trio
Quando sbroccano… (parte seconda)
di Giorgio_2013
18.11.2013 |
5.178 |
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"Laura invece non mi diede più occasione..."
Laura emise un grugnito di piacere sollevandosi e spingendomi disteso sul letto. Con voce concitata prima mi accusò di essere ancora vestito, poi disse a Rosy di aiutare a spogliarmi. E così iniziarono a togliermi tutto.Rosy si occupava della parte alta del mio corpo… Fiondò la sua bocca sulla mia infilandomi la sua lingua per una forsennata limonata.
Laura invece aveva la parte bassa: scarpe, calze, pantaloni e boxer, che mi sfilò con violenta rapidità. Mi afferrò il pene. Lo scappellò. E infilò la mia cappella in bocca, mentre Rosy saliva con la figa a metterla sulla mia di bocca…
Io lappavo Rosy, che ansimava animalescamente; Laura ciucciava come una forsennata. Durò finche Laura non mollò la presa della sua calda bocca per sostituirla con la calda e scivolosa carne della sua figa. Mi montava velocemente!
Rosy sentendo muoversi dietro di lei Laura su e giù sul mio cazzo si volto di schiena dandomi ancora la sua figa brodosa da leccare. Con le mie mani l’allargavo, per poi salire a allargare le sue chiappe e scoprire una rosa scura che incastonava un buco del culo largo… Spostai la mia lingua a leccare e solleticare quel buco.
Rosy reclamò la sua parte di cazzo per la sua figa, tanto che Laura si spostò lasciando che Rosy animalescamente si precipitasse a far ingollare alla sua figa il mio cazzo, iniziando a saltellarci sopra intensamente. Laura si spostò a limonarmi per poi a porgermi i suoi seni da succhiare, mentre la mia mano correvano a cercare il suo sesso, perchè le mie dita potessero infilarsi affamate in quell’antro scivoloso e caldo. Rosy mi montava con foga mentre sditalinavo Laura!
Le fermai entrambe dicendo di succhiarmelo.
Rosy a malincuore se lo sfilò, lasciandolo bagnato del bianco della sua crema. Laura si precipitò a “mangiare” la mia cappella per prima cosa e poi a ingoiare l’asta intera, in un su e giù vorace tra le squittenti proteste di Rosy. Da amica permise a Rosy di prendere il mio cazzo in bocca. Rosy affamata lo fece scivolare in bocca strappandomi un sussulto ed un gemito mentre Laura lo teneva la base. Cazzo Rosy… saliva e scendeva furiosamente scopandomelo con la bocca.
Laura mise la mano libera sulla nuca di Rosy ridendo ed incitandola, dandogli da prima il ritmo per il pompino e poi spingendola ad ingoiarlo tutto con tre spinte. Quando Rosy fu libera dalla sua presa sollevò la sua bocca dalla mia asta con colpi di tosse: vidi la sua bocca staccarsi e lasciare dei fili di saliva fino al mio cazzo. Rosy si spostò per prendere fiato e Laura con una mano spezzò i fili di saliva per scendere a spompinarlo lei.
Rosy ripresasi mi sorrise e, memore del trattamento ricevuto dall’amica, contraccambiò spingendo la testa di Laura a ingozzarsi della mia cappella. Laura allargò le mani puntellandosi sul letto, mentre le mani di Rosy gli davano il ritmo e la profondità. La bocca di Laura era aperta nel suo sali e scendi, con i rivoli di saliva che copiosi scendevano verso le mie palle, e i sui colpi di tosse soffocati e misti a grugniti.
Rosy, lasciata la presa, rideva nel vedere il viso congestionato di Laura lasciare l’uccello e sollevarsi. Aveva il viso rosso, mentre ridendo insultava Rosy tra i colpi di tosse.
Io mi riscossi e sollevatomi ordinai sia a Rosy sia a Laura di mettersi pecorine a bordo letto. Le avevo in “batteria” con le chiappe semiaperte e la sorca lucida in attesa.
Misi le mani sui fianchi di Rosy e con un colpo secco la penetrai, divaricando le labbra della sua figa con il mio cazzo. La pompai veloce sotto i suoi gridolini di assenso mentre Laura la guardava divertita a fianco.
Senza dire nulla lo sfilai e veloce mi misi dietro a Laura che si lasciò scappare un “oh” di meraviglia e sorpresa. L’afferrai per i fianchi e come con Rosy le riempii la fica con la mia carne. La pompavo sbattendo il mio bacino contro il suo culo.
Rosy fece per sollevarsi, ma gli dissi di non farlo, anzi di rimanere in posizione e di allargarsi le chiappe con le mani. Il mio intento era evidente e lei obbedì…
Laura dal canto suo godeva e richiedeva di sbatterla. Qualche colpo ancora e mi fermai sfilandoglielo in un sonoro “svop” di svuotamento figa. Gli dissi di mettersi come Rosy.
Mi inginocchiai dietro Rosy infilando il mio volto tra le sue chiappe aperte e iniziai a leccargli il buco del culo forzandolo con la lingua. Questo trattamento lo riservai anche a Laura, anche se la sua rosa era più chiara e il suo buco del culo più stretto. Per sua ammissione era semivergine…
Mi alzai e posizionatomi dietro Rosy con il cazzo tra le mani puntai la cappella sul suo buco. Una leggera pressione e già affondava tra i gridolini di Rosy stessa. Entro per metà e iniziai subito a pompare, lentamente per poi procedere con foga, tanto che se lo ritrovò quasi subito tutto dentro. Avevano ragione, era esperta in tutti i buchi. Gli piaceva e te lo dimostrava. L’Ho sbattuta per un pò, poi l’ho tolto e gliel’ho rinfilato tutto di botto tenendola per i fianchi: come mi attizzò il suo urletto, tanto da sbattere il mio pube contro di lei…
Lo sfilai e mi rivolsi verso Laura, che alzandosi sulle ginocchia mi diceva che così non voleva farlo. La rassicurai che sarei stato più dolce: con Rosy si poteva perché l’aveva già dilatato e predisposto…
Non del tutto rassicurata si rimise in posizione, mentre io guardavo il culo di Rosy che se ne stava prona sul letto ansimante. Il suo buco del culo era oscenamente aperto e pulsante…
Portai delicatamente la cappella a contatto con il buco del culo di Laura. Gli dissi di rinculare, spingendo. Con un po’ di fatica la cappella iniziò a penetrare nella sua carne stretta. Tra ansimi e gridolini, Laura trovo la mia cappella dentro. Io stavo fermo per farla abituare e in attesa del suo permesso per pompare.
Rosy fece per muoversi ma gli dissi di rimanere così a pecorina e di masturbarsi. Remissivamente obbedì.
Laura a quel punto iniziò a muoversi con il culo avanti e indietro lentamente. Io l’afferrai per i fianchi assecondandola. Vedendo che non si lamentava, le chiesi se potevo spingere un poco di più e più velocemente. Lei acconsentì.
Iniziò così l’inculata vera e propria di Laura, che alla fine se lo ritrovò dentro per metà con soddisfazione e senza estremo dolore.
Dopo un po’ mi fermai estraendolo. Che buco largo, arrossato e pulsante che aveva. Ne ero estasiato. Intanto Laura salì con le dita di una mano a tastarselo. Usci un sospiro di compiacimento mentre le sue dita saggiavano l’entrata e quelle dell’altra mano sparivano nella sua figa.
Mi rivolsi a Rosy che si sditalinava velocemente a fianco.
Bloccai la mano di Rosy. Le sfilai le dita sostituendola prima con le mie, poi con il mio uccello, iniziando a scoparla profondamente e velocemente. La sbattevo forte mentre lei ansimava, emettendo gridolini e parole senza senso. Venne sbrodolando a bocca spalanca in urletti di piacere. Cazzo come schizzava mentre gli davo gli ultimi colpi…
Rosy si accasciò sul letto soddisfatta, sfilandoselo e lasciandolo gocciolante mentre si sdraiava.
Mi misi dietro Laura che sfilandosi le dita dal culo e dalla figa si rimise appecorata. La presi per i fianchi e lo infilai nella sua figa dicendogli che questo trattamento non l’avrebbe ricevuto dal marito. Comincia a pomparla con foga.
Nel rapimento dell’amplesso la montai completamente. Gli ero sopra come in una monta tra animali e la sbattevo, con lei ansimante sotto e rossa in viso.
Godemmo quasi assieme, lei gridando ed io inondandogli la figa con il mio sperma. Crollammo. Io sopra di lei, sul letto.
Sfilandolo da lei mi sdraiai in mezzo a queste due porcelle, rimanendo lì a riprenderci dalle fatiche della festa…
La serata finì con noi che ci lavammo a vicenda i sessi, e loro che ci misero una vita per ricomporsi. Le riaccompagnai alla loro macchina.
Rosy la scopai ancora per due volte, sborrandogli in fica, culo e bocca, provando un piacere nel farlo e nel riservargli questo trattamento. Rosy non da meno ricambiava facendo la troia nelle nostre scopate.
Laura invece non mi diede più occasione. Ebbe una figlia e forse dopo il parto qualcosa cambiò con suo marito Gianmarco. Due anni fa amici comuni mi raccontarono che Laura aveva cornificato il marito con un sudamericano, in una relazione durata alcuni mesi. Gianmarco, scoperto tutto, affrontò lei in una lite accesa, che terminò nel pianto dirotto di Laura e nell’ammissione del tradimento; non contento Gianmarco andò alla ricerca del tipo, che si “diede alla macchia”. Questi se la filò giorni dopo, licenziandosi e cambiando casa. Mi andò bene allora.
Bhè, che devo dire ancora? Auguro a voi lettori e a voi lettrici un prossimo 8 marzo altrettanto gioioso…
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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