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BEATA GIOVENTÙ – Capitolo 2


di Giorgio_2013
30.08.2013    |    14.140    |    2 9.4
"Michela mugolò ancora più forte e aggiunse subito - Ma allora lo fai apposta! Ora ti faccio vedere io… Ed entrambe risero..."
L’indomani.
Ore 9:00, Lara chiama Michela:
- Ciao Michi, passo a prenderti in macchina tra mezz’ora.
- Ok. Dove andiamo?
- Curiosa... aspetta e vedrai. Ti spiego in macchina.
- Va bene donna del mistero, a dopo.
Ore 9:35, Lara citofona a Michela.
- Michi sono io. Scendi che andiamo?
- Arrivoooo!
Passa poco e Michela compare, sale in macchina e Lara parte.
- Allora Michi, ascolta bene. Io mi occupo della “spesa” e tu invece delle provviste di “sopravvivenza”.
- Eeeeh?
- Ahahahahahahah... ok. Senti la mia proposta. Io ho una sorpresa per te che non voglio spiegarti ma mostrarti; però c’è bisogno che tu prendi un pacchetto di profilattici.
- Io?!?!?
- Si tu! Dimmi se hai un posto dove andarli a prendere, che sia farmacia o distributore automatico...
- Ma... ma... io mi vergogno entrare in farmacia e chiedere una scatola di goldoni!
- Ma ti piaceva quando Luca se lo infilavo sul cazzo per scoparti?!
- Ma era lui a comprarli!
- Ora lo fai tu! Il primo automatico che troviamo, un poco isolato così non fai la vergognosa.
- Brutta... ok, va bene. Ma mi devi dire qualcosa della sorpresa.
- Ok. Dopo andiamo al centro commerciale a fare un pò di spesa?
- Al centro commerciale? Spesa?
- Si, dai non ti preoccupare, che oggi ti faccio divertire io!
E le due amiche si avviarono verso la loro avventura erotica.
Trovato un distributore automatico un poco defilato dalla “vita quotidiana”, si fermano. Michela scende divertita e va a fare il “prelievo”.
Ritorna in fretta e furia con quell’aria da “bambina vergognosa” e ridacchiando sale in auto:
- Presi! Confezione da sei. Come li usiamo?
- Michi... abbi pazienza e tra poco lo vedrai. Ora tappa al centro commerciale per la spesa!

Centro commerciale.
Entrano e Lara si dirige, seguita da Michela, verso il reparto.... ortofrutticolo!
- Lara cosa ci facciamo qui?
- Siamo venute a comprare i nostri “giocattolini”.
- Ehhhhhh?
Lara per rispondere alle perplessità di Michela si ferma alle cassette dei... cetrioli e afferrandone uno sussurra a Michela:
- Vedi mettendo un profilattico a questo cetriolo lo possiamo usare come surrogato dell’uccello. Non serve nemmeno un vibratore, basta madre natura...
Michi spalanca la bocca incredula mentre Lara continua:
- Credo che questa misura vada bene: a occhio e croce è un 3÷4 cm di diametro e lungo... 20÷22 cm diciamo. Ne prendo 4 tanto per abbondare. Ora passiamo alle carote.
E si sposta di cassetta seguita da Michela che timidamente sussurrando le chiede:
- Dobbiamo infilarci i cetrioli in figa?...
- Si mia cara e io lo userò come un uccello che ti scopa. Ti farò godere per bene!
- Lara a cosa ti servono le carote se abbiamo i cetrioli?
- Servono per il culo Michi.
- Me la vuoi mettere nel culo! Ma io non l’ho mai fatto!
- Allora te lo “svergino” io il tuo buchino...
A queste parole sia Lara che Michela sorridono divertite. Lara sceglie un pacchetto di carote imbustate di un calibro ben assortito e con la spesa fatta vanno alla cassa a pagare... Poi a casa di corsa.

A casa di Michela.
Le due amiche entrano ridendo con la borsa della “spesa”.
- Dai Michi che adesso ci divertiamo!
- Lara sei tutta matta, ma la cosa mi piglia troppo. Che si fa ora?
- Si va in camera tua ora e con noi vengono i goldoni, i cetrioli e le carote... con le nostre passerotte è ovvio!
Scoppiarono a ridere ma si avviarono spedite verso la camera da letto di Michi. Ma nella fretta lasciarono sul tavolo della cucina la loro “spesa”...
Lara intanto pensava al culetto di Michela e alla scoperta del suo corpo, ma quello che più l’eccitava era scoprire quanto porca fosse quella “perfettina” della sua amica Michele. Nel breve tragitto si ritrovò a pensare:
- Voglio proprio vedere dove vuole arrivare Michela, quanto è maiala ma soprattutto leccare e allargargli sia la fica che il culo... adesso vediamo subito se ci sta fino in fondo.

Arrivarono in camera e Lara mettendo un braccio intorno alla vita di Michela gli diede un bacio sulle labbra attirandola a se.
Michela dopo la prima sorpresa, riavvicino le labbra a quelle di Lara e comincio ad insinuare la lingua.
Lara non si fece pregare e avviluppò la sua lingua a quella di Michela. Era un bacio in cui le lingue si mungevano a vicenda, si sfioravano, si solleticavano, insomma esprimevano la voglia di qualcosa di proibito. Alla fine si staccarono...
- Adesso Michi ci spogliamo e rimaniamo solo in slip...
- Nude... e poi?
- Giochiamo un poco tra noi. Ti avviso che sono un lago in mezzo alle gambe...
- Anch’io Lara, la sento gonfia e bagnata...
Iniziarono a spogliarsi velocemente buttando in terra i vestiti. Una diversità tra le due amiche c’era al di la di quelle fisiche di prima vista: la fica!
Quella di Michela aveva le labbra che sembravano lievitare, gonfiarsi leggermente, si bagnava o meglio si lubrificava anche velocemente. Lara invece aveva una fica che nell’eccitazione tendeva a separare le labbra, insomma ad aprirsi e si bagnava, eccome si bagnava, ma soprattutto la fessura era diversa. Quella di Michela era giusta come lunghezza, quella di Lara era più lunga delle altre, almeno così appariva...
Quando furono nude entrambe con le tette che già mostravano l’eccitazione di entrambe con i capezzoli prominenti, chi fece il primo passo fu Lara.
Lara alzò lentamente la mano e la appoggiò delicatamente sulla guancia di Michela. La ragazza chiuse gli occhi e sospirò rumorosamente mentre un sorriso iniziava a designarsi sul suo volto. La mano di Lara rimaneva sulla sua guancia ma con il pollice compiva dei lenti gesti rotatori, come a cercare di accarezzare il più possibile la pelle dell’amica.
Michela aprì gli occhi e portò la sua mano sopra quella di Lara continuando a sorriderle, i suoi occhi erano lucidi e avevano uno sguardo che mai avevo visto su quel volto. Come se si fossero messe d’accordo senza parlare, ognuna si spinse in avanti per baciare l’altra. Il loro bacio fu inizialmente lento e sensuale ma presto cambiò natura. Iniziarono a baciarsi sempre più intensamente, sempre più velocemente come a voler portare le loro lingue in qualunque luogo potessero raggiungere le loro bocche.
Lara portò una mano sul seno di Michela e le strinse con decisione un capezzolo. La ragazza si staccò dalle sue labbra ed emise un breve gemito; vista la sua eccitazione i capezzoli le erano diventati sensibilissimi e quella forte stretta l’aveva strappata da quel momento magico.
Lara si passò la lingua sulle labbra, come a voler catturare il più possibile il suo sapore, portò anche l’altra mano sul secondo seno e dedicò all’altro capezzolo la stessa sorte del precedente.
Michela mugolò ancora più forte e aggiunse subito
- Ma allora lo fai apposta! Ora ti faccio vedere io…
Ed entrambe risero. Sembravano come bambine che scoprivano per la prima volta un gioco divertentissimo.
Tornarono a baciarsi e Lara spinse leggermente la schiena di Michela all’indietro. Senza smettere di baciarla iniziò ad accarezzarla in mezzo ai seni. Si staccò dalla sua bocca e con la lingua prese il posto delle mani. Lara passava alternativamente da un capezzolo all’altro continuando a succhiarli con voracità, in alcuni momenti concedendosi anche quale schiocco di lingua. Le due ormai avevano perso qualsiasi freno inibitore e sembravano entrate in sintonia perfetta.
Michela richiuse gli occhi e inclinò leggermente la testa all’indietro, come a suggerire all’amica di baciarle il collo. La sua richiesta fu immediatamente esaudita e incomincio a baciargli il collo lievemente. Ma Michela voleva “assaggiare” l’amica e così afferrò una tettona di Lara con una mano mentre con l’altra gli accarezzava la schiena.
E poi... poi... Michela scese sui seni di Lara e cominciò a baciare e succhiare il seno sinistro e poi quello destro, succhiando e tirando i capezzoli, divorandoli dalla voglia. Si chinava su Lara e gliele leccava e Lara impazziva di piacere a quella nuova sensazione, sentire le proprie tettone schiave della bocca di un’altra donna, la sua amica Michela.
Alla fine Lara le disse sussurrandolo appena:
- Sdraiati!
Michela eseguì alzando leggermente il bacino.
Lara portò subito un dito sul suo monte di venere, lo accarezzò lentamente formando con le mani delle sorte di cerchi e solo dopo pochi secondi iniziò a penetrarla.
Un altro gemito uscì dalle labbra di Michela.
Lara le aveva portato dentro solo metà dito medio ma Michela pareva già essere al settimo cielo.
Ora il dito le era entrato completamente e il movimento si faceva più veloce grazie alla lubrificazione della figa di Michela. Anche i gemiti si facevano più intensi e iniziavano a venire da entrambe le ragazze. Anche Lara sembrava godere di quello che stava facendo, possedere la sua amica le stava procurando almeno lo stesso piacere che stava donando.
Lara decise che era arrivato il momento di passare a due dita vedendo la figa di Michela con le labbra gonfie e il pelo bagnato come il suo dito.
Michela sembrava non aspettare altro, anziché opporre resistenza allargò ancora di più le gambe come ad agevolare la penetrazione. Iniziò a passare le sue mani sulla schiena di Lara, prima lentamente poi con sempre più forza.
La loro intesa era perfetta, i loro movimenti erano quasi coordinati.
Tornarono a baciarsi, sempre più intensamente, sempre con più foga. Più velocemente si baciavano e succhiavano le loro lingue, maggiori era la velocità con la quale Lara penetrava Michela facendo scomparire le sue dita nella figa di Michela.
Nel giro di qualche minuto l’orgasmo non si fece attendere.
Lara giostrava le sue dita fra le labbra della figa di Michela, che non riuscì più trattenersi e gemette di piacere come mai aveva fatto con il suo ex.
Il gemito lentamente si spense lasciando spazio a profondi sospiri. Anche Lara si era fermata, quasi a volersi godere la vista della sua amica in quel momento così sublime.
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