Prime Esperienze
Tempesta Ormonale di Mezza Estate – Ep. 7
di Giorgio_2013
22.10.2013 |
7.637 |
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"Poi Tiziana scivolò in avanti in modo da portarsi la spacca della sua figa sopra il mio cazzo, in modo da strusciarselo in una lenta masturbazione..."
Tiziana sembrava sfinita mentre si sdraiava completamente sul letto. Sembrava ho detto…Si voltò di scatto spingendomi e stendendomi. Afferro il mio uccello e ricominciò a scappellarmi il cazzo, susurrandomi
- Bello duro … buono … - questo ripeteva tra un risucchio e l’altro
Tiziana inginocchiata mi masturbava, infoiata, con la sua bocca!
- È da venerdì scorso – disse Tiziana continuando a masturbarmi – che continuo ad eccitarmi ... sono giorni che non penso ad altro che al tuo cazzo ... a come leccarlo ... succhiarlo …
E mentre diceva questo, lei gemeva, sempre più forte. S’infilò il mio glande tutto in bocca e cominciò lentamente a succhiarmelo. Io avevo il cazzo teso allo spasimo e Tiziana me lo succhiava con abilità inaspettata, un’abilità da bocchinara professionista. Sarà stata la sua voglia?
Tiziana non smetteva di leccare e succhiare:
- Oddio sììì Tiziana ... ahhhhhhhh, sììììì non fermarti .... uhmmmmmmmmmm, sììììì …
Tiziana si sollevò e girandosi mi mise la sua fica sulla bocca: iniziammo un bel 69.
Poi Tiziana scivolò in avanti in modo da portarsi la spacca della sua figa sopra il mio cazzo, in modo da strusciarselo in una lenta masturbazione.
Sentivo l’asta immersa tra le labbra della sua figa… Io allungai le dita infilandole tra le sue chiappe, per stimolarle il buchino del culo.
Passavo il dito su quello che riuscivo della sua fica fradicia per l’eccitazione, per poi passare il dito sul suo buchino, lubrificandolo, ma senza entrare; lo roteavo intorno e poi premevo al centro. Dopo di che ripetevo la cosa:
- Oddio sì ... uhmmm ...Giorgio, ohhhhhhh, sììììì… - ansimava Tiziana
- Brava troietta … così è più scivoloso – le sussurrai – Dai … mettiti a pecorina … visto che non lo vuoi in figa, ora ti faccio il culo!!
Mi sfilai dalla sua languida cavalcata masturbatoria e la feci girare col culo ben in alto, desideroso di essere scopato.
- Tiziana, hai proprio un bel culo … sarà un piacere scoparlo!!! – gli dissi deciso prima di iniziare a leccargli il buco e mettergli dentro un dito per aprirlo bene
Tiziana godeva come una troia in quella posizione.
- L'hai mai preso in culo? – gli dissi, anche se sapevo già la risposta, ma volevo godermi la sua voce melliflua, piena di piacere
- Uhmmm, no ... uhmmmm, perchè? … Dai … dammelo … uhmmmm …. scopami il culo … porco … sfondami!!! – se ne uscì Tiziana mentre io gli stavo allargando le chiappe con entrambe le mani per godermi il panorama
- Rimani così… - gli dissi mentre mi alzavo con il cazzo duro e sballonzolante
Aprii un cassetto, rovistai per bene fino a trovarlo. Tornai verso il culo di Tiziana con il tubetto di gel lubrificante, stappandolo. Ne versai una generosa parte tra le sue chiappe aperte, per poi massaggiarle lo spacco soffermandomi intorno al buchino grinzoso e scuro. Presi una bella dose di gel sul dito e glielo infilai senza troppi complimenti nel culo:
- Ahiiiii, piano! – disse Tiziana sgranando gli occhi mentre voltava la faccia
Tiziana istintivamente serrò muscoli e la penetrazione fu minima all’inizio. Poi sentendo che scivolava mi lasciò fare.
- Ho intenzione di sbatterti il culo Tiziana, quindi facci l’abitudine!
Le aprii bene le chiappe e andai ad appoggiare la cappella sul suo buchino.
Tenendo saldamente il cazzo alla base, le puntai la grossa cappella sul suo ano iniziando a spingere. Cominciai a premere; lei tentò di divincolarsi:
- No … piano mi farai male! – disse Tiziana mugolando
- Spingi come quando devi cagare … vedrai che aiuta entrambi!!! - gli suggerii continuando a spingere la cappella nel suo ano.
Tiziana fece come le dicevo e poco dopo sentii lo sfintere cedere, il culo aprirsi, e il mio cazzo che lo penetrava profondamente con lentezza.
- UAAAAAAHHH … sìììììììì … Cazzo lo sento … mmmmmmmmmmmmmmmm, aaahhhhhaaaaaaaa … fa male … ma continua, non ti fermare!!! – all’incitamento di Tiziana non mi fermai
Tiziana non oppose molta resistenza, tanto che mezza cappella fu dentro. Lo tirai fuori e gli dissi di rilassarsi. Ritornai a spingere dentro la cappella a metà per fargli perdere la verginità del “secondo canale”. Lo tirai fuori e subito lo rimisi, ripetendo l’operazione, fino a quando entrò senza dargli dolore.
Spinsi maggiormente, sentendo aprirsi l’ano, iniziando un avanti e indietro lento della mia trave nel suo culo.
Tentò ancora di muoversi, ma io tirai una sberla sul culo di Tiziana come ammonimento bonario. La penetrai lentamente facendo entrare la punta del cazzo, poi tutto il glande. Lo sentivo avvolto dalla sua carne calda, lo sentivo scivolare tra le pareti del suo ano.
Mi fermai un attimo per farla abituare, poi diedi un deciso colpo di reni per farlo entrare ancora di più, provocando un urlo di dolore a Tiziana.
Mi fermai un attimo ancora, sempre per farla abituare. Poi diedi un nuovo e deciso colpo di reni, sbattendole tutto il cazzo nel culo.
Urlò di dolore, ma presto Tiziana si abituò alla grossa intrusione innaturale nel suo ano. Poco dopo Tiziana iniziò a sentire il dolore scemare, scoprendo un piacere e languore mai provato.
- Sì! Continua ... Ahhhhhhhhhhhhh ... Spaccami il culo! ... Sìììì, sfondamelo! ... .AHHHHHHHHHH – si mise a urlare Tiziana
Cominciai a incularla con violenza, palpando e schiaffeggiando quel meraviglioso culetto, vergine fino a poco prima.
- Sei proprio una troietta in calore ... adesso ti sfondo per bene il culo! – fu la mia risposta infoiata
La stavo inculandola come l'ultima delle puttane.
Dopo alcuni minuti di dentro e fuori, estrassi il mio cazzo di pochi centimetri, per poi rimetterlo subito dentro, lentamente, piano piano. Ripetei il tutto ancora una volta … poi un’altra … Finché mi accorsi che lo avevo sfilato quasi completamente: spinsi e lo affondai tutto di nuovo, ma fino alle palle questa volta!
A quel punto sul viso e nella voce di Tiziana il dolore era completamente scomparso, sostituito dal piacere, che montava, facendosi più intenso.
- Continua … dai, che mi piace … Mamma come lo sento duro … mmmmmmm … mi piace il tuo cazzo in culo!!! – mormorava avidamente Tiziana
- Lo sapevo che eri una bella troietta … altro che verginella impaurita … Ora che ti ho aperto il culo chissà quanti bei cazzi ci prenderai! – commentai ad alta voce mentre la scopavo più velocemente, affondando i colpi nel suo culo
- Sììììììììì … ancora … ancora … dai che godo … Aaaaaghhhhhrrrr … mmmmmmmmmmmm … Bello, sìììììììììììììììì!!! – la voce di Tiziana aumentava di livello ad ogni mia spinta sonora sulle sue chiappe
- Mettiti una mano sulla figa bagnata … masturbati mentre ti inculo! – gli ordinai
Sentivo il mio uccello stretto tra le pareti del suo culo, mentre lei aveva iniziato a masturbarsi. Luana faceva scendere le sue dita lungo la sua fessura aperta e bagnata, mugolando, arrivando a sfiorarmi le palle e a massaggiarmele.
Il mio ritmo cominciò a farsi forsennato. Sentivo i miei coglioni sbattere violentemente trale sue chiappe e la sua fighetta fradicia sciabordante.
Tiziana era rossa in viso, stravolta dal piacere. Era piena del mio cazzo. Io la pompavo tirandolo fuori quasi tutto, per poi ficcarglielo dentro fino alla radice. Stava godendo come una matta e venne in un orgasmo rumoroso:
- ODDIOOOOO … OHOOOOOOOO … AAAAAAHHHHHGGGGGGGGG … GODOOOOOOOO AHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!
Io ero stupito da come godeva e dei suoi orgasmi, tanto che iniziai a pompargli il culo aumentando il ritmo, estraendolo ogni tanto per poi di nuovo sbatterglielo tutto dentro, provando un piacere intenso.
Fu allora che mi fermai. Volevo sborrare ma guardandola negli occhi.
Girai Tiziana facendola stendere di schiena. Gli sollevai le gambe mettendomele sulle spalle. Dissi a Tiziana di reggerle con le sue mani e di divaricarle il più possibile. In questa posizione gli passai la cappella sulla fica e poi la immersi nel suo culo lentamente, mentre Tiziana godeva estasiata.
Lo infilavo completamente e lo ritraevo fuori quasi tutto, per poi reinserirlo. Con le mie mani arpionai le tettone a Tiziana, poi gli succhiai i capezzoli turgidi.
Godevamo entrambi come matti con Tiziana che urlava il suo piacere.
Le mie spinte erano sempre più decise e pressanti, in profondità. Riuscivo a percepire la forma del mio cazzo che sfregava le pareti del suo culo. Meraviglioso!
Non durò ancora per molto. Venni con una forza impressionante. Sentivo distintamente i miei schizzi inondare l’intestino di Tiziana, che raggiunse ancora un orgasmo pazzesco.
– Finalmente … che bello ... di più ... AAAAARGGHHHHHHHHHH – urlò Tiziana - Dai … stupendo! … Sììììììììììììììììì … sborraaaaaaaa … riempimi TUTTAAAAA … DAAAAAAAAIIIIIIIIIIIIIIIIII DAIIIIIIIIIIIIIIIII!!!
Mi incitava a continuare, a sborrargli dentro nel culo, mentre io grufolavo di piacere.
- AHAAAAAAAAAAAA … MMMMMMMM … … AHAAAAIIIIIIIAAAAAAAAAA … male… - disse Tiziana
- Cazzo che fontana … Tiziana che bello … SÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌ!!!!! – grufolavo sempre di più mentre glielo sbattevo nel culo
- OH, Sì, Sì ... AHHHHH, SIIII’ ... SBATTIMI, SIII’ ... PIU' FORTE! ... – furono le sue parole prima che mi accasciassi su di lei.
Sfilai il mio cazzo lentamente, seguito da un rivolo di sperma consistente.
Rimanemmo lì ansimanti, sudati ma appagati. Estrassi il cazzo dal suo culo, che non ne voleva sapere di diventare moscio, tanto che glielo appoggiai sulle labbra. Tiziana iniziò a leccarmelo e succhiarmelo, mentre con una mano dietro la sua testa gli davo il ritmo di questa scopata in bocca.
Lo sfilai dalla sua bocca. Tiziana rimase qualche secondo a contemplare il mio cazzo a qualche centimetro più in alto della sua faccia, dritto e duro.
Le afferrai una chiappa girandola; gli allargai il culo: vidi il suo buchino dilatato, aperto oscenamente e arrossato.
Fu allora che Tiziana mi stupì:
- SCOPAMI! SCOPAMI IN FIGA!!!
Non me lo feci dire due volte!
A quelle parole la misi stesa sulla schiena con le gambe aperte (all’altezza del suo viso) ad aspettare.
Andai a prendere un profilattico, che tolsi dalla confezione e srotolai sul cazzo nel tempo del mio ritorno da Tiziana.
Sono salito sul letto mettendomi in mezzo alle sue gambe. Con delicatezza (ma avevo una gran voglia!) prima sfregai la cappella sulla sua figa fradicia, poi le dissi:
- Sto per entrare…
Era una voglia spropositata quella di possedere Tiziana, tanto che gli allargavo al massimo le gambe in modo da tenerle schiacciate sul letto. Mi preparavo così a scoparla. Lei ansimava.
Iniziai una lenta ma decisa penetrazione. Tiziana si mordeva le labbra, mentre con una mano tentava di allontanarmi in un’ultima pudica difesa. Alla fine le sue carni cedettero e dopo un grido di dolore soffocato, iniziai a muovermi per farla godere.
- AAAAAHHHHHH!! - urlo Tiziana - Piano… ricordati che sono vergine umphffffffffffffffff … mmmmmmmmm …. ahhhhhhhhhhhh!!”
- Ora non più … - fu la mia risposta bastarda
Ero dentro con la cappella, ero entrato tutto dentro di lei! Tiziana mi diceva, urlando, di sentirlo farsi strada nelle morbide carni della sua figa, di sentire tutta la forma della mia cappella racchiusa nel profilattico teso, di capire adesso che cosa volesse dire essere riempita da un cazzo.
Ho iniziato a martellargli la figa con colpi ben assestati e ritmici, mentre con le mani cercavo di afferrargli il culo, essendo completamente sdraiato sopra di lei.
- Dimmi che vuoi il cazzo … dimmi che ti piace il cazzo … di che sei una troia e vuoi il cazzo!!! – gli dicevo guardandola dritta negli occhi
- Voglio il cazzo … SÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌ … Sono una troia e voglio il cazzo dentro!!! SFONDAMII … UHMMMMMMMMRRRR … AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH – mi urlò in risposta senza esitare
- Volevi restare vergine piccola puttanella, ma adesso te lo godi TUTTO!!! – gli dissi ansimando e sbattendola, sfilando il mio cazzo quasi per intero per poi affondarlo fino alle palle nella sua fica sbrodolante
Dopo l’iniziale dolore della deflorazione, Tiziana lo sentì trasformarsi in un incommensurabile piacere, predisposta anche dall’eccitazione pregressa…
Andavo col bacino incontro al suo, con colpi secchi, mentre l’orgasmo montava sempre più velocemente per entrambi.
L’ho scopata perdendo il senso del tempo. Ero allupato!
- mmmmmmmmmmmmmmmmm……………aaaaaaaaahhhhhhhh, sfondami con il cazzo … uuuuuuhhhhhhhh … mi stai sbattendo in maniera allucinante!!! – mi incitava Tiziana
- Brava Tiziana, adesso cosììì … mmmmmmmmm ... sei bravissima … cosìììììììì aahhh mmmmmm. ADESSO TI SFONDO LA FIGA BRODOSA MMMMMMMMMMMMM AAAAAAAAAAAAAAHHHHHH…!!! – ero armai arrivato a schizzare
- SBORRA SÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌ …MMMMMMMMM AAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHH … GODOOOOOOOOO! – Tiziana urlò come una troietta in calore, senza ritegno alcuno
L’orgasmo ci raggiunse contemporaneamente, squassandoci in fremiti e urlando entrambi il nostro godimento.
Sentivo il mio uccello teso e gonfio spruzzare, mentre le pareti vaginali di Tiziana si contraevano stringendo la mia asta, provocando così un immenso piacere alla mia cappella.
Quando sono uscito da Tiziana, dopo aver riempito il serbatoio del profilattico col mio getto di sperma, Tiziana aveva le gambe indolenzite dallo sforzo.
Gli chiesi come un pischello alle prime armi:
- Ti fa male? …
- Valeva la pena … - fu la sua risposta in un sussurro
Il soprannome di Maona se l’era proprio meritato, grazie anche a chi glielo aveva affibbiato.
Le lenzuola erano bagnate e piene di sborra, umori vaginali e del sangue verginale di Tiziana.
Le indicai il bagno perché si pulisse e gli diedi una crema per lenire il bruciore al buchino (ormai vero e proprio buco) del culo. Tiziana si fece un bidè per pulirsi, dopo si unse con la crema che gli avevo dato. Poi fu il mio turno di lavarmi e rassettarmi.
Disfammo il letto e lo rifacemmo. Dopo di che, l’accompagnai a casa.
Erano le undici passate. Tiziana mi disse che avrebbe passato un guaio con sua madre, ma come mi aveva già detto, ne era valsa la pena…
Rimasto solo mandai un sms:
- Tiziana è a casa … Sono tuo come nei patti: prepara fica e culo che tocca a te!
- Sono già pronta per il tuo cazzone … a venerdì – fu la risposta lapidaria di Natalia dopo dieci minuti
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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