedrai che che ti farò avere un orgasmo unico."
Feci come mi ordinò, le sue labbra erano meravigliose, mi baciava il cazzo e me lo mordicchiava, un po' come avevo fatto io con i suoi capezzoli. Ad un certo punto alza gli occhi e mi dice guardandomi: " Ora farò entrare il tuo cazzo nella mia bocca fino alle palle, ma non sarà l'unica cosa a entrare". Inizia lentamente ad avvolgere il mio glande con le sue calda labbra, intanto la lingua cerca di entrare nella mia piccola fessura, ma appena inizia a scendere un pochino con la bocca, sento che lei inizia a inserire il vibratore nel mio culo, lentamente.
Più scende con la bocca e più il vibratore entra dentro di me. Appena il vibratore si posiziona completamente dentro il mio culo, lo accende e inizia a farmi il pompino più bello della mia vita. Le labbra vanno giù e su lentamente, si aprono e si chiudono sulla mia cappella, ogni movimento della sua bocca e le vibrazioni che profanano il mio culo, rendono quella pratica spettacolare e ricca di sensazioni. La sua sembra una tecnica sperimentata, studiata con metodologia per aumentare il piacere, soprattutto quando decide di sincronizzare i movimenti della sua bocca con il fare entrare e uscire il vibratore da me. Non resisto ed esplode nella sua bocca. Non fa uscire nulla, si stacca dal mio cazzo che continua a rimanere dritto, mi guarda e ingoia. Si passa la lingua sulle labbra, come se avesse gustato la cosa più buona del mondo e mi bacia.
Abbiamo continuato a farci un po' di coccole, ma Carla ha voluto che riprendessi a leccarle la fica, buonissima e bagnata.
La mattina seguente, mi sveglia con un meraviglioso pompino, ma questa volta senza vibratore. Comunque non si è persa una goccia del mio sperma e come la sera prima abbiamo limonato subito dopo.
"Gio' ,tra poco devo uscire, perché passa Naomi a prendermi per andare a fare delle commissioni. Se ti va puoi restare e magari pranziamo tutti insieme, anche perché questa mattina le ho mandato un messaggio e mi ha chiesto se poteva giocare anche lei insieme a te."
Lo ripeto per l'ultima volta: ora non sono più un pirla ... quindi ho accettato senza nessuna remora, ma questa è un'altra storia.





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